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Direttori stranieri musei italiani rimossi dal TAR


numa numa

Risposte migliori

Il 1/6/2017 at 13:53, Polemarco dice:

Non posso che prendere atto delle precisazioni di Gallienus (il riferimento al "campare la famiglia", come si comprende dai termini colloquiali usati,  non voleva essere offensivo, facevo riferimento ad un vasto ceto di accademici "romanisti" che abitualmente usavano e usano "il jus"; qualora sia stato inteso come offensivo o semplicemente fastidioso, mi scuso: non è nelle mie corde).

Allora abbiamo un altro problema: perchè mai questo uso sistematico da parte dei romanisti ? 

Mi spiego, intitolare un articolo o un un capitolo di un manuale con uno strafalcione avrebbe voluto dire rendersi ridicoli davanti a tutta l'accademia (non solo agli altri romanisti, ma ai civilisti, ai penalisti etc).

Considerate che stiamo parlando di esponenti veramente grandi di una disciplina.

Non mi sto rifacendo al principio dell'autorità: mi chiedo il perchè di questo uso.

Prassi, usi risalenti, il gusto un po' snob della lectio difficilior, altro ? 

Io penso che si tratti di coltismi, scelte un po' snobistiche di ripresa della terminologia ottocentesca. Avviene in tutti i settori, per esempio in ambito storico antichistico sono frequentissimi i neologismi dal greco e dal latino - anche quando del tutto innecessari, che danno una patina di erudizione ai titoli di libri e articoli. Penso per esempio alla diffusione straordinaria dell'aggettivo "poleico" in archeologia classica negli ultimi anni, o alla passione per "tralatizio" in ambito storico (conosco un docente universitario che lo pronuncia almeno un paio di volte per ogni ora di lezione). Gli esempi solo nel mio campo di studio sarebbero innumerevoli; credo sia una sorta di esclusivo linguaggio per iniziati.

 

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Un birignao pseudo-intellettuale insomma ...

inarrivabile quel racconto di Buzzati, ambientato negli anni Settanta , dove un critico per distinguersi e rendere la sua prosa piu esclusiva scriveva dei pezzi sempre meno intelleggibili fino a scrivere cose incomprensibili ma di un virtuosismo fonico accattivante che non mancava di suscitare autentica adorazione nelle bellissime , ricchissime e coltissime ragazze dell'alta borghesia milanese dell'epoca. Era una presa ingiro molto arguta di quel mondo che si voleva  piccare e atteggiare di profondità intellettuali ma che alla fine riesce solo a far un po' sorridere delle proprie evidenti debolezze e complessi di inferiorità latenti. 

Oggi gli anni Settanta sono passati da un pezzo, cosi le paure che Buzzati ha descritgo cosi bene, riaffiorano invece qua e la' - un po' come iceberg alla deriva - i complessi da intellettuale che caratterizzano qualche docente ormai un po' demode'...

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Il problema (si fa per dire) è che l'uso è collocato prevalentemente nel passato (gli articoli e i titoli sono numerosissimi) e tra persone di livello ma anche in epoca attuale.

Secondo me è quella g nascosta che lo richiama.

Probabilmente sto diventando come donna Prassede che trattava le idee come gli amici: ne aveva poche ed era loro molto affezionata.

La singolarità è che "il jus" è usato sistematicamente da Luciano Canfora, ma l'ho letto anche su testi di Santo Mazzarino 

Comunque:

IL LONFO

Il Lonfo non vaterca né gluisce
e molto raramente barigatta,
ma quando soffia il bego a bisce bisce,
sdilenca un poco e gnagio s'archipatta.
È frusco il Lonfo! È pieno di lupigna
arrafferia malversa e sofolenta!
Se cionfi ti sbiduglia e ti arrupigna
se lugri ti botalla e ti criventa.
Eppure il vecchio Lonfo ammargelluto
che bete e zugghia e fonca nei trombazzi
fa legica busia, fa gisbuto;
e quasi quasi in segno di sberdazzi
gli affarferesti un gniffo. Ma lui, zuto
t' alloppa, ti sbernecchia; e tu l'accazzi.

F. Maraini 

Modificato da Polemarco
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19 ore fa, Gallienus dice:

Penso per esempio alla diffusione straordinaria dell'aggettivo "poleico"...

Confesso: è la prima volta che sento usare questo aggettivo.

Ho provato a digitarlo in google e lo trovo utilizzato nell'ambito di frasi che sembrano esprimere il significato di "cittadino"  quindi dovrebbe derivare dal sostantivo greco πόλις cioè città.

Chiedo al Prof. di lettere antiche Gallienus se la mia deduzione è corretta.

Dovrò aggiornare le mie letture.:)

M.

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splendida la citazione del Lonfo tratta dalle Fànfole di di Fosco Maraini!

 

Allora non posso esimermi dal riportare il famoso brano di Dino Buzzati dove il critico d'arte Paolo Malusardi in visita alla Biennale di Venezia davanti ad un quadro astrattista per la cui critica si sente spaesato,ha un’illuminazione: far nascere dall’astrattismo una critica astrattista, infrangendo tutte le catene del linguaggio. 

 
“"Il pittore" scrisse, padroneggiato da un incalzante raptus”di del dal col affioriccio ganolsi coscienziamo la simileguarsi. Recusia estemesica! Altrinon si memocherebbe il persuo stisse in corisadicone elibuttorro. Ziano che dimannuce lo qualitare rumelettico di sabirespo padronò. E sonfio tezio e stampo egualiterebbero nello Squittina il trilismo scernosti d’ancomacona percussi. Tambron tambron, quilera dovressimo, ghiendola namicadi coi tuffro fulcrosi, quantano, sul gicla d’nogiche i metazioni, gosibarrre, che piò levapo si su predomioranzabelusmetico, rifè comerizzando per rerare la biffetta posca o pisca. Verè chi…
....
Sdraiata mollemente sul divano, Fabrizia Smith-Lombrassa, ragazza aggiornatissima o per dirla più elegantemente “assai avvertita”, leggeva avidamente il saggio critico. A un tratto scoppiò in una risata. «Senti, senti, Diomeda, che tesoro» disse volgendosi all’amica «senti come gliele canta, il Malusardi, a quei poveri figurativi...Rifè comerirzando per rerare la bi.ffetta posca o pisca!»
Risero di gusto entrambe.             «Spiritoso, niente da dire» approvò Diomeda. «Ah, io l’adoro, il Malusardi. È un formidabile!»
 
 
Pochi sanno che Buzzati ricopri' - al Corriere - anche il ruolo di critico d'arte nel 1966 (il racconto " Il critico d'arte", da cui è tratto il brano riportato sotto , fu pubblicato nella raccolta Sessanta Racconti che usci nel 1958).
adesso pero^la smetto... :) siamo ampiamente off topic ... ma in qualche modo bisogna pur ingannare l'attesa nelle more che il Consiglio di Stato si pronunci sui vari ricorsi :P
 
 
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18 ore fa, Polemarco dice:

Comunque:

IL LONFO

 

1 ora fa, numa numa dice:

splendida la citazione del Lonfo tratta dalle Fànfole di di Fosco Maraini!

adesso però... siamo ampiamente off topic ... ma in qualche modo bisogna pur ingannare l'attesa nelle more che il Consiglio di Stato si pronunci sui vari ricorsi :P

Hai ragione, qualcosa bisogna pur fare :D

petronius oo)

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2 ore fa, bizerba62 dice:

Confesso: è la prima volta che sento usare questo aggettivo.

Ho provato a digitarlo in google e lo trovo utilizzato nell'ambito di frasi che sembrano esprimere il significato di "cittadino"  quindi dovrebbe derivare dal sostantivo greco πόλις cioè città.

Chiedo al Prof. di lettere antiche Gallienus se la mia deduzione è corretta.

Dovrò aggiornare le mie letture.:)

M.

Sì, è così. È un sinonimo di "urbano" o "cittadino", che sono aggettivi derivanti dalla radice latina; "poleico" sarebbe il doppione derivante dalla radice greca. Elegante, dotto, ma complessivamente superfluo.

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Adesso, Gallienus dice:

Sì, è così. È un sinonimo di "urbano" o "cittadino", che sono aggettivi derivanti dalla radice latina; "poleico" sarebbe il doppione derivante dalla radice greca. Elegante, dotto, ma complessivamente superfluo.

poleico .. stessa radice di .. polemarco... :)

§

grandissimo Gigi Proietti, rende ancora piu' bello il Lonfo.. grazie Petronius!

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2 ore fa, numa numa dice:

poleico .. stessa radice di .. polemarco... :)

§

grandissimo Gigi Proietti, rende ancora piu' bello il Lonfo.. grazie Petronius!

E' la Repubblica di Platone: in casa di Polemarco, nel Pireo, a conversare di giustizia.

Era il secondo liceo classico: la ragazza era di molto carina ma, fortunatamente per me, di greco non capiva propria nulla.

Decisi che il mio primo figlio maschio si sarebbe chiamato Valerio Polemarco Gaio.

Non ho avuto figli maschi.

:)

Numa, se dici che Dio è grande, stavolta ti nego il saluto.

:spiteful:

Ora basta siamo OT, attendiamo il Consiglio di stato.

Polemarco 

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Quello che mi pare più strano è il numero di post che è stato fatto su questo argomento.....evidentemente molto sentito. Ma poi perché? A me ha molto annoiato. Scusate ma è così.....

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Che podsa essere materia noiosa ci sta tutto

che non soa rilevante proprio no. Se uno ha un minimo di conoscenza della posta in gioco. Ovvero della gestione di alcuni dei nostri piu' importanti musei e della conseguente valorizzazione e conservazione delle nostre risorse artistiche ed archeologiche, non dovrebbe meravigliarsi dei post nella discussione. 

A meno che non si faccia come Ficarrs di Striscia... che ho sentito dichiarare che lui non puo' proprio entrare nei musei perche e' allergico alla polvere.

Si. Pronunciato negli anni Duemila nel Oaese che si vanta di avere la maggior parte dei beni artistici mondiali ... sigh..

 

 

Se invece il riferimento e' alle divagazioni pseudo-letterarie della 'ultima parte della discusdione allora posso essere in parte d'accordo. 

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Pur essendo laureato in legge ho saltato a piedi pari tutte le discussioni giurisprudenziali dove professori del diritto cercavano  di spiegare e spiegarsi in base a quale criterio fosse stata presa questa decisione. Le sentenze del tar le conosciamo.... pochi giorni fa sono state zittite tutte le proteste fatte nel Salento per la Tap semplicemente seguendo il criterio dell'interesse nazionale e sovranazionale di quella opera 'strategica' giustificando il venire meno di alcuni interessi locali per beneficio di molti. Il diritto è giusto perché è stato deciso creato dagli addetti, poi bisogna vedere se lo è veramente in concreto. Le leggi fascistissime erano diritto e guai a non seguirle ma non possiamo dire fossero buone e giuste. I romani artefici del diritto schiacciavano il nemico e davano la cittadinanza a chi si sottometteva e imponevano il loro diritto agli altri. In epoca di fervida globalizzazione temiamo per il futuro se una legge a occhi di molti retrograda preferisce che i direttori dei musei piu importanti siano italiani. Una delle poche cose che il nostro paese può vantare è il patrimonio culturale e farlo amministrare a direttori italiani non mi sembra acerrimo. Ci hanno riempito la testa con la parola globalizzazione e ora gli Usa hanno eletto un presidente protezionista che vuole inquinare quanto dice lui boicottare le auto straniere massimizzare  tutto quello che sia americano. Noi abbiamo cultura storica e  poco altro. Se siamo un minimo protezionisti nella gestione di questo mi interessa poco purché sia amministrato bene. Oggi il problema è che pochi giovani vanno nei musei non se il direttore è straniero o italiano. Sono stato l'altro giorno al Cairo e non so chi sia il direttore del museo. Oh cavolo che ignoranza spero mi perdoniate. Cmq era uguale al 1999 perché per fortuna il potere che un direttore ha direttamente sulle opere è limitato dalla legge.

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2 ore fa, Devant81 dice:

Pur essendo laureato in legge ho saltato a piedi pari tutte le discussioni giurisprudenziali dove professori del diritto cercavano  di spiegare e spiegarsi in base a quale criterio fosse stata presa questa decisione. Le sentenze del tar le conosciamo.... pochi giorni fa sono state zittite tutte le proteste fatte nel Salento per la Tap semplicemente seguendo il criterio dell'interesse nazionale e sovranazionale di quella opera 'strategica' giustificando il venire meno di alcuni interessi locali per beneficio di molti. Il diritto è giusto perché è stato deciso creato dagli addetti, poi bisogna vedere se lo è veramente in concreto. Le leggi fascistissime erano diritto e guai a non seguirle ma non possiamo dire fossero buone e giuste. I romani artefici del diritto schiacciavano il nemico e davano la cittadinanza a chi si sottometteva e imponevano il loro diritto agli altri. In epoca di fervida globalizzazione temiamo per il futuro se una legge a occhi di molti retrograda preferisce che i direttori dei musei piu importanti siano italiani. Una delle poche cose che il nostro paese può vantare è il patrimonio culturale e farlo amministrare a direttori italiani non mi sembra acerrimo. Ci hanno riempito la testa con la parola globalizzazione e ora gli Usa hanno eletto un presidente protezionista che vuole inquinare quanto dice lui boicottare le auto straniere massimizzare  tutto quello che sia americano. Noi abbiamo cultura storica e  poco altro. Se siamo un minimo protezionisti nella gestione di questo mi interessa poco purché sia amministrato bene. Oggi il problema è che pochi giovani vanno nei musei non se il direttore è straniero o italiano. Sono stato l'altro giorno al Cairo e non so chi sia il direttore del museo. Oh cavolo che ignoranza spero mi perdoniate. Cmq era uguale al 1999 perché per fortuna il potere che un direttore ha direttamente sulle opere è limitato dalla legge.

vedi proprio questo è il punto : amministrare - gestire - bene

Non è vero che pochi giovani vanno nei musei. I giovani vanno se gli si spiega a cosa serve e cosa c'è da vedere in un museo e questo lo possono fare i due soggetti che sono piu' a contatto con i giovani : la famiglia e la scuola. Sono loro che hanno la primaria responsabilità.

Il direttore/gestore del museo è un 'facilitatore' . Meglio gestirà il museo/le collezioni, piu' renderà facile, interessante  e al limite divertente andare al museo maggiore sarà il numero di persone che lo visiteranno.

I direttori stranieri (che parola orribile da usare in una società multiculturale) si sono dati da fare e il numero di visitatori è cresciuto rispetto allo scorso anno. Merito loro - qualcuno diceva che non potevamo essere sicuri che il merito fosse loro (mai attribuire un merito in Italia - potrebbe essere scambiato per un segno di debolezza). In effetti vale lo stesso anche per l'allenatore  squadra di calcio: perche attribuire a lui il successo di una squadra quando in effetti è il pallone che è tondo responsabile delle vittorie o sconfitte sul campo.

Mettiamo pero' che siano stati loro - con le loro iniziative (eh si qui non ci piove di iniziative ne hanno fatte diverse -  è un dato di fatto). Mettiamo siano stati loro. Non varrebbe la pena continuare e vedere se riusciamo ad aiutare piu' gente ad andare e apprezzare i musei ? (senza che a nessuno venga l'allergia come a Ficarra ...)

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  • 2 settimane dopo...
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"La Sesta sezione del Consiglio, con le ordinanze 2471 e 2472, ha fissato per il 26 ottobre l'udienza pubblica per decidere con sentenza le questioni relative alla legittimità delle nomine dei direttori dei musei.

 

Il Consiglio di Stato quindi, "considerata la mancanza di pregiudizio nei confronti dei ricorrenti vittoriosi in primo grado - titolari di incarichi che durante il corso del processo continuano a svolgere - ha deciso, in via cautelare, che i direttori, le cui nomine erano state annullate dalle sentenze del Tar, riprendano a svolgere le loro funzioni in attesa della sentenza, a tutela della loro posizione lavorativa e retributiva (venuta meno con effetto immediato a seguito dell'annullamento del Tar)."

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5 ore fa, numa numa dice:

 

ehm...

cosa scrivevo qualche post piu' su ...

ah si, che il Consiglio di Stato avrebbe reintegrati i direttori...

cucu' @bizerba62 , @Druso Galerio

 

http://www.lastampa.it/2017/06/15/italia/cronache/musei-il-consiglio-di-stato-sospende-la-sentenza-del-tar-rientrano-i-direttori-licenziati-XMERW3lH35GPi4k5JhUv1O/pagina.html

Ciao.

Aspetterei a dare per scontata una decisione nel merito che non ha nulla a che vedere con le ordinanze cautelari che hanno accolto le "sospensive".

Non ho ancora letto le Ordinanze e sarei curioso di verificare se possa aver inciso sull'accoglimento delle sospensive la recentissima "manovriina" contenente l'emendamento "salva-direttori":

http://www.adnkronos.com/soldi/economia/2017/05/29/manovra-norma-che-salva-direttori-musei_FImfWgyXqWOHRZWElcnl6N.html

Diciamo che cambiare le regole del gioco in corsa e quando ci si accorge di aver "cannato " può rendere la vita molto più facile e permette di scaricare su altri (in questo caso il TAR del Lazio) iquelli che sono in realtà propri errori.

Il fatto stesso che si sia corso ai ripari in Parlamento, dovrebbe rendere palese che qualcuno non si sentiva esattamente sereno rispetto al quadro normativo all'interno del quale si è pronunciato il TAR.....e ha preferito "aggiustarlo".

Comunque, come già precisato in altri interventi, la questione non è quella di "fare il tifo" per il TAR o per il CdS.

La questione iniziale era posta nel senso che la decisione del TAR fosse tutt'altro che scandalosa.....contrariamente a quanto taluni volevano sostenere; e l'emendamento "salva-direttori, votato dal Parlamento in fretta e furia, mi pare che lo dimostri ampiamente.

saluti.

M.

 

 

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Poi, però, si indignano tutti perchè la Corte di cassazione ha chiesto di motivare la sentenza che nega la scarcerazione di Riina, cosa che può capire chiunque abbia sostenuto un solo esame di diritto, senza bisogno di essere avvocati (non dico che possano capirlo tutti perchè non riesco a far entrare in testa questo semplice concetto a chi parla di ciò che non conosce).

Questo non toglie che abbiamo il pieno diritto di sostenere che la norma sia un'aberrazione; bisogna rispettarla, non necessariamente condividerla

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22 minuti fa, luke_idk dice:

Poi, però, si indignano tutti perchè la Corte di cassazione ha chiesto di motivare la sentenza che nega la scarcerazione di Riina, cosa che può capire chiunque abbia sostenuto un solo esame di diritto, senza bisogno di essere avvocati (non dico che possano capirlo tutti perchè non riesco a far entrare in testa questo semplice concetto a chi parla di ciò che non conosce).

Questo non toglie che abbiamo il pieno diritto di sostenere che la norma sia un'aberrazione; bisogna rispettarla, non necessariamente condividerla

Magari per fortuna ci sono le sentenze che 'correggono' le aberrazioni :) 

cosi si torna ad essere un Paese 'normale' ( si fa per dire...) 

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@numa numa Se ho capito bene l'evolversi della vicenda, i direttori stranieri sono stati riammessi al lavoro in attesa che il Consiglio di Stato decida nel merito della vicenda. Personalmente, lo trovo corretto: se la questione è ancora da sbrogliare, è giusto che fino a che la decisione ultima non è stata presa, le cose rimangano come sono.

Detto questo però, non mi pare ci siano indizi che ci dicano - in termini giuridici - che la decisione del TAR sia scorretta, o addirittura che ricorrervi sia stato da parte degli autori del ricorso un'azione "temeraria" e/o priva di fondamento giuridico. Questo sarà deciso a suo tempo sempre dal Consiglio di Stato, e sarebbe prematuro ipotizzare un qualunque esito solo sulla base dell'attuale sospensiva del parere del TAR.

Riguardo ai possibili retroscena attinenti a "fronti contrapposti" all'opera in tutto questo ambaradam (che avevo malignamente ma temo realisticamente ipotizzato in passato) più andiamo avanti più li ritengo plausibili. A sbandierare troppo la buona fede si finisce a volte (chissà perchè) per sembrare un po' melliflui...!

 

 

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1 ora fa, Druso Galerio dice:

@numa numa Se ho capito bene l'evolversi della vicenda, i direttori stranieri sono stati riammessi al lavoro in attesa che il Consiglio di Stato decida nel merito della vicenda. Personalmente, lo trovo corretto: se la questione è ancora da sbrogliare, è giusto che fino a che la decisione ultima non è stata presa, le cose rimangano come sono.

Detto questo però, non mi pare ci siano indizi che ci dicano - in termini giuridici - che la decisione del TAR sia scorretta, o addirittura che ricorrervi sia stato da parte degli autori del ricorso un'azione "temeraria" e/o priva di fondamento giuridico. Questo sarà deciso a suo tempo sempre dal Consiglio di Stato, e sarebbe prematuro ipotizzare un qualunque esito solo sulla base dell'attuale sospensiva del parere del TAR.

Riguardo ai possibili retroscena attinenti a "fronti contrapposti" all'opera in tutto questo ambaradam (che avevo malignamente ma temo realisticamente ipotizzato in passato) più andiamo avanti più li ritengo plausibili. A sbandierare troppo la buona fede si finisce a volte (chissà perchè) per sembrare un po' melliflui...!

 

 

No Druso Galerio

qui si poteri ci sono soli quelli molto deboli di chi - non cintento sell'esito delle  selezioni da parte del Ministero - si e' appigliato a dei cavilli ( o se non vogliamo chiamarli cosi ) a delle norme che si ritengono superate dalle legiferazione comunitaria. Non vedo proprio che poteri forti vi siano in gioco a meno che si reputi tale quello parecchio sgangherato universitario che pensa di agire come forza centripeta quando invece probabilmente non si e' accorto di girare a vuoto in un meccanismo  piu grande di lui...

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Oddio, se si trattasse di un mero "appigliarsi ai cavilli" così tanto evidente, forse non avremmo una sentenza a favore del Tar e il Consiglio di Stato ancora al lavoro per capire se quest'ultima è corretta. E questo anche in relazione alla legislazione comunitaria, che come già ricordato da altri in passato non sostituisce o supera tout court quella nazionale, ma viene assimilata con modi e termini particolari.

Onestamente mi sembra che tu parta dalla posizione preconcetta che l'operato del ministero sia stato, oltre che illuminato nelle intenzioni (cosa si cui si può essere d'accordo, e io lo sono, ma che resta comunque opinabile e non vangelo), anche perfetto in termini burocratici.

Ebbene,come si vede da tutta la vicenda, è un qualcosa di tutt'altro che lapalissiano. Forse hai ragione. Forse invece ha ragione l'universitario che chissà per quale motivo definisci "sgangherato" (?)- Ricorrere è un'opzione percorribile, indipendentemente dall'esito, non un gesto di lesa maestà sintomo di poca intelligenza.

Continuo a credere che dietro tutta la questione, ci sia uno scontro di "weltanschauung" relativamente ai beni culturali, dove entrambe le fazioni ritengono di detenere la verità rivelata. Vedremo chi si spezzerà le corna.

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Io un'idea me la sono fatta:

Il ministero ha provato a fare qualcosa di nuovo, di diverso rispetto al passato, riguardo a queste nomine.

E' quindi quasi inevitabile che qualcuno le contesti per vie legali, ci sta. Quindi si trova un giudice che per qualche motivo suo tiene molto all' "italianita'" delle nomine (come quelli che tenevano molto all'italianita' di Alitalia, vi ricordate ?)

poi visto che

1) tanto c'e' almeno un'altro grado di giudizio percui le castronerie peggiori li possono essere corrette

2) esiste una leggina, palesemente in contrasto con l' acquis communautaire , ma che fornisce una buona pezza d'appoggio.

3) si possono facilmente  aggiungere altre due o tre obiezioni (colloquio vi Skype e procedure farraginose) estremeamente pretestuose, ma che comunque mettono piu' carne al fuoco

4) nessuno ti chiedera' mai conto del tuo operato

5) farai contenti almeno un paio di candidati tromabti ma evidentemente ben connessi.

in quella posizione e dati i punti qui sopra, fossi il giudice del tar,  anch'io avrei fatto cosi'.

In tutto questo chiaramente la giustizia c'entra ben poco.

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Awards

Ah, ho capito, quindi universitario è da intendersi come riferito a "potere". Beh, tanto più, non capisco a che titolo il presunto "potere" universitario debba essere definito sgangherato. Forse che, se avesse manifestato maggiore entusiamo per le iniziative ministeriali, sarebbe stato meno sgangherato?

Suvvia...

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1 ora fa, numa numa dice:

Non ho definito sgangherato l'universatario bensi l'ambiente universitario 

Perchè? La decisione del T.A.R. sarebbe stata "ispirata" dall'ambiente universitario italiano "sgangherato"?

Francamente mi pare che si stia rasentando la discussione da bar....manca solo che si dica che il TAR ha deciso così perchè gli era antipatico il ministro Franceschini...e poi le abbiamo dette tutte.

Non capisco che c'entri "l'ambiente universitario" con la decisione del TAR, dal momento che se quelle persone (i candidati esclusi) che hanno fatto ricorso fossero rimaste inerti, nessuno avrebbe avuto (e potuto avere) nulla da ridire.

Tanto meno "l'ambiente universitario" che, in quanto tale, sgangherato o meno, non era legittimato ad impugnare la graduatoria.

1 ora fa, giulira dice:

2) esiste una leggina, palesemente in contrasto con l' acquis communautaire , ma che fornisce una buona pezza d'appoggio.

Non è una "leggina"...è una legge dello Stato, che infatti si sono prontamente impegnati a modificare lo scorso 29 maggio, con l'emendamento "salva-direttori", per provare a metterci una pezza.

Quindi, come vedi, il problema c'era...altrimenti non ci sarebbe stato alcun bisogno di intervenire legislativamente.

 

1 ora fa, giulira dice:

Si possono facilmente  aggiungere altre due o tre obiezioni (colloquio vi Skype e procedure farraginose) estremeamente pretestuose, ma che comunque mettono piu' carne al fuoco

Qualcuno di Voi, che ha sostenuto concorsi pubblici o anche solo esami universitari statali (non quelli all'Università delle merendine, però), è mai stato interrogato privatamente e/o via skype?

Per quanto riguarda le "farraginosità" delle procedure, basta renderle chiare e trasparenti....e non mi pare che sia colpa del TAR se la prova d'esame di qualcuno (probabilmente bravissimo e titolatissimo) si è svolta non in pubblico, come è previsto da qualunque legge o regolamento che governa le assunzioni nel pubblico impiego.

Se poi invece ci siamo improvvisamente scoperti di "larghe vedute" e riteniamo non più necessario che gli esami per un impiego statale si svolgano pubblicamente e che certi incarichi dirigenziali non siano più appannaggio dei soli cittadini italiani, basta scrivere le suddette leggi ed i suddetti regolamenti in modo tale che ciò sia previsto e stabilito (e sempre che ciò sia compatibile con la nostra Costituzione).

Per me non c'è alcun problema.

Occhio però che allora dovremo anche accettare che al ministero della difesa o degli interni o degli esteri ci possano essere dirigenti che non sono cittadini italiani.

Perchè è ovvio che il senso della "leggina" che riserva i posti dirigenziali nelle amministrazioni dello Stato a cittadini italiani è quello di tutelare l'interesse nazionale, che si suppone (forse ingenuamente...o forse no, ma questo è un altro discorso) che possa non essere perseguito da uno straniero. 

Ma va bene tutto, se viene previsto dalla legge.

Vogliamo assumere dei generali "Lanzichenecchi" al ministero della Difesa o agli Interni?

Benissimo. Però prima bisogna cambiare le leggi che attualmente dispongano che quegli incarichi siano ricoperti da italiani.

L'importante è non dare la colpa al TAR perchè ha applicato la legge ed i regolamenti vigenti nel nostro Ordinamento (tanto vigenti che tentano di cambiarli per salvare la faccia e provare a sistemare le cose).

Si. Perchè la vera figura di m--rda che ha fatto l'Italia ed il vero "scandalo" non dipende dalle sentenze del TAR, ma dal successivo tentativo "levantino" il cambiare le regole del gioco durante la partita.

Questo però non lo scrivono i  giornali... nè, il ministro Franceschini, ce lo viene a dire.

M.

Modificato da bizerba62
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