Vai al contenuto
IGNORED

La tutela del bene. Risvolti normativi.


bizerba62

Risposte migliori

Staff

Speriamo davvero che ci possano essere sviluppi nel senso da te auspicato caro numa e sai bene che ci ho sempre creduto, ma al tempo stesso non ti nego che per continuare a crederci un paio di confezioni di ottimismo mi tornerebbero molto utili... ad oggi infatti le posizioni "note e superate" rappresentano ancora un grandissimo ostacolo ed una realtà che non è possibile ignorare. Il lavoro da fare è moltissimo ma concordo con te su un fatto: in questi ultimi anni il mondo del collezionismo è sempre meno solo, merito di maggiori aperture da un lato e di maggior impegno, consapevolezza e senso etico dall'altro.

Link al commento
Condividi su altri siti

Awards

Se per posizioni superate intende quelle di chi inneggia al proibizionismo, be' direi che son ben lontane dall'essere superate se a farsene portavoce è un braccio pensante del sistema. Il fatto che il MiBAC pubblichi una interpretazione così restrittiva della legislazione, come ha già notato qualcuno, è cosa quanto mai significativa e da non prendere troppo alla leggera. Possiamo anche continuare a sbandierare slogan tipo "pur si muove" o "qualcosa si sta muovendo" ma tra le decine di ispettori di soprintendenza che ho conosciuto negli anni non mi pare di aver scorto una particolare visione di favore verso il collezionismo privato, più che altro tollerato perché "la legge glielo consente".

Tra 5 anni i pessimisti dovranno ricredersi? ben venga! voci fuori dal coro però ci sono sempre state (così come in passato abbiamo avuto qualche grosso nome legato al ministero e all'ambito accademico collezionista in prima persona)

Modificato da Charis
  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti


Credevo fosse chiaro, ma mi accorgo che cosi non e' , che non mi riferivo alle posizioni antagoniste del Ministero ( e ci mancherebbe sltro non fossero antagoniste :)) bensi alle posizioni proprio all'interno della nostra discussione ove si auspicherebbe tutti remassero nella stessa direzione

Link al commento
Condividi su altri siti


Ciao a tutti... :hi:

"Io credo che questa soluzione sia auspicata qui piu che altro da chi non ha forse partecipato/seguito i vari dibattiti che sono apparsi su questo forum e che hanno piu' volte evidenziato la totale "inutilita' " dell'applicazione delle norme correnti per reprimere un commercio di monete da scavi che persegue floridissimo oltralpe mentre questa stessa applicazione ha creato enormi disagi discriminando pesantemente i collezionisti italiani creando non solo disagi ma inefficienze e diseconomie a fronte di scarsissime o nulle contropartite dal lato della tutela".

La soluzione “proibizionista” sollevata qui è, evidentemente,una soluzione “polemica” e “provocatoria”, che scaturisce dell'atteggiamento delle Istituzioni italiane verso il collezionismo privato ed il commercio numismatico.

Da collezionisti “europei” quali siamo, mi pare scontato che nessuno di noi si auguri un regime proibizionista”; saremo i primi noi a rimetterci e non avrebbe senso aver versato fiumi di inchiostro virtuale proprio per auspicare un sistema più liberale.

Saremmo (perdonatemi la battutaccia...) come quel marito che per fare un dispetto alla moglie si taglia le palle...

In questi termini mi pare vada letto il post n. 49 di rorey36 (scusa rorey, mi permetto di interpretare il Tuo pensiero, se invece l'ho frainteso, correggi Tu...) e l'ultimo mio inciso del post n. 48.

Quindi, se la polemica “proibizionista” può aver indotto qualcuno a pensare che certi intervenuti in questa discussione “remino” verso questa soluzione, mi sento di rassicurare costoro che non c'è alcuna volontà in tal senso.

E' singolare dover effettuare queste precisazioni...ma tant'è; onde evitare faziose e puerili strumentalizzazioni è opportuno farlo.

Inviterei chi, digiuno di queste questioni, a leggere con pazienza i resoconti riportati in questa rubrica nonche ' gli autorevoli pareri rilasciati da molti compresi quelli autorevolissimi di Arslan e Malnati in margine al convegno di milano..

Infatti, se non Te ne fossi accorto..... era quello che si stava provando a fare qui.

Poichè in questa sezione rilevano i profili legali della materia (e non quelli “cerimoniali”, o altri), si stava cercando di analizzare il contenuto del “Notiziario” sotto questo aspetto; si è quindi sottoposto ai Lettori l'intervento dei CC. e si stava commentando la parte dell'intervento del Prof. Arslan che ha attinenza coni risvolti legali della materia.

Poi ciascuno, se ha voglia, si farà un'opinione e se vuole scriverà un suo commento; in piena autonomia e senza condizionamenti di sorta o timori reverenziali.

Inutile infatti tornare a discutere di questioni gia' ampiamente sviscerate. Inutile reinventare la ruota. Inutile tornare a spiegare prefine difetti della legislazione corrente
Occorre guardare avanti ormai senza frapporre ulteriori indugi senza farsi frenare da chi ritorna su posizioni note e superate , altrimenti rischieremmo di girare su noi stessi p, peggio, come si vede da lle recenti risposte, perdere fiducia solo perche qualcuno, poco preparato, torna a mettere in dubbio posizioni ormai acquisite


Si discuteva e si discute, come già detto prima, di quanto il Notiziario riporta sotto l'aspetto dei risvolti legali, senza velleità di prevedere il futuro o di ribadire il passato.

Se poi però il Notiziario presenta alcune posizione vetero-restrittive, la colpa non è nostra, così come non è nostra la responsabilità di uno stato di cose che, ormai da lungo tempo, intimorisce i collezionisti, li fa fuggire dalla numismatica e deprime il commercio di monete.

No, perchè non vorrei che alla fine la colpa di tutto ciò diventi di chi si permette di evidenziare semplicemente ciò che la stessa Amministrazione statale riporta nelle sue pubblicazioni.

Ci volete accusare di “disfattismo” solo perchè citiamo parti del Notiziario che ribadiscono posizioni oscurantiste?

Guarda, caro numa, che il “ritorno al passato” è dovuto proprio a certe posizioni dell'Aministrazione, che sono persino in fase di superamento anche da parte della Magistratura decidente, ma che l'Amministrazione persiste ad ignorare e continua, viceversa, a ribadire.

Si parla, purtroppo, del passato non perché siamo nostalgici ma perchè stantie e arretrate sono certe posizioni che ancora oggi leggiamo nel Notiziario.

Tu hai evidentemente la “sfera di cristallo” e prevedi il futuro; beato Te..(poi magari, in MP, mi mandi 5 numeri buoni per una cinquina al lotto... :pleasantry:.).

Io mi limito a leggere ciò che vedo scritto....come penso facciano anche gli Altri ….E francamente ciò che ho letto finora dell'intervento dei CC. e di parte dell'intervento di Arslan in ordine agli aspetti che qui rilevano, non mi sembra che illustri posizioni innovative o autorizzi a nutrire un particolare ottimismo per il futuro.

Se Tu la vedi diversamente mi fa piacere, ma non vorrei che in questa sezione ci si confronti unicamente sui sentimenti di ottimismo/pessimismo degli Utenti, quanto piuttosto sull'analisi (sperabilmente logica e non ideologica) dei contenuti di quello che il Notiziario riporta in punto di “risvolti legali”.

Comunque, come è giusto che sia, ciascuno è bene che si documenti e si formi una sua opinione in merito a ciò di cui stiamo qui discutendo.

Saluti.

M.

  • Mi piace 3
Link al commento
Condividi su altri siti


Francamente non ho capito il senso del lungo intervento di bizerba

Quello che mi premeva era spingere ad una maggiore coesione sia all'interno della sezione sia tra le varie anime associative che idealmente dovrebbero fare fronte comune ma in pratica sembrano andare ognuno per una strada diversa

Continuo a pensare che l'unione faccia la forza emaicome in questo caso occorrerebbe presentare una posizione unitaria cui il forum potrebbe rivelarsi strumentale per dibatterla e magari raggiungerla

A questo punto , e l'intervento sopra me lo conferma, sono certo di sbagliare a pensare che ci sia questa volonta'

Piu' rassicurante proseguire con i distinguo, le diversita' di cedute, guai a pensare o ammettere di essere d'accordo con qualcun altro

Che dire? Che ognuno continui come meglio puo' la propria crociata. C' e' chi pensa che non sia comunque inutile impegnarsi in dibattiti con la parte Pubblica anche se le posizioni sono apparentemente ancora assai distanti e chi invece si bea a fare i distinguo sul forum..

Buon proseguimento e che buon pro vi faccia !

Link al commento
Condividi su altri siti


Francamente non ho capito il senso del lungo intervento di bizerba

Quello che mi premeva era spingere ad una maggiore coesione sia all'interno della sezione sia tra le varie anime associative che idealmente dovrebbero fare fronte comune ma in pratica sembrano andare ognuno per una strada diversa

Continuo a pensare che l'unione faccia la forza emaicome in questo caso occorrerebbe presentare una posizione unitaria cui il forum potrebbe rivelarsi strumentale per dibatterla e magari raggiungerla

A questo punto , e l'intervento sopra me lo conferma, sono certo di sbagliare a pensare che ci sia questa volonta'

Piu' rassicurante proseguire con i distinguo, le diversita' di cedute, guai a pensare o ammettere di essere d'accordo con qualcun altro

Che dire? Che ognuno continui come meglio puo' la propria crociata. C' e' chi pensa che non sia comunque inutile impegnarsi in dibattiti con la parte Pubblica anche se le posizioni sono apparentemente ancora assai distanti e chi invece si bea a fare i distinguo sul forum..

Buon proseguimento e che buon pro vi faccia !

Link al commento
Condividi su altri siti


Sinceramente non ho capito neppure io.

Mi sembrava ovvio che all'interno delle Istituzioni ci siano posizioni variegate, comprese quella "vetero-restrittiva" come quella espressa dal capitano dei Carabinieri, ma anche visioni un po' più aperte, come quella di Arslan (con quella sua considerazione niente affatto scontata sulla "moneta archeologica", un termine, pregno di implicazioni legali, da evitare quando è fuori contesto).

Come più volte evidenziato, esistono nelle Istituzioni diverse sensibilità e talvolta anche diversi approcci alle leggi vigenti, proprio per l'assenza di chiare e definite linee-guida, con conseguente maggiore spazio alle varie interpretazioni dei magistrati, in genere, anche se non sempre, favorevoli ai collezionisti.

Resta il fatto, incontrovertibile, che si è avviato un faticoso dialogo con queste Istituzioni e una prima traccia di questo dialogo è riportata nel Notiziario, che a sua volta non può nascondere l'esisteza appunto delle varie anime che governano il mondo numismatico, per la maggior parte legate a una visione ancora restrittiva sui problemi dei collezionisti.

Come forum, per quanto riguarda le posizioni delle Autorità, possiamo solo esporre il loro operato e le loro eventuali iniziative. Magari loro leggono il forum, ma non partecipano in prima persona e quindi ci mancano diretti interlocutori (e per la verità, a mio giudizio, il forum non rappresenta in ogni caso la sede più appropriata per un simile contraddittorio, che è molto delicato).

Concordo con Numa che quello che possiamo (e dobbiamo) fare è quello di arrivare a un comune accordo sulle nostre posizioni, ma purtroppo i precedenti non sono affatto favorevoli. Troppo facile sviscerare sui dettagli e particolari, evitando una posizione unitaria.

Link al commento
Condividi su altri siti


Io non capisco più di cosa si sta parlando... Non credo che tra i collezionisti ci sia qualcuno che rema contro. Boh non capisco più! A voi il proseguimento della cosa.

Link al commento
Condividi su altri siti


Sono sicuro che mi pentirò amaramente di intervenire, però essendo presente quel giorno non posso esentarmi da un ulteriore commento.

Mi considero un amico di Michele e credo che sia una delle persone più qualificate e professionali in materia e in numismatica, credo che possa dare molto e possa essere determinante in prospettiva sia come presidente Nia che come collezionista e numismatico.

Detto questo, però devo anche dire la mia ben sapendo che le mie considerazioni tali sono e certo non modificano nulla.

La situazione e' inutile ripeterlo, lo diciamo e lo leggo da quando sono sul forum e' grave, difficile che si sblocchi però quel giorno qualcosa è successo, ovviamente nulla di legislativo, di chiarimento, ma lo si sapeva questo anche prima, e' successo che si è parlato di collezionismo davanti a rappresentanti delle istituzioni e hanno parlato anche dei collezionisti, il presidente Nip, ci sono state anche interventi interessanti in chiusura tipo quello di Sozzi segretario Sni che ha detto la nostra visuale e' diversa per forza, noi siamo collezionisti

In poche parole hanno ascoltato, qualcuno forse anche recepito, i collezionisti si sono posti con le loro problematiche.....poco....nulla....forse, ma è partito un colloquio, sicuramente distante, difficilissimo, ma credo e questo dipenderà da noi, da voi, potrà continuare e continuando in prossime occasioni ovviamente si dovrà entrare più nel merito, ma l'aggancio c'è stato.

Le relazioni erano pronte prima dell'evento, preconfezionate ormai, ma le risposte su domande finali in particolare del dott. Malnati fanno sperare e guarda caso queste escono alla fine sentite tutte le parti in causa.

Uno dei refrain e'stato bisogna spostare l'attenzione dai casi singoli, dai controlli occasionali infruttiferi, alla grande prevenzione nei siti sensibili ed entrare nel merito di una regolamentazione del metal.

Se questo avverrà non lo so ma è stato detto più volte, io credo che si debbano unire le anime del collezionismo numismatico, collezionisti e commercianti, chi compra e chi vende, queste sono le parti in causa, le altre che virtuosamente si cerca di coinvolgere hanno altre priorità, altri pensieri, unire tutte le anime, e sono tante della numismatica, e' praticamente impossibile, io ti dissi sul famoso documento programmatico io se vuoi te lo firmo subito, ma gli altri, quelli che non hanno una moneta che fine hanno fatto ? Semplicemente siamo diversi, non abbiamo le stesse problematiche, un collezionista e' un collezionista, un addetto ai lavori, un accademico, uno del ministero, uomini dello stato che seguono queste vicende hanno e avranno necessariamente altre visuali.....e allora uniamo le sole anime dei collezionisti, degli studiosi numismatici delle tre associazioni e anche del forum che può diventare una piattaforma e insieme con vedute più omogenee prepariamoci ai prossimi incontri colle istituzioni.....

Ti prego però ora non bastonarmi troppo.....sii buono....lo sai che lo faccio unicamente per un tentativo difficilissimo di unire i pochi, i migliori, i più interessati, diciamo anche pure quelli che si espongono e tu certamente sei tra questi e di tutto quello che hai fatto ti dobbiamo tutti essere grati,

Un caro saluto a te e a tutti,

Mario

Inviato dal mio iPad utilizzando Lamoneta.it Forum

Link al commento
Condividi su altri siti


Ringrazio il caro dabbene, che condivido pienamente. Si dice sempre che l'unione fa la forza, ma dobbiamo ancora approdare all'unione degli intenti….

Link al commento
Condividi su altri siti


sarò banale: nell'impossibilità di escludere una provenienza da scavo recente la ragione del sequestro è soprattutto di costituire un deterrente per nuovi scavi (illeciti).

Il salotto "romano o milanese" si e' certamente posto questa domanda e si e' anche dato risposta

Alcuni acquisti "coattivi" sono stati apertamente criticati ( sul forum e nei media piu' in generale) e in parte credo sia ancora sub judice la loro validita'

Sottolineo pero' , a onor del vero, che parte del materiale sequestrato/ acquisito e' comunque stato catalogato/descritto/pubblicato , parte in quello stesso numero del 'Notiziario' dove sono stati pubblicari gli atti dell'incontro e parte nel Notiziario precedente

Link al commento
Condividi su altri siti


Nel pieno rispetto e nella comprensione delle preoccupazioni e delle amorevoli cure dei collezionisti verso le proprie monete (perché sono queste le giuste cause che portano a scorgere con timore o speranza anche le pur minime vibrazioni negative o positive in materia), devo ricordare (preciso: relativamente alla ricostruzione dell'Arma) che una rondine non fa primavera. Quello che conta e' l'orientamentamento (non ancora) consolidato della Suprema Corte. Quello che conta e' l'eventuale dissenso consapevole di chi se discosti nel decidere o l'adesione co sapevole di chi vi acceda. Fino all'intervento delle Sezioni Unite e' bene a agire con la cautela di cui ho sempre parlato: acquisti certificati, contatti con persone degne di stima etc. Abbandonare il collezionismo dinanzi a queste difficoltà sarebbe come buttare l'acqua sporca con tutto il bambino.

Polemarco

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Come sempre resto con l'amaro in bocca... Spiace soprattutto che coloro che dovrebbero seguire la legge lo facciano in maniera partigiana (è stato giustamente rilevato che si citano solo alcune sentenze, omettendo volutamente le altre). E se esistono sentenze favorevoli ai collezionisti, la ragione non può essere da una parte sola.

Arka

Link al commento
Condividi su altri siti


@@Arka

Tot capita tot sententiae.

Se non c'è un orientamento consolidato ognuno può citare le sentenze che vuole.

D'altronde non si può pretendere da un intervento di poche pagine, una ricognizione ragionata dello stato dell'arte.

Link al commento
Condividi su altri siti


"Ti prego però ora non bastonarmi troppo.....sii buono....lo sai che lo faccio unicamente per un tentativo difficilissimo di unire i pochi, i migliori, i più interessati, diciamo anche pure quelli che si espongono e tu certamente sei tra questi e di tutto quello che hai fatto ti dobbiamo tutti essere grati".

Caro Mario,

non ho mai “bastonato” nessuno, né in senso proprio né in senso figurato, immagina se comincio oggi con Te.

Nei ragionamenti che faccio cerco sempre di rispettare ed applicare la logica (sperando che anche gli interlocutori lo facciano) e quando quello che leggo si scontra con dati oggettivi, mi viene molto in salita accettare considerazioni che parlano di rinnovamento, di aperture e di cambiamento nella materia che stiamo esaminando, dinanzi a perduranti comportamenti che denotano, al contrario, la volontà di ribadire vecchie e consolidate posizioni.

Confesso che il mio è essenzialmente un osservatorio “di trincea” e quindi è probabile che mi sfugga qualche sfumatura, che forse coglierei se mi potessi permettere di esaminare il problema da altre prospettive.

Ho la casella di posta ormai piena di messaggi di collezionisti che mi mandano atti e mi scrivono di non dormire la notte perché hanno commesso “l’imperdonabile errore” di vendere o comprare su eBay qualche moneta antica da pochi euro e mi chiedono se sia meglio “autodenunciarsi” o attendere gli eventi, sperando di “passarla liscia”;

altri che chiedono se devono comunicare al datore di lavoro il "carico pendente", se il loro impiego è in pericolo, dal momento che sono sotto processo per i soliti fatti e temono, in caso di condanna, il licenziamento;

altri mi confidano di non averlo detto neppure alla moglie, perché temono il finimondo familiare e custodiscono la notizia del procedimento penale quasi che si trattasse un’amante segreta e sperando che una brutta mattina, un “postino” molto mattiniero in divisa non suoni alla porta della loro abitazione per notificare un atto giudiziario, turbando per sempre la quiete familiare.

Con costoro è un continuo scambiarsi sentenze, documenti ed opinioni, per rassicurare, confrontarsi e aggiornarsi.

I semi di questo lavoro “sotterraneo”, che non fa rumore e che per ovvii motivi rimane spesso riservato, stanno finalmente dando i frutti sperati.

A breve sarà postata l’ennesima sentenza “fresca fresca”, emessa da un importante Tribunale del nord Italia, che assolve per i soliti fatti il Collezionista e ribadisce alcuni principi (ònere della prova a carico dello Stato, mancanza di “culturalità” e di qualunque interesse storico, numismatico ecc. nelle monete sequestrate), principi che una Cassazione del 2012 ha chiaramente enunciato ma che, come abbiamo letto nel Notiziario, qualcuno continua ad ignorare.

Paradossalmente, possiamo oggi dire che i migliori amici dei collezionisti sono i Magistrati decidenti…(assurdo...ma è così).

Peccato però che affinchè essi si pronuncino, si debba percorrere il “calvario” di un giudizio penale, voluto ed instaurato da chi continua ad interpretare la normativa di settore in modo “oscurantista”.

Ma non finisce qui. Perchè in sofferenza c’è anche il versante commerciale.

Proprio ieri pomeriggio parlavo con il conosciuto titolare di una casa d’aste italiana, incazzato nero (scusate il “francesismo”). Mi raccontava che ad un’asta che ha battuto a fine marzo scorso, un cittadino britannico si è aggiudicato delle monete inglesi (non italiane!) del XIX secolo; ad oggi, l’Ufficio competente della Soprintendenza non gli ha ancora rilasciato gli attestati di libera circolazione e quindi lui non può ancora inviare i lotti al cliente; gli è però andata meglio con un altro lotto di lire italiane degli anni ‘50, del valore di 40 euro, che si è aggiudicato un cittadino svizzero; qui i documenti per l’esportazione erano pronti a maggio scorso e quindi la consegna al cliente è potuta avvenire all’ultimo Veronafil; l’aggiudicatario svizzero sembra che quando ha ritirato i lotti, alla vista di quel plico corposo di carta che accompagnava le monete, dopo aver guardato con aria perplessa il mio amico mercante, si è messo in borsa i lotti ed ha buttato “la cartaccia” nel cestino della spazzatura lì accanto, dicendo: “che me ne faccio di tutta questa carta”?

Ma vaglielo a spiegare, ad uno straniero, a cosa serva tutta quella “carta” che accompagna un pugno di monete in lire degli anni ’50 del valore di 40 euro…..

Oggi un commerciante italiano non deve solo fare i salti mortali per vendere le sue monete….ma deve anche sperare che chi acquista i lotti, specialmente se sono di modesto valore, non sia uno straniero.

Altrimenti rischia, nel migliore dei casi, di irritare il cliente per i tempi biblici della nostra burocrazia; nel peggiore, quando il valore del lotto è modesto, anche di pentirsi che le monete siano finite all’estero.

Questi fatti avvengono oggi, adesso, in questo momento e tanti altri analoghi o anche più gravi e sorprendenti potrebbero essere raccontati; ma non tutti si sentono di riportarli, soprattutto pubblicamente, ed è comprensibile che sia così.

Avevo avuto notizia da qualche amico che l’ultimo incontro fra le Parti lasciava ben sperare e attendevo fiducioso il nuovo “Notiziario” proprio per leggere qualche passaggio che confortasse questa sensazione.

Mi riferisco ai temi che stiamo trattando qui e non alle collaborazioni culturali Pubblico-Privato, che sono fondamentali ai fini della tutela e valorizzazione dei beni numismatici pubblici, non fraintendetemi, ma che non affrontano e non riguardano neppure lontanamente i temi che qui discutiamo.

Ebbene, leggere l’articolo dei CC., posto fra l’altro “in testa” al Notiziario, come intervento di apertura, quasi fosse il “biglietto da visita” della pubblicazione, mi ha non poco scoraggiato.

Non solo esso non tiene in alcun conto la copiosa giurisprudenza di merito che si è andata formando e consolidando in questi ultimi anni nonché la fondamentale pronuncia del 2012 della Cassazione (che ho postato sul Forum e che troviamo citata nelle più recenti pronunce di assoluzione dei giudice di merito), provvedimenti che, come abbiamo già detto, dischiudono scenari ben diversi da quelli “foschi” rappresentati nell’articolo dei CC., ma si ribadiscono al contrario posizioni di totale chiusura verso un collezionismo ed un commercio che sarebbe ora di considerare finalmente di livello ”europeo”.

Non c’è scritto da nessuna parte che i CC. e l'Amministrazione debbano osservare posizioni di rigore a prescindere, quasi fosse connaturale al loro ruolo; perché in base al principio di buona amministrazione, che è contenuto nella nostra carta Costituzionale, la P.A. deve esercitare la propria funzione anche e soprattutto tenendo conto dei risultati che la propria azione consegue e che dipendono anche dalle modalità con cui essa applica ed interpreta la legge.

Se un certo orientamento si manifesta “perdente” e provoca danni alla collettività (e, aggiungere, ai singoli collezionisti-mercanti/contribuenti), questo orientamento va modificato e armonizzato con una diversa interpretazione della norma.

A maggior ragione se si riscontrano pronunce giurisprudenziali che frustrano quell’orientamento e suggeriscono altre modalità interpretative.

Mi fa poi molto male leggere che un importante Studioso abbia scritto che ritiene sottoposte alla legge di tutela anche tutte le monete che hanno un “significato unicamente storico”, distorcendo così l’interpretazione della norma del Codice Urbani (art. 10) e lo "spirito" della Legge, che invece “culturalizza” ed assoggetta a tutela solo il materiale numismatico che ha ben precise caratteristiche di rarità o pregio.

Si dice che sia emersa la volontà di orientare l’attività di prevenzione e di repressione “in situ”, nei confronti dei veri tombaroli e dei veri trafficanti e non contro i collezionisti, che comprano o vendono una moneta da 10 euro su eBay.

E chi, fra noi, non è d’accordo con questa impostazione? Dopo la reinvenzione della ruota adesso siamo alla riscoperta dell’acqua calda?

Ma poi, nello specifico si sta davvero seguendo questo orientamento?

O continua ad essere più comodo fare “numeri” perseguendo le transazioni da quattro soldi dei soliti poveracci sui siti online, anziché operare sul territorio e perseguire i reali tombaroli e i reali trafficanti d’arte?

Mi dite che quelle che io ho indicato come posizioni vetero-repressive delll'Amministrazione sono solo posizioni individuali, che sono fisiologiche in un ambiente “pluralista” e che non rispecchiano i “nuovi orizzonti” della P.A. in materia…..

Sapete che Vi dico? Bene, Vi credo.

Ma non è me che dovete convincere di ciò; dovete convincere di ciò gli “Antonio Bernardo” (scusa Antonio se Ti prendo “a simbolo” del Gruppo di coloro che si sono affacciati su questo Forum per raccontare le loro disavventure) e tutti coloro che sono rimasti in silenzio ma vivono o hanno vissuto le stesse amare esperienze.

Dovete convincere di ciò quei commercianti che sbattono quotidianamente, anche in questo momento, il muso contro la burocrazia e contro il “muro di gomma” rappresentato da questo sistema.

Dove sarebbe questo “inarrestabile cambiamento” che qualcuno ha segnalato?

E, per favore, non mi venite a dire che ci si sta riferendo alle collaborazioni culturali, perchè qui stiamo parlando di tutt’altro argomento e se si continua a mischiare l’apertura sulle collaborazioni Pubblico-Private (dove fra l’altro vedo già all’orizzonte, con l’istituzione dell’Elenco degli Archeologi, probabili "segnali di burrasca" sia sul merito che sul metodo di queste collaborazioni…) con i temi qui trattati del collezionismo e del commercio numismatico, ciò significa mischiare insieme aspetti che non hanno alcuna attinenza fra loro.

Cordialmente.

Michele

Modificato da bizerba62
  • Mi piace 3
Link al commento
Condividi su altri siti


"Alcuni acquisti "coattivi" sono stati apertamente criticati ( sul forum e nei media piu' in generale) e in parte credo sia ancora sub judice la loro validita'"

Scusa Numa, mi spieghi cosa significa? Chi ha impugnato davanti al giudice cosa?

Grazie.

M

Link al commento
Condividi su altri siti


Michele non ti scusare e prendimi serenamente come esempio. Il tuo intervento non fa una piega e corrisponde esattamente alla realtá dei fatti. Determinate azioni hanno effetti devastanti perché volendo o nolendo ti condizionano la vita. Mia moglie quando mi sente parlare di monete trema ed é arrivata anche al punto di minacciarmi di mandarmi a quel paese. Alla fine anche se nei tipici procedimenti ti danno ragione, come giá detto 1000 volte, purtroppo alla fine economicamente ne esci comunque danneggiato. Oltre a questa sensazione di essere sempre controllato che non é per nulla piacevole. Oltre al fatto che ripeto personificare e interpretare le leggi a modo proprio e ignorare sentenze e pertanto agire non secondo le leggi dello stato che si rappresenta nelle pubbliche funzioni comporta un abuso e quell'articolo, mi spiace dirlo, per me ne é una prova perché giustifica azioni sulla base di leggi che non esistono.

Link al commento
Condividi su altri siti


Carissimo Michele

sono totalmente d'accordo con te, non potevi esprimere con parole più chiare e precise la reale situazione.

Capisco che sia difficile, per chi non è in prima linea e non ha seguito vari casi, capire a fondo la situazione, che, stando alle parole scritte nei vari Notiziari, lascia ben pochi spiraglie e aperture al dialogo...

Capisco che i contatti di Numa e Acraf possano comunque avere senso, ma fino a che non ci sarà qualcuno di importante che scriva ( non solo dica) qualcosa a pro di un cambiamento, temo che si rimanga al solito punto: collezionisti ( in fuga) e commercianti da una parte contro Inquirenti, Ministero, Archeologi etc dall'altra.

Certo, mi si dirà, ci sono persone illuminate all'interno di ognuna delle categorie accennate sopra, ma fino a quando non vedrò una posizione scritta e chiara di cambiamento, non crederò a una possibilità di esercitare tranquillamente una passione quale è quella del collezionismo numismatico.

Una ultima chiosa, non so se è stato ben notato ma, di pari passo che è stato introdotto il (fallace) concetto di moneta archeologica da applicarsi a qualsiasi monete antica, si è cercato di dare un taglio alla giurisprudenza, tale da usare costantemente solo le sentenze di condanna collegate agli oggetti veramente archeologici.

Non è stato tenuto in conto minimamente che proprio la Cassazione e moltissime pronuncie di merito sono in realtà favorevoli al collezionista di monete proprio in ragione del discorso rarità, pregio etc... mah, non sembra un accativante biglietto da visita con cui presentarsi...

Bravo Michele, mi sei proprio piaciuto !

Enrico

Modificato da vitellio
Link al commento
Condividi su altri siti


Capisco e comprendo...però onde tutto questo non rimanga sterile come temo, cosa proponete in concreto di fare.....unire le forze tra collezionisti, studiosi e commercianti cercando di continuare in ulteriori approcci e confronti, rinunciare a tutto dicendo non collezionate più...., fare qualche azione eclatante in pochi come siamo.....o altro ancora ? Ricordiamoci nel contempo come finì la proposta Bernardi nata qui sul forum e poi la stesso documento programmatico......al quale, basta rileggere la discussione io aderii subito, mentre altri invece non mi risulta.....e sarebbe anche interessante sapere quali furono i motivi ostativi di questi alla mancata adesione, oltre al tempo che è sempre tiranno e alle continue piccole o grandi modifiche al testo che forse venivano riproposte.....entriamo nel fattivo e concreto......sempre che si voglia, si possa, o si debba invece alzare bandiera bianca.....

Link al commento
Condividi su altri siti


Carissimo Michele

sono totalmente d'accordo con te, non potevi esprimere con parole più chiare e precise la reale situazione.

Capisco che sia difficile, per chi non è in prima linea e non ha seguito vari casi, capire a fondo la situazione, che, stando alle parole scritte nei vari Notiziari, lascia ben pochi spiraglie e aperture al dialogo...

Capisco che i contatti di Numa e Acraf possano comunque avere senso, ma fino a che non ci sarà qualcuno di importante che scriva ( non solo dica) qualcosa a pro di un cambiamento, temo che si rimanga al solito punto: collezionisti ( in fuga) e commercianti da una parte contro Inquirenti, Ministero, Archeologi etc dall'altra.

Certo, mi si dirà, ci sono persone illuminate all'interno di ognuna delle categorie accennate sopra, ma fino a quando non vedrò una posizione scritta e chiara di cambiamento, non crederò a una possibilità di esercitare tranquillamente una passione quale è quella del collezionismo numismatico.

Una ultima chiosa, non so se è stato ben notato ma, di pari passo che è stato introdotto il (fallace) concetto di moneta archeologica da applicarsi a qualsiasi monete antica, si è cercato di dare un taglio alla giurisprudenza, tale da usare costantemente solo le sentenze di condanna collegate agli oggetti veramente archeologici.

Non è stato tenuto in conto minimamente che proprio la Cassazione e moltissime pronuncie di merito sono in realtà favorevoli al collezionista di monete proprio in ragione del discorso rarità, pregio etc... mah, non sembra un accativante biglietto da visita con cui presentarsi...

Bravo Michele, mi sei proprio piaciuto !

Enrico

Non vorrei che i resoconti fatti da chi era presente all'evento di Milano abbiano fatto travisare la realtà della situazione in cui versa la regolamentazione del collezionismo italiano e i problemi a lungo dibattuti su queste colonne.

Se un certo entusiasmo si è potuto percepire dagli interventi di cui sopra esso è dettato non tanto da un'auspicata svolta nell'atteggiamento dei funzionari del MIBACT, quanto dall'aver dato un segnale di apertura stabilendo un dialogo tra le parti, e venendo da anni di "vuoto pneumatico" dove anche iniziative lodevolissime quali quella ricordata ad opera di Bernardi sono andate a finire in nulla, un minimo progresso sulla situazione preesistente ha quantomeno ingenerato una parvenza di ottimismo.

Nessuno si illude che qualcosa sia cambiato e concordo che il punto di vista di un legale deve necessariamente quello di basarsi sui fatti e non sulle aspettative. Tuttavia la vita "è" fatta di aspettative (guai a non averle!) e quindi giustifico pienamente anche le parole di Mario etc. che hanno colto alcuni timidi segnali di cambiamento e li hanno giustamente amplificati nelle loro aspettative.

Di buon auspicio , tra l'altro, le parole di Polemarco che ci dà qualche elemento in piu' del cambiamento in atto , almeno in una parte della giurisprudenza.

Continuo a voler convincermi che parlare di questi temi, qui sul Forum, ma anche in altre platee, convegni, arene, circoli, etc. alimenti alla fine una corrente di pensiero nell'ecosistema capace se non di influenzare almeno di non essere ignorata dagli attuali decision-maker della regolamentazione in ambito numismatico.

E progressivamente, se le voci saranno coerenti e persisteranno, non si potrà non considerarle e recepirle nel lungo termine.

Non vi è certezza , ma lasciateci almeno questa illusione :)

  • Mi piace 2
Link al commento
Condividi su altri siti


numa numa, il 01 Jul 2014 - 00:06, ha scritto:

Non vorrei che i resoconti fatti da chi era presente all'evento di Milano abbiano fatto travisare la realtà della situazione in cui versa la regolamentazione del collezionismo italiano e i problemi a lungo dibattuti su queste colonne.

Se un certo entusiasmo si è potuto percepire dagli interventi di cui sopra esso è dettato non tanto da un'auspicata svolta nell'atteggiamento dei funzionari del MIBACT, quanto dall'aver dato un segnale di apertura stabilendo un dialogo tra le parti, e venendo da anni di "vuoto pneumatico" dove anche iniziative lodevolissime quali quella ricordata ad opera di Bernardi sono andate a finire in nulla, un minimo progresso sulla situazione preesistente ha quantomeno ingenerato una parvenza di ottimismo.

Nessuno si illude che qualcosa sia cambiato e concordo che il punto di vista di un legale deve necessariamente quello di basarsi sui fatti e non sulle aspettative. Tuttavia la vita "è" fatta di aspettative (guai a non averle!) e quindi giustifico pienamente anche le parole di Mario etc. che hanno colto alcuni timidi segnali di cambiamento e li hanno giustamente amplificati nelle loro aspettative.

Di buon auspicio , tra l'altro, le parole di Polemarco che ci dà qualche elemento in piu' del cambiamento in atto , almeno in una parte della giurisprudenza.

Continuo a voler convincermi che parlare di questi temi, qui sul Forum, ma anche in altre platee, convegni, arene, circoli, etc. alimenti alla fine una corrente di pensiero nell'ecosistema capace se non di influenzare almeno di non essere ignorata dagli attuali decision-maker della regolamentazione in ambito numismatico.

E progressivamente, se le voci saranno coerenti e persisteranno, non si potrà non considerarle e recepirle nel lungo termine.

Non vi è certezza , ma lasciateci almeno questa illusione :)

Caro Numa

capisco e concordo su buona parte dei concetti di questo tuo ultimo post, sottolineando come nessuno abbia la minima intenzione di toglierti speranza, aspettative od illusioni.

Ci mancherebbe altro... il panorama è talmente desolante che un po' di ottimismo non può che giovare.

Mi preme, però, sottolineare che se da un lato non fa male parlare dei temi in questione sul Forum, convegni, arene varie etc., dall'altro, se da tutte queste parole non derivano poi dei fatti concreti, rimarremmo ancora al punto di partenza.

Mi sembra che, a dispetto dei messaggi " personali" , anche positivi, che di volta in volta sono stati espressi da vari addetti ai lavori, in realtà se ne deduce, leggendo gli scritti ufficiali del Portale, una chiusura, ad ogni momento maggiore, e di quest'ultimo fatto sono sicuro che ne sei consapevole... :)

Se poi notiamo che questa chiusura tende addirittura a scostarsi in negativo da un certo atteggiamento della magistratura giudicante e a volte persino da quella requirente, c'è da preoccuparsi veramente.

Da questa discrasia, tra fatti e parole in ambiente del Mibact, deriva il mio motivo di sconforto... a cui aggiungere la tanto tradizionale quanto assurda divisione tra le varie associazioni, condite da distinguo molto speciosi e poco pratici, e magari alcune solo intente a curare il proprio campicello...

La iniziativa Bernardi mi sembra naufragata, più che dalla mancanza di colloquio con la parte pubblica, semplicemente dalla mancanza di sostegno proprio da parte privata (collezionisti etc.), l'unica che dovrebbe almeno mostrarsi veramente interessata :blink:

Certo, la speranza che ne venga qualcosa di buono è l'ultima a morire e qualsiasi tentativo può e deve essere svolto, anche se oramai mi illudo molto poco :unsure:

Pronto comunque a ricredermi !

Cordialmente :)

Enrico

P.S. Di norma mi ritengono una persona ottimista ma, essendo a conoscenza di molti retroscena poco edificanti e non riportabili pubblicamente, il mio ottimismo in questo campo si è "usurato"...

Link al commento
Condividi su altri siti


Si Vitellio il dettato di alcuni interventi istituzionali nonche' gli interventi stessi nel convegno, come contenuto e tono non darebbero adito a molte speranze

Tuttavia il fatto che vi siano stati interventi 'altri' pubblicati nel medesimo Notiziario e' gia' un passo avanti e non puo' essere ignorato

Nelle cose ci vuole pazienza ( vedo gia' qui la battuta pronta di bizerba) e perseveranza.

Portera' a qualcosa ? Tanto meglio,

Non portera' a nulla ? Ci avremo provato

Qualche anno fa dibattevamo accanitamente sull' inerzia delle istituzioni pubbliche mostrata verso quello straordinario lascito che e' la collezione Reale. Nulla o quasi per 70 anni

Oggi la catalogazione e' cominciata e ha gia' prodotto tanti utilissimi volumetti

Ammetto che ci vuole tanta ma tanta pazienza ma anche Roma non fu fatta in un giorno :)

Link al commento
Condividi su altri siti


Inviato (modificato)

Ciao.

"Capisco e comprendo...però onde tutto questo non rimanga sterile come temo, cosa proponete in concreto di fare.....unire le forze tra collezionisti, studiosi e commercianti cercando di continuare in ulteriori approcci e confronti, rinunciare a tutto dicendo non collezionate più...., fare qualche azione eclatante in pochi come siamo.....o altro ancora..."

Caro Mario,

intanto direi che si debba prendere atto, con sano realismo, che quella ipotesi nella quale io stesso, lo ammetto, credevo potesse verificarsi, e cioè il compattamento di tutte le “anime” della numismatica intorno ad una comune idea di partenza, non è andata in porto.

Il tentativo di riunire tutte queste “anime” (in pena?) intorno ad un progetto condiviso è fallito e oggi potremo certamente coagulare un buon numero di componenti, ma non certamente la totalità di esse.

Nel mezzo del cammin del “Documento programmatico”, sono emerse infatti posizioni inconciliabili, impossibili da mediare, nonché "sfaccettature" di alcune categorie che al loro interno registrano un marcato pluralismo, dovuto non solo ad atteggiamenti culturali dei loro rappresentanti (rispettabilissimi, per carità) ma anche a situazioni contingenti più...materiali.

Il vero terreno del confronto è poi, parliamoci chiaro, estremamente “concettuale” e “nozionistico”, perchè se non si chiariscono almeno alcuni dei concetti preliminari di base, il dibattito non può fare passi avanti, aldilà dei “volemose bbene” che male non fanno, ma che sono inutili se non troviamo convergenze su alcuni passaggi di fondo.

L'intesa su una nozione condivisa di “moneta archeologica” e di moneta “bene culturale”, rimane al momento incompiuta, come del resto si evince anche dalla lettura dell'ultimo Notiziario e se non si raggiunge un punto di vista condiviso su questi concetti, tutto il restante lavoro ne risulta inevitabilmente condizionato.

D'altronde, giusto per parlarci sempre molto chiaro e per dare voce anche al pensiero di chi continua a non sintonizzarsi sulle nostre lunghezze d'onda (e che qualche ragione, perche no, potrebbe pure averla...), “aleggia” sulla materia una pesante “pregiudiziale” che si può riassumere nella seguente domanda:

Chi sono coloro che incoraggiano le spoliaziaoni dei siti ed il traffico illecito dei reperti archeologici (monete incluse)?

La risposta è evidente: i responsabili di ciò vanno ricercati in quella parte di collezionismo senza scupoli e di commercio illegale dal quale noi prendiamo nettamente le distanze ma la cui immanenza, impossibile da negare (altrimenti non si spiegherebbero le spoliazioni ed i traffici illeciti..), evoca agli occhi di alcuni una sorta di “peccato originale” incombente su queste due categorie (collezionisti e commercianti, appunto).

Se talvolta le colpe dei padri ricadono sui figli, in questo caso potremo dire che la diffidenza che nutrono taluni verso le categorie dei collezionisti e dei commercianti è una conseguenza, seppure acritica ed immotivatamente generalizzata, di questa pregiudiziale, che ha però un suo innegabile fondamento di verità.

Questo è il quadro, anche psicologico (o psichiatrico.. :mega_shok: ), se volete, dello “stato dell'arte”.

Ben vengano, come diceva anche Enrico, i contatti di numa, di acraf e di chiunque altro rappresenti la “faccia pulita” (e anche colta..) del collezionismo, del commercio, della disponibilità e della competenza dei “Privati”, ma attendiamo anche che i segnali di rinnovamento delle Istituzioni appaiano più convincenti e non siano solo delle aperture di credito “a personam” o “ad societatem” su tematiche squisitamente “culturali” perchè, come ho già ricordato in altro intervento, i problemi concreti dei collezionisti e dei commercianti onesti, che sono la stragrande maggioranza del totale, non potranno mai essere risolti dalle sole collaborazioni culturali tra Pubblico e Privato, collaborazioni che a ben vedere qualche illuminato Funzionario pubblico ha già avviato da tempo in altre realtà museali, senza particolari “strombazzamenti” e clamori ma con altrettanta dignità e profitto.

Saluti.

M.

Modificato da bizerba62
  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Grazie della risposta intanto Michele, capisco e comprendo....ripeto l'inizio dell'altro post, ma è poi così, quello che posso dirti e che ho sentito ripetere quel giorno più volte è questa, spostare l'attenzione per la spoliazione dei nostri beni dall'utilizzatore finale, che colpisce di norma incolpevoli con pochi risultati tangibili anche per loro, alla grande prevenzione spostando gli interessi sui grandi siti italici, in particolare del Sud Italia, i nomi li sanno bene e li conoscono e poi il metal, la regolamentazione del metal, questo è un altro punto su cui sicuramente insisteranno, c'è anche da dire che io non so come sia fatto un metal e credo quasi tutti, se questo servisse per rasserenare e spostare le attenzioni, i collezionisti e studiosi consapevoli e diciamo normali che direi sono la totalità non verrebbero minimamente toccati da questi provvedimenti, anzi.....forse.....

Link al commento
Condividi su altri siti


Ciao.

"Capisco e comprendo...però onde tutto questo non rimanga sterile come temo, cosa proponete in concreto di fare.....unire le forze tra collezionisti, studiosi e commercianti cercando di continuare in ulteriori approcci e confronti, rinunciare a tutto dicendo non collezionate più...., fare qualche azione eclatante in pochi come siamo.....o altro ancora..."

Caro Mario,

intanto direi che si debba prendere atto, con sano realismo, che quella ipotesi nella quale io stesso, lo ammetto, credevo potesse verificarsi, e cioè il compattamento di tutte le “anime” della numismatica intorno ad una comune idea di partenza, non è andata in porto.

Il tentativo di riunire tutte queste “anime” (in pena?) intorno ad un progetto condiviso è fallito e oggi potremo certamente coagulare un buon numero di componenti, ma non certamente la totalità di esse.

Nel mezzo del cammin del “Documento programmatico”, sono emerse infatti posizioni inconciliabili, impossibili da mediare, nonché "sfaccettature" di alcune categorie che al loro interno registrano un marcato pluralismo, dovuto non solo ad atteggiamenti culturali dei loro rappresentanti (rispettabilissimi, per carità) ma anche a situazioni contingenti più...materiali.

Il vero terreno del confronto è poi, parliamoci chiaro, estremamente “concettuale” e “nozionistico”, perchè se non si chiariscono almeno alcuni dei concetti preliminari di base, il dibattito non può fare passi avanti, aldilà dei “volemose bbene” che male non fanno, ma che sono inutili se non troviamo convergenze su alcuni passaggi di fondo.

L'intesa su una nozione condivisa di “moneta archeologica” e di moneta “bene culturale”, rimane al momento incompiuta, come del resto si evince anche dalla lettura dell'ultimo Notiziario e se non si raggiunge un punto di vista condiviso su questi concetti, tutto il restante lavoro ne risulta inevitabilmente condizionato.

D'altronde, giusto per parlarci sempre molto chiaro e per dare voce anche al pensiero di chi continua a non sintonizzarsi sulle nostre lunghezze d'onda (e che qualche ragione, perche no, potrebbe pure averla...), “aleggia” sulla materia una pesante “pregiudiziale” che si può riassumere nella seguente domanda:

Chi sono coloro che incoraggiano le spoliaziaoni dei siti ed il traffico illecito dei reperti archeologici (monete incluse)?

La risposta è evidente: i responsabili di ciò vanno ricercati in quella parte di collezionismo senza scupoli e di commercio illegale dal quale noi prendiamo nettamente le distanze ma la cui immanenza, impossibile da negare (altrimenti non si spiegherebbero le spoliazioni ed i traffici illeciti..), evoca agli occhi di alcuni una sorta di “peccato originale” incombente su queste due categorie (collezionisti e commercianti, appunto).

Se talvolta le colpe dei padri ricadono sui figli, in questo caso potremo dire che la diffidenza che nutrono taluni verso le categorie dei collezionisti e dei commercianti è una conseguenza, seppure acritica ed immotivatamente generalizzata, di questa pregiudiziale, che ha però un suo innegabile fondamento di verità.

Questo è il quadro, anche psicologico (o psichiatrico.. :mega_shok: ), se volete, dello “stato dell'arte”.

Ben vengano, come diceva anche Enrico, i contatti di numa, di acraf e di chiunque altro rappresenti la “faccia pulita” (e anche colta..) del collezionismo, del commercio, della disponibilità e della competenza dei “Privati”, ma attendiamo anche che i segnali di rinnovamento delle Istituzioni appaiano più convincenti e non siano solo delle aperture di credito “a personam” o “ad societatem” su tematiche squisitamente “culturali” perchè, come ho già ricordato in altro intervento, i problemi concreti dei collezionisti e dei commercianti onesti, che sono la stragrande maggioranza del totale, non potranno mai essere risolti dalle sole collaborazioni culturali tra Pubblico e Privato, collaborazioni che a ben vedere qualche illuminato Funzionario pubblico ha già avviato da tempo in altre realtà museali, senza particolari “strombazzamenti” e clamori ma con altrettanta dignità e profitto.

Saluti.

M.

Mi complimento per l'acuta analisi di Michele, che condivido.

Esiste sicuramente un "peccato originale" che condiziona tutto il collezionismo.

Una vera cesura potrebbe essere quella di lasciare perdere l'accanimento sugli ultimi anelli della catena, i collezionisti, e ancora a maggiore ragione per monete di basso valore economico (e pure culturale, se del tutto decontestualizzate), per puntare essenzialmente sulla prevenzione (ed era il senso dell'intervento del dr. Malnati a Milano).

Naturalmente non servono parole al vento, ma concrete iniziative che recepiscano quanto sopra, partendo anche dalla necessaria qualifica di "moneta archeologica" (che è solo quella con preciso contesto archeologico, ossia proveniente da documentato scavo archeologico) e di "moneta bene culturale" (che è solo quella di grande importanza storica e artistica). Si intuisce che è la seconda la nozione più difficile da definire. Resterebbero fuori ad esempio tutti i comuni bronzetti quasi illeggibili e al massimo lo Stato è legittimato a manifestare interesse verso esemplari molto rari e di grande pregio. Se sono decontestualizzati e provenienti per di più dal commercio professionista lo Stato non dovrebbe fare nulla, se non semplicemente prendere atto della sua esistenza e al massimo proporre un acquisto diretto per colmare una effettiva lacuna nelle collezioni pubbliche.

Appare ovvio che un simile passaggio presuppone una motivazione molto solida e anche una ottima conoscenza numismatica, che non sempre è ravvisabile nelle Autorità.

Resta il problema del vincolo, ossia dell'impossibilità di circolare liberamente sul mercato per quella moneta. Dovrebbe essere applicato solo in casi veramente eccezionali e posso comprendere che lo Stato non desideri che una moneta italiana veramente importante (ad esempio un unicum) possa essere dispersa all'estero. Si potrebbe studiare un vincolo subordinato comunque all'acquisto in un secondo tempo, in base alle disponibiltà finanziarie dello Stato.

Per il resto, mancando tutti questi presupposti, le monete in mano ai collezionisti dovrebbero essere liberalizzate. Solo se si dimostra, con solide motivazioni, di una provenienza furtiva o da recente scavo in un sito archeologico o di potenziale interesse archeologico, si può procedere alla confisca. E' chiaro che l'onere della prova dovrebbe essere a carico dello Stato.

Se non si dimostra nulla, è molto meglio lasciare perdere e utilizzare le scarse risorse, anche investigative, alla prevenzione e alla lotta contro gli scavatori clandestini e relativo mercato parallelo.

Un pò di sano realismo.

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Unisciti alla discussione

Puoi iniziare a scrivere subito, e completare la registrazione in un secondo momento. Se hai già un account, accedi al Forum con il tuo profilo utente..

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Only 75 emoji are allowed.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato..   Cancella editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.