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IGNORED

12 maggio 1797


417sonia

Risposte migliori

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12 maggio 1797 in Maggior Consiglio

Il solo oggetto di preservare incolumi la Religione, le vite, e le Proprietà di tutti questi amatissimi Abitanti determino questo maggior Consiglio alle due Parti primo, e 4 corrente, colle quali concesse alli due Deputati presso il Generale in Capite dell'Armata Francese in Italia Buonaparte le facoltà tutte opportune a conseguirlo.

Ora però raccogliendo con amaro senso il complesso delle rappresentazioni contenute nella Relazione dei due Cittadini , che la Signoria nostra fù in necessità di destinare per rallentare il rapido corso degli avvenimenti, che sull'istanze erano per prorompere con estremo pericolo dell'oggetto predetto.

Alla preservazione di questo, e nel conforto di sperare garantiti tanti essenziali riguardi, e con essi quelli troppo giusti verso il Ceto Patrizio, ed altri Individui partecipi delle Pubbliche Concessioni, non che assicurata la solidità della Zecca e del Banco.

Questo Maggior Consiglio, fermo e coerente all'oggetto delle Parti predette, anche in prevenzione di riscontri dei suoi Deputati, adotta il sistema del proposto Provvisorio Rappresentativo Governo, sempre che con questo s'incontrino i desideri del General medesimo. Ed importando, che in nessun momento resti senza tutela la Patria comune, si presteranno frattanto a questo oggetto le respettive competenti Autorità.

Di si..............512

Di no..............20

Non sincere.....5

Quanto sopra è l'"atto di morte" della Repubblica di Venezia. Illegale secondo la Costituzione, stante l'esigenza che venisse votata da almeno 600 patrizi..... e molti avevano già preso il largo.

Sappiamo come andò; le promesse fatte diventarono nel giro di qualche giorno, carta straccia; la Zecca venne depredata di tutto quanto c'era di asportabile, il Banco, prosciugato.

In allegato una delle prime monete emesse dalla Municipalità provvisoria, battuta ancora con i conii delle lirazze (Dal sito "Medaglie & Monete di Ottolini Marco Alfredo)

Saluti

Luciano

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doppio

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Bravo Luciano , hai fatto bene a ricordare questa infausta data...

Aggiungo solo queste parole tratte da un opera online di Gabriele Riondato "Storia Veneta":

L’ULTIMA SEDUTA DEL

MAGGIOR CONSIGLIO

Il numero non era sufficiente

per poter decretare il passaggio

dei poteri alla

Municipalità democratica, a

riprova della disonestà ideologica

dei Democratici.

Ma soprattutto:

LE DEVASTAZIONI

NAPOLEONICHE

Quaranta tra chiese, monasteri

e conventi furono letteralmente

rasi al suolo. Ogni altro

palazzo, o edificio religioso,

venne spogliato delle sue opere

d’arte. Il tesoro di san Marco

venne saccheggiato, il

Bucintoro fu bruciato, il contado

patì gravose requisizioni, e

molti Veneti furono massacrati.

Più di 5.000 leoni di San

Marco furono distrutti. Nel

1998 il patrizio veneto Ranieri

da Mosto ha provato a fare una

stima, mai peraltro vicina alle

vere proporzioni dei danni subiti

dalla Venezia, che quantificava

in oltre mille miliardi di

euro il patrimonio depredato.

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Mi scuso se intervengo ma , generalizzare dicendo " le devastazioni napoleoniche è scorretto " , visto che non si parla più di storia ma di propaganda , in questo caso di parte veneta . Purtroppo è di routine , dare all'Imperatore Napoleone tutte le colpe di una intera campagna , quando non si contestualizzano ne i motivi , ne le circostanze , ne i dettagli che , il più delle volte cambiano la storia.

Premetto che tutti sono liberi di pensarla come più li aggrada , ma da qui a far apparire la repubblica di venezia come come la vittima dell'Imperatore , ce ne passa assai , visto poi che mancano i soliti dettagli .

Occorre pertanto cominciare dal fatto , mi si perdoni se mi dilungo nella disquisizione , che la repubblica di venezia NON ERA innocente , come non erano innocenti gli stati preunitari della penisola italica , tanto che la stessa repubblica dopo aver garantito la sua neutralità , ospitò e rifocillò le truppe di alvincy , a rispova del fatto che tanto innocente alla fine non era .

Aggiungiamo a questo che le autorità prefettizie ( mi si scusi se non ricordo il termine burocratico dell'epoca ) , come nel caso delle autorità genovesi , incitavano i " patriottici italiani " , che di patriottismo poco avevano se non difendere uno staterello preunitario , al massacro degli agenti diplomatici del direttorio francese , cosa che impose all'armata d'Italia sia di prendere provvedimenti contro Venezia che contro la rep.di Genova .

Per quanto riguarda il sacco di Venezia , occorre dare le motivazioni , non riportate dai libri " patriottici veneti o loro affiliati " , per motivi di mancanza d'onestà intellettuale ; di questi annoveriamo ad esempio il massacro di Brescia , in cui un'intera guarnigione francese compresi i soldati ricoverati venne trucidata , ad opera dei contadini veneti al soldo dell'austria , per non parlare poi delle azioni di sabotaggio nel Lido di Venezia di navi appartenuta al direttorio .

Concludendo , come anche il Mascilli Migliorini riporta : << considerare il trasporto dei bronzi di san marco a Parigi come un trafugamento , è la dimostrazione palese di non aver compreso cosa effettivamente il gesto significava ...[...] , si deve invece considerare che , la Francia rivoluzionaria , con il Louvre rappresentava , la capitale del XVIII secolo , nella quale doveva concentrarsi l'intera cultura europea , disponibile alla visione di tutti , ceti più o meno abbienti >> ; continuo , dopo aver espresso il parere , che peraltro condivido del maggiore storico del periodo Napoleonico che , le opere italiane , anzi degli stati peninsulari italiani , erano di dominio privato , appartenenti per la maggior parte al clero o chi per esso . Con il Louvre , le opere d'arte divennero di dominio pubblico , all'ammirazione dell'intera popolazione europea .

( eventuali prove di quanto detto si possono trovare sia nel volume di M. Migliorini che di M.Gallo )

Rispettando la vostra opinione saluto e ringrazio per la discussione .

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Buona serata ilcollezionista90

ci mancherebbe che tu non possa partecipare; qualunque sia il tuo pensiero; quali scuse :pardon:

Indubbiamente sei molto ferrato in materia "napoleonica"; consentimi solo di pensare che se hai letto Migliorini e Gallo - soprattutto il primo, visto che su Napoleone ne ha scritti ben parecchi - forse (ma questo è un mio pensiero e posso sbagliare) molto obiettivo non mi pari. E' come se io dovessi citare solo Alvise Zorzi.

Venezia era da tempo in stato di neutralità non armata e si trovava ad avere il suo territorio attraversato sia da truppe austriache, sia da truppe francesi, senza poter fare nulla se non continuare a scrivere all'uno e all'altro governo, lettere di protesta. Giacché il Direttorio non aveva dato soldi sufficienti a Napoleone per condurre la campagna militare contro gli austriaci, doveva arrangiarsi depredando, imponendo il mantenimento delle sue truppe agli abitanti dei paesi che si trovava ad attraversare, ecc. ecc. Questo lo facevano - seppur in maniera meno aggressiva - anche gli austriaci.

Tu dici che i veneziani NON erano innocenti poichè avevano rifocillato le truppe austriache di Alvincy; vorrei vedere se non lo avessero fatto. :mega_shok:

Ti ricordo che queste truppe austriache erano in territorio veneziano e non erano state invitate......così come non lo erano quelle francesi...."La ragione del più forte è sempre la migliore" si potrebbe dire; cosa dovevano fare secondo te i popolani ed i contadini veneti in questo frangente? Se una masnada di soldati ti si presenta in paese e chiede che gli venga dato da mangiare e da bere con il fucile spianato....... cosa avrebbe dovuto fare la popolazione? (perdonami il francesismo: avranno pensato: "Daghe da magnar e...fora de coj...ni").

Riguardo ai cavalli di San Marco, diciamocela senza nasconderci dietro un dito: requisizione di guerra unitamente ad altri capolavori, come da ordini impartiti dal Direttorio; Louvre museo di diritto pubblico? Ma via....tutti i cittadini d'Europa nel 1800 facevano carte false per andare in viaggio al Louvre di Parigi per vedere i capolavori che, fino a qualche tempo prima, magari erano a 50 m. da casa loro.....ma chi sa mai perché a Parigi, al Louvre? Venezia non era diventata anch'essa francese? Penso che potessero benissimo stare dov'erano....porse li volevano vedere meglio i parigini.

Ad ogni buon conto, come dici correttamente tu, ognuno si fa la propria idea, libri ce n'è da leggere a iosa; tanti di questi "forzano" volendo dimostrare che Napoleone è stato il liberatore d'Italia (ed anche del Veneto); altri che "forzano" volendo dimostrare che il Veneto è stato aggredito.

Come sia finita è inequivocabile........ :pleasantry: Riconosciamo a Napoleone i meriti che ha (e non sono pochi), ma non vestiamo d'agnello un lupo; anche di lui sappiamo come è finito.

:drinks: cordialmente

Luciano

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Ti rimando alla lettera del Ministro della Guerra Carnot , in data 8 floreale dell'anno 1797 , potrai perciò evincere che : non solo si dava l'ordine di emissione di rudimentali " pagherò " al fine di tutelare i beni requisiti ai commercianti locali ma , si considerava , e qui cito la frase , inerente a Venezia :

Venezia sarà trattata come una potenza neutra ma essa non deve aspettarsi come una potenza amica , essa nulla ha fatto per meritare i nostri riguardi

Annotato questo , se la rep. di Venezia dette ospitalità ad un esercito nemico , ed in guerra con il direttorio Francese , de facto , senza intermezzi burocratici , essa svelò la sua linea politica ed il suo orientamento nella I° coalizione , dimostrando al direttorio , la sua tacita ostilità seppur nella formalità considerata neutra . Ciò quindi implica che , i cittadini hanno prima dato ospitalità alle truppe francesi , per poi capeggiati da fomentatori austriaci , sgozzarne i soldati , la risposta dell'esercito francese è stata non solo giusta ma anche ovvia . Come sempre , nel mezzo i civili rimettono sempre qualcosa , ma dovremmo qui fare un discorso risalente alla notte dei tempi .

Riguardo al discorso che tu fai per i cittadini , è scorretto poiché ti poni nell'ottica del cittadino e non dello storico , immedesimandoti in una delle due parti e dando di conseguenza una ragione a tuo dire , abbastanza ovvia . Ciò vuole significare che , nel giudizio non si può mettersi nei panni dell'uno o dell'altro , visto che , nella storia globale , in particolare nella storia del 900 dovresti dar ragione anche ad azioni che tu stesso ripudi .

I cavalli di san marco quando Venezia venne annessa al Regno d'Italia e non all'Impero Francese ( sottile differenza ) , erano già stati trasportati al Louvre ma , come sempre , non hai considerato quanto io ti ho fatto notare . Molti dei beni acquisiti dal lOuvre sono stati acquisiti legalmente , con tanto di remunerazione , altri sono stati requisiti dai trattati di pace ma , il concetto ultimo è : facevano parte di collezioni private che , come nel caso del duca di Parma , vennero donati al fine di evitare l'entrata in guerra dello stato in questione . Molti quindi , sono stati ceduti da coloro che tempo addietro li commissionarono , quindi non vedo il danno effettivo se non , da un patrimonio privato divenne pubblico e di pubblico dominio ( il che è un vantaggio ) .

Saluti .

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Supporter

:) :) :)

Ognuno resti della sua opinine.

Solo una considerazione; può darsi che io mi ponga scorrettamente (come dici tu) nell'ottica del cittadino e non dello storico. Ma quale storico? Ce ne fosse uno solo.......per fortuna non è così. :pleasantry: Mi permetto di rammentarti che "storico" non è un sinonimo di verità e certezza; noto invece con piacere che tu le certezze le hai.

Io non sono uno storico e non mi posso spacciare per tale; né ero un contemporaneo allora, che può citare cose viste e vissute; semmai, sono un lettore di libri storici (e non esclusivamente di parte veneziana) e quindi attraverso ciò che ho letto, mi sono fatto un'idea; tutto qua. Credo sia lo stesso per te. Forse abbiamo letto "storici" sbagliati o libri "sbagliati". Succede

Buona serata

Luciano

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Hai travisato nelle mie parole il concetto che volevo spiegarti o forse , e me ne scuso mi sono spiegato male .

Per storico intendevo colui che , aldilà del mero titolo di studio ricerca la verità pur sapendo che , qualcosa di certo gli sfuggirà , sia per la sua assenza fisica nel periodo storico sia per la quantità di materiale che i secoli ha portato via con se .

Per quanto riguarda le certezze , anche io non le ho tutte ne posso pretendere di averle , tutt'altro anzi , alle volte scavando , anche nella ricerca di testi scomparsi di cui , ai giorni nostri sono rimaste poche copie da biblioteca , mi rendo conto della mia ignoranza ma , una cosa è certa : entrambi siamo lettori di libri , aldilà del tipo e degli scrittori che li hanno redatti . Lunge da me il manifestare saccenza o presuntuosità anzi , se fosse così stato , me ne scuso non era mia intenzione ma , quando si tratta di questo periodo avendoci dedicato molto tempo anche alla ricerca di vecchi testi , diciamo che a mio parere ho colmato quei dettagli che , con il tempo e le debolezze umane è venuta meno .

Se può farti piacere , posso tranquillamente metterti a disposizione il materiale in questione , al fine della ricerca :) .

Ti ringrazio comunque della discussione .

Saluti

Emiliano .

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Grazie a te.

In effetti da 45 anni sto spendendo più in libri che monete :pardon:

Il problema è che i libri non si possono mettere in un plateau della valigetta ...... sopratutto se sono libri vecchi...... e allora non si usavano i "tascabili" :blum:

Se dovessi avere qualche necessità riguardo a questo periodo (e una mezza idea ce l'ho :rolleyes: ) accetterò il tuo cortese invito e mi permetterò di disturbarti.

Buona serata

Luciano

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