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IGNORED

Esperienza d'acquisto con asta Katz


Risposte migliori

3 ore fa, giulira dice:

Si e no, tu mi puoi anche dire che in tempo di lockdown, con asta solo online, posso anche andare a Praga (o a Firenze se per quello) a prendermi le monete....

pero' dopo sai cosa ti rispondo io.......non gentilezze.

Non scherziamo, se tu non mi garantisci un servzio di spedizione sicuro, da te non compro neanche un chiodo. Punto e basta, altro che servizo volontario.  Gia non mi va bene dover buttare dei soldi per provare la serieta' di un venditore. Se poi mi dici addirittura che e' colpa mia...ciao bello. Ma proprio ciao.

Nessuna asta, covid o no, è tenuta a garantirti alcunché se non quello che , a sua volta, gli viene garantito dai servizi di logistica...e ci mancherebbe anche che fossero responsabili in solido per le inadempienze degli altri....come detto, al momento in cui richiedi la spedizione, accetti le conseguenze, limitabili con l’assicurazione..... se non ti va bene, vai a prendertele da solo. .....leggi i termini della spedizione nelle avvertenze...poi magari sei di quelli che se si ritrovano caricata una tariffa di spedizione del 4% ( che di solito significa che la casa daste ha spedito in assicurata a valore pieno,) protesti e chiedi un sistema meno oneroso .... 

dai retta, meglio perderti se quelle  sono le tue pretese.... 

Modificato da Tinia Numismatica
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53 minuti fa, Tinia Numismatica dice:

avvertenze...poi magari sei di quelli che se si ritrovano caricata una tariffa di spedizione del 4% ( che di solito significa che la casa daste ha spedito in assicurata a valore pieno,) protesti e chiedi un sistema meno oneroso .... 

dai retta, meglio perderti se quelle  sono le tue pretese.... 

Un suicidio praticamente... 

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  • ADMIN
Staff

La spedizione è effettivamente assicurata. Per cui almeno sul rimborso (che non è detto sia totale) dovrebbero rispondere.

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1 ora fa, Tinia Numismatica dice:

ci mancherebbe anche che fossero responsabili in solido per le inadempienze degli altri....

Non sono affatto convinto, anzi. Il punto è che il mittente paga il servizio di spedizione, il quale è responsabile della consegna entro determinati massimali specifici del tipo di spedizione e dell'importo dichiarato al momento della consegna allo spedizioniere. A sua volta, il mittente è responsabile nei confronti del destinatario, il quale ha pagato la merce. In pratica si prefigura una situazione in cui A (poste) è responsabile verso B (venditore/mittente), che è responsabile verso C (acquirente/destinatario).

Questo è ciò che ho potuto sperimentare io nel caso da me descritto.

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Ciao a tutti, 

non sono un avvocato ma spedisco e ricevo parecchi pacchi e pacchetti, anche tra diverse nazioni.

La questione del rischio direi che - come dice @Tinia Numismatica - è chiara: se non viene concordato diversamente,  esso si trasferisce con la consegna al primo trasportatore.

Ho anche già avuto da ridire su consegne danneggiate, il venditore mi ha poi sostituito la merce a proprio carico, non volendo perdermi come acquirente, ma non sarebbe stato suo dovere.

In altri casi  - se la merce è assicurata - il trasportatore mi rimborsa solo il prezzo di acquisto, dopo aver presentato i documenti in merito.

Cercate in rete "Vendite internazionali" e "passaggio del rischio" se volete farvi da soli un opinione,

e se avete tempo leggete qualcosa sulla convenzione di Vienna

http://www.camera-arbitrale.it/Documenti/convenzione_vienna_1980.pdf

Mi dispiace per @giulira, ma mi sa che la casa d'aste non puo' (o deve) fare più di tanto.

Servus,

Njk

 

Modificato da littleEvil
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Awards

16 minuti fa, littleEvil dice:

Ciao a tutti, 

non sono un avvocato ma spedisco e ricevo parecchi pacchi e pacchetti, anche tra diverse nazioni.

La questione del rischio direi che - come dice @Tinia Numismatica - è chiara: se non viene concordato diversamente,  esso si trasferisce con la consegna al primo trasportatore.

Ho anche già avuto da ridire su consegne danneggiate, il venditore mi ha poi sostituito la merce a proprio carico, non volendo perdermi come acquirente, ma non sarebbe stato suo dovere.

In altri casi  - se la merce è assicurata - il trasportatore mi rimborsa solo il prezzo di acquisto, dopo aver presentato i documenti in merito.

Cercate in rete "Vendite internazionali" e "passaggio del rischio" se volete farvi da soli un opinione,

e se avete tempo leggete qualcosa sulla convenzione di Vienna

http://www.camera-arbitrale.it/Documenti/convenzione_vienna_1980.pdf

Mi dispiace per @giulira, ma mi sa che la casa d'aste non puo' (o deve) fare più di tanto.

Servus,

Njk

 

Quindi, secondo questa logica, la casa d'aste non solo si tiene i soldi della merce venduta, ma volendo fa richiesta di rimborso alle poste ceche e si becca pure i soldi dell'assicurazione??? :mega_shok:

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9 minuti fa, Orodicarta dice:

Quindi, secondo questa logica, la casa d'aste non solo si tiene i soldi della merce venduta, ma volendo fa richiesta di rimborso alle poste ceche e si becca pure i soldi dell'assicurazione??? 

no, mi dispiace, hai frainteso.

Secondo il mio parere (sempre se non era stato concordato altro):

a) La casa d'aste si tiene i soldi. Amen.

b) L'acquirente  - sempre se la spedizione è assicurata - deve far richiesta di rimborso al trasportatore.

c) il trasportatore - sempre se la spedizione era assicurata - dopo aver visonato la fattura che il venditore ha emesso, rimborsa l'ammontare all'acquirente.

d) La spedizione non era assicurata, l'aquirente si attacca... 

Servus

Njk

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Awards

La prima volta che vidi un'asta Katz, mi informai sulla casa d'aste su Google. Se non ricordo male mi uscì un post del forum dove parecchi utenti dicevano di aver avuto problemi con tale casa, quindi ho subito desistito dal puntare dei lotti. Mi spiace per quanto successo all'utente, ma conferma ulteriormente che ho fatto bene a non fidarmi. Sinceramente non mi fido in generale di case d'asta che non siano italiane, più che altro perché non conosco le loro leggi e le loro responsabilità in questi casi, in più ho paura di ritrovarmi a dover pagare strani dazi e alla fine la moneta mi costa il doppio. 

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23 minuti fa, littleEvil dice:

L'acquirente  - sempre se la spedizione è assicurata - deve far richiesta di rimborso al trasportatore

No, perché non c'è nessun rapporto (diretto) tra acquirente e trasportatore: è il venditore che ha pagato il servizio di spedizione e ha deciso che tipo di spedizione utilizzare e che importo dichiarare se assicurato. L'acquirente, in extremis, potrebbe anche essere all'oscuro della spedizione (ad es. qualora si fosse accordato con il venditore per la consegna di persona e il venditore abbia spedito cmq senza avvisarlo).

Questo posso garantirlo: non è competenza dell'acquirente di chiedere il rimborso, per il semplice fatto che non è stato lui a incaricare la posta della spedizione, ma il venditore.

Cmq è inutile che ognuno dica la sua, meglio sarebbe che un avvocato desse il responso magari con relativo riferimento normativo..

Modificato da Orodicarta
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Se spedisco qualcosa all'ufficio postale per assicurata per un valore di 100 e non arriva la posta mi rimborsa 100 + le spese di spedizione.  Se la spedisco all'estero sarà sempre poste.it a rimborsarmi sia che il plico lo abbia perso lei oppure rivalendosi con le poste del paese destinatario. 

So che alcune case d'asta spediscono con raccomandata. Hanno trattato una polizza con una assicuratrice che copre le eventuali perdite.  Semplificano il lavoro e forse spendono anche di meno (tanto chi paga è sempre il cliente).

Come già scritto ho comprato in Polonia. Potevo scegliere tra racc.non ass.  € 22, oppure UPS assicurata totalmente, costo  € 33. Scelto quest'ultima. 

Se chi spedisce, per risparmiare, assicura 50 un oggetto che vale 1000, allora poi fa un sacco di storie.

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Supporter

Il contratto è fra il mittente (casa d’aste) ed il vettore (posta, corriere). Sebbene il beneficiario sia il destinatario (acquirente) solo il mittente ha diritto ad essere indennizzato in base ad esso. Quindi la spedizione assicurata copre un rischio del mittente, che ben potrebbe (e mai lo fa) cedere i relativi diritti al destinatario. Considerate che il vettore è scelto dall’acquirente/destinatario. Quindi in caso di smarrimento il destinatario non ha diritto a nulla, nè dal vettore nè dal mittente, se questo puó provare di aver consegnato la merce al vettore. Poi la casa d’aste, se riceve l’indennizzo dal vettore, normalmente lo gira al destinatario acquirente ma attenzione in nessun caso troverete l’impegno scritto della casa d’aste a chiedere il rimborso e a girarlo all’acquirente.

conclusione: se è possibile sempre Paypal (che rimborsa se la merce non arriva, e a me è successo) e sempre corrieri, costosi ma che non perdono (quasi) mai nulla

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Cavolo ragazzi, io leggo tardi questa discussione. E sono in ballo da due giorni con offerte d'acquisto sull'asta che si sta svolgendo scaglionata in questi giorni.

Mi spiace @giulira, continua a tenerci informati. Spero che tale discussione funzioni un po' come moral suasion del nostro forum nei confronti della casa d'aste.

E io che faccio? A questo punto forse sarebbe meglio se smettessi di offrire, almeno limito i danni. Per carità... mi sto esponendo "solo" per un centinaio di euro circa, però se le premesse son quelle che stiamo qui discutendo, allora mi fermo.

Vedrò se richiedere assicurate, corrieri riconosciuti e pagamenti PAYPAL.

 

 

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Supporter

@fagiolino mi sa che ci siamo scontrati su qualche lotto repubblicano asta Wojcicki...

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Il 4/3/2021 alle 13:43, Tinia Numismatica dice:

a parte gli scherzi, le spedizioni sono sempre a rischio dell’acquirente se non assicurate integrali, se non ti sta bene puoi sempre andare di persona a prenderle...il fatto che alcune case rimborsino non è legge ma un servizio volontario in più di customer care....a carico della casa d’aste ...

Si ma passi una volta e poi non vendi più.........Anche perchè se poi uno ci vai di persona si deve assicurare il venditore no la spedizione.???

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9 minuti fa, favaldar dice:

Si ma passi una volta e poi non vendi più.........Anche perchè se poi uno ci vai di persona si deve assicurare il venditore no la spedizione.???

Dipende dal venditore....potresti dover essere becco e bastonato ....

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Buonasera, gli interventi sin qui letti mi sembrano un po’ troppo sbilanciati a favore del venditore. Questa impostazione può essere valida quando acquirente e venditore sono entrambi professionisti (imprenditori) e la compravendita avviene nel perseguimento dei rispettivi interessi d’impresa.

Ma la musica cambia quando parliamo di consumatore (che è la fetta più rilevante di casistica).

Innanzi tutto non può trovare applicazione la Convenzione di Vienna citata da @littleEvil che, per l’appunto, non riguarda le vendite in favore di consumatori.

A livello nazionale le regole del trasferimento del rischio in caso di vendita a distanza (con spedizione), che veda come acquirente un consumatore, vanno ravvisate nella disciplina (di maggior tutela) del c.d. Codice del Consumo. Ma lo stesso discorso vale anche a livello comunitario, se solo si pensi che il nostro Codice del Consumo non è altro che il risultato del recepimento di regole valevoli a livello comunitario.

Invito a inquadrare il problema da questa prospettiva e si converrà che la soluzione non è poi così favorevole per il venditore.

Perdonatemi se dovessi risultare frettoloso nell’esposizione ma lo scarso tempo a mia disposizione in questo periodo non mi consente di dilungarmi oltre.

Saluti.

Modificato da allek
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Supporter

@allek se è per questo le condizioni di vendita sono piene di clausole vessatorie non sottoscritte specificamente...

Seppure l’acquirente ha teoricamente diritti di natura contrattuale nei confronti del venditore, azionarli e farli valere (soprattutto con contriparti estere) costerebbe molto più del valore degli oggetti acquistati nella maggior parte dei casi (e chi compra pezzi da decine di migliaia di euro non se li fa spedire con Poszta Polska)

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Supporter

Comunque io ho perso monete spedite  per assicurata da casa d’aste italiana con poste italiane a causa di RAPINA ai danni del postino. L’evento rapina non è coperto dall’assicurata, Poste mi ha fatto una pernacchia e il venditore un’altra. 1 consumatore contro 2 professionisti.

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23 minuti fa, allek dice:

Buonasera, gli interventi sin qui letti mi sembrano un po’ troppo sbilanciati a favore del venditore. Questa impostazione può essere valida quando acquirente e venditore sono entrambi professionisti (imprenditori) e la compravendita avviene nel perseguimento dei rispettivi interessi d’impresa.

Ma la musica cambia quando parliamo di consumatore (che è la fetta più rilevante di casistica).

Innanzi tutto non può trovare applicazione la Convenzione di Vienna citata da @littleEvil che, per l’appunto, non riguarda le vendite in favore di consumatori.

A livello nazionale le regole del trasferimento del rischio in caso di vendita a distanza (con spedizione), che veda come acquirente un consumatore, vanno ravvisate nella disciplina (di maggior tutela) del c.d. Codice del Consumo. Ma lo stesso discorso vale anche a livello comunitario, se solo si pensi che il nostro Codice del Consumo non è altro che il risultato del recepimento di regole valevoli a livello comunitario.

Invito a inquadrare il problema da questa prospettiva e si converrà che la soluzione non è poi così favorevole per il venditore.

Perdonatemi se dovessi risultare frettoloso nell’esposizione ma lo scarso tempo a mia disposizione in questo periodo non mi consente di dilungarmi oltre.

Saluti.

Allora, quando hai tempo, ci spieghi in quale punto del CC sta scritto che il venditore è responsabile in prima persona , di quanto spedito per volere del compratore....se io vendo online, e lo faccio, e offro la spedizione assicurata , proprio per maggior tutela del compratore, qualora la merce andasse persa, sarà lassicurazione   che rifonderà il danno e io a mia volta girerò l’importo ricevuto netto al compratore, ne di più ne di meno, anche se non dovesse coprire per qualsiasi ragione, l’effettiva cifra pagata e nessuna legge mi obbliga a compensare l’eventuale differenza. 
Non solo: se l’acquirente non accettasse i miei termini di spedizione e ne pretendesse di diversi, magari senza sovrapprezzo  assicurativo, in caso di perdita ne sarebbe solo lui il danneggiato, e nessuna norma mi imporrebbe di essere responsabile in solido del danno che ha subito. 
Ultimo, ma non ultimo, il servizio di spediZione, non è un servizio essenziale alla vendita a se stante, ma una aggiunta da concordare col cliente di volta in volta, quindi , essendo non parte integrante ( anche fiscalmente) della vendita, la responsabilità si ferma al rimborso nominale stabilito nelle clausole dello spedizioniere utilizzato( per le piste 50euro) Altrimenti uno può sempre andare di persona a ritirare. 
Questo è quanto...

Modificato da Tinia Numismatica
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14 minuti fa, Tinia Numismatica dice:

Allora, quando hai tempo, ci spieghi in quale punto del CC sta scritto che il venditore è responsabile in prima persona , di quanto spedito per volere del compratore....se io vendo online, e lo faccio, e offro la spedizione assicurata , proprio per maggior tutela del compratore, qualora la merce andasse persa, sarà lassicurazione   che rifonderà il danno e io a mia volta girerò l’importo ricevuto netto al compratore, ne di più ne di meno, anche se non dovesse coprire per qualsiasi ragione, l’effettiva cifra pagata e nessuna legge mi obbliga a compensare l’eventuale differenza. 
Non solo: se l’acquirente non accettasse i miei termini di spedizione e ne pretendesse di diversi, magari senza sovrapprezzo  assicurativo, in caso di perdita ne sarebbe solo lui il danneggiato, e nessuna norma mi imporrebbe di essere responsabile in solido del danno che ha subito. 
Ultimo, ma non ultimo, il servizio di spediZione, non è un servizio essenziale alla vendita a se stante, ma una aggiunta da concordare col cliente di volta in volta, quindi , essendo non parte integrante ( anche fiscalmente) della vendita, la responsabilità si ferma al rimborso nominale stabilito nelle clausole dello spedizioniere utilizzato( per le piste 50euro) Altrimenti uno può sempre andare di persona a ritirare. 
Questo è quanto...

E' giusto, non si può pretendere che il venditore sia responsabile di quello che accade durante la spedizione. Si può e si deve dare un'aiuto nel risolvere il problema da ambo le parti cercando sopratutto di scegliere e far scegliere bene le spedizioni ,in Italia le monete possono circolare SOLO con ASSICURATA eppure la maggior parte degli acquirenti per risparmiare un paio d'euro vogliono la raccomandata semplice o addirittura la posta1, poi se accade qualcosa cosa vuoi chiedere o con chi la vuoi prendere?!

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25 minuti fa, Tinia Numismatica dice:

Allora, quando hai tempo, ci spieghi in quale punto del CC sta scritto che il venditore è responsabile in prima persona , di quanto spedito per volere del compratore....se io vendo online, e lo faccio, e offro la spedizione assicurata , proprio per maggior tutela del compratore, qualora la merce andasse persa, sarà lassicurazione   che rifonderà il danno e io a mia volta girerò l’importo ricevuto netto al compratore, ne di più ne di meno, anche se non dovesse coprire per qualsiasi ragione, l’effettiva cifra pagata e nessuna legge mi obbliga a compensare l’eventuale differenza. 
Non solo: se l’acquirente non accettasse i miei termini di spedizione e ne pretendesse di diversi, magari senza sovrapprezzo  assicurativo, in caso di perdita ne sarebbe solo lui il danneggiato, e nessuna norma mi imporrebbe di essere responsabile in solido del danno che ha subito. 
Ultimo, ma non ultimo, il servizio di spediZione, non è un servizio essenziale alla vendita a se stante, ma una aggiunta da concordare col cliente di volta in volta, quindi , essendo non parte integrante ( anche fiscalmente) della vendita, la responsabilità si ferma al rimborso nominale stabilito nelle clausole dello spedizioniere utilizzato( per le piste 50euro) Altrimenti uno può sempre andare di persona a ritirare. 
Questo è quanto...

Caro Sig. Tinia, la rispetto ma mi dispiace leggere sempre più spesso polemica e ingiustificata veemenza inquisitoria nelle sue parole.

Io non dovrei spiegare proprio nulla, e non per supponenza, ma solo perché mi aspetto che chi svolge un certo tipo di attività conosca il terreno in cui si muove.

Sia chiaro: scrivo in questa sezione non per fare incetta di “mi piace” ma solo perché trovo che sia l’unico mezzo che ho a disposizione per ringraziare gli utenti di questo forum per il prezioso contributo che non lesinano mai di offrire (gratuitamente) per colmare la mia ignoranza numismatica.

Poi se vogliamo utilizzare la sezione per soppiantare al “legale” la personale convinzione di ciascuno, per discorrere di luoghi comuni o per creare confusione nella testa della gente va anche bene ma per me lo si può fare in piazzetta.

E con questo ho chiuso (probabilmente per un po’), anche perché non ho nessuna intenzione di trasformare questa discussione in un ring.

Questo è quanto...

Saluti.

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36 minuti fa, allek dice:

Caro Sig. Tinia, la rispetto ma mi dispiace leggere sempre più spesso polemica e ingiustificata veemenza inquisitoria nelle sue parole.

Io non dovrei spiegare proprio nulla, e non per supponenza, ma solo perché mi aspetto che chi svolge un certo tipo di attività conosca il terreno in cui si muove.

Sia chiaro: scrivo in questa sezione non per fare incetta di “mi piace” ma solo perché trovo che sia l’unico mezzo che ho a disposizione per ringraziare gli utenti di questo forum per il prezioso contributo che non lesinano mai di offrire (gratuitamente) per colmare la mia ignoranza numismatica.

Poi se vogliamo utilizzare la sezione per soppiantare al “legale” la personale convinzione di ciascuno, per discorrere di luoghi comuni o per creare confusione nella testa della gente va anche bene ma per me lo si può fare in piazzetta.

E con questo ho chiuso (probabilmente per un po’), anche perché non ho nessuna intenzione di trasformare questa discussione in un ring.

Questo è quanto...

Saluti.

Mi spiace, ma il primo a montare in cattedra è sempre lei, quando da risposte come quella di prima in cui, in pratica, dice: la faccenda sta così, adesso non ho tempo di spiegarvela, ma voi prendete per buono quel che vi scrivo, perché io sono un addetto ai lavori....se non ha tempo di spiegare, eviti di rispondere a metà...e rimandi tutto a quando ha il tempo per farlo esaurientemente  

a me il suo modo di porsi non piace per nulla, glielo ho già detto.... di avvocati, nella mia professione ne ho incontrati tanti e quelli migliori erano quelli senza tanta prosopopea .... 

quindi, se vuole degnarsi di abbassarsi al nostro livello , adesso ci spieghi il perché un venditore dovrebbe assumersi in solido e in toto i rischi collegabili ad un servizio non esiziale e per di più fornito da terzi monopolisti.... attendiamo l’epifania. 

Modificato da Tinia Numismatica
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Per la cronaca, avendo avuto anche un’altra ditta per trent’anni, nelle condizioni di vendita era sempre presente la dicitura” la merce viaggia a rischio dell’acquirente” ed è anche logico: una centrale termica da qualche decina di mila euro, costa di trasporto sui 1000, per evitare rischi la si può assicurare , oppure si può spedire convenzionalmente con i corrieri, che rispondono  a forfait( poste italiane per  ben 50 euro, adesso) , con il rischio di trasporto a carico dell’acquirente che può sempre utilizzare l’alternativa di andarsela prendere Franco fabbrica (assumendosi il rischio collegato al trasporto personale in caso di incidente) oppure di organizzare lui il trasporto con il suo corriere di fiducia e con le salvaguardie del caso.... se accetta che se ne incarichi il venditore accetta esplicitamente di subentrare nelle condizioni di contratto del trasportatore. 

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