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IGNORED

Emozioni Numismatiche


Philippus IX

Risposte migliori

Salve a tutti,

probabilmente questa discussione, ossia rassegna di emozioni, si concluderà ancora prima di iniziare...

Comunque ci provo!

Tuttora credo che la numismatica, o meglio il piacere di collezionare monete, sia il modo più diretto di TOCCARE CON MANO LA STORIA: questa è anche la mia definizione per ogni forma di collezionismo. Tale operazione di studiare la storia attraverso un manufatto che ha prodotto, da vita ad emozioni che si sviluppano autonomamente in ogni collezionista numismatico, poiché ognuno di noi ha il sui modo di vivere la numismatica, di collazionarla e di presentarla ad altri.

La numismatica non è soltanto il piacere di possedere un tondello, ma anche la ricerca, le strategie ed il sacrificio per ottenerlo, il piacere di studiarlo, di vederlo e rivederlo su cataloghi ed altre pubblicazioni numismatiche. Inoltre il piacere più grande è senz'altro quello di mostrarlo e commentarlo insieme ad appassionati e studiosi che provano emozioni simili.

Questa discussione ha il fine di raccogliere le emozioni più forti di ognuno di noi che si considera legato a tale disciplina. Vi inviterei quindi a postare il tondello, a cui siete più legati a livello emozionale e di cercare brevemente di scoprire e spiegare il perché.

Inizierò io con questo tondello che ho già postato nella sezione Monete Moderne. Si tratta di un 10 reali maltagliato di Filippo IV, zecca di Cagliari, che ho acquistato recentemente. Le emozioni che ho provato per la prima volta e che provo tuttora nel tener in mano questo tondello sono alimentate da più fattori e cause:

- innanzi tutto i due mesi di contrattazioni e sacrifici che ho impiegato per ottenerlo;

- la sensazione di toccare direttamente con mano e vivere un pezzo di storia della dominazione spagnola in Sardegna, in particolare del periodo di Filippo IV (1621-65);

- la sensazione di possedere una moneta con "doppia vita", ossia una spagnola più antica e una sarda più recente, poiché tali tondelli venivano riconiati su monete spagnole più antiche provenienti dall'America centrale;

- la particolare estetica di questa monetazione (il brutto che affascina), ossia il fatto di non trovare mai due monete uguali;

- per i rilievi nitidi e taglienti;

- il piacere che provo mentre me la giro e rigiro tra le mani cercando di trovare e studiare i particolari più nascosti.

Adesso passo la palla a voi...

Saluti e grazie per l'attenzione!

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Di emozioni nella numismatica ce ne sono tante....per le monete ma anche per i rapporti umani che la numismatica riesce in alcuni casi a generare....

Ne ho raccontate nel tempo sul forum e anche in altri ambiti tante privilegiando sempre però l'uomo con sullo sfondo le monete....

Certamente la moneta al collezionista, studioso genera tante passioni, la variante, l'inedito, la bella conservazione, la storia che c'è sempre dietro a una moneta, il finire una serie, è una sfilata di emozioni non ci sono dubbi....

Provo a postare una emozione che lega questa moneta a una persona, un caro amico del forum che me l'ha donata e se uno dona ci sono sempre motivazioni umane e relazionali alla base.

E allora questo recente caro ricordo di una monetazione che non seguo ma che ti lega a un qualcosa....Napoli, Ferdinando II, 1 tornese 1852

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Il senso di questa rassegna è soprattutto quello di esporre le emozioni legate ai tondelli postati, quindi pregherei coloro che interverranno, di accompagnare le proprie monete con una breve descrizione.

Al termine di tale discussione si potrebbe, se tecnicamente possibile, esporre tutte le monete in una specie di galleria numismatica legata a brevi didascalie con le emozioni raccontate.

Grazie!

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Supporter
22 ore fa, dabbene dice:

Di emozioni nella numismatica ce ne sono tante....per le monete ma anche per i rapporti umani che la numismatica riesce in alcuni casi a generare....

Ne ho raccontate nel tempo sul forum e anche in altri ambiti tante privilegiando sempre però l'uomo con sullo sfondo le monete....

Certamente la moneta al collezionista, studioso genera tante passioni, la variante, l'inedito, la bella conservazione, la storia che c'è sempre dietro a una moneta, il finire una serie, è una sfilata di emozioni non ci sono dubbi....

Provo a postare una emozione che lega questa moneta a una persona, un caro amico del forum che me l'ha donata e se uno dona ci sono sempre motivazioni umane e relazionali alla base.

E allora questo recente caro ricordo di una monetazione che non seguo ma che ti lega a un qualcosa....Napoli, Ferdinando II, 1 tornese 1852

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P1150498.JPG

Ne ho raccontate nel tempo sul forum e anche in altri ambiti tante privilegiando sempre però l'uomo con sullo sfondo le monete....

 

Indubbiamente: nel pieno rispetto dell'altrui persona e pensiero. Però non tutti sono... Dabbene!

Ciao,

apollonia

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Bella discussione... quella in foto è indubbiamente la mia numero 1! E' un grosso di Volterra... mi racconta, e devo dire che quando mi scordo chi sono mi aiuta riguardarla... Avevo 16 anni, collezionavo da pochi mesi il Regno con metodo, su consiglio dell'amico Lorenzo @Ghera decisi che mi sarei diretto a Verona. Bucai a scuola un sabato mattina, presi un autobus di collezionisti a Pisa, zona S. Piero a Grado, e via verso Verona, per partecipare al più grande convegno del collezionismo italiano. Era novembre, ma la stagione era buona. Ero in preda ad una completa perdita di controllo. Lo scopo della missione era l'inizio della mia collezione di monete medievali, con questo obiettivo ero partito con un centinaio di euro in tasca (cento euro che corrispondevano allora a nemmeno ricordo quante paghette) ed una riproduzione in oro di un fiorino... determinato a trovare un grosso della mia Città: Volterra! Scambiai la riproduzione per 60/70 euro, poi mi misi alla ricerca e lo trovai! era li sul banco di Mauro Benci, un commerciante poi divenuto un caro amico. In quell'occasione conobbi molte delle amicizie che ancora coltivo, tra le altre quella di Roberto Ganganelli, al tempo appena divenuto direttore di CN in seguito alla scomparsa del compianto Mario Traina, che purtroppo non ho mai conosciuto, il quale mi lasciò i suoi contatti e per il quale, pochi mesi dopo, scrissi il mio primo articolo, proprio su Volterra. Molti amici, alcuni diventati grandi amici, altri con cui ci troviamo annualmente in quel luogo magico, sempre nel solito ristorante ormai da sei anni, salvo alcune assenze rare. Questa moneta mi racconta, mi ricorda come la numismatica è scoppiata per me in una bella giornata di novembre, ormai sei anni fa, mi ricorda di come sono e di come nella mia vita sono nate le cose più belle dopo un tuffo coraggioso e folle nel vuoto dell'incognito.

Grosso Volterra.jpg

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Awards

:director::director: che sta succedendo ? Poca voglia di parlare, di raccontarsi, il caldo, il mare....

Una discussione così, onore e complimenti a chi l'ha proposta da poco sul forum tra l'altro, anni fa faceva almeno 3/4 pagine...

Le emozioni fanno parte della numismatica, la numismatica è una emozione continua, perenne, vorrei dire di più la numismatica è proprio Emozione con la E maiuscola...e le troviamo dovunque...

Prima ho fatto riferimento a un dono numismatico, spesso una moneta cara è legata a una persona, quella regalata dal nonno, un parente, un amico, o ti ricorda un momento particolare...

Ma a volte effettivamente il collezionista da buon cacciatore ricorda i" grandi successi ", gli insuccessi in realtà un po' meno :P chissà perché....

E allora se trovi l'inedito, la variante, la moneta affare te la ricordi, non la dimentichi....

Ho trovato inediti anch'io, varianti, sono quasi tutte raccontate qui, è indubbiamente una emozione non ci sono dubbi...

C'è stato un momento in cui se non erano denari di Lucca non le guardavo neanche...,gli ottoniani erano i più rari e anche costosi...

Facemmo uno studio sugli ottoniani in tre che era pubblicato sul forum e studiammo una serie limitata di 4 monete col cuneo, che era una serie di transizione, in realtà di privati ce n'era uno solo, di un signore di Lucca, andammo in processione a vederlo, studiarlo, memorizzarlo...proprio sul posto a Lucca.

Alla fine il proprietario mi propose l'acquisto, è il quarto ....l'unico sul mercato facciamo 1.500 Euro ed è un affare per lei...rinunciai... gli dissi che mi piaceva trovarle queste monete se no che gusto c'era...

Sapevo in realtà che non l'avrei mai ritrovato, era una scusa non volevo pagare quella modesta cifra...:P

E invece la fortuna era dietro l'angolo, ma più che la fortuna fece l'occhio allenato, il cuneo l'avevo ben memorizzato, la posizione, la forma...

Arrivò Verona, Verona vedo che torna spesso, vedo un denaro ottoniano di Lucca , lo prendo in mano e un colpo al cuore....tartagliavo dicendolo lo compro subito...

C'era il famoso cuneo, la moneta finì pubblicata su GDN e anche sull'articolo del forum, ma non finì lì...il cuneo evidentemente era cosa mia, un listino importante arrivò... lo vedo in ufficio, altro cuneo...parte immediata la telefonata e l'ordine.

Ora sono 6 col cuneo, due miei...poi chiamatele come volete...io alla Battisti le chiamo EMOZIONI...anche forti, molto forti...

 

 

Modificato da dabbene
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Grazie @dabbene, per la tua cortese sollecitazione.

In questo periodo siamo tutti in vacanza, per questo credo che tale discussione sia rimasta quasi deserta...

Mi sono spinto ad aprire questa discussione, soprattutto per vedere se c'è qualcos'altro, oltre alla sete di conoscenza e studio, che ci spinge ad accumulare tondello su tondello. Siamo molto diversi, ogni collezionista, ogni collezione è un unicum, quindi credo che siano uniche anche le emozioni che proviamo nel desiderare o tenere in mano una moneta, capitata per caso o che abbiamo cercato per molto tempo.

Vi invito a scrivere, ossia a descrivere i vostri stati d'animo, per formare un mosaico di emozioni legate alla numismatica. Alla fine di questo percorso, spero che si possa formare una piattaforma di tondelli ed emozioni, per avere un quadro più preciso sui fattori che ci spingono a collezionare, per avere un confronto con ciò che provano gli altri, per trovare nelle sensazioni degli altri anche qualcosa di nostro, che abbiamo forse già dimenticato.

Grazie nuovamente per l'attenzione!

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Credo che di emozioni ne ho coltivate e colte molte, a partire da quando incominciaì a lasciare le monete del Regno per dedicarmi solo ed esclusivamente alle Medicee di Toscana.

un emozione ad esempio l'ho provata quando riuscì a prendere le monete più belle, dalle mani di un collezionista nel Pisano che lasciava la sua collezione e che non intendeva certo regalarle o scialaquarle ai quattro venti.

poi col tempo ho saputo gestire l'emozioni e son riuscito a non farmi sovrastare da esse, specie nell'espormi a continui acquisti che certe volte si son rivelati fatti molto bene, certe altre volte invece follie economiche senza ritorno.

metto una foto di una moneta per Pisa stato zecca che difficilmente saràreperibile se non in alcuni museì..

saluti

fofo

pisa rovescio.jpgpisa dritto.jpg

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Ciao a tutti, la mia carriera di lamonetiano, grazie a questo meraviglioso forum,  mi ha portato a toccare periodi storici e zecche molto diverse..cosa impensabile agli inizi in cui ammucchiavo monete straniere che mi regalavano parenti ed amici di ritorno dalle vacanze ed i primi euro e monete del regno d'Italia, presto abbandonate per rincorrere monete brutte, ma ricche di storie..i cosiddetti "sassi"..

Dopo la passione per le monete di Roma Imperiale e dell'Italia del Sud del III° sec. a.c....sono passato alla monetazione meridionale normanna, sveva, angioina, aragonese e spagnola vicereale, per adesso..

ll medioevo del sud è caratterizzato dalla produzione monetaria di tante zecche locali, ( campane come Capua e Salerno) abruzzesi ( L'Aquila, Guardiagrele, Ortona, Sulmona, Tagliacozzo); pugliesi ( Bari e Brindisi, Lecce), Laziali ( Amatrice, Sora) ma anche molisane ( Campobasso e Limosano) 

ecco una delle mie monete preferite che mi suscita sempre  emozione, considerato il periodo storico e le vicende che portarono alla sua coniazione..un tornese di Nicola II di Monforte zecca di Campobasso..

Saluti Eliodoro

debaro tornese di campobasso diritto.jpg

denaro tornese campobasso rovescio.jpg

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Salve a tutti,

ho deciso di scrivere nuovamente, perché ho la spiacevole sensazione che questa discussione sia arrivata al capolinea.

Spesso vedo che si continua a descrivere e presentare ogni tipo di collezionismo, tra cui anche quello legato alla numismatica, come pura forma d'investimento economico, in cui la moneta è soltanto merce di scambio ed investimento. Questa nuova discussione è stata aperta soprattutto per raccogliere testimonianze che dimostrino il contrario, ossia che presentino la numismatica come una disciplina strettamente legata anche alla sfera emozionale e non solo a bisogni economico-materiali.

Spero quindi che questa rassegna di emozioni non si areni presto, ossia non vada nel dimenticatoio, ma che si continui a parlare delle nostre emozioni, anche dopo le vacanze, pure nei mesi autunnali ed invernali...

Grazie per la vostra collaborazione!

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Le emozioni sono sempre soggettive, sono anche sentimenti intimi, personali, alcuni li vogliono raccontare, altri no....dipende poi sempre dall'uomo questo e ognuno è per fortuna diverso dall'altro....

Certamente ci sono anche emozioni chiamiamole commerciali, chi compra, chi vende, chi fa una bella plusvalenza, ci sono poi le monete ricordo, le monete che raccontano la storia, le monete che ti permettono di fare ricerca scientifica cioè di riempire nuovi tasselli ove mancanti o di integrarne alcuni...

Entriamo in discussioni come questa in un altro mondo ricco di sensazioni, di motivazioni, di soddisfazioni...raccontarle vuol dire raccontare anche il vostro essere numismatico, collezionista, studioso, è un immaginario infinito, imperscrutabile....

Avere una serie anno per anno e non riuscire a raggiungerla perché ne manca una, questo è uno dei mali incurabili del collezionista, ma anche il trovare una moneta che sconfessa la bibliografia ufficiale o che ti permette nuovi studi, l'avere una moneta con un cartellino di un grande della numismatica scritto a mano da lui con tutte le sue osservazioni, ma quando poi e torniamo sempre lì la moneta che hai mano ti permette di capire una storia e la storia allora forse l'emozione è assicurata...

A volte non serve postare la moneta stessa per descrivere uno stato d'animo, bastano poche parole, semplici, certamente in questo caso andiamo oltre al singolo riconoscimento, al valore, al puro raccoglitore, la numismatica offre molto anche dal punto di vista umano, affettivo, emozionale ma anche ovviamente storico, scientifico, credo che il periodo estivo possa essere propizio per raccontarsi, ma anche riflettere su questa comune passione....

 

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Diciamo che il raccogliere monete è per me una continua ricerca, non di qualche cosa di materiale, ma forse di sensazioni delle quali la storia ci racconta e solo prendendo in mano i nostri amati tondelli riusciamo un minimo ad assaporare....

....e poi ci sono i raccoglitori e i collezionisti, ogni uno animato dal suo proprio spirito, ovvero chi più dotato di un certo finalismo e chi, invece, si fa trasportare dall'emozione.... dove mi colloco? Forse alle volte più collezionista, altre più raccoglitore, ma riconosco: è l'emozione a guidarmi....

...e così ad inseguire emozioni, o chiamiamole monete e la bellezza della ricerca, poi alle volte il raggiungimento dell'obiettivo, la contemplazione dello stesso e via verso nuove, altre, emozioni....

Spero con queste parole di essere riuscito ad esprimere almeno in parte quelle che sono le "emozioni numismatiche".... complimenti per la discussione.....

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Emozioni commerciali? Non è per me; probabilmente non ne sono capace. Mi basta toccare la moneta, pensando a tutti coloro che nei secoli l'hanno avuta in mano; ognuno con la sua storia, i suoi sentimenti, il suo destino; a coloro ai quali la moneta è sopravvissuta per incontrare ancora altre storie. Sto aspettando un sesterzio di Filippo I; niente di che, acquistato a una cifra non elevatissima. Ma anche l'attesa è per me piacevole emozione. Fa bene leggere gli interventi di Philippus IX, di Dabbene e degli altri!

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Emozionarsi o emozionare ? La distinzione sembra forse di poco conto ma in realtà non lo è' ...

L'emozione e' un fatto intimo, privato, la senti, la percepisci, la tieni per te o la racconti...emozionare altri e' altro ancora...sempre nel campo del percepire siamo ma in questo caso ci rivolgiamo verso gli altri, il prossimo...ed emozionare altri non e' facile, e' più difficile...

E su un forum hai emozioni personali ma certamente chi può, chi vuole, chi ritiene di emozioni ne può dare... e anche molte...a tutti...

Emozione può darla una moneta particolare postata o una moneta che racconta la storia, o monete che creano uno studio particolareggiato, l'emozione numismatica e' bello sentirla, ma e' anche bello divulgarla, raccontarla, rendere partecipi di questo altri, essere su un forum come questo porta poi a condividerla e a viverla insieme...

e' l'altro lato dell'emozione...

Modificato da dabbene
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Ogni collezionista numismatico sviluppa delle emozioni uniche e personali, legate al piacere di emozionarsi e, anche contemporaneamente, emozionare coloro che provano emozioni simili. Abbiamo aperto un capitolo molto vasto, l'esplorazione della natura delle emozioni e sentimenti legati alla numismatica potrebbe portarci alla scoperta di molte sfumature ed aspetti di sentire e far sentire la numismatica che abbiamo ignorato o mai provato.

Tuttavia in tale labirinto di emozioni ci potremmo anche perdere, perciò è indispensabile avere sempre un obiettivo ben preciso su cui puntare, ossia un percorso da seguire fino ad un punto d'arrivo prefissato, in questo caso alla formazione di un mosaico di emozioni legate ad oggetti concreti.

Proprio per questo avevo pensato, dopo una breve introduzione propedeutica, di non divulgarci troppo nelle questioni legate all'analisi intrinseca, ossia psichica, dei fenomeni emozionali, ma di dare ampio spazio soprattutto al racconto personale legato al concreto, ossia ad una moneta precisa.

Spero di non essere stato troppo brusco, ma in questo caso credo sia necessario fare una scelta...

Saluti!

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Credo di capire ciò che vuoi dire, anche se non è facile distinguere fra l'analisi dei fenomeni emozionali in genere e le emozioni legate alla singola esperienza. In questo senso ogni nostra moneta è legata a momenti e esperienze della nostra vita, e anche per questo ci emoziona. Ad esempio il mio sesterzio di Filippo I, che citavo, e che mi è arrivato: moneta non di grande importanza, ma che per me ha significato ritornare a acquistare le monete che amo, dopo qualche momento in cui ho dovuto pensare ad altro. Questa moneta avrà per sempre per me, oltre al fascino proprio, il ricordo di vicende personali conclusesi positivamente. 

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Salve,

ciò che volevo dire, parlando sinteticamente, è di focalizzare la nostra attenzione su un solo tondello più significante (che invito anche a postare), soltanto per non distenderci troppo nell'aspetto "teorico" delle numerose emozioni e sfumature che possiamo provare.

Come avevo già spiegato e proposto in precedenza, l'obiettivo principale di tale discussione potrebbe essere quello di formare una galleria di tondelli strettamente legata alle relative emozioni.

Grazie!

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  • 2 settimane dopo...

Salve a tutti!

Vorrei fare un ultimo tentativo per rimettere in carreggiata questa discussione che ritengo molto importante.

Qualche giorno fa, rovistando tra le presentazioni nella sezione Nuovi arrivati, presentazioni, ossia Primi passi nel forum, ho notato una discussione intitolata Il censimento, in cui gli utenti hanno l'occasione di inserire una serie di dati di carattere personale, compare anche la voce Pezzo a cui sei più legato. Quindi, ho controllato statisticamente le rispose relative a questa domanda e sono arrivato alla conclusione che gli utenti rispondono quasi sempre citando una o più monete a cui sono più legati. A questo punto ho la conferma che in ogni collezione, in primis relativa agli utenti di questo forum, esistono monete a cui siamo particolarmente legati, per innumerevoli motivi...

Questa discussione potrebbe essere un'immensa galleria dove poter esporre e commentare affondo le monete a cui siamo più legati a livello emozionale.

Vorrei inoltre chiedere a @Reficul, se fosse possibile, una volta raccolte tutte le monete ed i relativi commenti, organizzare il tutto in una galleria mobile, magari posta in qualche punto non troppo nascosto nella pagina iniziale del forum.

Grazie per la vostra attenzione!

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Quello che posso mettere io è quello di cui ho parlato nel post precedente riguardo all'emozione dell'aver trovato il denaro ottoniano di Lucca col cuneo.

Stiamo parlando di un denaro di Ottone II e III Imperatori, var. C, ( 973 - 983/ 1002 ? ), sei esemplari conosciuti, R4 rarità, pubblicato sul Giornale della Numismatica n. 13 di gennaio 2013, pezzo che permette di fare supposizioni di una tipologia limitata o preparatoria di quello che sarà il successivo denaro di Enrico II con due cunei.

Sono anche possibili collegamenti con la serie ottoniana pavese ricca di segni identificativi quali i cunei.

Mi auguro anch'io di vedere altre emozioni e contributi...

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Bella discussione che privilegia l'aspetto umano della numismatica.

L'emozione può riguardare l'aspetto immaginifico che nasce dal contesto di coniazione della moneta che si ha in mano e che può evocare scenari storici ben precisi

Inserisco, pertanto, un 20 franchi della Repubblica Subalpina che per celebrare la vittoria di Marengo coniò un pezzo da 20 franchi in oro, dal peso di 6,45 gr e dal titolo di 900/1000. Il piede, con sui venne battuta questa moneta, venne poi adottato da numerosi paesi, per cui le monete d'oro dello stesso peso vengono definite anche marenghi.

D/ Nel campo testa muliebre elmata (Minerva?) volta a sinistra. Intorno la legenda "L'ITALIE DÉLIVRÉE `A MARENCO •". Sotto la testa di le iniziali dell'incisore A • L •(Amedeo Lavy).

R/ Nel campo, all'interno di una corona di lauro legata alla base con nastro incrociato, 20 - FRANCS su due righe, fregio e indicazione della data. Intorno LIBERTÉ, EGALITÈ e ERIDANIA separate da due rosette a sei petali.

T/ foglie in rilievo

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30855.jpg

La battaglia di Marengo si svolse il 14 giugno 1800, allorquando si affrontarono in campo aperto nella bassa pianura padana occidentale, in vicinanza del fiume Bormida gli eserciti della Prima Repubblica Francese, a capo del quale era il Primo Console Napoleone Bonaparte, da un lato e quello austriaco con il generale von Melas alla testa, dall'altro.

Napoleone, varcando il passo del Gran San Bernardo, prima occupò Milano e, in seguito, tentò di prendere alle spalle gli austriaci che erano stati impegnati a Genova contro le truppe francesi di Massena che cercavano di resistere all'assedio.

Si ebbe nei pressi di Montebello un primo scontro che costrinse gli austriaci a ritirarsi nella città di Alessandria (9 giugno1800).

Alcuni giorni dopo, gli austriaci passarono all'offensiva cogliendo di sorpresa le truppe francesi, che non conoscemdo la posizione esatta del nemico si erano divise, a Marengo. Le sorti della battaglia sembravano volgersi a favore degli austriaci (tanto che von Melas si ritirò dal campo di battaglia e inviò a Vienna un dispaccio contenente il messaggio di vittoria), quando il 32enne generale Desaix, richiamato da Napoleone, riuscì con le sue truppe di supporto, a sorprendere gli austriaci che vennero vinti: nel corso della carica, tuttavia, Desaix perse la vita colpito al cuore da una pallottola.

 

 

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  • 1 mese dopo...

Salve a tutti!

Vorrei riesumare questa discussione o galleria di emozioni numismatiche tutt'altro che solo estiva, ma per tutte le stagioni e per tutti i gusti.

Invito, quindi, tutti quelli che si emozionano mentre tengono in mano le proprie monete a postare quella più significativa, cercando di descrivere anche le relative emozioni.

Secondo me tale discussione ha ancora un grande potenziale, anche terapeutico...

Saluti!

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