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Bronzi mitologici di Tranquillina


apollonia

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Tranquillina con Dioniso (altro esemplare)

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CILICIA, Tarsus. Tranquillina, wife of Gordian III. Augusta, 241-244 AD. Æ 33mm (19.40 gm). Diademed and draped bust right on crescent / Dionysos standing, facing left, holding thrysos and kantharos over panther; in field, MKGAB. SNG Levante 1148 (this coin). Near VF, brown, green, and red patina.

90, Lot: 301. Estimate $150. Sold for $181. 

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Tranquillina con Io e Zeus

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Very Rare Mythological Type

LYDIA, Tralles. Tranquillina. Augusta, AD 241-244. Æ (29mm, 10.93 g, 12h). Philippus Centaurus, magistrate. Diademed and draped bust right / Io standing right in the door of her father’s cow-shed, clasping hands with Zeus who stands facing her. BMC -; SNG Copenhagen -; SNG von Aulock -; Lindgren II A842 (this coin). VF, brown patina. Very Rare.

Ex Henry Clay Lindgren Collection.

Il tipo di rovescio di questa moneta può raffigurare l'incontro di Zeus con la ninfa Io nella stalla di suo padre Inaco. Il Dr. Barclay Head ha sostenuto in un articolo su Cronaca Numismatica del 1903 che questa potrebbe essere una scena delle nozze di Io, come rappresentate a Tralles durante i tempi del festival in commemorazione della remota origine della città di Argive. In alternativa, la scena potrebbe rappresentare un momento successivo in cui Io viene riportata alla sanità mentale (e alla sua forma umana) da Zeus in Egitto. (NC (1903), p. 338).

Secondo la leggenda, Io era la figlia del dio del fiume Inaco, re di Argo, e fu sedotta da Zeus che si innamorò di lei per un incantesimo di Iunge, figlia di Pan e di Eco. Temendo la gelosia di Era, Zeus nascondeva Io in una nuvola dorata quando andava a trovarla, ma la moglie lo accusò di infedeltà e per punizione trasformò Iunge in torcicollo, volatile che da lei prese il nome e che anticamente era venerato per gli esorcismi amorosi. Zeus negò il tradimento asserendo: "Non ho mai toccato Io", e per evitare di essere scoperto trasformò la giovane in una giovenca bianca. Ma Era ne reclamò la proprietà e l’affidò ad Argo Panoptes, il guardiano dai mille occhi, ordinandogli: "Lega segretamente questa vacca a un albero di olivo presso Nemea”. In seguito però Ermes, incaricato da Zeus di recuperare Io, prima addormentò Argo poi lo uccise colpendolo con una pietra e infine tagliandogli la testa, liberando così la giovenca. Allora Era mandò un tafano a pungere Io, che cominciò a correre per tutto il mondo conosciuto per sfuggire all'insetto. Arrivata al braccio di mare tra Europa e Asia, attraversò a nuoto lo stretto che prese il nome di Bosforo (Βόσπορος, "passaggio della giovenca") e infine giunse in Egitto dove partorì Epafo, riacquistando le fattezze umane.

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DE GREGE EPICURI

Certo, gli dei dell'Olimpo greco avevano delle trovate eccezionali: l'idea del tafano per mettere in fuga Io è straordinaria. Ho sempre considerato fantastiche anche le operazioni di Efesto, che però avevano un' elevata componente tecnologica: vi ricordate la rete con cui intrappolò Afrodite e Ares, che stavano facendo...quella cosa?  Oppure la storia dei "lacci di Era":  fascette di contenzione invisibili, applicate a un trono d'oro, su cui Era subito si precipitò, restando anche lei intrappolata. E la storia di Ermes, che ruba la mandria e la fa camminare all'indietro, per confondere le tracce? La fantasia dei greci (e la loro tendenza all'inganno) erano veramente insuperabili.

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La storia dei lacci di Era è la vendetta di Efesto nei confronti di Era.

Efesto (il cui nome latino è Vulcano), dio del fuoco e della metallurgia nonché inventore e maestro della lavorazione dei metalli e artefice di opere mirabili, era di origini divine in quanto figlio di Zeus e di Era. Un’altra versione del mito lo vuole generato da Era senza collaborazione di Zeus, allo stesso modo di suo fratello Ares, come punizione della moglie nei confronti del consorte per le numerose avventure extraconiugali con dee e mortali. Tuttavia Efesto non ebbe vita facile in quanto la madre non accettò con amore l’essere di notevole bruttezza che aveva generato e, terrorizzata dalla vergogna di un figlio tanto brutto e deforme, decise di scaraventare il neonato giù dall'Olimpo. Per sua fortuna il piccolo dio cadde nel mare dove fu raccolto dalla nereide Tetide (o Teti) e dalla oceanina Eurionome, due ninfe del mare che con amore materno ben diverso da quello mostrato da Era si presero cura di lui e decisero di allevarlo in una grotta sottomarina. Efesto rimase con loro fino all'età di nove anni e, pur crescendo brutto e storpio, rivelò subito un’eccezionale abilità nel forgiare metalli. Preparata un’officina all’interno della grotta, egli potè ricambiare tutto l’amore ricevuto dalle sue due balie fabbricando per loro gioielli d’inestimabile bellezza. Un giorno Tetide si presentò a un banchetto degli dei adornata dai gioielli forgiati da Efesto e fu al centro dell’attenzione e dell’ammirazione di tutte le dee, di Era in particolare che alla fine la costrinse a rivelarle chi fosse l’artefice dei suoi tanto pregiati monili. Come seppe la verità, Era provò un po’di rimorso nei confronti del figlio, lo volle incontrare e, senza rivelargli la sua vera identità, gli commissionò un trono d’oro. Efesto riconobbe subito la madre ma fece finta di nulla, prendendo al volo l’occasione per vendicarsi del trattamento da lei ricevuto non appena vide la luce. Il trono che costruì era un vero e proprio capolavoro artistico, ma l’artista gli aveva applicato un particolare marchingegno che entrò in azione non appena Era vi si sedette sopra, restando imprigionata da lacci trasparenti che le impedivano di alzarsi. Alle sue grida disperate accorsero tutti gli dei, ma nessuno riuscì a liberarla da quel misterioso ordigno. Sapendo che l’unico in grado di farlo era Efesto, l’ideatore e artefice di quella trappola, Zeus mandò da lui Ermes perché lo conducesse sull’Olimpo a slegare la regina degli dei. Ma Efesto si rifiutò di liberare la madre degenere, e la stessa risposta ebbe l’invito di Ares mandato in seguito da Zeus per cercare di convincere il fratello. Infine l’incarico venne affidato a Dioniso che col dolce suo vino ubriacò Efesto e lo convinse a liberare Era da quella trappola, come in effetti fece, non prima però d’essersi fatto promettere da Zeus che, per sdebitarsi del torto subito da Era, gli avrebbe dovuto offrire in sposa Afrodite e permettere di tornare nell’Olimpo con gli altri dei. Qui Efesto fu ben accolto da tutti e continuò a lavorare i metalli, in modo particolare gioielli per le dee e armi per gli eroi: fabbricò tra l’altro lo scettro e il trono d'oro di Zeus (che gli commissionò anche le sue folgori), una meravigliosa collana come dono di nozze per Armonia, figlia di Ares e Afrodite, due corazze d'oro per Ercole e una per Diomede, un'armatura con scudo per Achille e un'altra per Enea; ad Apollo costruì un palazzo splendente, il Palazzo del Sole.

 

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Tranquillina con Eracle

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The Cretan Bull - Herakles' Seventh Labor

THRACE, Deultum. Tranquillina. Augusta, AD 241-244. Æ (24mm, 10.04 g, 7h). Draped bust right, wearing stephane / Herakles standing right, wrestling the Cretan bull. Draganov 1489-1490 (O148/R584); Jurukova, Deultum 401; Varbanov 2923. VF, green patina.


Herakles, made temporarily insane by the goddess Hera, murdered his wife and children. Once recovered, and distressed by his actions, Hercules consulted the Delphic Oracle to find a means of expiating his sin. As a punishment, Apollo replied that the hero would have to serve his cousin Eurystheus, the king Tiryns, a man whom Herakles despised, for a period of twelve years. Because Eurystheus also hated Herakles, he devised a series of ten feats of such difficulty that they would be either insurmountable, or Heakles would die in the attempt. Because Herakles received assistance in completing two of the tasks, Eurystheus added two more. Each labor became more fantastic, and eventually Herakles was compelled to break the bonds of the supernatural in order to complete his task. Once he accomplished the Labors, he was absolved of his guilt, and preceded to perform many other heroic feats.

Compelled to capture the bull as his seventh Labor, Herakles sailed to Crete. Minos, the king of Crete, gave the hero permission to take the bull away, as it had been causing destruction on the island. Herakles subdued the Bull with his bare hands, and shipped it back to Athens. Although Eurystheus wished to sacrifice the Bull to Hera, the goddess refused the sacrifice because it reflected glory on her sworn enemy. The bull was released and wandered into the town of Marathon, where it became known as the Marathonian Bull.

260, Lot: 378. Estimate $150. Sold for $400. 

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Il 12/6/2020 alle 21:38, gpittini dice:

DE GREGE EPICURI

Certo, gli dei dell'Olimpo greco avevano delle trovate eccezionali: l'idea del tafano per mettere in fuga Io è straordinaria. Ho sempre considerato fantastiche anche le operazioni di Efesto, che però avevano un' elevata componente tecnologica: vi ricordate la rete con cui intrappolò Afrodite e Ares, che stavano facendo...quella cosa?  Oppure la storia dei "lacci di Era":  fascette di contenzione invisibili, applicate a un trono d'oro, su cui Era subito si precipitò, restando anche lei intrappolata. E la storia di Ermes, che ruba la mandria e la fa camminare all'indietro, per confondere le tracce? La fantasia dei greci (e la loro tendenza all'inganno) erano veramente insuperabili.

La rete con cui intrappolò Afrodite e Ares è la vendetta di Efesto per il tradimento della moglie

Un giorno, il figlio della Notte e di Hypnos di nome Momo, dio della maldicenza, omino calvo e minuto che non portava vestiti e con in mano una maschera e un bastone, personificazione del sarcasmo e della mania di censurare, si recò da Efesto e lo informò che la moglie Afrodite lo tradiva con Ares. Inizialmente rimastoci male, il povero Efesto si fece forza e volle vendicarsi preparando una trappola ai due amanti consistente in una rete magica d’oro, sottilissima ma allo stesso modo robustissima, che li avrebbe trattenuti durante l’amplesso amoroso nel letto in cui i due consumavano. Sorpresi e intrappolati in tale manufatto del dio del fuoco, l’adultera e il suo amante furono raggiunti dallo stesso Efesto che, non contento di vederli in quello stato, volle convocare anche tutte le restanti divinità per pensare di sbeffeggiarli. Le dee si rifiutarono di venire, forse per disgusto o comprensione verso la stessa Afrodite, mentre le divinità maschili accorsero subito provocando la vergogna sul viso della dea dell’amore che se lo coprì con le mani per la vergogna. Dopo le iniziali e grosse risate, però, fu lo stesso Efesto ad esser preso in giro visto che i restanti dei iniziarono a commentare la sua stupenda moglie, sia per le sue grazie fisiche sia per eventuali atti amorosi da eseguire con lei. I commenti più piccanti arrivarono da Ermes, il messaggero degli dei, e da Poseidone (dio del mare, degli esseri marini, dei naviganti e dei terremoti) che, parlando tra loro, rivelarono di voler giacere anch’essi con la meravigliosa Afrodite. In futuro, per ringraziarli di tali frasi, la dea della bellezza si concederà anche a entrambi generando con Ermes svariati figli tra cui Ermafrodito (che divenne androgino unendosi alla ninfa Salmace) e con Poseidone Erice e Rodo (che fu amante di Elios). L’infelice Efesto finì, quindi, col rassegnarsi e ricordò l’avvertimento che gli fece Zeus in merito alla troppa elevata differenza estetica che intercorreva tra lui e la sua futura moglie quando la volle a tutti i costi per liberare Era dall'altra trappola del trono.

apollonia

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Tranquillina con Tyche

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MESOPOTAMIA, Edessa. Tranquillina. Augusta, AD 241-244. Æ (29mm, 16.44 g, 5h). ΦOVP CABINA TPANK CЄB, draped bust right, wearing stephane / MHT OKΛ Є[ΔЄ]CCHNωN (sic), veiled and draped bust of Tyche left, wearing mural crown; to left, figure (Aquarius[?]) standing right on low basis, and altar. Cf. Babelon, Numismatique, 91 and pl. VIII, 3 (for type); cf. SNG Copenhagen 222 (same – same obv. die); BMC 133-5 var. (rev. legend); CNG E-169, lot 136 (same obv. die). VF, even brown surfaces.

CNG.403604. Sold For $465

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Nella prossima Gerard Hirsch AUKTION 357 un bronzo con i busti di Tranquillina e consorte in tenero atteggiamento sul diritto e sul rovescio Tyche città seduta con un dio fluviale ai suoi piedi e un centauro sopra la testa.

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Lot 604. RÖMISCHE MÜNZEN, RÖMISCHES KAISERREICH
GORDIANUS III. UND TRANQUILLINA. 238-, Mesopotamien, Singara.AE-33 mm. Büsten des Kaiserpaares einander gegenüber. Rs: Stadttyche sitzt l., zu ihren Füßen Flußgott, über ihrem Kopf Kentaur. SNG COP. 257. Schöne dunkle Patina. fast vzEx Sammlung A.W. vor 2013.
 

Starting price: 140 EUR - Estimate: 175 EUR

 

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Tranquillina con Artemide su un bronzo della prossima NIMISMATIK AUKTION 91

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Lot 935. IONIA. Ephesos. Tranquillina (Augusta, 241-244). Ae.

Obv: ΦΡΟΥ ϹΑΒEΙ ΤΡΑΝΚΥΛΛEΙΝΑ.
Diademed and draped bust right.
Rev: EΦECIΩN A ACIAC.
Artemis driving biga of stags right, holding bow and drawing arrow from quiver.

RPC 396.2 (3 specimens); Karwiese 927 (V3/R5); SNG von Aulock -.
Condition: Fine.
Weight: 6.98 g.
Diameter: 30 mm.

 

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@gpittini che scrive:

Ho sempre considerato fantastiche anche le operazioni di Efesto, che però avevano un'elevata componente tecnologica: vi ricordate la rete con cui intrappolò Afrodite e Ares, che stavano facendo...quella cosa?  Oppure la storia dei "lacci di Era": fascette di contenzione invisibili, applicate a un trono d'oro, su cui Era subito si precipitò, restando anche lei intrappolata.

 

Io credo che il capolavoro di Efesto sia la sua creazione quando ebbe l’incarico da Zeus di costruire un’immagine umana servendosi di acqua e di argilla che non avesse nulla da invidiare alla bellezza delle dee e di infonderle vita mediante una scintilla di fuoco. È il momento in cui Zeus decise di punire gli uomini diffondendo nella loro stirpe l’infelicità attraverso la donna che ancora non esisteva nel mondo dei mortali: Pandora, con il suo celeberrimo vaso che portò tanta sventura.

Efesto fu tanto bravo nel modellare l’immagine che la donna di straordinaria bellezza che ne ebbe origine era superiore a ogni elogio e a ogni possibile immaginazione. Zeus diede a tutti gli dei l’incarico di riporre in lei dei doni: Atena le donò delle vesti morbide e leggere a significare il candore, fiori per adornare il corpo e una corona d’oro; Afrodite le donò la grazia, mentre Ermes pose nel suo cuore pensieri malvagi e, sulle curve sinuose delle sue labbra, frasi tanto seducenti quanto ingannevoli.

Avendo ricevuto tutti questi doni la fanciulla fu chiamata Pandora, che in greco significa appunto "tutto dono". Zeus ai doni aggiunse un misterioso vaso chiuso che mai avrebbe dovuto essere aperto. Zeus affidò la fanciulla ad Ermes perché la portasse in dono a Prometeo ma questi, pensando a un inganno, rifiutò il dono. Zeus, più indignato che mai, per punizione lo fece incatenare mani e piedi al Caucaso e ordinò a un avvoltoio di divorargli ogni giorno il fegato, che però durante la notte ricresceva, così da rinnovare continuamente il tormento.

 

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Tranquillina con Nike su un bronzo di Efeso della prossima NIMISMATIK AUKTION 91

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Starting price: 20 EUR - Estimate: 25 EUR

Lot 937. IONIA. Ephesos. Tranquillina (Augusta, 241-244). Ae.

Obv: ΤΡΑΝΚΥΛΛEΙΝΑ CEB.
Diademed and draped bust right.
Rev: EΦECIΩN.
Nike advancing left with wreath and palm branch.

RPC 399 (3 specimens); Karwiese 939 (V5/R18); SNG von Aulock -.
Condition: Fair.
Weight: 3.33 g.
Diameter: 20 mm.

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Tranquillina con Roma (CNG 468)

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MACEDON, Edessa. Tranquillina. Augusta, AD 241-244. Æ (23mm, 9.83 g, 1h). Draped bust right, wearing stephane / Roma, holding Nike, seated left on shield and being crowned by Tyche, standing left, with a wreath, and Tyche also holding scepter. Papaefthymiou 6 (D3/R5); Varbanov 3686. Dark green and reddish-brown patina, some minor smoothing. VF.

From the Benito Collection.

CNG 468. SOLD $225 - Est. $100

 

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2 ore fa, maumo dice:

THRACE. Deultum. Tranquillina (Augusta, 241-244). Diassarion. Ecco la mia Tranquillina di Deultum con l'immagine di Demetra che tiene una spiga ed una torcia Varb. 2899image.jpeg.47ea897492ed7f87ce9e714a09911aa8.jpeg

Diassarion?

apollonia

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Tranquillina su un bronzo di Deultum che raffigura sul rovescio un’aquila in piedi su un altare tra due insegne (CNG 319)

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THRACE, Deultum. Tranquillina. Augusta, AD 241-244. Æ (23mm, 7.04 g, 1h). Draped bust right, wearing stephane / Eagle standing on altar between two signa. Draganov 1534a (O145/R118); Youroukova 413; Varbanov 2909. VF, dark green patina.

CNG 319, Lot: 199. Estimate $100. Sold for $220. 

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Tranquillina e Zeus sul rovescio di quest bronzo di Deultum (LAC 52)

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Tranquillina (Augusta, 241-244). Thrace, Deultum. Æ (23mm, 8.25g, 1h). Draped bust r., wearing stephane. R/ Zeus seated l., holding patera and sceptre; eagle at feet to l. Youroukova, Deultum 383. Green patina, VF - Good VF

Starting price: 100 GBP. Result: unverkauft

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Tranquillina e Marsia (LAC 52)

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Tranquillina (Augusta, 241--244). Thrace, Deultum. Æ (24mm, 8.00g, 1h). Diademed and draped bust r. R/ Marsyas standing l., raising hand and holding wineskin. Cf. Varbanov 2949. Good VF

Starting price: 100 GBP - Result: unverkauft

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Tranquillina e Marsia (Numismatik Naumann 39)

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THRACE. Deultum. Tranquillina (Augusta, 238-244). Ae.
Obv: SAB TRANQVILLINA AVG.
Diademed and draped bust right.
Rev: COL FL PAC DEVLT.
Marsyas advancing right, holding wineskin over shoulders.
Yurukova, Deultum 408.
Condition: Very fine.
Weight: 6.03 g.
Diameter: 23 mm.

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Marsia era un sileno, dio del fiume Marsia affluente del Meandro in Anatolia. Il mito narra che la dea Atena, dopo aver inventato l’aulos, gettò via lo strumento infastidita dal fatto che le deformasse le gote quando lo suonava. Marsia lo raccolse causando il disappunto di Atena che lo percosse. Ma non appena Atena si fu allontanata, Marsia riprese lo strumento e iniziò a suonarlo con una tale grazia che tutto il popolo ne fu ammaliato, cosa che lo fece convinto che il suo talento fosse superiore anche nel confronto con Apollo. Marsia fu orgoglioso della sua fama ma quando questa arrivò ad Apollo, subito lo sfidò (secondo altre versioni fu invece lo stesso Marsia a sfidarlo). Al vincitore, decretato dalle Muse in veste di giudici della tenzone, sarebbe stato concesso il diritto di far ciò che volesse del contendente. Dopo la prima prova le Muse assegnarono un pareggio che ad Apollo, ovviamente, non stava bene. Così il dio invitò Marsia a rovesciare il suo strumento e a suonare: Apollo, logicamente, riuscì a rovesciare la cetra e a suonarla, ma Marsia non poté fare altrettanto con il suo flauto e riconobbe Apollo vincitore (secondo un'altra versione Apollo propose per poter eleggere un vincitore di cantare e suonare contemporaneamente, così che solo lui, che aveva uno strumento a corde, ci sarebbe riuscito). In ogni caso il dio vincitore decise di punire Marsia per la sua superbia e, legatolo ad un albero, lo scorticò vivo.

L’otre da vino che Marsia porta in spalla potrebbe essere niente meno che la sua pelle stessa simbolo della tragica conclusione della sua esistenza. Secondo Nonnus (Dyonisiaca, 1. 41) la pelle del satiro venne appesa dallo stesso Apollo ad un albero e come la brezza vi entrava, essa si gonfiava in una forma simile a quella di Marsia, come se il pastore non riuscisse a tacere e riacquistasse la sua melodia.

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Il mito di Apollo e Marsia è rappresentato anche sul rovescio di questo bronzo di Massimino I (CNG Mail Bid Sale 69).

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CILICIA, Tarsus. Maximinus I. 235-238 AD. Æ 35mm (24.36 gm, 1h).
Estimate $200
CILICIA, Tarsus. Maximinus I. 235-238 AD. Æ 35mm (24.36 gm, 1h). Radiate, draped, and cuirassed bust right / Apollo seated right on rock, holding lyre; satyr Marsyas hanging facing from pine tree; uncertain figure seated left on rock between, hand to face in attitude of listening; animal seated at feet right; AM-K in upper field; G/B in outer right field. Unpublished. VF, green patina, porous. ($200)

 

Sale: CNG 69, 8 June 2005, Lot: 1163. Estimate $200. Sold For $1370

 

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Tranquillina/Eracle (Busso, E-Auction 420)

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PROVINZIALPRÄGUNGEN
Thrakien Deultum
Gordianus III. für Tranquillina Bronze. Büste / Herakles mit Löwenfell, Keule, Pfeil und Bogen. Jurukova, Deultum -; Varbanov 2925 (dieses Expl. zitiert). 8.38 g.; Hellbraune Patina Sehr selten Sehr schön
Ex Auktion Lanz 109, 2002, 799.

 

Starting price: 100 EUR - Estimate: 100 EUR - Result: 120 EUR

 

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Tranquillina/Apollo (Busso, E-Auction 420)

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PROVINZIALPRÄGUNGEN
Thrakien Deultum
Gordianus III. für Tranquillina Bronze. Büste / Apollo mit Lyra auf Dreifuß und Bogen mit Köcher. Jurukova, Deultum 393; Varbanov 2911. 7.97 g.; Tiefgrüne Patina Selten Sehr schön
Ex Auktion Lanz 109, 2002, 732.

 

Starting price: 50 EUR - Estimate: 50 EUR - Result: 65 EUR

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Tranquillina/Perseo e Andromeda (Lanz 97)

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KAISERREICH
GORDIANUS III. (238-244)
No: 868
Schätzpreis/Estimation DM 300,-
d=25 mm
SABINIA TRANQUILLINA. Deultum in Thrakien. Bronze. SAB TRANQVILLINA AVG. Drapierte Büste mit Diadem recht. Rs: COL FL - P - AC DE - V - LT. Perseus mit Harpa und Medusenhaupt links, die angekettete Andromeda ihm gegenüber befreiend; zu ihren Füßen liegendes Seeungeheuer mit Fischschwanz. Jurukova, Deultum, S. 125, 411-A/I. 7,73g. Sehr selten. Dunkle Patina, sehr schön.

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Tranquillina/Nemesi (Busso 412)

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Kaiserliche Prägungen
Gordianus III. für Tranquillina. Bronze, Deultum in Thrakien. Kopf / Nemesis mit Elle und Zügel neben Rad. Jurukowa, Deultum 404 6.09 g.; Schwarze Patina Sehr schön

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