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IGNORED

Un nuovo e insolito caso....


Risposte migliori

Supporter

e` un problema di densita

se tu usi una lega d argento per ottenere un certo peso ottieni anche un certo volume e dimensione

un falso fatto in materiale differente per avere lo stesso peso deve per forza avere volume differente quindi a parita` di dimensioni deve per forza cambiare lo spessore

per quello che i falsi di rame sono piu` leggeri di uno d argento oppure piu` spessi e per lo stesso motivo mi e` capitato di vedere falsi di monete d oro fatti con argento (o con platino)

non è questo il problema...

la moneta 2falsa" è senza dubbio più leggera, ma dove è stata fatta??? e perchè??? senza dubbio per un guadagno, ed io penso in zecca... in serie difficile, sarebbero saltati fuori altri esemplari che non conosco, non sono stati battuti milioni di pezzi di quell'anno... un lavorante che abbia preparato il tutto e lo abbia sucessivamente battuto con i coni in un momento di poco controllo???

possibile, non posso esattamente sapere il controllo che esisteva in quel periodo, sicuramente non come quelli odierni (e anche adesso qualcosina "scappa") sicuramente per un lavorante una moneta del genere era un buon guadagno...

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non era semplice fare una procedura del genere comunque con il rame dentro e l argento fuori

si sa la tiratura ?

avete le foto dei 3 conii che son stati usati

Allora, non facciamo confusione!

Lo studio è stato effettuato su una moneta del 1771 di CEIII. Ora parliamo di una moneta di VAIII.

N.

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Supporter

12500 pezzi (sono andato a riguardare che non mi ricordavo a memoria..) fra tutti gli anni e le tre tipologie ( scudo 1/2 scudi e 1/4 di scudi).... sono proprio pochini...

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Qual'era il suo potere d'acquisto? Era utilizzata per fare la spesa o in transazioni più importanti?

Non ho trovato molto per il momento.. Il Piras riferisce che il reale sardo di VA III fu battuto in tutta fretta sull'isola dalla zecca di cagliari per pagare gli uomini assoldati nel 1793 per fronteggiare l'imminente sbarco dei francesi (poi presto ricacciati) però la coniazione di queste rozze monetine in mistura continuò.

Ecco riferisce anche che la paga giornaliera di un soldato era di 4 reali al giorno.

Se consideriamo che un reale equivaleva a 0,48 l , mentre lo scudo equivaleva a 4,80 l (10 reali) , se ne può dedurre che un mezzo scudo (5 reali) equivalesse a poco più di una paga giornaliera per un soldato..

Quale fosse poi il potere d'acquisto del denaro a quell'epoca , lo cerco ........

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Ovviamente qui si parla di scudo sardo, con un valore di 4,80 lire mentre lo scudo piemontese valeva 6 lire.

Credo che il potere d'acquisto si possa dedurre anche dallo stato di usura delle monete.

Son monete che hanno circolato, l'usura è spesso ben visibile in tutti gli esemplari che ci sono in giro!! Certo mai paragonabile alle monete in rame e mistura che sono nella stragrande maggioranza quasi illeggibili !!! .. invece spesso le doppiette d'oro, come carlini e mezzi carlini, si trovano in ottima conservazione..

Sicuramente le monete d'oro erano usate solo per le grandi transazioni, dallo stato di usura ne deduco che i pezzi d'argento circolavano eccome!! magari assieme a qualche doppietta..

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Supporter

Non ho trovato molto per il momento.. Il Piras riferisce che il reale sardo di VA III fu battuto in tutta fretta sull'isola dalla zecca di cagliari per pagare gli uomini assoldati nel 1793 per fronteggiare l'imminente sbarco dei francesi (poi presto ricacciati) però la coniazione di queste rozze monetine in mistura continuò.

Ecco riferisce anche che la paga giornaliera di un soldato era di 4 reali al giorno.

Se consideriamo che un reale equivaleva a 0,48 l , mentre lo scudo equivaleva a 4,80 l (10 reali) , se ne può dedurre che un mezzo scudo (5 reali) equivalesse a poco più di una paga giornaliera per un soldato..

Quale fosse poi il potere d'acquisto del denaro a quell'epoca , lo cerco ........

... mi sembra strano che la paga fosse di 4 reali al giorno....

mi risulta che in quel periodo prendessero di meno, almeno nei conti in lire piemontesi...

scrivo ciò che srive Romeo in "Vive le Roy de Sardaigne, regiment d'ordonnance national piemont 1793/1800" , una pubblicazione che parla appunto del Reggimento Piemonte....

"... Il soldato riceveva 18 soldi giornalieri, pagati in contanti, in tre rate (decadi): esattamente il primo, l'undicesimo ed il ventunesimo giorno del mese. Con questa cifra il soldato doveva provvedere al vitto ed a eventuali extra come tabacco,vino ed altri beni superflui. Lo statocontribuiva corrispondendo a sua volta : letto,legna per riscaldarsi ed una razione di pane pari a circa 700/800 gr giornalieri...."

sempre da quella fonte trascrivo il prezzo di alcuni oggetti di uso comune...

pane soldi 3 denari 4 per libbra (3etti e 1/2 circa)

vino soldi 8 per pinta (1,36 litri circa)

uova soldi 1 denari 2 cadauno

lardo soldi 8 la libbra

sale soldi 4 la libbra

farina frumento soldi 2 denari 6 la libbra

farina di meliga soldi 1 la libbra

Olio soldi 7 denari 6 per oncia (circa 30 gr)

... questo è un esempio di cosa costavano le cose allora....

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12500 pezzi (sono andato a riguardare che non mi ricordavo a memoria..) fra tutti gli anni e le tre tipologie ( scudo 1/2 scudi e 1/4 di scudi).... sono proprio pochini...

quindi per questa produzione sarebbe bastato un solo conio

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Supporter

quindi per questa produzione sarebbe bastato un solo conio

non è detto....

dipende dalle "disgrazie" che potevano capitare, si poteva romper o chissà che altro, comunque dai ritrovamenti quell'anno è dei meno rari, quindi un maggio numero di pezzi coniati, e qualche mogliaio di botte su di un conio lo portavano presto ad essere usurato.....

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Supporter

Grazie Savoiardo!!

Decisamente i conti non tornano :help:

infatti....

circa due lire al gg non era la paga dei soldati, ma di qualcuno più in alto come grado.... dovrei vedere se sott'ufficiali o ufficiali (per questi mi sembra poco...) io poi ho comunque riportato dati riguardanti la terraferma, non so nulla per i dati isolani....

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infatti....

circa due lire al gg non era la paga dei soldati, ma di qualcuno più in alto come grado.... dovrei vedere se sott'ufficiali o ufficiali (per questi mi sembra poco...) io poi ho comunque riportato dati riguardanti la terraferma, non so nulla per i dati isolani....

Sicuramente c'è un'incongruenza.. un'errore di trascrizione.

Potrebbe essere che la paga di 4 reali corrispondesse a ben più di un giorno, o come dici tu che fosse in realtà la paga di un ufficiale.

Una cosa però l'abbiamo appurata: un mezzo scudo era una bella cifretta!!

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Supporter

Non ho trovato molto per il momento.. Il Piras riferisce che il reale sardo di VA III fu battuto in tutta fretta sull'isola dalla zecca di cagliari per pagare gli uomini assoldati nel 1793 per fronteggiare l'imminente sbarco dei francesi (poi presto ricacciati) però la coniazione di queste rozze monetine in mistura continuò.

Ecco riferisce anche che la paga giornaliera di un soldato era di 4 reali al giorno.

Se consideriamo che un reale equivaleva a 0,48 l , mentre lo scudo equivaleva a 4,80 l (10 reali) , se ne può dedurre che un mezzo scudo (5 reali) equivalesse a poco più di una paga giornaliera per un soldato..

Quale fosse poi il potere d'acquisto del denaro a quell'epoca , lo cerco ........

allora quì c'è qualcosa che non quadra...

una lira sarda equivaleva a 4 reali.... così indica quello che ha postato pier, non 0,48 lire per reale....

a questo punto 4 reali ci possono stare come paga essendo la lira sarda più bassa della lira piemontese, a me risultava 18 soldi, quindi meno di una lira che era 20 soldi, ... è quel 0,48 l che non mi tornava....

Modificato da savoiardo
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allora quì c'è qualcosa che non quadra...

una lira sarda equivaleva a 4 reali.... così indica quello che ha postato pier, non 0,48 lire per reale....

a questo punto 4 reali ci possono stare come paga essendo la lira sarda più bassa della lira piemontese, a me risultava 18 soldi, quindi meno di una lira che era 20 soldi, ... è quel 0,48 l che non mi tornava....

Scusatemi, ho fatto un errore di distrazione.

0,48 l è il tasso di cambio che diedero al reale nel 1864 quando ritirarono definitivamente la moneta regionale per permettere la circolazione delle sole lire italiane..

ovviamente la lira sabauda valeva di più.

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Ciao.

Non so se ho fatto confusione con i rapporti di equivalnza tra lira sarda e lira nuova di Piemonte (visto che parliamo del 1773), però sarei arrivato ai seguenti rapporti:

1 Lira sarda è uguale a 1,92 Lire nuove di Piemonte (siamo nel 1773)

Entrambe sono però solo valute di conto, cioè non esistono come nominali circolanti.

La conseguenza di ciò è innanzitutto che la Lira sarda vale di più della Lira nuova piemontese, in quanto per "comprare" una lira Sarda ci vogliono 1,92 Lire nuove piemontesi.

Veniamo ora al mezzo scudo sardo di Riccardo.(1773)

Il mezzo scudo sardo postato da Rick è pari a 5 Reali ovvero ad 1, 25 Lire Sarde.

Fin qui Vi tornano i conti?..... :crazy:

M.

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questo a conseguenza del fatto che in sardegna dopo l arrivo dei savoia si e` continuato a usare la valuta locale (i reali) che era basata su quella spagnola

di fatti se non erro prima del 1700 si battevano gli scudi da 10 reali

ma si era mantenuta un equivalenza con la monetazione spagnola ?

pero` penso che il punto non sia la valuta sarda ma la provenienza del falso che ripeto e` prodotto con una tecnica non comune

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Ciao Rick2.

Non sono entrato nel merito del possibile falso, ma mi sono limitato ad esporre alcune considerazione, diverse da quelle presentate da chi mi ha preceduto, sul valore della Lira sarda rispetto alla Lira nuova di Piemonte.

Con l'avvento dei Savoia in Sardegna (1720) venne dapprima rapportata la Lira sarda (moneta di conto) con la Lira (vecchia) di Piemonte (moneta che invece circolava).

Il rapporto tra la valuta di conto sarda e quella Piemontese era di 1 Lira sarda = 1, 69 Lira Antica di Piemonte.

Quindi anche in questo caso la Lira sarda era "più forte" di quella Antica di Piemonte.

Non so dirTi se da quella data (1720) si continuò a ragionare mantenendo presente il rapporto con la monetazione spagnola. Tuttavia, credo che i riferimenti fossero da quel momento solo con la valuta piemontese.

Sul falso monetario di Riccardo francamente non so cosa pensare e non mi sbilancio.

Saluti.

michele

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Interessante notizia. Grazie RR :)

In effetti le impronte sono ben fatte e definite. Per me si potrebbe parlare di "suberato", magari successivo all'emissione iniziale.

Carlo Emanuele IV riparò in Sardegna in seguito alla bufera napoleonica (febbraio 1799), unico territorio rimastogli dopo il 6 dicembre 1798.

L'unica emissione "sarda" di questo sovrano si riferisce alla moneta da 1 reale, in Ag 500. Non esistono monete di taglio superiore. Non faccio quindi fatica a credere che si sia fatto ricorso ai coni di VAIII, in caso di necessità.

N.

Mi auto-quoto, alla luce delle scansioni fornite da Pier: se fosse un falso "ufficiale" coniato sotto CEIV per far fronte alla crisi?

N.

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Supporter

... calma....

facciamo il paragone rispetto al circolante...

uno scudo sardo equivaleva a quante lire sarde???

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