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I longobardi a nord di Milano – Giornata di studi – 21 Settembre 2019


Risposte migliori

Ciao, al post n. 59 si vede la copertina degli estratti del convegno. 

Per avere una pubblicazione in toto bisognerà aspettare l'uscita del n, 5 di archeologia barbarica, suppongo nel 2020.

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Modificato da Adelchi66
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Il 22/9/2019 alle 12:47, Adelchi66 dice:

...

Ripeto, che io sappia a Castelseprio non è stato ritrovato alcun tremisse stellato o "Flavia" che dir si voglia. 

 

 

 

Che non si siano ritrovate flavie di ‘Sibrium’ a Casteseprio non e’ poi cosi sconvolgente in quanto gia’ le flavie sono monete rarissime e le loro provenienze vengono essenzialmente dal ritrovamento di Ilanz ( conservato interamente a Coira) , Mezzomerico ( in oarte disperso e conservato parzialmente presso il Castello A Milano)

e in parte da ritrovamenti singoli che pero’ potrebbero non avere alcuna attinenza con  la zecca di origine della moneta ( vedi soprattutto ritrovamenti in Corsica/Sardegna ove la demonetizzazione ha operato assai piu’ blandamente). 

Di sibrium sonk comunque noti diversi esemplari, di antica provenienza ( in vecchie collezioni) e da ripistigli singoli piu’ recenti - tra le rare flavie e’ forse una delle zecche meno rare delle altre. 

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10 ore fa, Adelchi66 dice:

E comunque non è affatto pacifico che tali monete venissero coniate proprio a Castelseprio. 

Concordo 

la questione se le Flavie provenissero da un’ unica zecca centralizzata o avessero origine nelle rispettive citta’ / centri dei quali portano il nome e’ tuttora aperta 

sono in ogni caso una delle emissione di piu’ grande fascino del periodo cosiddetto ‘barbarico’  ( che di barbaro - inteso nel senso riduttivo del termine) ha ben poco e una rivalutazione storica di questa fase è gia’ in atto ...

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In apertura del suo intervento Arslan ha mostrato questo mezzo follis di Giustiniano, dicendo che a seguito del rastrellamento operato dai franchi la moneta ostrogota e bizantina scomparve quasi completamente dalla Valle padana. Ha aggiunto che questo mezzo follis è l'unico ritrovato in Lombardia. 

Allora mi chiedo : è veramente così rara questa moneta?, o più semplicemente è rara nei ritrovamenti in Lombardia? E ancora, dove veniva coniata? Forse a Ravenna?

 

Screenshot_20190925_210056.jpg

Modificato da Adelchi66
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  • 3 settimane dopo...

Riprendo questa discussione ora che ho un po’ più di tempo per postare poi le monete che sono anche state oggetto della Giornata e che erano esposte a Milano al Museo Archeologico in una mostra temporanea sui Longobardi sul tema “ i tremisse d’oro di Castelseprio “, inizio con la vetrina e la cartellonistica, il tutto era inserito nella zona archeologica del Museo dedicata ai longobardi 

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La vetrina 

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5 ore fa, Adelchi66 dice:

I tremissi di Desiderio esposti erano tutti per Castelseprio? 

I tremisse stellati di Desiderio provengono da Mezzomerico e sono tornati alle Civiche Raccolte Numismatiche di Milano.

Di Castelseprio c’e’ il tremisse in oro a nome  di Giustiniano I.

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Il 25/9/2019 alle 15:03, Adelchi66 dice:

In apertura del suo intervento Arslan ha mostrato questo mezzo follis di Giustiniano, dicendo che a seguito del rastrellamento operato dai franchi la moneta ostrogota e bizantina scomparve quasi completamente dalla Valle padana. Ha aggiunto che questo mezzo follis è l'unico ritrovato in Lombardia. 

Allora mi chiedo : è veramente così rara questa moneta?, o più semplicemente è rara nei ritrovamenti in Lombardia? E ancora, dove veniva coniata? Forse a Ravenna?

 

Screenshot_20190925_210056.jpg

Probabilmente intendeva rara in lombardia

non e’ una moneta rarissima di per se’ 

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6 ore fa, dabbene dice:

I tremisse stellati di Desiderio provengono da Mezzomerico e sono tornati alle Civiche Raccolte Numismatiche di Milano.

Di Castelseprio c’e’ il tremisse in oro a nome  di Giustiniano I.

Intendevo se le "zecche" esposte alla mostra erano tutte per Castelseprio? 

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4 ore fa, numa numa dice:

Probabilmente intendeva rara in lombardia

non e’ una moneta rarissima di per se’ 

Capisco che non è una moneta particolarmente rara in generale, mi chiedevo appunto se fosse così rara nei ritrovamenti da scavi archeologici in Lombardia e quali ne fossero le cause. 

Mi piacerebbe sapere il vostro parere sul"rastrellamento" da parte dei Franchi di tutte le monete disponibili o se, secondo voi, si possono considerare altre cause. 

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6 ore fa, Adelchi66 dice:

Capisco che non è una moneta particolarmente rara in generale, mi chiedevo appunto se fosse così rara nei ritrovamenti da scavi archeologici in Lombardia e quali ne fossero le cause. 

Mi piacerebbe sapere il vostro parere sul"rastrellamento" da parte dei Franchi di tutte le monete disponibili o se, secondo voi, si possono considerare altre cause. 

Indubbiamente se Arslan parla di rastrellamento lo dice come motivazione base però effettivamente come accennato sopra ci potrebbero essere concause, tipo un solo ritrovamento in Lombardia e’ da riflessione e quindi cosa circolava in Pianura Padana nel periodo ?

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5 ore fa, dabbene dice:

Indubbiamente se Arslan parla di rastrellamento lo dice come motivazione base però effettivamente come accennato sopra ci potrebbero essere concause, tipo un solo ritrovamento in Lombardia e’ da riflessione e quindi cosa circolava in Pianura Padana nel periodo ?

Secondo Arslan dopo la fine della guerra  goto-bizantina questi ultimi non riuscirono a rimonetizzare sufficientemente la pianura padana, solo nella parte orientale ci fu una penetrazione di moneta ravennate. 

Tutto il territorio soffri di una grave penuria che forse dei privati, forse ecclesiastici, cercarono di alleviare con una produzione autarchica di piccolissimi nominali che ben presto sparirono a causa della crisi delle istituzioni. Al loro arrivo i Longobardi trovarono un territorio demonetizzato e il tremisse di Castelseprio sta a dimostrare che dovettero arrangiarsi con una produzione propria cui si aggiungeva una precisa volontà di impedire l 'ingresso di moneta bizantina all' interno del regno. 

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Ai tempi, quando ero ragazzino ?, andai a sentire una conferenza al Civico Verri di Biassono di Arslan, ne feci una discussione che riporta qualche riflessione di Arslan interessante sul ripostiglio di Brescello,

 

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Mi piace condividere anche qualche immagine di quello che ho visto anche perché temo che una occasione simile non so  se si ripeterà ...

Qui il simbolo della mostra 

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Modificato da dabbene
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4 minuti fa, Adelchi66 dice:

Il bello è che è stato rinvenuto in una canaletta di scolo presso la chiesa di S. Giovanni... Come cavolo ci è finito? 

Beh in effetti ...diciamo che si e’ conservata bene però ?

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