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I cani


ARES III

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Il sacerdote celebra la messa con il cane sulle ginocchia: “E’ malato, non voglio lasciarlo solo”

«Scusate, ma il mio cucciolo è molto malato e se lo lascio a casa si rattrista così l'ho portato a messa». A parlare è padre Gerardo Zatarain García, sacerdote nella parrocchia Todos Los Santos, situata nella città messicana di Coahuila de Zaragoza, che si è presentato in chiesa con la sua cagnolina Paloma e l’ha tenuta sulle ginocchia.

 

La notizia si è diffusa quando una foto che ha immortalato la scena ha iniziato a fare il giro dei social. Anche se qualcuno non ha gradito l’intrusione, la maggior parte commenti hanno capito il vero significato di quel gesto gentile: «Questo è l'amore che mio padre Dio, ha affidato a noi esseri umani» e «Questo è rispetto per la vita, grazie a Dio per aver mandato i suoi servi a dare l'esempio» si legge sui social e ancora: «Con un prete così mi converto».

La sensibilità di questo sacerdote ricorda quella di altri suoi “colleghi” che hanno aperto le porte della chiesa ai quattrozampe: su tutti padre João Paulo Araujo Gomes, parroco della Parrocchia di Sant'Ana Gravatá, in Brasile, che portava i randagi a messa per presentarli i suoi fedeli e invitarli ad adottarne uno.

https://www.lastampa.it/la-zampa/cani/2021/03/28/news/il-sacerdote-celebra-la-messa-con-il-cane-sulle-ginocchia-e-malato-non-voglio-lasciarlo-solo-1.40083571

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Un prete brasiliano porta i cani randagi a messa per cercare loro una famiglia

Ogni domenica, nella Parrocchia di Sant'Ana Gravatá, in Brasile, padre João Paulo Araujo Gomes apre le porte della sua chiesa ai fedeli e non solo: a seguire la celebrazione della messa ci sono anche molti cani randagi. E c’è un motivo pieno d’amore perché questo capita: il prete, grande amante degli animali, li presenta ai suoi parrocchiani perché possano lasciare la vita di strada e trovare loro una famiglia. Loro possono sempre entrare, dormire, mangiare, bere acqua e trovare riparo e protezione nella parrocchia, perché questa casa appartiene a Dio e loro sono creature del Signore» ha detto il sacerdote che li porta prima a fare un controllo veterinario, assumendosi il costo delle visite, in modo che possano essere pronti a una nuova vita piena d’amore.

 

Un prete brasiliano porta i cani randagi a messa per cercare loro una famiglia   Un prete brasiliano porta i cani randagi a messa per cercare loro una famiglia

 

Un prete brasiliano porta i cani randagi a messa per cercare loro una famiglia

Le gentili azioni del sacerdote, che sono sbarcate anche su Instagram e Facebook, hanno iniziato ad avere un impatto sulla popolazione: il numero di cani di strada è diminuito considerevolmente e lo stesso prete ha adottato un gruppo di cani che vivono con lui.

https://www.lastampa.it/la-zampa/cani/2019/10/24/news/un-prete-brasiliano-porta-i-cani-randagi-a-messa-per-cercare-loro-una-famiglia-1.37787287

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8 ore fa, ARES III dice:

Un prete brasiliano porta i cani randagi a messa per cercare loro una famiglia

Ogni domenica, nella Parrocchia di Sant'Ana Gravatá, in Brasile, padre João Paulo Araujo Gomes apre le porte della sua chiesa ai fedeli e non solo: a seguire la celebrazione della messa ci sono anche molti cani randagi. E c’è un motivo pieno d’amore perché questo capita: il prete, grande amante degli animali, li presenta ai suoi parrocchiani perché possano lasciare la vita di strada e trovare loro una famiglia. Loro possono sempre entrare, dormire, mangiare, bere acqua e trovare riparo e protezione nella parrocchia, perché questa casa appartiene a Dio e loro sono creature del Signore» ha detto il sacerdote che li porta prima a fare un controllo veterinario, assumendosi il costo delle visite, in modo che possano essere pronti a una nuova vita piena d’amore.

 

Un prete brasiliano porta i cani randagi a messa per cercare loro una famiglia   Un prete brasiliano porta i cani randagi a messa per cercare loro una famiglia

 

Un prete brasiliano porta i cani randagi a messa per cercare loro una famiglia

Le gentili azioni del sacerdote, che sono sbarcate anche su Instagram e Facebook, hanno iniziato ad avere un impatto sulla popolazione: il numero di cani di strada è diminuito considerevolmente e lo stesso prete ha adottato un gruppo di cani che vivono con lui.

https://www.lastampa.it/la-zampa/cani/2019/10/24/news/un-prete-brasiliano-porta-i-cani-randagi-a-messa-per-cercare-loro-una-famiglia-1.37787287

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Sono i fedeli più... fedeli!

apollonia

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Il mio Pitty non è più da anni. Me lo ricorda il più grande che protegge il più piccolo nella foto di due randagi adottati da alcuni monaci in Vietnam.

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apollonia

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  • 2 settimane dopo...
Supporter

Anche i nostri amici sanno come vanno le cose in famiglia...

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Dalla Settimana Enigmistica n. 4647 uscita oggi.

apollonia

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  • 3 settimane dopo...

Il Turkmenistan ama i suoi cani

E li ama in particolare il presidente Gurbanguly Berdymukhamedov, che ha appena istituito una festa per la razza alabai

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Domenica in Turkmenistan è stata celebrata la prima “giornata del cane” dedicata all’alabai, una razza di cane da pastore tipica del paese dell’Asia centrale. La festa è stata fortemente voluta dal presidente turkmeno Gurbanguly Berdymukhamedov

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(AP Photo)

Oltre a essere un amante degli alabai, Berdymukhamedov è anche un gran sostenitore del loro valore simbolico. Appartenenti al gruppo dei molossoidi, lo stesso dei Terranova e degli alani, sono tra i cani più grossi del mondo e possono arrivare a pesare anche 80 chili; sono tradizionalmente utilizzati dai pastori turkmeni e vengono impiegati anche dalle guardie nazionali, per cui Berdymukhamedov li considera un motivo di orgoglio nazionale.

Durante le celebrazioni di domenica, Serdar Berdymukhamedov, figlio del presidente e vice primo ministro del Turkmenistan, ha premiato proprio uno degli alabai utilizzati dalle guardie nazionali per il suo coraggio. Al contempo ha inaugurato un nuovo impianto per l’allevamento di questa razza di cani nella capitale turkmena, Ashgabat.

 

Le celebrazioni per la “giornata del cane”, che comprendevano gare, sfilate e premiazioni, si sono svolte in concomitanza con i festeggiamenti per la “giornata del cavallo”, un altro degli animali prediletti del presidente. La festa nazionale in onore della razza autoctona Akhal-Teke fu proclamata nel 1991 e successivamente ampliata da Berdymukhamedov.

 Lo stesso ha fatto di recente per tutelare e preservare l’immagine degli alabai, obbligando le banche nazionali a investire e finanziare i progetti legati all’allevamento e al mantenimento del loro pedigree, ha fatto sapere l’agenzia di stampa nazionale TDH.

Berdymukhamedov aveva proclamato il 2018 «l’anno del cane», elencandone le virtù e i valori sui media di stato; all’inizio dell’anno successivo aveva impiegato il periodo delle vacanze per scrivere un libro dedicato proprio agli alabai, che sempre secondo i media nazionali era stato accolto con entusiasmo e ampie lodi da esperti e funzionari pubblici.

L’anno scorso ha fatto erigere nel centro di Ashgabat una statua d’oro alta 6 metri che raffigura la sua razza di cane preferita: una tra le numerose e talvolta bizzarre opere d’arte o architettura che si possono vedere nella capitale turkmena.

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(AP Photo/ Alexander Vershinin)

Il Turkmenistan ha fatto parte dell’Unione Sovietica fino al 1991, l’anno della sua dissoluzione, e oggi intrattiene buoni legami con la Russia. Negli ultimi anni, tra gli altri, Berdymukhamedov ha regalato dei cuccioli di alabai all’ex primo ministro russo Dimitri Medvedev e all’emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al-Thani. Nel 2017, ne aveva regalato uno al presidente russo Vladimir Putin.

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Il presidente del Turkmenistan, Gurbanguly Berdymukhamedov, dona un alabai al presidente russo Vladimir Putin durante un incontro a Sochi, in Russia, nell’ottobre del 2017. (EPA/ Alexei Druzhinin / Sputnik / Kremlin Pool via ANSA)

– 

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  • 1 mese dopo...

Così il cane eroe Digby ha salvato una donna che stava per togliersi la vita

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Quando ormai le parole umane erano diventata inutili, ci ha pensato un cane a salvare una donna che aveva deciso di togliersi la vita. La scena tanto drammatica quanto profonda è avvenuta nel Regno Unito, sull’autostrada M5 nella contea di Devon dove una donna era salita su un ponte e minacciava di togliersi la vita.

Sul posto sono intervenute molte forze dell’ordine ma la situazione non sembrava avere un’evoluzione positiva: «I negoziatori della polizia stavano parlando con la donna, ma la situazione stava diventando sempre più preoccupante».

 

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Tra i presenti c’erano anche i vigili del fuoco del Devon and Somerset Fire and Rescue Service, nelle cui file opera anche Digby, un labradoodle australiano che ha iniziato a lavorare nei reparti di soccorso dal 2018: «Una delle squadre dei vigili del fuoco ha avuto l’idea di portare con sé Digby... [che] aiuta le squadre che sono state esposte a traumi durante le terapie della conversazione. Quando Digby è arrivato, la giovane donna ha immediatamente girato la testa per guardare e ha sorriso. È iniziata così una conversazione su quel cane e il suo ruolo nei vigili del fuoco. "Le è stato chiesto se le sarebbe piaciuto incontrarlo se fosse tornata oltre la ringhiera, cosa che siamo lieti di dire che ha fatto».

Una volta in stato di sicurezza, la polizia ha detto che la donna è stata affidata alle cure di professionisti della salute mentale e Digby può essere chiamato eroe.

https://www.lastampa.it/la-zampa/cani/2021/06/21/news/cosi-il-cane-eroe-digby-ha-salvato-una-donna-che-stava-per-togliersi-la-vita-1.40413753

 

 
Modificato da ARES III
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  • 2 settimane dopo...

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Al caffè Dog in Town di Bangkok, gli avventori si fanno spiegare per l'ennesima volta da uno dei camerieri che cosa è successo agli umani da un anno a questa parte, in particolare come mai si sono messi tutti la museruola :rolleyes:

petronius oo)

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17 minuti fa, petronius arbiter dice:

agli umani ..... si sono messi tutti la museruola

È quello che dico da molto tempo!

Anche i miei cani non capiscono perché la porti ed hanno anche cercato più volte di togliermela !

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