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Confezione Originale Regia Zecca celebrazione Imp


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Guest utente3487

E non a caso, in collezione private ci sono monete battute a nome di VEIII che non si trovano in Collezione Reale. E questo mi sembra che metta la parola fine alle leggende che il Re faceva coniare per se gli amici (Farouk) e andava in zecca spesso....Leggende, e nemmeno metropolitane, da vicoletto direi...

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"qualcuno riesce a ritrovare l'immagine della lettera? sarei molto curioso a vederla".

Vediamo se Alberto o qualche altro Utente riescono a recuperarla (avendola magari salvata).

Era stata postata un po' di tempo fa in una discussione svoltasi o in questa sezione (piu' probabile) o in quella attigua sulla monetazione di V.E. III.

M.

Modificato da bizerba62
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Supporter

Dovrebbe essere questa

http://www.lamoneta....mento-del-1929/

Modificato da Marfir
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qualcuno riesce a ritrovare l'immagine della lettera? sarei molto curioso a vederla

Scusa Derek83 ma non avevi acquistato anche tu il libro sulla Legislazione di VEIII??? O mi confondo con qualcun altro???

La lettera l' abbiamo pubblicata lì come anche i documenti della Regia Zecca a cui mi riferivo precedentemente...

Saluti

Simone

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Possibile che in questo Paese per sapere la "vera Storia" d'Italia e degli Italiani bisogna aspettare il solito testardo che va alla ricerca della verità? Forse perche chiunque puo scrivere di tutto senza essere fermato o cosa?

Bà?!

:unknw:

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E non a caso, in collezione private ci sono monete battute a nome di VEIII che non si trovano in Collezione Reale. E questo mi sembra che metta la parola fine alle leggende che il Re faceva coniare per se gli amici (Farouk) e andava in zecca spesso....Leggende, e nemmeno metropolitane, da vicoletto direi...

Buonasera elledi. Anche io, ancora poco esperto della monetazione del Regno, ero a conoscenza di quella che stasera ho scoperto essere solo una leggenda. A questo punto vorrei porre una domanda (sicuramente banale per i più esperti, me ne scuso): appurato che di leggenda si tratta, cosa giustifica le bassissime tirature di alcuni esemplari? Mi riferisco a quelle monete la cui tiratura non supera le poche decine di pezzi. Ringrazio anticipatamente per la risposta.

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Guest utente3487

E non a caso, in collezione private ci sono monete battute a nome di VEIII che non si trovano in Collezione Reale. E questo mi sembra che metta la parola fine alle leggende che il Re faceva coniare per se gli amici (Farouk) e andava in zecca spesso....Leggende, e nemmeno metropolitane, da vicoletto direi...

Buonasera elledi. Anche io, ancora poco esperto della monetazione del Regno, ero a conoscenza di quella che stasera ho scoperto essere solo una leggenda. A questo punto vorrei porre una domanda (sicuramente banale per i più esperti, me ne scuso): appurato che di leggenda si tratta, cosa giustifica le bassissime tirature di alcuni esemplari? Mi riferisco a quelle monete la cui tiratura non supera le poche decine di pezzi. Ringrazio anticipatamente per la risposta.

Domanda interessante. Che si sposa con l'altra domanda: perchè di alcune monete non si conosce nemmeno l'esatta tiratura? Difficile rispondere su due piedi. tenga presente però che anche ai tempi della Repubblica venne richiesta per i numismatici una tiratura di 50 monete da 1 lira (e troverete infatti, per un determinato anno un contingente che finisce per 050). Mistero su l perchè di quella coniazione ulteriore di 50 esemplari.

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Guest utente3487

Però, poichè lo stesso VEIII non aveva le monete in tempo reale, ma gliele spedivano con comodo e alle volte era lui che richiedeva determinati esemplari, presumo che possa essere stata qualche richiesta di numismatici di avere monete (es. 50 centesimi leone) anche per anni in cui non venivano previste emissioni. Ma anche questo mi suona strano, perchè per esempio non abbiamo ori per gli anni 38 e 39. Potevano essere richiesta per la storiella della continuità.

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A questo punto vorrei porre una domanda (sicuramente banale per i più esperti, me ne scuso): appurato che di leggenda si tratta, cosa giustifica le bassissime tirature di alcuni esemplari? Mi riferisco a quelle monete la cui tiratura non supera le poche decine di pezzi. Ringrazio anticipatamente per la risposta.

Vico d'Incerti nel suo saggio "Le monete discutibili del Regno di Vittorio Emanuele III" su RIN 1956 afferma:

a) L'iniziativa di coniare monete monete per numismatici è partita dalla Direzione Generale del Tesoro che poi ha autorizzato la Zecca

Quindi il Re non c'entrava nulla...almeno ufficialmente, come risulta anche dalla lettera doveva pure procurarsele da solo.

b) le quantità stabilite nel 1926 furono via via diminuite l'anno successivo perchè "buona parte era rimasta invenduta" e a partire del 1928 diminuite ulteriormente "dato che le monete non trovavano acquirenti"

Mettiamoci quanto detto da Elledi prima che non c'era pubblicità come ora e non si poteva telefonare in Zecca e ordinare e l'affermazione (b) mi sembra diventare molto plausibile...

Saluti

Simone

Modificato da uzifox
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qualcuno riesce a ritrovare l'immagine della lettera? sarei molto curioso a vederla

Scusa Derek83 ma non avevi acquistato anche tu il libro sulla Legislazione di VEIII??? O mi confondo con qualcun altro???

La lettera l' abbiamo pubblicata lì come anche i documenti della Regia Zecca a cui mi riferivo precedentemente...

Saluti

Simone

e no, non ero io.....

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Awards

Ciao.

La spiegazione che il D'Incerti offre nel suo saggio del 1956 è probabilmente quella corretta, anche se finora non è stato possibile reperire la documentazione della Direzione Generale del Tesoro che comprovi l'ordine impartito alla regia Zecca di coniare le monete per numismatici.

I quantitativi molto contenuti erano dovuti, con molta probabiltà, ad una modestissima domanda da parte del mercato.

Il motivo per il quale la Direzione ministeriale abbia ordinato queste emissione solo a partire dall'esercizio 1926-1927 non è ancora noto.

Anche questa è tuttavia un'altra circostanza che scredita la tesi dell'emissioni voluta dal Re, il quale si sarebbe ricordato di far battare monete per i numismatici solo dopo 26 anni dall'assunzione della corona.

Ma come? Un re che al momento dell'ascesa al trono era già considerato "numismatico" e che fa trascorrere 26 anni del suo regno prima di far finalmente emettere qualche moneta per numismatici?

Abbastanza inverosimile.

M.

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Ciao.

La spiegazione che il D'Incerti offre nel suo saggio del 1956 è probabilmente quella corretta, anche se finora non è stato possibile reperire la documentazione della Direzione Generale del Tesoro che comprovi l'ordine impartito alla regia Zecca di coniare le monete per numismatici.

I quantitativi molto contenuti erano dovuti, con molta probabiltà, ad una modestissima domanda da parte del mercato.

Il motivo per il quale la Direzione ministeriale abbia ordinato queste emissione solo a partire dall'esercizio 1926-1927 non è ancora noto.

Anche questa è tuttavia un'altra circostanza che scredita la tesi dell'emissioni voluta dal Re, il quale si sarebbe ricordato di far battare monete per i numismatici solo dopo 26 anni dall'assunzione della corona.

Ma come? Un re che al momento dell'ascesa al trono era già considerato "numismatico" e che fa trascorrere 26 anni del suo regno prima di far finalmente emettere qualche moneta per numismatici?

Abbastanza inverosimile.

M.

e se ci fossero state pressioni politiche?mussolini può aver messo becco?
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Awards

"e se ci fossero state pressioni politiche?mussolini può aver messo becco?"

Pressioni in che senso? A parte il fatto che dubito che a Mussolini potessero interessare le emissioni per numismatici (credo che avesse ben altro a cui pensare);

sembrerebbe più un "costume", magari mutuato da qualche Paese straniero che aveva avviato in quegli anni delle emissioni per numismatici: o forse a seguito di richieste (per altro numericamente molto modeste, a quanto sembra) del mondo collezionistico nazionale.

Mah. Per saperne di più dovremmo acquisire i relativi carteggi.

Se fossero invece riconducibile a Re, ci saremo dovuti aspettare emissioni per numismatici sin dal primo anno (o giù di lì) del suo regno.

Non credete?

M.

Modificato da bizerba62
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Ringrazio elledi, uzifox e bizerba62 per le risposte al mio quesito. Trovo alquanto singolare il fatto che un Re non solo non avesse alcuna "priorità" sulle emissioni della Zecca ma fosse addirittura costretto a rivolgersi a terzi per ottenere l'esemplare da inserire nella propria collezione.

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Guest utente3487

Ch ci vuoi fare...un conto è essere Re con tutti i doveri ai quali adempiere giornalmente ed un conto è essere vicino all'ambiente della zecca, avere conoscenza diretta magari del Direttore o di qualche addetto alle presse. Ovvio che chi aveva il polso delle coniazioni erano proprio queste ultime figure. Al Re venivano comunicate notizie sempre per interposta persona e quindi la zecca per lui era lontanissima migliaia di km anche se in realtà era poco lontano dal suo Palazzo. Ecco perchè al Sovrano molto spesso sfuggivano le sue emissioni, come la moneta da centesimi 5, nota in due versioni (testa grande e testa piccola). Una manca nella Collezione Reale (!!!!!!!!!!). Nessuno però si è mai sentito in dovere di acquisire quelle che circolavano nelle aste per destinarle al patrimonio dello Stato. I pochi esemplari conosciuti erano andati al Ministero del Tesoro per essere visionate e da li poi sono finite anni dopo sul mercato.

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Quell'anarchico pensava di risolvere i problemi....... chissa se fosse rimasto in vita il babbo Umberto I forse nemmeno avremmo fatto le due guerre mondiali...... forse, ma questo è of-topic!

Gaetano Bresci...... Non sarebbe cambiato niente, a parte il punto di vista numismatico..

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qualcuno riesce a ritrovare l'immagine della lettera? sarei molto curioso a vederla

Scusa Derek83 ma non avevi acquistato anche tu il libro sulla Legislazione di VEIII??? O mi confondo con qualcun altro???

La lettera l' abbiamo pubblicata lì come anche i documenti della Regia Zecca a cui mi riferivo precedentemente...

Saluti

Simone

e no, non ero io.....

Hai ragione...ho controllato ed era darman1983...la D e l'83 c'erano comunque di mezzo... :D

Saluti

Simone

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Guest utente3487

elledi fra un pò mi fai smettere di collezionare regno :pleasantry:

a parte le date certificate mi stai forse dicendo che tutto è stato creato per un "business"??? :yahoo:

No, assolutamente. Continua pure tranquillo. E' una bella collezione quella che hai intrapreso.

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questo discorso elledi l'avevamo già intrapreso (avevo un altro profilo poi cancellato) e mi ricordo appunto che mi dissi che sulle grandi rarita....vedi il bordo del 20 lire '36... tutt'ora c'erano coni d'ombra sulla genuinità di certe monete :crazy:

Modificato da Riccardo Giorgio
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Guest utente3487

Purtroppo la situazione è questa. SI tratta di monete coniate con materiale creatore orignale, ma purtroppo in ben altro periodo storico. E' come se oggi lo SJ si mettesse a battere con i coni originali le prove dei primi del 900. Lo ha fatto in alcuni casi, ma apponendo sotto in piccolo la nuova data di coniazione. Ma se non ci fosse, ecco altri esemplari venir fuori, magari in condizioni FS! Però siccome allo SJ sono persone serie non credo questo possa avvenire.

Io trovo sacrilego battere oggi una moneta con le impronte di un tempo che non c'è più. Non so come spiegarlo, mi sembrerebbe di violare qualcosa di sacro. Battere ad esempio un lire 40 di Napoleone oggi con i coni originali...da brividi....mi sembrerebbe davvero una moneta finta, fredda.

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