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I conii milanesi a Messerano


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dove trovo la dicitura ARCHIVIO - UNA MONETA UNA STORIA

Ciao,

la trovi tra le discussioni importanti quelle messe fisse in alto in questa sezione, ti lascio comunque il link

http://www.lamoneta.it/topic/104416-archivio-una-moneta-una-storia/

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Ciao,

la trovi tra le discussioni importanti quelle messe fisse in alto in questa sezione, ti lascio comunque il link

http://www.lamoneta.it/topic/104416-archivio-una-moneta-una-storia/

Ho trovato giusto non disperdere, unire, e renderle facilmente rintracciabili i contributi più significativi almeno del periodo in cui sono curatore, alcuni sono ovviamente tra gli importanti, altri qui, è un peccato non rendere evidente per gli altri, per il futuro, questa divulgazione anche di immagini che è stata frutto di impegno, fatica, passione, ricerca di tanti.....lo dobbiamo per il forum, per i futuri e presenti appassionati, un pò anche per noi , è la nostra memoria numismatica .......

Credo che dovrei fare, quando avrò un pò di tempo un lavoro simile su contributi del passato anche in ambito medievale, per zecca li abbiamo negli indici di sezione, quelli generalistici e sono quelli più significativi, un lavoro comune se penso indietro nel tempo a quanti sono..... a dir poco incredibile......cercherò di farlo.....

Modificato da dabbene
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Abbiamo parlato di tanti casi, ho richiamato fior di autori.....sempre citandololi perchè in questo caso credo sia fondamentale riportare fedelmente quanto dicono, oggi voglio ricordare Lucia Travaini in " Il patrimonio artistico di Banca Carige " :

"Innanzi tutto va ricordato che spesso proprio tra il personale della zecca si trovano falsificatori e che la gestione delle zecche richiedeva sempre una sorveglianza speciale.

Al di là di questo, falsificazioni erano prodotte in luoghi defilati, spesso per iniziativa di insospettabili signori, che avevano il capitale per impiegare personale esperto e per acquistare materiali e metalli e poi, sempre insospettati, far immettere nella circolazione le false monete ".

E questi passaggi sono estremamente significativi per questa discussione......continua così la Travaini :

" Nella metà del Quattrocento il doge di Genova scrisse al duca di Milano denunciando la produzione nel castello della Preoxa di fiorini d'oro della stampa di Genova e chiedendo la fine di questa cosa vergognosa. Per contro, Francesco Sforza nel 1459 informò i Genovesi che nel castello di Cremolino presso Acqui il marchese Rolando Pallavicino faceva produrre gran quantità di "moneta falsa tedesca, zenovese et de Savoia ", facendola poi portare in Germania per acquistare merci.

Nel 1474 si verificò il caso particolarmente interessante del falsario Gian Battista Grillo,le cui attività furono scoperte a Tunisi, mentre egli si trovava già a Genova : la città non concesse l'estradizione richiesta dal re di Tunisi e lo condannò a morte commutando poi la pena nell'ergastolo ; secondo Giovanni Pesce le autorità di Genova avrebbero così voluto coprire una complicità nell'opera di questo falsario."

Quante storie, storie numismatiche, una più incredibile dell'altra, inghippi, intrighi, manovre dolose e fraudolente.....eppure ci furono......a volte basta aprire qualche libro.....e leggere.....

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E’ interessante segnalare la presenza nella collezione Modenese, alcuni conii per torchio ed afferenti alle zecche di Bozzolo e di Mirandola.

Per Bozzolo si riferiscono a monete battute durante la lunga signoria di Scipione Gonzaga (1631-1670).

Al dritto recavano la leggenda OTAVIO FARLINI D.G. DUX. V attorno un busto virile volto a sinistra; al rovescio la leggenda SANT ORSO M PROTET attorno a una figura maschile corazzata stante, con elmo piumato sormontato da stella, che tiene nella sinistra una lunga asta che termina in un vessillo. Ai lati della figura le lettere I.F. ed in esergo la data 1631.

Per Mirandola i conii battuti sotto Alessandro il Pico (1637-1690) recano al dritto la leggenda DA BOLOGNINI TRENTACINQUE attorno a mezza figura da guerriero posta sopra uno scudo ; al rovescio la leggenda FORTISSIMA MUNDI MUNERA 1640 attorno al leone rampante.

Ovviamente sono conii realizzati allo scopo di contraffare monete coeve di buona fama. Bozzolo imitava il Ducatone battuto da Odoardo Farnese a Piacenza a a partire dal 1631.

Mirandola imitava il “loewenthaler” o tallero del leone battuto a partire dal 1575 dalla Repubblica delle sette Provincie unite d’Olanda.

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E’ interessante segnalare la presenza nella collezione Modenese, alcuni conii per torchio ed afferenti alle zecche di Bozzolo e di Mirandola.

Per Bozzolo si riferiscono a monete battute durante la lunga signoria di Scipione Gonzaga (1631-1670).

Al dritto recavano la leggenda OTAVIO FARLINI D.G. DUX. V attorno un busto virile volto a sinistra; al rovescio la leggenda SANT ORSO M PROTET attorno a una figura maschile corazzata stante, con elmo piumato sormontato da stella, che tiene nella sinistra una lunga asta che termina in un vessillo. Ai lati della figura le lettere I.F. ed in esergo la data 1631.

Per Mirandola i conii battuti sotto Alessandro il Pico (1637-1690) recano al dritto la leggenda DA BOLOGNINI TRENTACINQUE attorno a mezza figura da guerriero posta sopra uno scudo ; al rovescio la leggenda FORTISSIMA MUNDI MUNERA 1640 attorno al leone rampante.

Ovviamente sono conii realizzati allo scopo di contraffare monete coeve di buona fama. Bozzolo imitava il Ducatone battuto da Odoardo Farnese a Piacenza a a partire dal 1631.

Mirandola imitava il “loewenthaler” o tallero del leone battuto a partire dal 1575 dalla Repubblica delle sette Provincie unite d’Olanda.

Grazie Eros di questo intervento intanto, tra l'altro col tuo ultimo passaggio in cui parli di Mirandola che imita il tallero del leone olandese ci ricolleghiamo poi all'altra discussione " la saga dell'argento spagnolo ", come vedi e vedete spesso poi tutto si unisce e tutto è collegato.....

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Ho trovato giusto non disperdere, unire, e renderle facilmente rintracciabili i contributi più significativi almeno del periodo in cui sono curatore, alcuni sono ovviamente tra gli importanti, altri qui, è un peccato non rendere evidente per gli altri, per il futuro, questa divulgazione anche di immagini che è stata frutto di impegno, fatica, passione, ricerca di tanti.....lo dobbiamo per il forum, per i futuri e presenti appassionati, un pò anche per noi , è la nostra memoria numismatica .......

Credo che dovrei fare, quando avrò un pò di tempo un lavoro simile su contributi del passato anche in ambito medievale, per zecca li abbiamo negli indici di sezione, quelli generalistici e sono quelli più significativi, un lavoro comune se penso indietro nel tempo a quanti sono..... a dir poco incredibile......cercherò di farlo.....

Ecco fatto....almeno il grosso, ho unito a quelle moderne non importanti, quelle generaliste del periodo medievale ( per quelle specifiche di zecca c'è l'apposito indice di sezione nelle medievali ), che si sono svolte su argomenti divulgativi in questi anni con grande impegno, sforzi comuni, contributi che lasciamo a chi c'è e chi verrà.....giusto concentrarli e non disperderli, se uno fa scorrere gli argomenti....si accorgerà che ricchezza e varietà di temi, lo dobbiamo al forum, a voi, anche a me stesso.....buone riletture...perchè chissà per quanti questi contributi saranno ignoti e non conosciuti.....ed è un vero peccato non ricordarli o tenerli vivi a una facile consultazione....

Mario

http://www.lamoneta.it/topic/104416-archivio-storie-e-monete-moderne-e-medievali/

Modificato da dabbene
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Ecco fatto....almeno il grosso, ho unito a quelle moderne non importanti, quelle generaliste del periodo medievale ( per quelle specifiche di zecca c'è l'apposito indice di sezione nelle medievali ), che si sono svolte su argomenti divulgativi in questi anni con grande impegno, sforzi comuni, contributi che lasciamo a chi c'è e chi verrà.....giusto concentrarli e non disperderli, se uno fa scorrere gli argomenti....si accorgerà che ricchezza e varietà di temi, lo dobbiamo al forum, a voi, anche a me stesso.....buone riletture...perchèe chissà per quanti questi contributi saranno ignoti e non conosciuti.....ed è un vero peccato non ricordarli o tenerli vivi a una facile consultazione....

Mario

http://www.lamoneta.it/topic/104416-archivio-storie-e-monete-moderne-e-medievali/

Un grande lavoro da parte di tutti, qualcosa spero tanto possa rimanere ai posteri.

Chi mi ha conosciuto, sa quanto sia analitico e scrupoloso, ma questa raccolta mi piace molto, penso sia e sarà utile a tutto il forum.

La sezione copre il periodo più creativo e speciale della Numismatica, dal Rinascimento al Neoclassicismo, dove l'uomo si è potuto esprimere ai massimi livelli, donando con il suo ingegno, un contributo speciale.

L'unico rammarico è che certe discussioni non siano state colte, per il resto è una sezione che ha delle potenzialità enormi, e questo lo ha dimostrato attraverso la sinergia che si è venuta a creare nei vari ambiti della scienza.

Eros

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Presupposto perché tutto questo importante lavoro svolto negli anni, e non parlo solo della sezione monete moderne, ma anche quella medievale che sento molto vicina e anche quella degli stati pre-unitari è la partecipazione attiva degli utenti che sono poi gli attori , quelli che fanno il forum, senza di loro o con troppo pochi di loro tutto questo non sarà più possibile o diventerà altro inevitabilmente, cambieranno gli obiettivi e i programmi.

Certamente quello che ho visto fare in questo forum in questi ultimi cinque anni in termini di contributi è addirittura impressionante, per spunti, qualità, quantità.....alcuni qui hanno dato tanto, veramente tanto e ora rifiatano o fanno altre esperienze, ci vogliono anche forze nuove che diano un po' il cambio, nuove energie....

Di questi grandi attori di questi anni certamente non dobbiamo mai dimenticarci, hanno fatto loro il forum, sono stati e sono dei grandi.... e hanno contribuito alla divulgazione e allo studio della numismatica, i numeri sono numeri.....quanti sono partiti da qui.....

Quindi certamente fanno piacere i numerosi visitatori sempre presenti sul forum che leggono, ma gli utenti sono fondamentali, e se propongono e partecipano attivamente lo scenario si evolve in modo positivo, virtuoso e di divulgazione, diventa il grande circolo vero, quindi forza sostenete queste sezioni anche con discussioni vostre, monete, riflessioni, alla fine il forum è fatto da chi interviene fattivamente, non lasciateci soli, non lasciateli soli, ricordate che lo fanno sempre in modo volontario alla fine per tutti, per i giovani, per chi verrà, con grande passione......per una numismatica alla portata di tutti e per tutti.....

P.S. Come sempre nel mio carattere questo mi esce dal cuore, come sempre ho fatto e cercato di fare sul forum in modo schietto, sincero, ma sempre col cuore....quello si e poi con anche un po' di attaccamento alla maglia, che non guasta mai, in questo caso la maglia di lamoneta.it....

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  • 3 mesi dopo...

Come ho chiuso.....riapro subito :blum:, @@andyscudo parlava giustamente anche di casi cruenti ma anche più lineari, casi bellici, assedi, saccheggi.....se fate mente locale ne troverete....e spero mi darete una mano in tal senso :blum:....

Andiamo in Sardegna , a Villa di Chiesa, anno 1353, inizia la guerra fra l'Aragona e il giudicato di Arborea, durante questo periodo Villa di Chiesa viene saccheggiata e tra l'altro le furono rubati i punzoni di ferro per coniare.

Ma vediamo qualche fonte a proposito giustamente, per esempio Angelo Castellaccio in " Economia e moneta nel Medioevo mediterraneo " :

" Dal 1 aprile 1353 all'11 aprile 1354, reggente l'Ufficio di maestro di moneta Ramon Dolorda, l'entità produttiva della zecca ci rimane del tutto sconosciuta per via della conquista arborense di Villa di Chiesa, che comporta la distruzione della zecca e l'incendio della villa, oltre che la perdita dei libri contabili ( custoditi dal Dolorda nella sua abitazione ) ed il furto dell'attrezzatura necessaria alla monetazione : punzoni di conio, bilancia, pesi, caldaie, argento, rame ecc., più denaro monetato ed argento, ne è conferma una dichiarazione del capitano ( comandante militare ) di Villa di Chiesa. Dall'11 aprile 1354 e fino al successivo 16 giugno 1355, la produzione monetaria si interrompe per via del possesso arborense della villa ".

E qui ovviamente nasce un problema .....

Continua così il Castellaccio " La situazione costringe Pietro IV a disporre per tempo, ad avvenuta riconquista della villa .....il cambio del tipo monetario coniato per evitare il rischio di una coniazione parallela, non autorizzata. Non sappiamo se gli arborensi approfittino di questa favorevole situazione ( o delle altre successive ) per dare vita in questo frangente ad un loro nuovo sistema monetario e battere originali divise giudicali....".

Forse non avvenne....ma il dubbio c'è....

In " Le zecche Italiane fino all'Unità " di Lucia Travaini, Monica Baldassarri racconta così : " nel periodo di circa un anno in cui esercitò il controllo della sulla città e sulle sue miniere, sembra che il Giudice non abbia dato luogo ad una propria coniazione di monete. La riconquista aragonese, avvenuta nel 1355, comportò una revisione dell'organizzazione di zecca, ma soprattutto alcuni cambiamenti a livello tipologico, resi necessari dal fatto che alcuni dei vecchi conii erano caduti in mano agli avversari, i quali avrebbero potuto cercare di trarne vantaggio producendo moneta falsa. Nel maggio 1355 dunque Pietro IV introdusse nuovi tipi....."

Quindi sembra....forse...., certo il rischio fu sicuramente forte, l'occasione e l'opportunità ghiotta e la riorganizzazione monetaria era indispensabile a quel punto.....

... Buonasera sono una giovane numismatica sarda e colgo ogni occasione per capire e crescere nell'intrigato campo numismatico... ho trovato questo interessantissimo contributo e leggo ciò che è riportato Travaini/Baldassarri e rispondo:

1- I denari arborensi o tondelli sperimentali, con stemma arborense e precedenti il monetato di Narbona che, non credo si scelse un alberello come stemma, così tanto per... cosa potrebbero essere? (nel libro di Castellaccio sopracitato se ne parla a pag.283 e ss.)

2- Cosa s'intende per cambiamento di tipologia? Tematica? O pondometrìa? ... potreste gentilmente indicarmi in quale opera si parla della variazione di tipologia del circolante sardo sotto Pietro IV dopo la riconquista di Villa di Chiesa? e diverse tipologie annesse? Nel Crusafont 785-1516 non ho ricontri precisi.

3- Potrei gentilmente avere le pagine in cui si riporta la citazione del Castellaccio?

''La situazione costringe Pietro IV a disporre per tempo, ad avvenuta riconquista della villa .....il cambio del tipo monetario coniato per evitare il rischio di una coniazione parallela, non autorizzata. Non sappiamo se gli arborensi approfittino di questa favorevole situazione ( o delle altre successive ) per dare vita in questo frangente ad un loro nuovo sistema monetario e battere originali divise giudicali...''

Cordiali saluti,

FS

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Come ho chiuso.....riapro subito :blum:, @@andyscudo parlava giustamente anche di casi cruenti ma anche più lineari, casi bellici, assedi, saccheggi.....se fate mente locale ne troverete....e spero mi darete una mano in tal senso :blum:....

Andiamo in Sardegna , a Villa di Chiesa, anno 1353, inizia la guerra fra l'Aragona e il giudicato di Arborea, durante questo periodo Villa di Chiesa viene saccheggiata e tra l'altro le furono rubati i punzoni di ferro per coniare.

Ma vediamo qualche fonte a proposito giustamente, per esempio Angelo Castellaccio in " Economia e moneta nel Medioevo mediterraneo " :

" Dal 1 aprile 1353 all'11 aprile 1354, reggente l'Ufficio di maestro di moneta Ramon Dolorda, l'entità produttiva della zecca ci rimane del tutto sconosciuta per via della conquista arborense di Villa di Chiesa, che comporta la distruzione della zecca e l'incendio della villa, oltre che la perdita dei libri contabili ( custoditi dal Dolorda nella sua abitazione ) ed il furto dell'attrezzatura necessaria alla monetazione : punzoni di conio, bilancia, pesi, caldaie, argento, rame ecc., più denaro monetato ed argento, ne è conferma una dichiarazione del capitano ( comandante militare ) di Villa di Chiesa. Dall'11 aprile 1354 e fino al successivo 16 giugno 1355, la produzione monetaria si interrompe per via del possesso arborense della villa ".

E qui ovviamente nasce un problema .....

Continua così il Castellaccio " La situazione costringe Pietro IV a disporre per tempo, ad avvenuta riconquista della villa .....il cambio del tipo monetario coniato per evitare il rischio di una coniazione parallela, non autorizzata. Non sappiamo se gli arborensi approfittino di questa favorevole situazione ( o delle altre successive ) per dare vita in questo frangente ad un loro nuovo sistema monetario e battere originali divise giudicali....".

Forse non avvenne....ma il dubbio c'è....

In " Le zecche Italiane fino all'Unità " di Lucia Travaini, Monica Baldassarri racconta così : " nel periodo di circa un anno in cui esercitò il controllo della sulla città e sulle sue miniere, sembra che il Giudice non abbia dato luogo ad una propria coniazione di monete. La riconquista aragonese, avvenuta nel 1355, comportò una revisione dell'organizzazione di zecca, ma soprattutto alcuni cambiamenti a livello tipologico, resi necessari dal fatto che alcuni dei vecchi conii erano caduti in mano agli avversari, i quali avrebbero potuto cercare di trarne vantaggio producendo moneta falsa. Nel maggio 1355 dunque Pietro IV introdusse nuovi tipi....."

Quindi sembra....forse...., certo il rischio fu sicuramente forte, l'occasione e l'opportunità ghiotta e la riorganizzazione monetaria era indispensabile a quel punto.....

Buonasera, a tutti, sono una numismatica in erba...

scusate l'intromissione.

Cortesemente qualcuno potrebbe indicarmi le pagg. ove trovasi la citazione del Castellaccio in cui si chiede se i giudici approfittarono dell'occasione etc etc... (peraltro parla dei denari arborensi a pag. 283 del volume sopra citato)

e se poteste indicarmi in quale catalogo sono i nuovi tipi battuti da Pietro IV dopo la riconquista di VilladiChiesa, se identificati precisamente (nel Crusafont 785-1516) nulla è specificato. I subtipi sembrano tutti abbastanza coerenti. Ma non mi fido... specie se ho l'occhio saturo da ore e ore di studio.

Cordialmente,

Fs

Modificato da Juyghissa
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Posso risponderti, anche se non sono certo un esperto di monetazione sarda anche se l'argomento mi interessa molto, per il Castellaccio, le citazioni che ho trascritto le trovi da pag. 228 a 230 in " Economia e moneta nel Medoievo mediterraneo " ovviamente sul libro trovi ulteriori spiegazioni anche nelle note a fondo pagina, anche di carattere storico.

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Posso risponderti, anche se non sono certo un esperto di monetazione sarda anche se l'argomento mi interessa molto, per il Castellaccio, le citazioni che ho trascritto le trovi da pag. 228 a 230 in " Economia e moneta nel Medoievo mediterraneo " ovviamente sul libro trovi ulteriori spiegazioni anche nelle note a fondo pagina, anche di carattere storico.

Ti ringrazio.

Ho trovato il tutto e ho visto che il Castellaccio cita il Birocchi ma c'è il Crusafont che la moneta la classifica 260-a/b a pag. 237. Il Birocchi inserisce come variante anche Crusafont 258b. Ma siccome c'erano anche altri nominali di differente tematica è possibile che siano stati rubati precisamente solo quei due conii e quello del mezzo alfonsino no... che pare non si coniò più, perché non se ne trovarono di 'nuovo tipo'.

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