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conservazione monete argento


pilzo

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Ciao a tutti.

Conservo le mie monete (anche quelle d'argento) nei classici raccoglitori a taschine trasparenti, di varie marche.

Noto che dopo un po' di tempo alcune monete d'argento (credo dipenda dal titolo) assumono una colorazione verde smeraldo. :( Direi che succede più frequentemente con i fogli di un certo tipo, che naturalmente intendo via via sostituire. Fra l'altro i raccoglitori non sono in un ambiente umido.

Sapete dirmi qualcosa di più ? Inoltre: è il caso di pulirle ? Parlo di monete cointemporanee, dal 1900 in poi. La patina sulle monete di rame e di bronzo la lascio stare, ma questo verde sull'argento ? Se avete già trattato il problema in passato, mi basterebbe il link del relativo thread ...

Grazie e Auguri di Buone Feste a tutti ;)
Gianni
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Se sono dei fogli a cursori.... lo ha fatto anche a me.
Io le ho strusciate delicatamente con un cencino soffice... sono tornate alla normalità.
Inutile dire che i fogli in questione stanno per frullare dalla finestra.
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Una volta pulite con del semplice cotone da pronto soccorso , conviene trasferirle in bustine nuove o in vassoi (scelta piu' costosa ma piu' sicura)


ciao
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Stava succedendo anche a me con i dollari d'argento, tra l'altro contemporanei (dal 2000 in poi) :(
I primi, proprio in corrispondenza delle aperture delle taschine stavano cominciando ad ossidare.
Alla fine mi sono deciso al "gran passo" e ho comprato le capsule apposite e un vassoio che le contiene. Ossidazione praticamente bloccata e.... sono talmente belle da vedere...
L'unico difetto è davvero il costo. Certo non ne vale la pena con monete comuni, ma con nummi d'argento.....

Prova a chiedere alla befana se te le può portare.... :P

AUGURI! :D :P :blink: :lol: :rolleyes: ;) B)
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Tanto per chiarire una volta per tutte :D :D :

L’argento si trova in natura sia allo stato elementare sia combinato, per esempio nell’argentite, solfuro di argento, Ag2S, che ne rappresenta il minerale più importante, sia in alcuni solfuri doppi come pirargirite, 3Ag2S - Sb2S3 e proustite, 3Ag2S - As2S3.
L’argento ha due isotopi stabili. L’elemento è distribuito in natura o allo stato nativo o come solfuro, arseniuro o cloruro. La maggior parte della sua produzione (3/4) deriva dalla lavorazione dei fanghi anodici, ottenuti dalla raffinazione del
rame. Dai sui minerali esso viene ricavato con il metodo al cianuro che consiste nel trattamento dei minerali stessi con una soluzione diluita di cianuro di sodio in presenza di O2.
L’argento a causa del suo potenziale di ossidazione (-0,80 volt) non può venire ossidato dall’ossigeno atmosferico; può venire invece ossidato in presenza di CN-, per la contemporanea formazione di un complesso poco dissociato, Ag(CN)-2, che lo induce a comportarsi come un discreto riducente

[Ag(CN)2]- + e- Ag+2CN- E°=0,31volt

la reazione globale di ossidazione può essere scritta
4Ag(s)+8CN+2H2O+O2(g) 4Ag(CN)2+4OH- :blink: :blink:

Dalla soluzione l’argento viene recuperato per trattamento con Zn in polvere. L’argento viene poi purificato per via elettrolitica.
L’argento è un metallo bianco, molle, con splendore caratteristico. È duttile e malleabile; fonde a 960,8 °C, bolle a 1950 °C; ha peso specifico 10,5. la sua resistività elettrica è 1,59 μΩcm; la conducibilità termica è 418 W/m•K. La posizione dell’argento nella serie elettrochimica indica una debole reattività chimica. Esso reagisce con lo zolfo e l’idrogeno solforato formando il solfuro, Ag2S; al calor rosso si combina con gli alogeni. Non reagisce con l’ossigeno; non è attaccato dall’acido cloridrico e l’acido solforico diluito; è attaccato invece dall’acido nitrico e, a caldo, dall’acido solforico concentrato. I più comuni composti dell’argento sono quelli contenenti l’elemento con numero di ossidazione +1. Esistono tuttavia anche composti in cui l’argento presenta numero di ossidazione +2, tra i quali il bifluoruro, AgF2. Il più comune sale d’argento è il nitrato, AgNO3, che viene ottenuto dissolvendo il metallo in acido nitrico

3Ag+4HNO3
3AgNO3+NO+2H2O :blink: :blink:

In soluzione ammoniacale il nitrato d’argento forma il complesso [Ag(NH3)2]+ facilmente ridotto ad argento da molti composti organici.
Con il cloro, il bromo e lo iodio, l’argento forma sali insolubili in acqua, con il fluoro forma invece un sale, AgF, che è molto solubile. L’ossido, Ag2O, è un solido bruno ottenuto trattando con l’idrossido di sodio la soluzione di un sale di argento.

ERGO:.....L'Argento non arrugginisce.
Cio' che si rovina sono solo le bustine...
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Grazie per i contributi, ma ... le idee non mi si sono chiarite, ma non per colpa delle formule chimiche citate da Diego.

Non parlavo della classica ossidazione bruna, che peraltro da quel che dice Lvtdiego non dovrebbe nemmeno apparire (ma come mai i soprammobili d'argento si ossidano ?).

E' proprio un colore verde smeraldo, che posso pensare sia dovuto all'ossidazione dei differenti metalli - rame, immagino - che si trovano nella moneta oltre alla percentuale (da 400 a 900 millesimi circa) di argento. O no ???

Comunque penso che seguirò il consiglio di aleroit2000 !!! :D

Ciaociao
Gianni ;)
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Lo stesso è capitato a me, Pilzo, con monete di argento, di bronzo, di rame, di CuNi.
Basta strofinare un po' con uno straccio morbido e dopo - naturalmente - buttare via i fogli :)
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L'ambratura scura...viene detta impropriamente "ossidazione"..ma quella è SOLFURO D'ARGENTO ed è garanzia per il metallo, perchè si presenta maggiormente dove la percentuale in argento è più alta (si pensi a vecchie once al 999/)...se c'è..c'è dell'argento "buono"...
la patina verdastra invece è data dalla combinazione/reazione chimica: rame (presente in traccia nell'argento), aria con tassi più o meno alti di umidità e....componenti della plastica della bustina che producono micromolecole gassose di anidridi.
La moneta in alta percentuale di argento comunque non ne risente infatti non viene intaccata e si puo' semplicemente rimuovere strofinandola.
Comunque non sono un chimico..e quanto sopra riportato nell'intervento precedente è semplicemente l'estratto di una lezione di ingegneria dei metalli all'università di Trento....
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Purtroppo il problema è che è difficile sapere che metalli ci sono oltre all'argento e soprattutto in che percentuali. Il verde è sicuramente sintomo di una grande presenza di rame, che magari ha reagito con la plastica e l'aria... :(
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Semplicemente strofindandole delicatamente non viene via il verde? Nemmeno imbevendo un po' di cotone con dell'alcol (vedi mio post su come pulire un vecchio rimasuglio di nastro adesivo)?
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Quando parlate di panno morbido, un panno di Daino, per interdere, quello con cui si puliscono le macchine, potrebbe andare bene, o si rischia di graffiare o rvinare la moneta.

Pgl.
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Ho una bella quantità di monete di vari metalli rovinate dalle famigerate bustine di plastica, quando mi sono accorto erano ormai conciate malamente, addirittura quel verde malefico mi si attaccava alle dita, alcune erano proprio corrose :angry: .
Inutile dire che le bustine sono finite nella spazzatura e non ne ho più utilizzate.
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[quote name='Mirko' date='24 dicembre 2004, 15:45']Semplicemente strofindandole delicatamente non viene via il verde? Nemmeno imbevendo un po' di cotone con dell'alcol (vedi mio post su come pulire un vecchio rimasuglio di nastro adesivo)?
[right][post="9340"]<{POST_SNAPBACK}>[/post][/right][/quote]

si è venuto via tutto il verde e anche un paio di macchie. l'alcool ha funzionato benissimo :D


cuti87 B)
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  • 2 settimane dopo...
:) Salve! sono l'ultimo arrivato, e se mi permettete sconsiglio l'utilizzo del cotone e degli straccetti per pulire le monete d'argento.
esistono in commercio dei bagni liquidi che permettono per immersione (alcuni minuti) nel prodotto, di pulire la moneta. Questi prodotti non rovinano assolutamente la moneta, sempre che questa sia veramente in argento.
Il prodotto che utilizzo si chiama SIPURO ed é prodotto dalla Reckitt Colman Svizzera. Spero di aver portato un piccolo contributo
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a me un numismatico mi ha detto diversi metodi fatti in casa a seconda del diverso tipo di metallo. per quelle in bronzo e rame: acqua, succo di limone e un cucchiaino di sale e tutto scompare a vista d'occhio, dopodichè una passatina in acqua demineralizzata per togliere i sali rimasti che possono corrodere la moneta; per l'argento mi hanno detto diverse persone di non usare l'alcool perchè poi provoca un patina color rosa dopo alcuni anni e di usare invece qualche bagno chimico come quello dell'argenteria di casa (ho provato e funziona davvero bene).
come panno uso sempre quello di daino o panni di cotone leggero anche se ho visto che nei negozi di numismatica vendono dei panni apposta che costano davvero, molto ma non so di che materiale sono composti.
buone pulizie :)
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