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CONVEGNO NUMISMATICO DI VICENZA: programmi


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Altra questione: la confusione può nascere anche dal significato che si attribuisce al termine "convegno" che viene spesso utilizzato, indifferentemente, per indicare un evento culturale (con la presenza di relatori che discutono su un certo tema) ma anche un incontro prettamente commerciale (con operatori "convenuti" in un certo posto per vendere le monete, non per parlarne).

Questo per dire che si, è vero, spesso ci sono sovrapposizioni di date ed è un peccato non poter partecipare a una parte di ciò che interessa.

Ma se si sovrappongono un "convegno" culturale e uno commerciale, in fondo, la scelta dovrebbe essere meno dolorosa.

Tutto vero.

Però non ho ancora capito perché Montichiari e Vicenza (100 km di distanza) si sono sovrapposti nello stesso fine settimana. E il target di visitatori mi sembra molto simile.

Da quello che ho letto in vari posti, mi è parso di capire che Montichiari sia esclusivamente un convegno commerciale, quello di Vicenza è misto, ma tendenzialmente culturale, viste le mostre e tutte le conferenze organizzate dall'Accademia di Studi Numismatici.

Ringrazio Petronius per le informazioni su Ravenna, che mi pare di capire, numismaticamente parlando, è commerciale.

Quindi di culturale vi sono Masserano e due misti Vicenza e Foggia.

Saluti

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Altra questione: la confusione può nascere anche dal significato che si attribuisce al termine "convegno" che viene spesso utilizzato, indifferentemente, per indicare un evento culturale (con la presenza di relatori che discutono su un certo tema) ma anche un incontro prettamente commerciale (con operatori "convenuti" in un certo posto per vendere le monete, non per parlarne).

Questo per dire che si, è vero, spesso ci sono sovrapposizioni di date ed è un peccato non poter partecipare a una parte di ciò che interessa.

Ma se si sovrappongono un "convegno" culturale e uno commerciale, in fondo, la scelta dovrebbe essere meno dolorosa.

Tutto vero.

Però non ho ancora capito perché Montichiari e Vicenza (100 km di distanza) si sono sovrapposti nello stesso fine settimana. E il target di visitatori mi sembra molto simile.

Da quello che ho letto in vari posti, mi è parso di capire che Montichiari sia esclusivamente un convegno commerciale, quello di Vicenza è misto, ma tendenzialmente culturale, viste le mostre e tutte le conferenze organizzate dall'Accademia di Studi Numismatici.

Ringrazio Petronius per le informazioni su Ravenna, che mi pare di capire, numismaticamente parlando, è commerciale.

Quindi di culturale vi sono Masserano e due misti Vicenza e Foggia.

Saluti

Da quello che ho visto negli anni precedenti, Vicenza è certamente un misto ma il lato commerciale è a mio giudizio prevalente. Anche a vista d'occhio, infatti, si nota come le mostre siano oggetto di attenzione (spesso veloce) di un numero di visitatori ridotto rispetto a quello che si riversa nei locali commerciali. Prova ne è il fatto che quest'anno vi si organizzerà anche un'asta (iniziativa lodevole).

Rimane comunque la perplessità sull'organizzazione di due incontri (destinati nella sostanza ad un target di pubblico identico) nello stesso fine settimana e nel raggio di 100 km.

Per inciso, io andrò a Vicenza.

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  • 2 settimane dopo...

Buona "Vicenza Numismatica" a chi ci andrà domani o dopodomani.

Sia per l'aspetto culturale che per quello commerciale (asta compresa).

E chi può, se vuole, ci posti foto, impressioni, commenti...

Modificato da tornese71
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Qualcuno oggi è stato a Vicenza? Commenti?

Pensavo di andare, anche per il convegno scientifico, ma, dato che mi è abbastanza scomoda da raggiungere, volevo avere qualche informazioni in più sulla parte commerciale, soprattutto riguardo alla monetazione classica. C'è qualche punto di riferimento per i lamonetiani (Asta Varesi a parte)?

Grazie.

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cerco di rispondere a Naevius: mi pare che il totale degli stand presenti fosse di poco piu' di 40 espositori o banchi di zecche di stato ufficiali ma non tutti vendevano monete, anzi direi che chi vendeva erano poco piu' di 20 se non sbaglio. di questi i venditori di antiche o classiche erano 5 o 6. poca gente e convegno piccolo, vedremo domani.

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cerco di rispondere a Naevius: mi pare che il totale degli stand presenti fosse di poco piu' di 40 espositori o banchi di zecche di stato ufficiali ma non tutti vendevano monete, anzi direi che chi vendeva erano poco piu' di 20 se non sbaglio. di questi i venditori di antiche o classiche erano 5 o 6. poca gente e convegno piccolo, vedremo domani.

Grazie... e meno male che oggi non c'era sovrapposizione con gli altri eventi in programma per il fine settimana.

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Al mattino e fino al primo pomeriggio buona affluenza di persone.

Senza voler innescare polemiche, che non fanno onore a nessuno, devo pero' sottolineare il danno di eventi concomitanti.....davvero non si sarebbe potuta evitare questa eventualita' ?

Io, a messerano, ci sarei andato volentieri.;)

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Confermo quanto detto da Varesi riguardo all'affluenza.

Meno stand rispetto alle scorse edizioni e per la prima

volta sono tornato a casa senza monete, ma in compenso ho

preso qualche libro.

Da Varesi c'era molto "traffico". Chissà che la prossima

volta riesca a parlargli di persona.

Complimenti per il bel catalogo.

Massimo

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Awards

Convegno interessante: relativamente pochi commercianti ma materiale scelto. Buona affluenza di pubblico.

Questa mattina era possibile esaminare il materiale dell'asta Varesi: bell'insieme ed in bocca al lupo ad Alberto per il pomeriggio!

Ho acquistato l'ottimo libro di E. Montenegro sulla monetazone di Venezia. Costo: 100 € scontato per oltre 900 pagine a colori!

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Sono stato anch'io al convegno quest'oggi.

I commercianti sono ulteriormente calati, confermando la tendenza degli ultimi anni. L'affluenza però mi è sembrata molto buona, tanto che alle undici del mattino, quando sono arrivato, era necessario attendere anche alcuni minuti prima di visionare il materiale.

L'asta del pomeriggio mi sembra sia andata bene e i posti a sedere erano quasi tutti occupati. Spero che anche l'anno prossimo si organizzi un'asta in concomitanza con il convegno. Era la prima cui partecipavo direttamente ed è un'esperienza che mi è piaciuta molto. ;)

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Sabato mattina ero presente anch’io al convegno e ho avuto l’occasione nonché il privilegio di intrattenermi piacevolmente con gli amici lamonetiani Acraf, Arka e Roth37, e di conoscere di persona Antonio Morello (Libreria Classica Editrice Diana), presso il cui stand ho trovato calda ospitalità e il grande piacere di sfogliare il suo ultimo libro, “Samos Zankle e la Samaina”, scritto in tandem con Alberto Campana e presentato in anteprima proprio qui a Vicenza. Questo interessante volume dalla veste grafica estremamente curata e riccamente illustrato, fin da una prima lettura si rivela essere davvero - come recita la prefazione a cura di Giovanni Santelli - tutto un … “Profumo di mare, ma anche tintinnio di monete d’argento”… I temi? Le navi da guerra arcaiche nel Mare Egeo, Samos, Zankle e la nave Samaina, La monetazione dei Samii di Zankle. Ma ne riparleremo nell’apposita sezione…

Tornando al Convegno vicentino, vi confesso di essere rimasta davvero entusiasta del Seminario di Studi su La monetazione Punica in Italia tenutosi nella elegante Sala Trissino.

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Vi presento in questa immagine il Moderatore, il dr. Giuseppe Ruotolo, Presidente Accademia Italiana di Studi Numismatici (l’ultimo a destra), e a seguire, da destra verso sinistra, i due Relatori: il Prof. Enrico Acquaro, Ordinario di Archeologia fenicio-punica all'Università di Bologna, e il dr. Andrea Gariboldi, Università di Bologna.

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Il seminario è iniziato con il saluto e una breve introduzione da parte del Dr. Ruotolo. Ha preso poi la parola il dr. Andrea Gariboldi che ha presentato una dettagliata disamina dello stato degli studi e del mercato antiquario relativi alla monetazione di Cartagine. Il tutto corredato da immagini di splendidi bronzetti e tetradrammi in argento.

Impossibile descrivervi la ricchezza di citazioni e riferimenti bibliografici offertaci dal relatore, frutto – come ha tenuto a sottolineare anche il Prof Acquaro – di una attenta sintesi da più di 1000 (mi scuso, ma non ricordo il numero esatto…) testi…... Spero comunque in seguito di poter ampliare questo mio breve resoconto, grazie anche ai contributi di quanti di voi erano presenti alla conferenza.

Qui solo alcune curiosità e una nota di sintassi monetale punica...

Eccovi due tetradrammi in argento “siculo-punici”, a leggenda ‘m mhnt: il popolo in armi, con Testa di Kore e protome di cavallo.

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Il relatore ha illustrato le varie interpretazioni in letteratura dei tipi del D/ e del R/. A proposito dell’interpretazione corrente della testa femminile come Kore, si mette in luce la posizione di Visonà che sminuisce il testo di Diodoro e mette in dubbio si tratti di Kore (anche se il culto di Demetra-Kore era attestato a Cartagine nel IV secolo). Kore? Tanit o Astarte? In ogni caso il problema si sposta dalla impossibile identificazione con una ben determinata dea punica alla ricerca piuttosto di un modello di riferimento, questo sì facilmente individuabile nella Kore siciliana.

A conferma dell’interpretazione del tipo Protome equina (presente sul rovescio dei tetradrammi a leggenda ‘m mhnt) come simbolo di potenza e vittoria in battaglia dell’esercito cartaginese, viene riportato il verso dall’Eneide (I, 444) dove Virgilio scrive caput acris equi, la testa di un fiero cavallo. Riporto i versi: “Un bosco vi fu in mezzo alla città, piacevolissimo d’ombra,/dove dapprima i Puni sbattuti da onde e bufera/scavarono sul posto il segno, che la regale Giunone/aveva rivelato, la testa di un fiero cavallo; così infatti in guerra/sarebbero stati popolo famoso e ricco di vitto per i secoli.”

Il Dr. Gariboldi ha sottolineato tra l'altro come bronzi punici siano stati rinvenuti anche nell’Italia del Nord, dove avevano probabilmente perduto il loro valore liberatorio e venivano considerate solo per il metallo o come status simbol, o anche utilizzate come talismani. Gli stessi luoghi di ritrovamento nei pozzi e nell’area di un santuario - come i tre bronzetti punici rinvenuti a Campagnalupia, vicino ad Altino (VE) - depongono a favore di questa ipotesi interpretativa di offerte votive.

E’ quindi intervenuto il Prof. Enrico Acquaro che subito è entrato nel vivo de “Le monete della Sardegna punica”.

Con Cartagine, una città che si pone in alternativa a Roma, la Sardegna entra in una prospettiva africana. Fondamentale il problema della “cittadinanza”: la Costituzione di Cartagine era di fatto impermeabile; infatti mentre anche per i non romani era possibile acquisire la cittadinanza romana, non era invece possibile diventare “cittadini di Cartagine”.

La Sardegna antica: gli ultimi studi indicano una presenza filistea, ovvero di popolazioni semite presenti in Sardegna molto prima dei Fenici che hanno seguito questa presenza filistea. (Ricordiamo come i filistei fossero famosi per il trattamento dei metalli e quanto la Sardegna ne fosse ricca…). La prima presenza a respiro mediterraneo è quindi filistea e non fenicia. Poi vennero i Fenici e la Sardegna inizia la sua storia; entra con Cartagine nella sua storia monetale.

Cartagine è una pesante realtà politica che si impone anche contro le colonie fenicie del Mediterraneo. E’ con Cartagine che la Sardegna entra nell’ambito mediterraneo.

La monetazione cartaginese (si è discusso molto in letteratura sulle diverse denominazioni “fenicio-punico-cartaginese”…): le immagini impresse sulle monete devono essere comprese anche da chi non ne conosce gli aspetti culturali. Riguardo alla testa femminile a sn. di Kore o Tanit, il prof. Acquaro sottolinea che data l’impossibilità di conoscere di quale divinità si tratta, sarebbe più corretto limitarsi a fare solo un discorso iconografico e dire che si allude, con questa testa femminile, alla Kore siciliana. E’ vero che la dea punica Tanit (Tanit/Tinith? In realtà non se ne conosce la lettura corretta…) è assai attestata nelle epigrafi, ma non è la più importante dea punica; potrebbe quindi trattarsi di Astarte? Quale dea che sia, è preferibile chiamarla con il tipo siculo a cui allude, Kore appunto.

Tornando sui bronzi sardo-punici Kore/Spighe e Kore/astro su toro con sotto la lettera punica mem rovescia, secondo il professor Acquaro sarebbero legate ai mercenari in rivolta. Le tre spighe di grano in Sardegna si avvicinano infatti molto come tipo alle tre spighe d’orzo della sollevazione libica dei mercenari. Riguardo alla mem rovesciata sotto al toro, il relatore avanza l’ipotesi di leggerla come valore di una determinata emissione: esaurita l’emissione si cambiava lettera.

Tornando alla leggenda rs mlqrt – letta comunemente come “Capo di Melqart” - si mette in evidenza il significato alternativo di “rs “ interpretabile anche come “servi di” il tempio di Melqart.

Sull’ am (‘em) traducibile come “i cittadini che sono presenti in quel determinato luogo” (in Sicilia, in Sardegna, in Africa,…) viene evidenziato il valore dell’”essere cittadini” in quel luogo: è il popolo di Cartagine che va in colonia e prende la responsabilità di quel luogo. I cittadini in armi avevano la competenza di nominare i generali.

Cartagine era riuscita a fare con la sua “costituzione” un opera di equilibrio delle componenti sociali: mandava i suoi cadetti nelle colonie e questi portavano la loro aristocrazia in un altro posto, lasciando una composizione equilibrata in patria.

Anche per la relazione del Prof. Acquaro vale quanto già detto per il Dr. Gariboldi: impossibile rendere l’idea della sua colta ed esaustiva disanima….: bisognava esserci :) .

Ampio e vivace il dibattito finale, che ha visto protagonisti, tra gli altri di cui ignoro il nome, anche il nostro Roth37 con una domanda relativa a Didone e al mito delle origini di Cartagine, nonchè Enrico Piras con alcune questioni legate alle monete sardo-puniche.

All’uscita dalla conferenza sulla monetazione punica è stato un vero piacere ripercorrere il percorso espositivo relativo alle monete della Sardegna dall’antichità al Medioevo, allestito a cura di Enrico Piras, di cui già Acraf ci ha parlato nel post 2:

http://www.lamoneta....i/#entry1045001

Valeria

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Un'altra mostra interessante al convegno vicentino è stata quella allestita a cura della

Società Numismatica Italiana: Nickel e metallo bianco, storia dell’uso monetario - A cura di Eugenio Vajna de Pava e Matteo Rongo

Ringrazio il gentilissimo e cordiale relatore, Eugenio Vajna de Pava, curatore di questa mostra, che ha avuto la pazienza di immergermi in un mare di aneddoti storici e ... chimici... :rolleyes: riguardanti la scoperta e l'utilizzo monetario del nickel e delle sue leghe.

Chi si fosse persa l'esposizione, potrà ritrovarla presto online tra le pagine del sito della Società Numismatica Italiana! Non perdetela!!!

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"Il nickel era un metallo sconosciuto all’antichità classica, ma già utilizzato inconsapevolmente per usi monetari nei regni indo greci.

Esso fu scoperto nel ’700 e riconosciuto anche come componente essenziale nella lega naturale allora importata dalla Cina, detta “pai-tung” o “rame bianco”.

Nel 1800 l’ottenimento del nickel puro in quantità industriali e l’invenzione di nuove leghe a base di questo metallo, bianche e inalterabili (alpacca, cupronichel, argentana...) portarono a una rivoluzione nella coniazione della moneta divisionale, togliendo di mezzo il rame e, in parte, anche l’argento dalla produzione dei pezzi di minor valore facciale in tutto il mondo.

Nonostante l’occasionale ritiro di questo circolante in tempi di crisi o guerra, a causa del valore strategico del nickel, la produzione di monete di “metallo bianco” è proseguita impetuosamente fino alla coniazione dell’euro.

Da allora dubbi sempre crescenti sulla pericolosità del nickel, riconosciuto agente tossico e cancerogeno, potrebbero portare alla sua scomparsa e alla sostituzione con altre leghe più sicure." - Da: I Quaderni di Vicenza Numismatica n.4.

Valeria

ps: Chi tra voi è socio SNI ci potrebbe avvisare quando tutto sarà online ?? Grazie e complimenti!

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E per ultima, ma NON certo per importanza o suggestione, presento l’esposizione di medaglie papali curata da Adalberto Merola del Circolo Numismatico Patavino:

80 medaglie dei Pontefici. Periodo 1700 - 1870 e 1929. Caduta dello Stato più antico della Cristianità: lo Stato della Chiesa - Nascita dello Stato Città del Vaticano.

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Due assaggi: le medaglie di Clemente XIV e Pio VI, Pio VII

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.... e qui Pio IX

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"Il Circolo Numismatico Patavino ha presentato una scelta di medaglie papali a testimonianza di un periodo di estremo interesse storico, politico ed economico, com’è quello che ha visto l’inizio del crollo dello Stato della Chiesa sino alla sua fine. I reperti esposti coprono un periodo di tempo che parte dal Secolo dei Lumi sino al 1870, presa di Roma, per avere poi un’appendice con la fondazione del nuovo Stato: Città del Vaticano (1929). Il trionfo della ragione in contrapposizione all’ortodossia della Chiesa si pone come uno dei primi elementi che hanno minato l’incolumità dello Stato della Chiesa. Un secondo elemento lo possiamo individuare nella creazione degli Stati assolutisti ove si ha la netta separazione tra Stato e Chiesa. Un terzo elemento lo si individua nella contestazione ai privilegi medioevali vigenti a alla conseguente nuova visione dei diritti sociali, politici, giuridici, fiscali che ebbero spesso come conseguenza forti contrapposizioni da cui, ad esempio, derivò la confisca dei beni della Chiesa risultanti spesso improduttivi e parassitari. Nell’arco di tempo interessato maturarono nuovi interessi economici, che esigevano nuove strutture sociali e finanziarie che, a loro volta, richiedevano investimenti più rispondenti alle necessità della popolazione; si formarono nuovi ceti sociali e nuovi movimenti politici finanziari, nacquero le logge massonico-liberali. La Rivoluzione Francese poi fece crollare tutte o quasi le prerogative secolari e medioevali della Chiesa. Basti pensare all’uguaglianza di tutte le religioni. Neppure la Restaurazione riuscì a far modificare le strutture socio-politiche dello Stato della Chiesa che a tutti parve sempre più sull’orlo del precipizio. In particolare vennero evidenziate la mancanza di investimenti anche nella cultura, la mancanza di innovazioni, la carenza di libertà individuali e sociali, la contrapposizione rigorosa e ottusa al modernismo e alle nuove idee sociali; questi fattori, aggiunti ad altri, determinarono il crollo dello Stato. Lo Stato della Chiesa seppe solo contrapporre la sua visione ortodossa e un immobilismo pressochè totale, non riuscendo a rispondere alle nuove esigenze con le necessarie riforme o ammodernamento nelle strutture di base; si chiuse nella totale ortodossia non sapendo cogliere nel cristianesimo quella forza sociale che l’animava. Di questa situazione irreversibile, l’unico Pontefice che seppe cogliere l’inevitabilità del crollo dello Stato della Chiesa fu Pio IX che, con lungimiranti riforme sia di natura religiosa che politica, seppe dare ai suoi successori tutti gli strumenti per la creazione di un nuovo Stato, quello della Città del Vaticano, più piccolo territorialmente ma più influente e potente. Di tutta questa situazione se ne giovarono le nuove forze politiche ed economiche della nuova Nazione nascente, unitamente a quelle internazionali, che consentirono di iniziare a formare l’Unità d’Italia." - Quaderni di Vicenza Numismatica n.4.

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Grazie per il dettagliato reportage del seminario.

Ho potuto fare solo una breve apparizione venerdì nel primo

pomeriggio e vedere le mostre preparate per l'occasione.

Mi è piaciuta in modo particolare quella della monetazione sarda.

Massimo

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ps: Chi tra voi è socio SNI ci potrebbe avvisare quando tutto sarà online ?? Grazie e complimenti!

Buona sera,

Domani in giornata caricherò sul sito SNI i pdf della presentazione e della pubblicazione presentati durante l'esposizione. (Link)

E' in avvio il progetto di aggiornamento dei contenuti del sito, che prevederà anche un escursus sulle varie iniziative SNI per le passate edizioni di Vicenza Numismatica.

Matteo

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Ho passato alla Fiera di Vicenza due giornate piacevoli.

Ho avuto il piacere di conoscere Medusa, Acraf e Vincenzo e scambiare due parole... proprio due perchè incombeva il convegno.

Sono sorpreso dalla partecipazione di pubblico al sabato, che ormai da tempo era in tono minore rispetto a venerdì... ma forse di questo è complice l'asta di Varesi che pure ha attirato molti appassionati.

Ho visto le mostre e, soprattutto, ho visto persone che le guardavano con interesse.

Spero che tutto questo convinca l'ente Fiera a continuare l'avventura anche in futuro.

Arka

Modificato da Arka
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Ringrazio di cuore Medusa, una persona di grande cuore e disponibilità, anche per avere postato una efficace presentazione di quanto si è svolto nel Convegno di Vicenza dal punto di vista culturale nonché i numerosi amici che sono venuti e con i quali ho potuto scambiare piacevoli conversazioni.

In effetti la partecipazione del pubblico, nella giornata di venerdì, nonostante fosse ancora clemente dal punto di vista climatico, non è stata molto elevata, mentre è stata notevole il sabato, sia per la maggiore fruibilità di una giornata non lavorativa per la maggior parte dei partecipanti, sia per l'importante e interessante concomitanza dell'asta Varesi nel pomeriggio (purtroppo ero già nella via di ritorno).

Mi sembra molto importante sviluppare ulteriormente il binomio tra gli eventi commerciali e quelli culturali. Oltre ai comodi stands dei commercianti e agli eleganti pannelli espositivi di monete e medaglie in mostra c'è anche un ottimo auditorium, con ingresso libero, per comunicazioni culturali (come si può intuire dalla foto fatte da Medusa).

Spero che le varie associazioni che erano presenti, in particolare l'Accademia degli Studi Numismatici, la Società Numismatica Italiana e il Circolo Numismatico Patavino, continuino nella loro proficua partecipazione anche in futuro.

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ps: Chi tra voi è socio SNI ci potrebbe avvisare quando tutto sarà online ?? Grazie e complimenti!

Buona sera,

Domani in giornata caricherò sul sito SNI i pdf della presentazione e della pubblicazione presentati durante l'esposizione. (Link)

E' in avvio il progetto di aggiornamento dei contenuti del sito, che prevederà anche un escursus sulle varie iniziative SNI per le passate edizioni di Vicenza Numismatica.

Matteo

La documentazione è da adesso disponibile sul sito della SNI al link indicato sopra.

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Al mattino e fino al primo pomeriggio buona affluenza di persone.

Senza voler innescare polemiche, che non fanno onore a nessuno, devo pero' sottolineare il danno di eventi concomitanti.....davvero non si sarebbe potuta evitare questa eventualita' ?

Io, a messerano, ci sarei andato volentieri. ;)

Penso che Franco organizzi anche per il prossimo anno insieme agli altri quindi puoi rimediare e non solo il Franco (the top) è alla ricerca di materiale che parli di Messerano, Crevacuore etc se conosci qualcuno che ha materiale lui ci ha pregati di metterlo in contatto :hi:

saluti daniele

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DE GREGE EPICURI

Io a Vicenza sono andato venerdi'. Un appunto agli organizzatori ed alla bellissima citta' di Vicenza: la scarsita' degli autobus dalla stazione alla Fiera; il traffico sembra tutto impostato sulle auto private ed i taxi.

Del Convegno invece una sola impressione, fra le tante: la bellissima esposizione di monete sarde curata da Enrico Piras, studioso di grandissima disponibilita' e simpatia. Di lui ho ascoltato anche la relazione sulla monetazione punica, le sue caratteristiche e difficolta', i ritrovamenti di ripostigli in Sardegna,ecc.

Ma erano soprattutto da vedere le monete: che Sufeti! Che Turris Libisonis! che puniche! Che sardo-bizantine! (le prime che vedo) Una delizia.

Modificato da gpittini
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Un saluto veloce, sono appena tornata a Roma, mi rammarico per non essere stata presente a Vicenza, a Masserano non potevo e non volevo di certo mancare, e non aver potuto finalmente conoscere la cara Medusa di persona, dopo anni di contatti telefonici sarebbe veramente ora... :D

La ringrazio per la relazione precisa che ha postato, almeno leggendola sarà un po' come esserci stata, domani cercherò di ricambiare il favore.

Cara Medusa spero davvero che al prossimo Convegno avremo modo di vederci, chissà che non al prossimo Vicenza.

Buonanotte a tutti, Giò

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Awards

Purtroppo non è la prima volta che all'esterno del convegno succedono fatti del genere. Non so esattamente come si siano svolti i fatti, ma penso che i commercianti dovrebbero avere un parcheggio sorvegliato all'interno della fiera dove potersi preparare in sicurezza alla partenza.

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