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IGNORED

I "sesterzi" di Giovanni Cavino


Maimonide

Risposte migliori

Vi sono diversi falsi rinascimentali di monete romane, in modo particolare di sesterzi. Però vi sono anche opere pregevoli , imitazioni, che riscuotono un grande interesse numismatico, volto a considerare l'evoluzione dell'amore di questa scienza, ed il cambio di moda nel Rinascimento. Pregevoli imitazioni sono ad esempio i sesterzi di Giovanni Cavino, padovano. L'interesse per l'Antichità stava riaffiorando, anche grazie ad importanti scoperte di marmi ecc. Questo nascente interesse fece si che tutto ciò che stava riaffiorando, non veniva visto come materiale da reimpiego, ma bensì come tracce del nostro passato. 
Giovanni Cavino ebbe rapporti con gli intellettuali della sua epoca, per i quali era forte l'interesse per le medaglie di Roma Antica.
I sesterzi del Cavino hanno tre particolarità: la prima è che vi sono sesterzi del tutto inventati; la seconda è che sono sesterzi con alcune varianti significative dalle monete originale; l'ultima è che sono monete identiche alle originali. Queste ultime sono molto fedeli alle originali, tanto da indurre alcuni eminenti numismatici, nell'errore di considerarli d'epoca romana. C'è da dire che la coniazione , ed anche la fusione di queste monete "romane" rinascimentali, riscosse molto successo, e la loro coniazione, e fusione andò avanti anche dopo la morte del Cavino.
I sesterzi di Giovanni Cavino si riconoscono per il tipicolo color giallo / nocciola dell'oricalco (nel XVI secolo vi era difficoltà nel reperire lo zinco, per questo i tondelli siano stati ottenuti con la fusione di monete antiche, o con lega di stagno e piombo. La maggior parte delle monete del Cavino hanno una patina da invecchiamento da medagliere; altre presentano patine aggiunte. C'è poi da aggiungere che vi sono sesterzi coniate e sesterzi fusi. Questi ultimi sono ben più riconoscibili di quelli coniati, che sono invece più insidiosi.
I sesterzi coniati sono di una tale abilità da mettere in errore anche diversi esperti. Tuttavia i "sesterzi padovanini" si presentano: A) con il bordo troppo tondo e regolare ; B) il tondello è troppo sottile; C ) la perlinatora è ben in rilievo ed è in genera completa; D) le lettere sono squadrate e basse, soprattutto le lettere N ed M -larga alla base, stretta in alto. La H e la lettera D si presentano come massicce e squadrate; invece la A e la V  esili e nette.
Però c'è da sottolineare come, seppur rinascimentali e non della Roma Antica, queste pregevoli opere hanno riscosso e riscuotono un enorme interesse numismatico , soprattutto per l'interesse rinascimentale verso le antichità classiche.

Se qualcuno di voi potesse postare delle monete "romane" del Cavino , e delle monete originali, glie ne sarei molto grato. Così anche da far paragoni e far comprendere meglio al neofita (a me in questo caso ehehe) le differenze.


Fonte: Cronacanumismatica 
 

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Il 9/1/2020 alle 07:56, Maimonide dice:

Vi sono diversi falsi rinascimentali di monete romane, in modo particolare di sesterzi. Però vi sono anche opere pregevoli , imitazioni, che riscuotono un grande interesse numismatico, volto a considerare l'evoluzione dell'amore di questa scienza, ed il cambio di moda nel Rinascimento. Pregevoli imitazioni sono ad esempio i sesterzi di Giovanni Cavino, padovano. L'interesse per l'Antichità stava riaffiorando, anche grazie ad importanti scoperte di marmi ecc. Questo nascente interesse fece si che tutto ciò che stava riaffiorando, non veniva visto come materiale da reimpiego, ma bensì come tracce del nostro passato. 
Giovanni Cavino ebbe rapporti con gli intellettuali della sua epoca, per i quali era forte l'interesse per le medaglie di Roma Antica.
I sesterzi del Cavino hanno tre particolarità: la prima è che vi sono sesterzi del tutto inventati; la seconda è che sono sesterzi con alcune varianti significative dalle monete originale; l'ultima è che sono monete identiche alle originali. Queste ultime sono molto fedeli alle originali, tanto da indurre alcuni eminenti numismatici, nell'errore di considerarli d'epoca romana. C'è da dire che la coniazione , ed anche la fusione di queste monete "romane" rinascimentali, riscosse molto successo, e la loro coniazione, e fusione andò avanti anche dopo la morte del Cavino.
I sesterzi di Giovanni Cavino si riconoscono per il tipicolo color giallo / nocciola dell'oricalco (nel XVI secolo vi era difficoltà nel reperire lo zinco, per questo i tondelli siano stati ottenuti con la fusione di monete antiche, o con lega di stagno e piombo. La maggior parte delle monete del Cavino hanno una patina da invecchiamento da medagliere; altre presentano patine aggiunte. C'è poi da aggiungere che vi sono sesterzi coniate e sesterzi fusi. Questi ultimi sono ben più riconoscibili di quelli coniati, che sono invece più insidiosi.
I sesterzi coniati sono di una tale abilità da mettere in errore anche diversi esperti. Tuttavia i "sesterzi padovanini" si presentano: A) con il bordo troppo tondo e regolare ; B) il tondello è troppo sottile; C ) la perlinatora è ben in rilievo ed è in genera completa; D) le lettere sono squadrate e basse, soprattutto le lettere N ed M -larga alla base, stretta in alto. La H e la lettera D si presentano come massicce e squadrate; invece la A e la V  esili e nette.
Però c'è da sottolineare come, seppur rinascimentali e non della Roma Antica, queste pregevoli opere hanno riscosso e riscuotono un enorme interesse numismatico , soprattutto per l'interesse rinascimentale verso le antichità classiche.

Se qualcuno di voi potesse postare delle monete "romane" del Cavino , e delle monete originali, glie ne sarei molto grato. Così anche da far paragoni e far comprendere meglio al neofita (a me in questo caso ehehe) le differenze.


Fonte: Cronacanumismatica 
 

Maimonide, sei un vero appassionato

Per un secondo pensavo la descrizione sopra fosse farina del tuo sacco, poi ho letto che proveniva da 'Cronaca'

benissimo ti stai facendo una cultura in materia

Aggiungo solo che i sesterzi di Cavino - quando in eccellente qualità - vengono a volte venduti a prezzi comparabili agli originali

Inoltre di lui abbiamo degli ancora piu' rari sesterzi d'argento (!) ovvero delle tipologie di sesterzi per dimensione e tipi ma in argento.

Una bella selezione di Padovanini era in mostra presso il museo storico di Basilea (mai visti cosi tanti sesterzi di Cavino tutti insieme)..

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1 ora fa, numa numa dice:

Maimonide, sei un vero appassionato

Per un secondo pensavo la descrizione sopra fosse farina del tuo sacco, poi ho letto che proveniva da 'Cronaca'

benissimo ti stai facendo una cultura in materia

Aggiungo solo che i sesterzi di Cavino - quando in eccellente qualità - vengono a volte venduti a prezzi comparabili agli originali

Inoltre di lui abbiamo degli ancora piu' rari sesterzi d'argento (!) ovvero delle tipologie di sesterzi per dimensione e tipi ma in argento.

Una bella selezione di Padovanini era in mostra presso il museo storico di Basilea (mai visti cosi tanti sesterzi di Cavino tutti insieme)..

Ciao Numa. Sì, mi appassiona la monetazione antica :) Mi piace in generale sapere molte cose su di un argomento di mio interesse. Essendo appassionato di storia poi :)

Ho viste molte belle medaglie del Cavino; opere d'arte. L'ho viste dal vivo e sono incantevoli ! Manco di vedere i sesterzi da lui creati, al momento

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  • 5 settimane dopo...

un perito allora sa riconoscere bene dei falsi , anche antichi, da originali?

Può capitare che una moneta antica finisca in una stratigrafia più "giovane"? Se sì, si analizza, si studia lo strato nella quale è stata rinvenuta pur non corrispondendo allo stato geologico dove doveva trovarsi?

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  • 1 mese dopo...
Il 9/1/2020 alle 07:56, Maimonide dice:

Vi sono diversi falsi rinascimentali di monete romane, in modo particolare di sesterzi. Però vi sono anche opere pregevoli , imitazioni, che riscuotono un grande interesse numismatico, volto a considerare l'evoluzione dell'amore di questa scienza, ed il cambio di moda nel Rinascimento. Pregevoli imitazioni sono ad esempio i sesterzi di Giovanni Cavino, padovano. L'interesse per l'Antichità stava riaffiorando, anche grazie ad importanti scoperte di marmi ecc. Questo nascente interesse fece si che tutto ciò che stava riaffiorando, non veniva visto come materiale da reimpiego, ma bensì come tracce del nostro passato. 
Giovanni Cavino ebbe rapporti con gli intellettuali della sua epoca, per i quali era forte l'interesse per le medaglie di Roma Antica.
I sesterzi del Cavino hanno tre particolarità: la prima è che vi sono sesterzi del tutto inventati; la seconda è che sono sesterzi con alcune varianti significative dalle monete originale; l'ultima è che sono monete identiche alle originali. Queste ultime sono molto fedeli alle originali, tanto da indurre alcuni eminenti numismatici, nell'errore di considerarli d'epoca romana. C'è da dire che la coniazione , ed anche la fusione di queste monete "romane" rinascimentali, riscosse molto successo, e la loro coniazione, e fusione andò avanti anche dopo la morte del Cavino.
I sesterzi di Giovanni Cavino si riconoscono per il tipicolo color giallo / nocciola dell'oricalco (nel XVI secolo vi era difficoltà nel reperire lo zinco, per questo i tondelli siano stati ottenuti con la fusione di monete antiche, o con lega di stagno e piombo. La maggior parte delle monete del Cavino hanno una patina da invecchiamento da medagliere; altre presentano patine aggiunte. C'è poi da aggiungere che vi sono sesterzi coniate e sesterzi fusi. Questi ultimi sono ben più riconoscibili di quelli coniati, che sono invece più insidiosi.
I sesterzi coniati sono di una tale abilità da mettere in errore anche diversi esperti. Tuttavia i "sesterzi padovanini" si presentano: A) con il bordo troppo tondo e regolare ; B) il tondello è troppo sottile; C ) la perlinatora è ben in rilievo ed è in genera completa; D) le lettere sono squadrate e basse, soprattutto le lettere N ed M -larga alla base, stretta in alto. La H e la lettera D si presentano come massicce e squadrate; invece la A e la V  esili e nette.
Però c'è da sottolineare come, seppur rinascimentali e non della Roma Antica, queste pregevoli opere hanno riscosso e riscuotono un enorme interesse numismatico , soprattutto per l'interesse rinascimentale verso le antichità classiche.

Se qualcuno di voi potesse postare delle monete "romane" del Cavino , e delle monete originali, glie ne sarei molto grato. Così anche da far paragoni e far comprendere meglio al neofita (a me in questo caso ehehe) le differenze.


Fonte: Cronacanumismatica 
 

Ciao , i Sesterzi del Padovanino non li chiamerei dei "falsi" , "falso" e' qualcosa che viene venduto al posto di un originale a scopo di lucro , mentre le "monete" del Padovanino sono vere e proprie opere d' arte rinascimentali in miniatura ; sono certamente delle belle copie di numismatica antica , ma copiare era usanza anche presso i Romani infatti copiavano in marmo gli antichi bronzi dei Greci , per questo motivo i "Padovanini" sono degni di essere conservati in un Museo dedicato .

Non riesco a spiegare a titolo personale ed esattamente il senso della differenza che passa tra un Padovanino e un vero Sesterzio a parita' di dritto e di rovescio , qualcosa di insito nella moneta mi fa pero' intuire subito la differenza : forse la mancanza dell' impronta fisica lasciata dai secoli , forse la purezza del metallo usato piu' simile all' ottone che all' oricalco antico , forse la mancanza della battuta meccanica antica impressa dal coniatore romano , forse l' anima stessa dell' antica moneta .

Cio' non toglie la grande bellezza di queste monete rinascimentali pur rimanendo delle copie .

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Il 9/1/2020 alle 07:56, Maimonide dice:

 

Se qualcuno di voi potesse postare delle monete "romane" del Cavino , e delle monete originali, glie ne sarei molto grato. Così anche da far paragoni e far comprendere meglio al neofita (a me in questo caso ehehe) le differenze.
 

Si sarebbe un confronto interessante, vista la quantita' spropositata di sesterzi venduti come Cavino e che in realta' altro non sono che copie vulgaris

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