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IGNORED

SECONDO CONVEGNO NUMISMATICO PARTENOPEO


Risposte migliori

Al post #205 (pagina 9) avevo scritto (e scusatemi se mi auto-cito):

 

Dal mio punto di vista, il mix commercio-cultura-divulgazione è stato perfetto e mi auguro davvero di cuore che tutte e tre le "anime" (specialmente la prima) possano ritenersi soddisfatte, in modo da ripetere e se possibile migliorare le prossime edizioni e di esportare sempre di più questo "modello" anche in altri appuntamenti.

 

Sono stato dunque particolarmente contento di leggere i commenti e le costruttive osservazioni di un rappresentante proprio della prima "anima" - mi riferisco a @@sivispacemparabellum - perché, che ci piaccia o no, il futuro di questo tipo di manifestazioni può essere roseo soprattutto se i commercianti vi investiranno, nel senso ampio del termine, e se quindi dimostreranno di crederci.

 

Sarebbe davvero importante che anche altri si facessero avanti, con lo stesso spirito, evidenziando chiaramente quelli che a loro giudizio sono i punti fermi da mantenere e le criticità da rivedere, tenendo anche conto naturalmente dei fattori esterni non direttamente riconducibili agli organizzatori (legislazione, congiuntura economica... eccetera).

 

Dirò di più: potrebbe anche non essere necessario che lo facessero pubblicamente qui sul forum.

Sarebbe già un bel passo avanti se si confrontassero (ma magari lo stanno già facendo) con gli organizzatori in modo da lavorare tutti insieme con l'obiettivo comune di tendere a soddisfare - con le auspicabili prossime edizioni - davvero tutti.

 

Allora sì che davvero il "modello Napoli" diverrebbe un format da emulare ed esportare.

 

Ribadisco: Ad maiora!

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Giuste osservazioni @@tornese71, qui sul forum abbiamo avuto nel questionario/sondaggio con relativa discussione le risposte di una parte di chi va al Convegno, l'appassionato, l'acquirente, lo studioso, il giovane, non c'erano risposte o se c'erano erano poche, di commercianti, quindi abbiamo visto la metà del piatto, importante ma solo la metà che comunque darà delle indicazioni utili ai commercianti numismatici, diciamolo è stato un SERVICE utile per tutti con risposte di utenti attenti e validi e numericamente importante.

Poi l'altra metà la deve vedere il mondo commerciale giustamente, non possiamo rispondere noi, noi abbiamo risposto che ci piace il mix Culturale - Commerciali - Altri eventi ( libri, giovani, mostre, visite....) questo richiama gente e fa divulgazione, piace, ma non so poi se fa anche vendere....questa è una risposta che sapete solo voi.

Perché in teoria tutto può essere oggi ci sono le vetrine on line, e bay, le aste digitali, non è detto che il commercio debba andare in questa direzione con contatto reale e di persona, anche se esserci, parlarsi, farsi vedere secondo me è comunque pubblicità, farsi conoscere ed instaurare un dialogo con possibili clienti, creare il classico rapporto diretto fiduciario che è quello che per me poi conta in assoluto....

Ma ci può essere anche il Convegno solo commerciale tipo Verona, o ci possono essere anche le sole giornate con tutto il resto, Conferenze, Mostre, iniziative, libri e ce ne sono state tante....senza completamente la parte commerciale....

Direi che Lamoneta ha assolto e dato una indicazione, una tendenza, credo che ora la discussione debba spostarsi nelle Associazioni dei Commercianti e credo che il dibattito comunque ci sia....come giusto ovviamente....

Modificato da dabbene
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Buongiorno a tutti,

mi permetto di esprimere in questa sede la mia opinione riguardo al convegno di Napoli seguendo lo schema dell'amico Stefano:

 

1) Collocazione e logistica: la nuova location è risultata particolarmente comoda per chi veniva in treno, un po' meno per chi aveva la macchina;

2) Ambiente e sale: tutto ben allestito, qualche piccola problema in una sala per le infiltrazioni d'acqua dovute al violento nubifragio, ma c'è stato un tempestivo intervento e tutto è stato risolto;

3) Organizzazione: impeccabile come ho avuto modo di dire anche personalmente agli amici del Circolo Partenopeo;

4) Sicurezza: perfetta come la volta scorsa; altro discorso per l'esterno che non è di competenza degli organizzatori (ne parlerò dopo);

5) Mostre e convegni: non ho potuto partecipare, ma mi hanno detto che hanno avuto grande successo e ne sono particolarmente felice conoscendo anche buona parte dei relatori, persone serie e competenti;

6) Affluenza e risultati: questo è il tasto dolente segnalato anche da Stefano. Se da un lato l'affluenza è stata sufficiente, anche se inferiore allo scorso anno, i risultati in termini economici sono stati deludenti e alla fine, assieme agli altri commercianti, si faceva la conta di quanto si era rimesso. Purtroppo penso che uno dei motivi di questa flessione rispetto allo scorso anno sia dovuta proprio alla location: Piazza Garibaldi non è ben vista dai napoletani (come tutti i luoghi vicini alle stazioni) e infatti non aver visto diversi clienti della zona mi ha convinto che sia questo uno dei motivi principali. Ho esposto queste mie osservazioni agli amici del circolo che hanno convenuto che questo può essere uno degli aspetti che hanno influito negativamente sull'andamento commerciale del convegno. Inoltre la vicinanza del convegno di Riccione, che all'ultimo ha stabilito la data, penso abbia indotto diversi commerciati presenti l'anno scorso a non partecipare. Purtroppo tutti i convegni hanno problemi, però penso che si debbano trovare strade alternative al continuo aumento dei costi per noi commercianti, soprattutto legati ai costi dei tavoli/stand e questo vale per tutti i convegni e non solo Napoli. Penso che la fine di Vicenza sia proprio dovuto a questo, e per questo motivo mi sono permesso di consigliare di trovare magari uno sponsor. Dobbiamo ricordarci tutti che i convegni ci sono perché vengono i commerciati e con le quote dei tavoli che noi paghiamo si possono così organizzare mostre e conferenze che purtroppo altrimenti non ci sarebbero. Mi auguro che questo connubio convegno+conferenze possa andare avanti e con l'impegno di tutti penso ci si possa riuscire.

Saluti a tutti

Simone Rocco di Torrepadula

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Credo sia importante la logistica, anzi fondamentale, pensate solo al mio caso che arrivo a Napoli da Milano e non avessi trovato un convegno facilmente raggiungibile....a Milano si penso' a questo, centrale, col metro, a Roma non mi dicono lo stesso perché se uno arriva da fuori in treno o deve andare lontano con un taxi non ci viene proprio, la logistica e' importante a meno di pensare solo a un bacino di tipo regionalistico....

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Vi ringrazio per la partecipazione.

 

Mi sono permesso di sollevare una questione che forse non viene sempre tenuta in debito conto, cioè quello che il Commerciante si aspetta dal Convegno.

 

Ovvio che io esprimo il mio personale parere, che però è abbastanza condiviso anche a livello di Associazione. Creare il connubio che si è realizzato a Napoli è il messaggio ideale che dovremmo trasmettere, a livello teorico, della numismatica; la NIP lo ha stabilito anche a livello statutario; quindi la strada è questa. Forse non è quello che si vede nella maggioranza dei convegni italiani, ma questa è la strada per coinvolgere positivamente anche le istituzioni, che forse così la smetteranno di vederci come i tombaroli o i ricettatori di turno (perdonatemi il linguaggio un po' forte ma sono fermamente che in alcuni soggetti delle istituzioni sia effettivamente così).

 

Se vogliamo sintetizzare tutti gli interventi, mi pare che siamo d'accordo che l'aspetto su cui dobbiamo lavorare, ognuno per le proprie possibilità, competenze e specificità, è l'aspetto dell'aumento della presenza di visitatori, che si porta dietro, ci auspichiamo, anche i risultati; oltre che consolidare comunque gli altri aspetti già positivi (logistica, sicurezza, ambientazione, ecc.).

 

Io comunque, a proposito dei risultati di questa opera di divulgazione, ribadisco che il lavoro sul campo è quello più efficace, ben conscio che sia anche quello più lungo e difficile. Dobbiamo far conoscere la numismatica e trasmettere, con la massima efficacia e trasporto, la bellezza di questa forma di collezionismo. Bisogna cercare di immedesimarsi in un interlocutore e farsi la domanda: " cosa mi aspetto di sentire che mi colpisca al punto tale che mi faccia avvicinare alla numismatica?" Ogni persona ha le proprie personali leve; ed è su questo punto che sta l'efficacia del messaggio e del risultato. Chi cerca un'identificazione di appartenenza (le monete della propria regione o città, o quelle di un luogo a lui caro), chi cerca un'analisi storica/geografica (le monete di una certa area o periodo storico), chi cerca anche solo l'investimento (classico esempio di chi investe in oro monetato), ecc.. Ad ogni interlocutore bisogna toccare le corde giuste. E nei convegni questi "normotipi" ci sono già, ognuno di noi lo è. Adesso bisogna sforzarsi di stimolare l'interesse in persone terze.

 

Perché una cosa è appurata; senza pensare alle monete correnti, ma quasi tutti, anche quelli non numismatici, abbiamo, o direttamente in famiglia o in situazioni limitrofe, avuto a che fare con accumuli di vecchie monete e banconote. Del nonno, dello zio, del parente; in ogni famiglia ce n'è uno. Poi c'è chi lo ha sviluppato come hobby e chi no. Se pensiamo solo a questo, il bacino dei potenziali interlocutori è immenso. Certo, non tutti saranno stimolati, ma il fatto stesso di far riflettere di come la moneta abbia sempre fatto parte, da quando è stata inventata, della nostra vita quotidiana, di tutti, deve far pensare che ognuno può esserne più o meno coinvolto. Ripeto, basta toccare i tasti giusti di ognuno.

 

Per quanto mi riguarda sono disponibile a parlarne di persona con chi è interessato ad approfondire la cosa.

 

Meglio verbalmente, è più efficace.

 

Il mio numero lo trovate sul Sito NIP

 

Buona serata a tutti

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Buona giornata

 

Non ho mai letto che alla zecca di Venezia ci fossero i "limatori" (così specificatamente denominati) c'erano però gli "ovrieri" ed i "mendadori", operai che dovevano effettuare il controllo del peso dei dischetti e mondarli per verificare se ce ne fossero di "fuori misura". Che poi i dischetti venissero sgrossati con una lima o con un tronchese .... è probabile.

 

(...)

 

saluti

luciano

 

Il discorso dei limatori meriterebbe spazio idoneo. Nel mio discorso a Napoli rappresentava solo uno degli argomenti affrontati.

 

Per quanto riguarda il tema in sè vorrei ricordare che anche Giuseppe Ruotolo (Presidente dell'Accademia di Studi Numismatici) ha ricordato che tra gli studiosi il fatto che i graffi di conio siano determinati dalla limatura dei tondelli (prima che vengano coniati e per portarli a peso) è dato solido ed acquisito. Ricordo che in tedesco i graffi di conio vengono definiti "Justiert" e in inglese "Adjusting marks", termini che definiscono l'aggiustamento di peso (chissà perchè da noi si usa il termine graffi di conio: oltretutto i tondelli erano coniati a freddo e di certo non si "attaccavano" ai conii...). Nelle zecche americane di fine XVIII ed inizio XIX secolo questi lavori erano svolti preferenzialmente dalle donne.

 

Documenti bolognesi riportano che a Venezia nell'epoca napoleonica venivano usati preferenzialmentete dei tornietti, capaci di asportare una lamina circolare di metallo dalla superficie della moneta. Rimane traccia di ciò in molti esemplari (anche del periodo Lombardo Veneto) che presentano sottili tracce e graffietti circolari. Nell'archivio bolognese si legge anche che l'uso dei tornietti era stato importato a Milano (periodo Napoleonico) ma con poca fortuna e la maggioranza degli operai continuava ad utilizzare le lime. Personalmente ritengo che questa stessa modalità, più affinata, servisse a portare a peso anche i tondelli del Regno d'Italia Sabaudo (Umberto I e VE III), e di ciò rimanga segno evidente nelle "patine a bersaglio" che appunto evidenziano nella loro formazione l'asportazione concentrica.

...

;)

Modificato da Giov60
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Concordo.....bisognerebbe solo capire perchè a Napoli rimanevano così evidenti anche dopo i colpi del bilanciere....forse perchè erano così profondi ?

 

Grazie.

 non mi convince la possibilità che fossero così rozzi da fare graffi cosi profondi invece che una limatura superficiale più omogenea, del resto mi viene difficile anche ipotizzare che venissero fatti in "post-produzione", deturpando volontariamente il volto del sovrano... apriamo un post ad hoc da tenere come riferimento e su cui discutere della cosa in modo più approfondito? lasciando spazio su questo thread per il convegno in se....

Modificato da Eldorado
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Awards

Riprendo dall'ultimo intervento sulle difficoltà a portare la numismatica in altri ambiti, è molto difficile indubbiamente, oggi sembra che la gente sia disorientata, senza riferimenti, i giovani non sembrano in molti avere valori e sono interessati a tutto ciò che è materiale, telefonini, vestiti, moto, status symbol...ci metti la crisi, le preoccupazioni per il futuro....e il quadro che ne esce non è entusiasmante.....è anche direi preoccupante....

In un contesto così è difficile, però paradossalmente potreste trovare qualche interlocutore in più che vuole staccare da tutto questo, calarsi nella storia, nella loro storia, nel passato che insegna anche il presente, in chi vuole riprendersi  una parte di se stesso, della sua identità, della sua cultura, oggi diciamolo alcuni non hanno più riferimenti.... c'è una grande confusione generale...

E allora parlare, ricordare la storia, fare riferimenti, e poi cercare di far venire il famoso brivido mettendogli in mano una moneta, il pezzo di storia, che ha girato migliaia di mani, a volte funziona, amici, conoscenti, scuole, Associazioni, Club, lo stesso forum, blog, cercare di far leggere la stessa Lamoneta, i mercatini, luoghi di incontro e di iniziazione,  certo i Circoli che una volta facevano questo ora soffrono, ecco perché internet diventa importante e la divulgazione, il proselitismo oggi secondo me sono anche più importanti della ricerca scientifica e sono la vera sfida numismatica e storica del futuro....comunque numismatica aperta, per tutti, basta piccoli gruppi per solo alcuni, ricordare che comprare una moneta si può, ricordare quanto ha fatto e fa il collezionismo privato dicendolo a testa alta .....un vile, povero denaretto medievale da solo pochi euro ti può aprire un mondo tutto da esplorare..... qualcuno, pochi, l'hanno capito....e questo lo può fare chiunque basta volerlo....

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Mi riallaccio al post di @dabbene solo per precisare che, per puntare a risultati, bisogna porre in atto iniziative di natura sistemica, organizzata.

 

In questo sta la mia disponibilità a parlarne.

 

Da iniziativa di volenterosi, bisogna passare ad azione studiata, coordinata e successivamente incisiva di un gruppo di persone (meglio) che trovano i mezzi e le strategie per porre in atto questo intento.

 

Venendo da esperienze manageriali ed imprenditoriali (in altri campi) posso portare il mio modesto contributo operativo.

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Ancora una riflessione poi lascio veramente agli altri.....l'impressione che ho avuto personalmente in questi ultimi anni e' che per avere numeri agli eventi e convegni, il che attenzione non e' equivalente a vendite di monete necessariamente, e' che si debbano fare degli eventi con tante componenti che possano interessare e portare più frequentatori e appassionati, offrire delle kermesse numismatiche, con anche conferenze, presentazione di libri, iniziative per i giovani, piccole mostre, ognuna di queste richiamerà persone, certamente servirà per la divulgazione numismatica, per le vendite non so, ma sono poi in fondo eventi anche vetrina per diffondere la numismatica e si presume che poi alcuni siano o saranno poi anche collezionisti.

Se mi permettete un ulteriore consiglio spassionato , promuovete sempre iniziative rivolte verso i giovani, di vario genere e tipologia, il collezionismo , lo studio, la passione passa e passerà di qui....su questo non ci sono dubbi....

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Concordo al 100% con l'analisi di Dabbene. Ma per fare tutto questo servono non poche risorse e se la strada è quella dell'aumento dei tavoli per gli espositori la fine dei convegni è certa (vedi Vicenza). Bisogna trovare altre fonti: sponsor, biglietti d'ingresso e non so che altro.

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Credo che la strada dello sponsor sia auspicabile, a Milano ci fu tra gli organizzatori del Convegno, ovviamente nel caso, credo che lo sponsor pensi di avere anche lui un ritorno di immagine, e non solo, per la propria clientela e l'evento dovrebbe avere certe caratteristiche.

Il biglietto, anche se credo che molti non avrebbero problemi per assistere a una buona e sicura giornata di numismatica completa, non dovrebbe penalizzare però almeno i giovani .

Nel contempo la situazione Circoli Italiani che a volte diventano loro stessi organizzatori non mi sembra delle migliori, il circolo Partenopeo direi che è l'eccezione in controtendenza rispetto al grosso delle altre realtà.

 

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Spero di non aver detto qualcosa di sbagliato....per MP sempre comunque....

Assolutamente e ci mancherebbe, mi riferivo alla discussione che ha aperto in tecnologie costruttive  :)

Avevo letto di fretta e non avevo capito che la discussione che ha aperto lei si trova nella sezione del forum "Tecnologie costruttive", quindi intendevo dove si trovava la discussione, non dove trovavo lei (dabbene)  :)

Max.

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Riprendendo l'ultimo spunto di dabbene (poi non penso di aggiungere altro, anche per non apparire ripetitivo) ed anche di Simone, l'operazione deve essere prima di tutto culturale e, sono assolutamente d'accordo, deve partire dalle basi.

 

Io personalmente ho imparato a conoscere gli imperatori romani dalle scuole medie (è passato qualche anno), facendo una scheda su ciascun imperatore, da Augusto fino ai Flavi. E' stata un'esperienza che mi ha affascinato. All'epoca non sapevo neanche che si potessero collezionare le monete romane.

 

E quando andai ad acquistare la mia prima moneta romana al Veronafil, che a quell'epoca si teneva al Palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra, mi si aprì un mondo. Comprai un antoniano di Gordiano III per 3000 lire. MI sembrava di aver acquistato un tesoro.

 

Premesso che forse oggi i ragazzi sono un po' più distratti di quanto lo eravamo noi da stimoli più facili e da mass media voraci (quindi forse la passione non è endogena, come è stata nel mio caso), noto però che quando ci si ferma a parlare con loro e gli si mostra qualcosa, allegandoci un po' di storia, spiegando il contesto e soprattutto, facendo fisicamente vedere una, passatemi la banalizzazione, fotografia di 2000 anni fa, o anche monetazione medioevale, più di qualcuno rimane affascinato. Oppure come nel caso, venendo a persone un po' più mature, di ragazzi universitari, sempre coinvolti sul medesimo argomento, rimangono quasi stupiti che queste cose possano essere anche collezionabili.

 

Ecco perché il deficit è principalmente informativo.

 

Venendo poi agli ulteriori spunti di Simone e dabbene, sicuramente la strada della riduzione del costo può essere giusta, ma se la leghiamo solo ed esclusivamente a fattori congiunturali. Se si vendesse decisamente di più nei convegni, sottoscriverei per pagare anche di più; però sempre e comunque in convegni in cui possibilmente ci siano le caratteristiche di quello di Napoli e precedentemente quelli NIP (infrastrutture, sicurezza e manifestazioni collaterali). Quello che poi Roberto Ganganelli ha scritto è l'augurio di una cabina di regia ed organizzazione unica su una piattaforma siffatta, sulla scorta di esperienze di paesi più avanti su questa strada, oltre ad altre indicazioni.

 

Quindi gli spunti ci sono tutti.

 

Adesso sta a tutti gli attori, collezionisti, studiosi, commercianti, a mettere in pratica queste indicazioni. Per quanto mi riguarda, sto già lavorando, nel mio piccolo, su questo. Ovviamente l'unione fa la forza...

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@@francesco77 io mi sento di ringraziare te, per l'amore e la dedizione e la sensibilità dedicata all'organizzazione di questo convegno, dalla cura nei minimi dettagli all'attenzione alla scelta delle date per evitare la sovrapposizione con altri convegni (purtroppo gli organizzatori di Riccione hanno -seppur involontariamente- un pò turbato l'affluenza organizzando il convegno all'ultimo istante...)

e ancora, dalla scelta della location non in un capannone industriale periferico ma bensi nel centro città, facilmente raggiungibile con qualsiasi mezzo, ai vari rinfreschi .. sembrava un matrimonio  :rofl: :yahoo:  :yahoo:

alla scelta della security che ha svolto ancora una volta un lavoro eccellente sventando qualsiasi iniziativa malevola sul nascere.

e infine e non ultimo all'altissima qualità degli espositori .. certamente una scelta di qualità e quantità superiore ad un convegno locale

 

non c'è stata nessuna nota spiacevole, se non il maltempo.. ma per questo nessuno poteva farci nulla, neanche tu!  :blum:  :blum:

 

per concludere un grande convegno organizzato da un grande staff composto da grandi uomini, con grandi cuori

 

grazie di tutto. Impaziente di poter partecipare al prossimo convegno.

 

F.

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  • 9 mesi dopo...
Il 4/9/2015 at 15:23, Nikko dice:

Qui Napoli, il convegno sta andando benissimo... Lamoneta c'è! :)

A sinistra il sottoscritto, a destra @@Layer1986
image.jpg

 

Il 5/9/2015 at 20:16, dareios it dice:

E' stato un piacere conoscere di persona @@dabbene @@Liutprand @@vox79 @@oedema  @@Alex0901  e tanti altri ancora.

Di seguito il tavolo approntato per lamoneta, tutto bello pieno di libri e cataloghi d'asta.

IMG_20150905_120209.jpg

 

Il 5/9/2015 at 20:18, dareios it dice:

Alex0901 mentre riceve da Mario (@@dabbene) alcuni libri e pubblicazioni

IMG_20150905_120151.jpg

 

Il 5/9/2015 at 20:21, dareios it dice:

Giovani numismatici napoletani....

IMG_20150905_120139.jpg

 

Il 5/9/2015 at 20:23, dareios it dice:

Altra foto del tavolo

IMG_20150905_120118.jpg

 

Ragazzi siamo pronti, anche quest'anno verrà messo a disposizione del forum Lamoneta e di tutti i forumisti un tavolo a titolo gratuito come base di appoggio per la distribuzione di materiale omaggio. Speriamo di esserci in tanti anche stavolta.

@dabbene @Reficul @incuso @rongom 

locandina 2016.jpg

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