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IGNORED

Dracma di Antonino Pio


gpittini

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DE GREGE EPICURI

Stasera vi mostro una dracma alessandrina di Antonino, recentemente entrata in collezione. Il diritto non è bellissimo, ma mi accontento; intorno al busto riesco a leggere solo: ANTωN..., con quella strana commistione di maiuscole e minuscole dell'alfabeto greco. Del resto, la "omega minuscola" sarà usata correntemente come maiuscola nel mondo bizantino. Al rovescio, la figura è quella della speranza (in greco ΕΛΠΙΣ), che però non è nominata: si legge solo ΕΝΔΕ/ ΚΑ, undici, evidentemente l'anno di regno.  La moneta pesa 22,7 g. e misura 33 mm.  Classificabile come Dattari-Savio 2543/126,  e VMR 2543.

Queste dracme si trovano generalmente in condizioni mediocri, sia per l'usura della circolazione, sia (probabilmente) perchè coniate fin dall'origine con una tecnica piuttosto affrettata. Sono quasi sempre molto "granulose", e con irregolarità e fratture del bordo. Ma forse proprio questo conferisce loro un fascino tutto particolare.

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1 ora fa, gpittini dice:

DE GREGE EPICURI

Stasera vi mostro una dracma alessandrina di Antonino, recentemente entrata in collezione. Il diritto non è bellissimo, ma mi accontento; intorno al busto riesco a leggere solo: ANTωN..., con quella strana commistione di maiuscole e minuscole dell'alfabeto greco. Del resto, la "omega minuscola" sarà usata correntemente come maiuscola nel mondo bizantino. Al rovescio, la figura è quella della speranza (in greco ΕΛΠΙΣ), che però non è nominata: si legge solo ΕΝΔΕ/ ΚΑ, undici, evidentemente l'anno di regno.  La moneta pesa 22,7 g. e misura 33 mm.  Classificabile come Dattari-Savio 2543/126,  e VMR 2543.

Queste dracme si trovano generalmente in condizioni mediocri, sia per l'usura della circolazione, sia (probabilmente) perchè coniate fin dall'origine con una tecnica piuttosto affrettata. Sono quasi sempre molto "granulose", e con irregolarità e fratture del bordo. Ma forse proprio questo conferisce loro un fascino tutto particolare.

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Concordo su tutto, molto affascinanti

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EGYPT, Alexandria. Antoninus Pius. AD 138-161. Æ Drachm (34mm, 22.60 g, 12h). Dated RY 11 (AD 147/8). Laureate, draped, and cuirassed bust right / Elpis advancing left, holding flower and raising hem of skirt; L ЄNΔ Є KATOV (date) around. Köln 1578; Dattari (Savio) 2543 var. (legend breaks); K&G 35.404. Good VF, green patina with earthen highlights.

La scritta sul rovescio è L ЄNΔ Є KATOV, cioè L (simbolo che precede l'anno) seguito da 'undicesimo' in greco. La figura femminile (Elpis) tiene un fiore nella mano destra e con la sinistra si alza un lembo della gonna.

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17 ore fa, gpittini dice:

DE GREGE EPICURI

Stasera vi mostro una dracma alessandrina di Antonino, recentemente entrata in collezione. Il diritto non è bellissimo, ma mi accontento; intorno al busto riesco a leggere solo: ANTωN..., con quella strana commistione di maiuscole e minuscole dell'alfabeto greco. Del resto, la "omega minuscola" sarà usata correntemente come maiuscola nel mondo bizantino. Al rovescio, la figura è quella della speranza (in greco ΕΛΠΙΣ), che però non è nominata: si legge solo ΕΝΔΕ/ ΚΑ, undici, evidentemente l'anno di regno.  La moneta pesa 22,7 g. e misura 33 mm.  Classificabile come Dattari-Savio 2543/126,  e VMR 2543.

Queste dracme si trovano generalmente in condizioni mediocri, sia per l'usura della circolazione, sia (probabilmente) perchè coniate fin dall'origine con una tecnica piuttosto affrettata. Sono quasi sempre molto "granulose", e con irregolarità e fratture del bordo. Ma forse proprio questo conferisce loro un fascino tutto particolare.

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Mi piacciono molto anche per questo aspetto 'grezzo'. La simbologia dei tipi è comunque molto bella e rappresenta vari tipi di sincretismo tra divinità egizie e greco-romane sicuramente interessante.

Fabio

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