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Guest utente3487

Non credo si possa parlare propriamente di svista. Al commendator Bobba venne richiesta una perizia, credo fine a se stessa, nel senso che il Bobba era credo, intimamente cosciente che la moneta non poteva essere "autentica" nel senso stretto della parola, dato che con la sua esperienza non poteva non sapere che si trattava semplicemente di una coniazione privata, fatta al di fuori della Zecca e peraltro senza nessuna documentazione a seguito (esempio: pezzi coniati, ente ordinante, zecca di produzione ecc). Ritengo quindi che la stessa perizia sia stata inopportuna per l'esemplare di cui stiamo discutendo. Con il senno di poi potrei pensare che venne richiesta e ottenuta (la perizia) per poter vendere altri esemplari a nostalgici monarchici o a collezionsiti che testardamente insistevano nel richiedere monete attribuibili a Umberto II.

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Ciao a tutti.

Visto che è stato evocato il mio "spirito", ne approfitto per riportare, a beneficio di coloro che ne fossero interessati, la lunga discussione svoltasi sul forum di Ebay:

http://forums.ebay.it/thread.jspa?threadID...e=1190641884743

Vorrei inoltre osservare che definire una "grossa svista" l'aver certificato e sigillato la patacca in esame come appartenente alla monetazione di Umberto II, mi pare una definizione alquanto benevola.

Non tanto in sè (l'errore può capitare a tutti) ma per il rango rivestito dall'Autore e per il "corredo" di imprecisioni che hanno accompagnato tale certificazione; entrambi fattori che hanno provocato un danno evidente alla vera numismatica.

Intanto la patacca (a cui già all'epoca della sua "scoperta" venne attribuito un grado di rarità ed una stima di totale fantasia) è oggi riportata in molti cataloghi come presunta monetazione di Umberto II, e ciò senza che sulla stessa si sia mai operato un serio vaglio circa la sua effettiva esistenza, ma semplicemente riportando pedissequamente quanto attestato dal Comm. Bobba.

Inoltre, e qui do pienamente ragione a Paolino, non basta ipotizzare (ponendo un " punto interrogativo") che tale coniazione possa essere un progetto se non si dispongono di oggettive indicazioni in merito.

Trovo fra l'altro quanto meno curioso che si metta in asta un tondello sigillato e certificato come moneta, presentandolo però come progetto (con punto interrogativo!)

Poi, è vero che oggi si compra di tutto e che con i propri soldi ciascuno fa quello che vuole ma, per favore, non cerchiamo dare a tutti i costi una veste di presentabilità numismatica ufficiale ad un oggetto che è evidentemente una medaglia privata.

Questo anche per non costituire un pericoloso precedente che domani potrebbe riservarci spiacevoli sorprese, quali quelle che evocava Paolino...("fascetti" e "fascioni" del Duce in testa).

Saluti.

Michele

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  • 3 settimane dopo...

In un articolo di CN (n. 52 - aprile 1994 - pagina 50), nel quale il dott. Traina Mario rispondeva alle richieste di un lettore sulle presunte monete di Umberto II, viene pubblicata una lettera nella quale Umberto II da Cascais, dietro esplicita richiesta, smentì la possibilità che fossero state battute monete in suo nome e con la sua effigie durante il breve periodo del suo regno.

La lettera fu inviata in data 21 maggio 1982 dal ministro della Real Casa, Falcone Lucifero.

post-4217-1192276525_thumb.jpg

Modificato da legionario
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Se proprio vi interessano monete battute a nome di Umberto II basta volgere l' attenzione collezionistica al suo antenato Umberto II Conte di Moriana e di Savoia e marchese in Italia (1080-1103) :D

Modificato da piergi00
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