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Zecca di Minturne?


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Sfogliando il catalogo online dell'ultima asta NAC mi sono imbattuto in due lotti attribuiti a Minturne:

MinturneNAC641988.jpg

MinturneNAC641989.jpg

Non avendo mai sentito parlare di una zecca di Minturne sono andato a curiosare sui miei Sylloge, e in effetti le indicazioni fornite dalla casa d'aste non corrispondono a quanto riportato nei volumi...

Il Sylloge americano riporta al 772 una moneta, indicata come di incerta attribuzione ad una zecca dell'Italia centrale, la cui foto è quasi illegibile, e il cui peso non corrisponde alla moneta in asta NAC, più vicino invece al peso della 771, che tuttavia differisce per la presenza di una legenda CAI in esergo, che porta il compilatore del Sylloge a ipotizzare una attribuzione alla zecca Campana di Caiatia.

SNGANSf.jpg

SNGANSdd.jpg

Ugualmente imprecisa è la identificazione della casa d'aste relativamente al Sylloge francese.

La 1213 infatti, attribuita ad una zecca incerta campana o laziale, pesa quasi la metà delle monete in asta, e manca la crescente sul R/, che compare invece nell'esemplare 1215, anch'esso tuttavia molto meno pesante.

SNGFrance1213f.jpgSNGFrance1215f.jpg

SNGFrancedd.jpg

Probabilmente l'esemplare che si avvicina di più è quello riportato sul Sylloge danese al 346, ma è attribuito alla zecca di Capua, con un punto interrogativo.

SNGCopf.jpg

SNGCopdd.jpg

In conclusione, mi chiedo, da dove salta fuori l'attribuzione a Minturne? Si tratta della solita imprecisione a cui ci hanno abituato le case d'asta... oppure esiste qualche studio recente che ha identificato questa zecca antica?

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Si tratta di una emissione, relativamente comune, che è stata già oggetto di una breve precedente discussione:

In passato era attribuita dubitativamente a Capua, mentre ora si preferisce l'attribuzione a Minturnae, ma ancora senza sicure basi.

Si sa soltanto che le monete di bronzo con i tipi Testa di Dioniso/Pantera con tirso vengono trovate tra la bassa Toscana e l'alta Campania. Mi sembra che il maggiore numero sia stato trovato nella zona del fiume Garigliano, sulla cui riva destra sorgeva appunto 'antica città di Minturnae, lungo la via Appia.

Queste monete sono attualmente oggetto di un ampio studio di un caro amico, Clive Stannard, intitolato

"The Local Coinage of Central Italy in the late Roman Republic"

sul quale sta lavorando da anni. Grazie alla sua squisita cortesia possiedo la copia dattiloscritta del catalogo provvisorio, datato ottobre 2007.

Questo catalogo contiene ben 1293 esemplari (alcuni in piombo), dei quali ben 269 sono di questo tipo, che forma la sua lunga Serie 15.

Ci sono molte varianti, anepigrafi e senza simbolo oppure con lettere (CAN in monogramma, RI, TA in monogramma) o simboli accessori (crescente, astro, spiga), e anche con diametro e peso assai variabile, con monete che vanno da circa 12 grammi fino a circa 1,5 grammi! Anche lo stile è variabile.

Molto probabilmente è fra le più comuni delle emissioni locali "non ufficiali" emesse soprattutto nelle prima metà del I secolo a.C., quando era particolarmente forte la penuria di monete di bronzo ufficiali di Roma. Dal momento che queste emissioni locali sono concentrate soprattutto nell'Italia centrale, si sospetta in molti casi una concomitanza fra la presenza di queste emissioni locali e la guerra sociale combattuta tra i Romani e i Sanniti che aspiravano alla cittadinanza romana.

Erano probbailmente emissioni curate da comunità di commercianti, appunto allo scopo di sopperire alla scarsità del piccolo numerario di bronzo.

Le monete Testa di Dioniso/Pantera con tirso sono accennate anche in Historia Numorum ai nn. 2667-2673, semplificando le principali varianti.

I due esemplari della NAC a colori che hai postato all'inizio sono della viante con crescente (n. 2669 di HN), anche se la pantera in un caso ha la testa di fronte e nell'altro è volta a destra in alto....

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Mi dimenticavo che nel frattempo Clive Stannard ha ristrutturato ex novo il suo sito e attualmente le sue pubblicazioni sono riportate in:

http://stannard.info/website/Publications.html

ove è possibile rintracciare alcune di queste emissioni locali dell'Italia Centrale, anche se manca ancora una trattazione specifica sulle Testa di Dioniso/Pantera con tirso.

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DE GREGE EPICURI

In un lotticino di monete di bronzo molto brutte c'era anche questa, che io credo possa essere un esemplare di "pantera" di Minturnae. Il D purtroppo è quasi illeggibile, si intravvede vagamente una testa. Peso: 3,9 g. Misura da 13 a 16 mm. Siete d'accordo?

post-4948-0-54575300-1347045150_thumb.jp

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DE GREGE EPICURI

In un lotticino di monete di bronzo molto brutte c'era anche questa, che io credo possa essere un esemplare di "pantera" di Minturnae. Il D purtroppo è quasi illeggibile, si intravvede vagamente una testa. Peso: 3,9 g. Misura da 13 a 16 mm. Siete d'accordo?

caro gpittini, ricordo male o qualche tempo fa tu avevi parlato qui di questo stesso tipo di moneta, o forse era questo stesso esemplare, ma non mi sembra...

E' veramente interessante e misteriosa, come del resto tutte quelle catalogate da Stannard.

Per quanto riguarda le imitative, e in particolare quelle di Ebusus, che mi sembra provengano dalla stessa zona, non potrebbe trattarsi di prede belliche immesse in circolazione in funzione di gettoni e poi copiate per mantenere la tipologia alla quale nel frattempo gli utenti si erano abituati? E non potrebbero queste monete avere una circolazione limitata all'interno di aree minerarie? E... scusa: troppe ipotesi!

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DE GREGE EPICURI

Che memoria, era un mucchio di tempo fa! Era un'altra moneta, fortunatamente migliore di questa; la possiedo ancora, ma non trovo piu' la foto; ho trovato un paio di altre foto in archivio (di monete non mie) e ve le mostro. La mia e'circa triangolare, ed ho letto, forse su Stannard, che molte sono state riconiate tagliando in tre parti dei bronzi precedenti di maggiori dimensioni. Quanto alle tua ipotesi: interessante e suggestiva, non ricordo se anche Stannard l'ha formulata, scrivigli. Ma ecco le due monete dell'archivio.

post-4948-0-25091800-1347481487_thumb.jp

Modificato da gpittini
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Sono sempre monetine della grande serie con testa di Dioniso/pantera con tirso.

In effetti pare che non pochi di questi esemplari siano stati riconiati. Circa i tondelli usati è difficile stabilire l'origine ed è probabile che la loro irregolarità talvolta riscontrata possa dipendere da difetti di riscaldamento e di battitura: sono monete non ufficiali e molto spesso la procedura di coniazione non era molto curata.

Non si può escludere che in alcuni casi abbiano fatto ricorso a tondelli previamente ricavati da tagli di preesistenti monete più grandi, ma non ho riscontrato prove evidenti in tale senso...

Si dovrebbe chiedere al sommo Stannard!

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