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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/14/14 in tutte le aree
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Grazie ad entrambi. Purtroppo mi pare che non ci sia una somiglianza più precisa di quelle che avete proposte ai due rovesci postati. Non perché voi non ne trovate, ma proprio perché credo che non ce ne siano. Dunque sono due rovesci simili, ma diversi da quelli imperiali, con disegni che possono essere ricondotti ad una ampia varietà di tipologie che si dànno per tutto il III e IV secolo, con legende diverse. Questo è un guaio, perché vuol dire che l'analisi dell'iconografia di queste enigmatiche monete non è sufficiente a risolvere l'arcano di quale autorità le abbia coniate. Ovviamente il dritto l'arcano non lo risolve, pur essendo perfettamente leggibile, in quanto ci dice solamente che sono "in nome di qulcuno", ma senza dirci di chi! Resta anche da capire se queste differenze dalle iconografie imperiali siano o non siano volute: secondo mo sono volute, secondo altri numismatici più preparati di me non lo sono. Il che, detto in altro modo, vuol dire risponere alla dmanda se siano o non siano monete imitative. Emesse in nome del nostro signore! Che scherzo da preti! Una legenda gesuitica, certamente, ma non si tratta di monete coniate dai gesuiti, bensì da qualcuno in Africa che era in rotta con l'imperatore d'Occidente (ma quale imperatore d'Occidente?) e quindi non coniava in suo nome, ma allo stesso tempo non intendeva compiere una vera e propria usurpazione coniando in proprio nome. Il riferimento a Cartagine e il fatto che queste monetine che possiamo definire "autonome" provengano quasi sempre dall'area dell'antica Provincia d'Africa ci dice pressoché con certezza che siano coniate proprio a Cartagine. Tra tutte le serie se ne conoscono una sessantina, spesso con un unico esemplare per tipologia, oppure due o tre, ma non di più. Tantissime tipologie, dunque, ognuna delle quali coniata in quantità piccola. Ma da chi? I possibili candidati non sono molti: 390 ca-398, da parte di Gildone; 409 ca-413, da parte di Eracliano; 423 ca-425, da parte di Bonifacio; 447 ca-429; ancora da parte di Bonifacio Ecco tutte le tipologie che siamo riusciti (è un lavoro di tutto il nostro gruppo, non solo mio) a racimolare nell'arco di 2-3 anni, costruendo un corpus che crediamo sia il più completo mai realizzato, ma che pure è costituito da solamente una sessantina di monete (Rif. RIC oppure X per le monete di cui abbiamo esempi ma che non appaiono nel RIC): L'illustrazione dell'enigma, anche se senza giungere ancora alla sua soluzione, merita una musica del tutto differente da quelle "classiche" dei post precedente, ma che solo una persona superficiale potrebbe credere meno impegnativa!4 punti
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il punto è che ci sono perizie e perizie, periti esperti in questa o quella monetazione. Nel caso di cng, semplicemente, chi chiude le monete italiane non è competente. Di conseguenza bisognerebbe prendere con le pinze le monete incapsulate e riguardarle meglio delle altre prima di rischiare un acquisto. Personalmente le evito come la peste: costano di piú, la perizia è inaffidabile e, alla fine, io mi troverei a doverle togliere dalla capsula perchè amo toccare le monete della mia raccolta.3 punti
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Non mi risulta esistano periti che, di professione, facciano solo quello. Sarebbe una figura sicuramente auspicabile ma.....camperebbe solo con quello ? Dubito... Ci sono periti che sono anche commercianti numismatici e, purtroppo, periti che di professione fanno altro. Non discuto sulle capacità personali, non potrei farlo neanche volendo, solo trovo che queste figure "ibride" rappresentino una stortura e declassino la figura del perito numismatico.3 punti
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La cercavo così; accettabile e non costosissima ed eccola finalmente. Questa monetina titpologicamente mi piace tantissimo specialmente per il rovescio. Quella croce la trovo molto affascinante Come vi sembra?2 punti
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Ottima mattinata spesa al Circolo Numismatico di Parma. Di ritorno con qualche monetina. :blum: Cosa ne pensate di questo scudo? Conservazione, aspetto generale. Vorrei la vostra opinione, se possibile. Grazie Renato2 punti
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Caro Renzo è proprio un bel falso d'epoca dovrebbe esserci anche nel volumetto di Ingrao Biagio nota la bocca del cavallo esprime cattiveria e le lettere hanno una battitura alterata :hi:2 punti
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@@pietromoney, devo dire che è bellissima, in quanto alla conservazione direi BB/BB+, il D/ è fantastico.2 punti
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@@Peo11, le monete assumono valore differente in base a due variabili fondamentali, lo stato di conservazione e il livello di rarità. Viene riconosciuta una scala per determinare se una moneta sia comune o meno assegnando una particolare sigla. C - comune NC- non comune R- rara R2-(RR) molto rara R3-(RRR) rarissima R4-(RRRR) estremamente rara R5-(RRRRR) esistenza di pochi esemplari2 punti
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Fufluns buona sera, resto dell'idea che quelli da te evidenziati non sono crateri di cancro del bronzo, ma mancanze di patina, verosibilmente una patina fragile, di quelle che quando salta si porta via i rilievi della moneta. I crateri attivi si presentano con la formazione di polvere azzurrognolo chiara, molto evidente quando sono di dimensioni grosse. Anche se la foto e' di bassa qualita', Il verde piu' chiaro che si nota in quel tratto di bordo evidenziato, e come si presenta il metallo sotto la patina saltata, a mio avviso si discosta da come dovrebbero essere dei crareri attivi di cancro del bronzo. Magari con una foto migliore della moneta si potrebbe arrivare a conclusioni certe.2 punti
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Nel campo del collezionismo le mode vanno e vengono ed è difficile dire oggi, cosa si collezionerà tra 50 anni. Penso ad esempio alle schede telefoniche prepagate. Mi ricordo che si arrivava a spendere cifre imbarazzanti per dei pezzi di plastica. Oggi sono tornate ad essere quello che erano, cioè semplici pezzi di plastica. Se hai disponibilità economiche e vuoi fare un investimento, oltre a monete in alte conservazioni, compra quelle d'oro. Magari con quelle, tra qualche decina d'anni , ti ritrovi un patrimonio. Buona domenica.2 punti
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Come ho già spiegato diverse volte anche in altri thread non sono contrario all'idea in sè della circolazione di monete in metallo prezioso, cosa che piacerebbe anche a me. Quello che considero aberrante è che avrebbero corso legale solo all'interno dello stato: non abbiamo faticato quarant'anni per mettere in piedi l'unione monetaria e poi ritrovarci in uso anche monete che valgono unicamente all'interno, quindi sosterrei la proposta solo se queste monete avessero una faccia comune, come le altre, e corso legale in tutta l'Eurozona.2 punti
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TAGLIO : 1/2 Euro STATO : Spagna TIRATURA 1999 : 100.200.000/60.500.000 AUTORE : Luis José Diaz. TEMA : Juan Carlos I MATERIALE : Parte esterna: /1/nichel-ottone/2/rame-nichel MATERIALE : Parte interna /1/rame-nichel/2/nichel-ottone DIAMETRO : 23,25/25,75 mm SPESSORE : 2,33/2,20 mm PESO : 7,50/8,50 gr. CONTORNO : Rigato discontinuo / Modello 1999/2009 Modello dal 2010 Nella nuova moneta la data è posizionata all’interno, la M coronata è stata spostata a destra del ritratto del Re, la scritta “ESPAÑA“ e le quattro stelle (a ore 13-16) sono coniate in rilievo anzichè in cavità. ______________________________ Juan Carlos di Borbone è nato a Roma il 5 gennaio 1938 ed è stato re di Spagna dal 22 novembre 1975 al 19 giugno 2014. Nome completo: Juan Carlos Alfonso Vittorio Maria de Borbón y Borbón-Dos Sicilias Dopo la morte di Francisco Franco, il 22 novembre 1975 fu incoronato Re di Spagna, il suo operato portò la nazione nell'attuale costituzione democratica Non tutti sanno che Juan Carlos è nato in Italia, nel 1936 il governo del Fronte popolare spagnolo fa capire all’ex famiglia reale che non è ospite gradita in patria, il padre, Don Juan (1913-1993), trova sistemazione nella capitale italiana. A quel tempo già ci viveva in esilio il padre, l’ex re Alfonso XIII, nonno quindi di Juan Carlos. (Alfonso XIII era il famosissimo sovrano bambino raffigurato sulle monete d'argento spagnole di fine '800) A Roma, il 5 gennaio 1938 alle ore 13.15 nella clinica anglo-americana di via Nomentana viene al mondo il principe Juan Carlos. Riceve il battesimo dalle mani di Monsignor Pacelli, futuro Papa Pio XII. Al bambino vengono imposti i nomi di Juan come il padre, Carlos come il nonno materno, Alfonso come il nonno paterno e Vittorio in omaggio al Re d’Italia. Nel 1941, alla morte di Alfonso XIII, la famiglia lascia l'Italia in guerra e si trasferisce in Svizzera, successivamente in Portogallo ed infine, nel 1948, il ritorno in Spagna. Nel 1969 Francisco Franco indicò Juan Carlos come erede della corona spagnola. Alle h. 18.23 di lunedì 23 febbraio 1981 il luogotenente colonnello António Tejero Molina, per tentare un ritorno al franchismo, irrompe nella Cortes seguito da 180 delle sue guardie civili gridando di agire in nome del Re, sotto la minaccia delle armi ordina a tutti i presenti di stendersi a terra. Alle h. 01.23 il Re si rivolge alla nazione in uniforme di Capitano Generale del Regno e legge l’ordine che aveva indirizzato ai comandanti delle varie armi dell’esercito e poi dichiara: “La Corona, simbolo della continuità e dell’unità della patria, non può tollerare in alcun modo delle azioni o dei comportamenti che pretendano di interrompere con la forza il processo democratico fissate dalla Costituzione approvata dal popolo spagnolo”. Gli spagnoli, vedendo in TV il Re libero e alla guida del paese, comprendono che il colpo di stato è destinato a fallire. La democrazia è salva. ______________________________ Il 18 giugno 2014 Juan Carlos firma l'abdicazione a favore del figlio. l'indomani Filippo VI è proclamato Re di Spagna. Da questa moneta mi prendo un lungo riposo, continuerò comunque a leggere con piacere le vostre iconografie. :)2 punti
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Nei giorni scorsi mi aveva cercato il sacerdote di un paese qui vicino chiedendomi se per caso avessi potuto recarmi in parrocchia per esaminare le monete delle offerte, ci sono andato stamattina, ho passato un paio d'ore divertenti a spulciare monetine......... Il bello è che davo per scontato fossero euro, altro che euro ! In sostanza si trattava di tutte le monete che nel corso degli anni i fedeli versano durante le funzioni al momento delle offerte, a quanto pare molti parrocchiani invece che euro utilizzano per l'offerta monete fuori corso o meno provenienti da: Svizzera, Belgio, Croazia, Francia, Lussemburgo, Germania, Spagna, Portogallo, Grecia, Israele, Austria, Ungheria, Cipro, Malta, e di vari paesi sparsi d'Europa, i più esotici versano come offerte monete di Colombia, Nepal, Perù, Cile, Argentina, U.s.a., Canada, Messico, Filippine, Ucraina, Russia, vari paesi arabi, seichelles, Senegal, Australia, Thailandia, India, Brasile, ed altri ancora. Molti anche i gettoni delle sale giochi e di supermercati, naturalmente lire nostrane fuori corso, gettoni telefonici ed alcune monete stracomuni del Regno d'Italia. Naturalmente tra le vecchie lire non c'era nulla di interessante da poter rivendere per la parrocchia, poi ho capito che era quello il motivo per cui mi aveva fatto venire, vedere se fra tutto c'era qualcosa di valore. Come ho detto mi sono comunque divertito, per quanto riguarda le monete il mio consiglio è stato di regalare tutto a dei ragazzini che vorrebbero iniziare una raccolta.................. :D A proposito, c'erano anche per sbaglio 2 monete da 10 cent in euro, italiane2 punti
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Accenno a una discussione, che risulta essere subito abortita: http://www.lamoneta.it/topic/123045-dracma-siracusana-di-dionigi/?hl=%2Bstagno+%2Bdionisio#entry1399785 In effetti è famosa la testimonianza di Polluce (Onomasticon IX, 79): “Dionisio costrinse una volta i Siracusani a usare moneta di stagno come fosse d’argento: e la moneta valeva 4 dracme attiche invece che 1”. Questa informazione sembra integrarsi con un’altra, proveniente dall’Oeconomicon dello Pseudo-Aristotele (II B, Loc., p. 134a, 32-36): “Non disponendo di argento, (Dionisio) coniò moneta di stagno e, avendo riunito l’assemblea popolare, raccomandò vivamente la moneta coniata; i cittadini decretarono, anche loro malgrado, che ciò che ciascuno riceveva, lo ritenessero moneta di argento e non di stagno”. Il termine greco usato sia da Polluce sia da Pseudo-Aristotele è “kattiteros”, che è la versione attica del termine greco “kassiteros” (κασσίτερος), che significa appunto “stagno”. Il problema è che non risultano pervenute fino ad oggi monete di stagno emesse a Siracusa al tempo del tiranno Dionisio I. Di contro il noto studioso tedesco Boehringer (Mèl. Thompson, p. 28-29) propose che questa moneta “di stagno” era in realtà di bronzo e che doveva corrispondere a un dracma, ossia che veniva forzosamente scambiato come un quarto del tetradramma d’argento (in precedenza abbondantemente coniato fino al suo tempo). Più esattamente era la famosa Testa di Atena/Stella e delfini: che è una moneta di bronzo del diametro di circa 28 mm e di un peso piuttosto variabile, prevalente sui 36-38 g. La sprezzante definizione come “moneta di stagno”, quando invece era di bronzo, è stata spiegata da vari studiosi come un atteggiamento ostile di questi due autori verso la figura di Dionisio I, visto come un autore anche di stratagemmi economico-monetali molto arditi e privi di scrupoli (ai loro occhi tipici di tiranni). Altri autori hanno cercato di confermare che il termine “kattiteros” in realtà era usato anche per indicare il bronzo e si cita l’esempio (non trovo però i precisi riferimenti) di un soldato ucciso da una spada di “kattiteros” e un altro che indica una pentola di “kattiteros” usata per cuocervi i cibi. Piuttosto mi sono chiesto se Dionisio (e per estensione anche altri, in diversi momenti della storia monetale greca) abbia usato una sorta di suberatura, apponendo un sottile strato di stagno (che praticamente ha lo stesso colore dell’argento, ma costando molto meno!) alla moneta di bronzo. Sappiamo che esiste la famosa moneta suberata, che è generalmente una moneta di bronzo rivestita abilmente di un sottile strato d’argento, come in non pochi denari romani (ma tale fenomeno risulta essere presente anche in periodo greco, specialmente in Magna Grecia). In questa sede non affrontiamo il problema su come effettivamente venisse effettuata la suberatura con l’argento (e gli studiosi non sono ancora bene concordi sulla tecnica usata dai Romani per la loro suberatura dei denari). Quello che desidero sapere è se era possibile, dal punto di vista tecnico, “imbiancare” una grossa moneta di bronzo con lo stagno, tenendo presente che se nessuna moneta con Testa di Atena/Stella e delfini (o altra moneta usata a scopo fraudolento) è sopravvissuta fino ad oggi con uno strato di stagno è perché tale metallo, se sottile, è molto deteriorabile e non dura secoli e si corrompe nel terreno con molta facilità, lasciando ben poche tracce. Quindi sicuramente a distanza di millenni diventa ben difficile trovarne traccia sulle monete di bronzo. C’è però un problema: secondo gli esperti non si riuscirebbe ad applicare lo stagno su una moneta di bronzo... Il ragionamento che mi è stato fatto, per di più di seconda mano, è piuttosto complicato e cercherò di riportarlo il più fedelmente possibile. Prima di tutto, dicono gli esperti, non si può utilizzare il sistema usato per l’argento perché, mentre rame (1083°) e argento (961°) hanno una temperatura di fusione abbastanza simile e, quindi, ad alta temperatura tendono a compenetrarsi l’uno con l’altro, mentre lo stagno (232°) è lontanissimo dal bronzo e ciò rende impossibile utilizzare questo sistema. Questo lo posso capire. In ogni modo ho convenuto che la pellicola di stagno non poteva essere applicata immergendo semplicemente l’anima nello stagno liquido, perché si sarebbe ammassato nelle parti basse, cancellando, in pratica l’immagine sulla moneta. L’unico sistema, dicono gli esperti, à quello di applicare lo stagno come si fa per le pentole, ovvero con un tampone con il quale si distribuisce uniformemente lo stagno sulla superfice della pentola. Ma c’è un problema, mi è stato detto: “in questo modo si possono rivestire dritto e rovescio, ma non si può rivestire il bordo laterale (lo spessore)” e ciò rende molto improbabile la stagnatura, dicono sempre loro. A questo punto ho chiesto: “Se ho ben capito i tecnici affermano che è impossibile stagnare una moneta”. La risposta è stata: “Impossibile no, ma molto poco probabile sì”. Quindi il discorso va spostato sulla “stagnatura” e mi ha colpito che secondo un insegnante di Greco antico, il termine “kassiteros” veniva usato non solo per lo stagno, ma anche per la “stagnatura” (almeno credo che sia così e non so quanto sia realmente corretto sul piano linguistico). E anche questo è un ragionamento che non capisco, perché se c’è anche una minima probabilità questa può verificarsi. Questo, in ogni modo, è il responso. Io, però, non sono d’accordo con il responso, perché ritengo che sia sufficiente fare l’operazione in due fasi per far andare tutto a posto. Mi spiego. Prima, con il tampone, si “pittura” lo “spessore”, poi si lascia raffreddare (forse basta immergere la moneta nell’acqua) e, infine, sempre con il tampone si rivestono le due superfici piane. Secondo me funziona, solo che non posso provarlo sperimentalmente perché io non sono capace di stagnare una pentola (figuriamoci una moneta). Ovviamente il tempo impiegato nell’operazione non aveva nessuna importanza perché nelle zecche si utilizzavano soprattutto schiavi che avevano un costo orario molto vicino allo zero. Fermo restando, comunque, che resta sempre da verificare la possibilità che gli antichi utilizzassero effettivamente un sistema simile alla suberatura in argento... Purtroppo non conosco uno stagnino che possa confermare o meno la possibilità di stagnare una moneta di bronzo…. Qualcuno ha una risposta all’enigma (tanto per sgomberare da ipotesi magari tecnicamente improponibili)1 punto
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Ogni anno ho fatto un calendario "NUMISMATICO". Quest'anno, in via eccezionale, ne ho fatti due: il primo di monete, il secondo di gettoni da saloon. Sono tutti e due scaricabili qui: http://www.roth37.it/CALENDARIO2015.zip http://www.roth37.it/CALENDARIOSALOON2015.zip e... BUON ANNO A TUTTI ! ! roth371 punto
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http://tribunatreviso.gelocal.it/treviso/cronaca/2014/12/13/news/vende-sterline-d-oro-per-570mila-euro-multato-dalla-finanza-1.10488672 Mi sembrava un articolo degno della nostra attenzione.1 punto
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Beh! dopo 15 giorni ci sono ancora speranze!... A me ne hanno smarrite diverse ... ( leggi trafugate) presso i centri di smistamento , ma so che ultimamente hanno fatto un po di pulizia tra il personale.che lavora in questi centri.............. Hanno avuto persino il coraggio di recapitarmi una busta chiusa con lo scotch e vuota dentro. Ovviamente ho fatto denuncia ma non so e non sapro' nulla...!1 punto
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Bravo @@nando12 non è facile trovare così in perfette condizioni la capigliatura di Ferdinando IV in questo nominale, soprattutto nei boccoli. @@pietromoney...ottimo esemplare BB+ sicuramente. :good:1 punto
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Piccola correzione, la parpagliola è di Filippo IV per via della testa della provvidenza che interrompe la legenda e per punto quadrifoglio pieno punto in esergo al R della moneta.1 punto
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Lui è Giovanni Giorgio III, elettore di Sassonia (1647-1691). Una sua moneta di alto interesse araldico è questo tallero del 1690 per Dresda: (da: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Johann_Georg_III.,_Taler_1690,_Dresden,_CNG.jpg)1 punto
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Infatti come quasi tutto è solo questione d'esperienza,poi ognuno sviluppa nella mente, dei punti di riferimento per ogni moneta dove carpire al volo le o la differenza. Avendo in mano il falso e l'originale chiaramente è molto più facile,i rilievi se sono foto da scanner sono meno evidenti,foto fatte con molta luce, sparata, possono addirittura sfalsare i lineamenti oppure fatte con monete inclinate..... più ne maneggi e più incameri,assimili,finche a colpo d'occhio capirai se è un falso o un'originale non sapendo nemmeno specificare,sul momento,cosa hai visto che non và. Una memoria fotografica in Numismatica è molto importante. Ciao F.1 punto
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Ciao, posso dirti due cose una scontata, anch'io ho il MIR e vedo quello che hai letto, è una moneta R3 coi tre gigli oltretutto con disegno, però....però....e qui c'è il bello della numismatica e della memoria di altri collezionisti, di studi e annotazioni precedenti....il mio MIR Piemonte è usato, non so chi fosse il precedente proprietario, ma certamente era uno che studiava e annotava, ci sono molte annotazioni aggiunte, a penna sotto questo pezzo è riportato esattamente " Tornese con due gigli, gr. 0,70 inedito ? ", quindi una moneta c'era e c'è, magari è la stessa, magari ce ne sono due, ma questa aggiunta ci dice che questo studioso ne era conoscenza e probabilmente l'aveva almeno vista. Poi sul fatto dei soli due gigli ci possono essere tante spiegazioni, errore, dimenticanze....o altro ancora......1 punto
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@@ilcollezionistadiossa avresti dovuto scrivere un titolo più consono alla realtà del fatto come "vende 3.500 sterline d'oro, multato" sarebbe stato più corretto. saluti TIBERIVS1 punto
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Ciao, pur non essendo esperto ti dico la mia... la moneta col punto è effettivamente rara, ma in questo caso, sotto al busto, sempre a parer mio, trattasi di P e non di punto...1 punto
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Ciao, io cercherei sulla monetazione del Regno di Napoli, tipo questo denaro http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CAIIAN/31 punto
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Ciao @@antvwaIa ma adesso, svelata la legenda, correggo la mia ipotesi la leggo in effetti, sulla base della legenda del dritto come ...la figura (che non è l'Imperatore e adesso si spiega compiutamente una tua affermazione nei post precedenti) regge le sorti del territorio di emissione ma non quelle del resto dei possedimenti imperiali (rappresentati dal globo, assente). Infatti non regge il globo crucigero e il braccio, per miglior resa e per non dare adito a fraintendimenti è appoggiato al fianco! A dirla tutta, sulla base delle mie limitate conoscenze del periodo, vedrei bene Bonifacio nel periodo tra la morte di Onorio e l'avvento al trono di Valentiniano III, ovvero sotto Giovanni che egli non riconobbe come reggente imperiale. In pratica affermava il suo controllo sull'Africa senza voler entrare in merito alla gestione del resto dell'Impero. Interessante... Ciao Illyricum :)1 punto
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forse mi sono espresso male... l'oncia non la vedo adatta alla circolazione... vedo adatta a circolare una moneta da 25€ con un valore di metallo di circa la metà, il modello "scudo"1 punto
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avevo già postato quelle del 1790 e del 1776 con grifi dei francesconi diverse pagine fa... credo siano bellissime in alta conservazione spettacolari... molto simili anche a quelle dello stesso periodo di Genova dove i Grifi tengono lo stemma...forse un briciolo meno curate di queste emissioni... monete entrambe iconograficamente da sogno...1 punto
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buongiorno amici,si avvicina il natale e solitamente siamo tutti piu' buoni,quindi,perche' non esserlo con se stessi?mi sono regalato,presso la tinia numismatica,un pezzo della serie fusa che tanto mi mancava,e' stato emozionante osservarlo,vedere ancora una parte del codolo di fusione e constatare il suo peso tra le mani,un vero colosso(non oso immaginare l'asse cosa sia)rispetto alle monete coniate del resto della mia collezione.storicamente parlando sappiamo tutti dei dioscuri,tecnicamente invece,questi sono i dati del sestante: 275-270 a.C., Roma, Cr.18/5 61,43g – 45mm1 punto
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Conviene per cosa ? Se è per sperare di avere un tesoretto per il futuro ti consiglio di cambiare monetazione sin da subito, se è per qualche altro motivo sinceramente non capisco quale potrebbe essere, per cui non so proprio cosa risponderti.1 punto
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grazie @MEDUSA51 e @angel buono a sapersi per la prossima "stranezza" e complimenti per il forum1 punto
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@@Nikko la medaglia è in buono stato per cui conviene intervenire con attenzione, cautela e con la giusta progressività. Io ritengo che prima di tutto tu possa/debba proteggere la porzione non coinvolta dall'ossidazione con un sottile strato di cera microcrostallina. Potrai poi depositare sull'ossidazione qualche goccia di una soluzione di EDTA in acqua distillata. La goccia ben presto si tingerà di azzurro e quando diventerà di un colore blu intenso la potrai assorbire; dopo aver asciugato la superfice potrai verificarne l'effetto.....e così via fino ad un risultato che ti soddisfi. facci sapere ciao Mario1 punto
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Cambogia 12.000 Riels (3.000 x 4) del 2014 in argento puro Composta da 4 sezioni componibili1 punto
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Ed ecco un bel gruppo pronto ad entrare nel Ministero, da sinistra: Mio nipote Gabriel, Valerio, Stefano e Sara, Riccardo, Max e figlia, Riccardo e figlia, Eliodoro. In basso Andrea e Renato Nella seconda si sono aggiunti 2 signori che aspettavano di entrare insieme al nostro gruppo, eravamo una quindicina...1 punto
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dico la mia, basandomi su quanto successo in europa e nel mondo dopo la fine della seconda guerra mondiale in poi. L'oro non è più stato coniato, mentre l'argento è stato coniato per monete dal valore facciale equivalente a 5-10 euro: vedi 500 lire, 5 marchi d'argento, 5 frnachi, mezzi dollari, 100 pesetas di franco, ecc. ecc. L'argento è sparito dalla circolazione in larga parte del mondo dopo il grave rialzo del prezzo dell'argento 1979, e da questa data è stato coniato con molta difficoltà, a parte qualche eccezione. io ripartirei dall'esperienza pre 1979, ossia coniare monete in argento in 5-10 euro ed escluderei totalmente l'oro, per le motivazioni già introdotte dai precedenti lamonetiani. Per circolare la moneta deve avere un valore intrinseco molto inferiore al valore nominale, inoltre l'autorità emittente deve essere ragionevolmente sicura che impennate del prezzo dell'argento non provochino l'annullamento del signoraggio, in definitiva dubito che una moneta da 5 euro possa pesare più di 5 grammi, anzi tale peso mi sembra praticamente un limite superiore. Onde evitare un imbarazzante titolo del 330%, o roba del genere, si potrebbe pensare ad una bimetallica, o coniare una moneta da 6 grammi al titolo di 835%, così da dare un peso di argento di 5 grammi. da non trascurare l'ipotesi di riprendere peso e titolo delle 5 lire aquilotto, ossia 5 grammi al titolo di 835%. al peggio di potrebbero utilizzare come tondelli i quarti di dollaro americano, da 6.25 grammi per 900% d'argento. Siamo forse oltre il limite superiore come quantità d'argento, ma si risparmierebbe sui tondelli In ogni caso mi terrei sulle tre opzioni esposti. Robe da 500% o 330%, con tutto rispetto, mi fanno tristezza :D Per il 10 euro, molto semplicemente, la farei di peso doppio rispetto al 5 euro, almeno 10 grammi al 835%, anche in questo caso di potrebbero utilizzare i tondelli del mezzo dollaro per risparmiare. Come per il 5 euro escluderei roba a basso titolo.1 punto
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C'è una notevole differenza qualitativa tra i due esemplari, ma certamente non tali da giustificare un tale gap. Consideriamo che gli esemplari FDC eccezionali di questa moneta saranno forse 3 o 4 mentre, trattandosi comunque di una tipologia che non ha circolato, gli esemplari qFDC sono addirittura la maggioranza. Forse questo contribuisce in parte a spiegare questa notevole discrasia.1 punto
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Eccolo....il tanto atteso c'è.... da martedì in avanti...., incominciano per primi i prenotati, quindi settimana prossima mi prendo il regalino di Natale :blum: http://www.crippanumismatica.it/1 punto
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@@francesco77 Se io facessi una cosa del genere sigillando una pietra falsa, l'Associazione Italiana Gemmologi mi farebbe un mazzo tanto!!1 punto
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questa la mail a cui mandare la richiesta. cr1c3t0 @ yahoo . it (tutto attaccato) Nell'oggetto mettete la dicitura "RAZZIA LITUANIA" ed il vostro nick Nella mail inserite la vostra richiesta, l'indirizzo per la spedizione, il metodo di pagamento prescelto (tra bonifico o postepay) e la tipologia di spedizione (suggerisco raccomandata). Vi risponderò seguendo l'ordine delle mail ricevute dandovi gli estremi per il pagamento Sulle tempistiche di spedizione vale quanto scritto in precedenza; non mi chiedete spedizioni prima di Natale, mi è praticamente impossibile perchè col lavoro sono presissimo (tra passaggi di consegne e criticità varie) e non riuscirò a fare molto nei prossimi gg (faccio anche fatica a leggere i post inseriti qui). Le prime spedizioni partiranno il 29 Dicembre (primo giorno utile dopo le festività). Per le consegne a mano, non riesco a spostarmi oltre milano ma se riuscite ad organizzarvi si possono fare anche spedizioni cumulative. Al momento mi sembra che ci sia solo una persona (kingmasu) per la consegna a Milano... per il momento terrei buono il week end del 20-21 (ci aggiorniamo in caso di eventuali altre persone che si aggiungono) Sulle spese di spedizione mi sembra che le poste abbiano alzato i prezzi rispetto ad un anno fa cmq facendo due rapidi calcoli mi sembra che varino dai 5,50 agli 8,20 per le raccomandate Spero di non aver dimenticato nulla ;) Ciao1 punto
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Questa é la trama del prossimo film della disney per Natale? :D Guarda che qui veramente é il mondo alla rovescia... Cioé, tu prova a spiegarmi per quale motivo un cittadino di Como, Varese o Domodossola dovrebbe acquistare un immobile in Italia, quando a X km da casa sua c'é la Svizzera. Per pagare IMU, TARI, TASI, ecc...? Per quale ragione dovrebbe depositare il proprio stipendio o i propri risparmi in una banca italiana...per poi dover chiedere il permesso di ritirare i propri soldi, per ritrovarsi ad aver pagato una patrimoniale? Per quale motivo la gente dovrebbe portare i propri capitali, piccoli o grandi che siano, in Italia quando in Svizzera acquistare beni di consumo é più conveniente ? L' IVA é l' 8 % contro il nostro 22%...sembra che non gliene freghi nulla a nessuno, ma é una follia colpire i consumi in questo modo! ...e tu mi parli di autoriciclaggio? Dovresti indignarti perché in Italia chi ruba NON PAGA MAI...non col tuo vicino di casa perché ha voglia di comprare un televisore da 1500 euro pagandolo in contanti.1 punto
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Ti rispondo con le mie convinzioni che potrebbero non essere per forza corrette: la mia intuizione mi dice che gli oblò lascino passare l'aria con più facilità rispetto alle capsule con tutto ciò di negativo che l'aria può portare alle monete con metalli non nobili (es. reazioni all'umidità). Infine con le capsule sono certo di poterle prendere e maneggiare come e quanto mi pare, con gli oblò bisogna stare un poco più attenti. Ciao, batida1 punto
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