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Anche una tomba di 16.500 anni scavata in Giordania fa ha rivelato i resti di una persona sepolta con una volpe, e altri dati hanno indicato che fra i due doveva esserci un profondo rapporto affettivo (https://www.lescienze.it/news/2011/01/29/news/il_primo_amico_dell_uomo_la_volpe-553221/).

Questo pomeriggio Alessandro ha sostenuto l’esame di Analisi 2. Come sapremo l’esito, ti informo.

Ciao,

apollonia

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Cominciati i test della pillola per allungare la vita dei cani: Boo, 11 anni, è il primo a provarla

L'azienda americana Loyal è alla ricerca di "volontari" canini per testare un nuovo medicinale che punta ad allungare la vita dei cani a prescindere dalla taglia. Boo, un Whippet di 11 anni, è il primo a provarlo.

Immagine Boo, il Whippet di 11 anni è il primo cane al mondo a cui è stato somministrato il farmaco progettato per allungare la vita. Foto da loyalfordogs.com

 

La sperimentazione di un nuovo farmaco progettato per allungare la vita dei cani di qualsiasi taglia è cominciata. La compressa, prodotta dall'azienda americana di biotecnologie Loyal, è entrata ufficialmente nella fase di trial clinico e la start-up è ora alla ricerca di "volontari" canini per allargare il campione e allungare i test. Tra questi c'è già Boo, un Whippet di 11 anni che vive in Pennsylvania con Deb Hanna e che è il primo cane al mondo a essere testato con questo nuovo farmaco che punta ad allungare la vita.

 

Questa è solo l'ultima iniziativa della società che sta aspettando anche l'approvazione della FDA, l'agenzia degli Stati Uniti che regolamenta i farmaci, per un altro prodotto anti-invecchiamento: un farmaco iniettabile, specifico per i cani di grossa taglia notoriamente meno longevi degli altri, che era stato invece annunciato alla fine dello scorso anno. Secondo l’azienda, se questi farmaci dovessero funzionare davvero permetteranno ai cani anziani di tutte le taglie di vivere più a lungo e più sani al fianco dei propri umani.

 
 

Immagine Boo insieme alla sua pet mate Deb Hanna. Foto da loyalfordogs.com

Per il momento, Boo sta assumendo il farmaco chiamato LOY-002, una compressa masticabile e aromatizzata al sapore di manzo che deve essere assunta una volta al giorno, ogni giorno. Il progetto di cui fa parte questo studio si chiama STAY, ed è uno dei più grandi e importanti sul tema dell'invecchiamento dei cani. La sperimentazione durerà però diversi anni, e al momento non sappiamo ancora se funzionerà o meno. Per scoprirlo, l'azienda punta quindi ad arruolare oltre 1.000 cani anziani che devono avere almeno 10 anni di età e pesare minimo circa 6,5 Kg, ovvero 14 libbre.

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Immagine I test dureranno ancora diversi anni, ma l’azienda punta ad allungare la vita dei cani di qualsiasi taglia di almeno un anno

A oltre un mese dall'inizio dei test, non c'è ancora modo di sapere come sta reagendo Boo né tantomeno sono stati condivisi formule e ingredienti esatti del medicinale. Ma anche se lo studio richiederà almeno quattro anni per produrre risultati attendibili, l'azienda spera che la pillola possa ottenere comunque un'approvazione condizionata dalla FDA per essere messa in commercio già all'inizio del 2025. Non è ancora chiaro nemmeno quanto costerà il prodotto, ma chi lo produce afferma che si impegna a rendere questo trattamento "accessibile" per la maggior parte degli americani.

Loyal spera di poter allungare la vita dei cani di qualsiasi taglia di almeno un anno in più: anche se può sembrare poco in realtà si tratterebbe di un risultato importante che solleva, inevitabilmente, anche riflessioni di tipo etico, considerando che per i cani che vivono meno la a causa è legata all'allevamento selettivo praticato da noi esseri umani. Proprio di questo tema, ne avevamo parlato su Kodami con Simone Pollo, professore associato di Filosofia morale all'Università La Sapienza di Roma.

https://www.kodami.it/cominciati-i-test-della-pillola-per-allungare-la-vita-dei-cani-boo-11-anni-e-il-primo-a-provarla/

 

Il primo amico dell'uomo: la volpe

http://data.kataweb.it/kpmimages/kpm3/misc/scienze/2011/01/29/jpg_1346525.jpg  

Una tomba di 16.500 anni fa rivela i resti di una persona sepolta con una volpe, e altri dati indicano che fra i due doveva essserci un profondo rapporto affettivo

L'analisi dei reperti ritrovati in un'antica tomba preistorica scavata in Giordania ha mostrato che in essa, accanto a un uomo, era stata sepolta una volpe. La tomba, situata nel complesso funerario di Uyun-al-Hammam, nella Giordania settentrionale, risale a circa 16.500 anni fa, ossia a 4000 anni prima della più antica tomba in cui sia testimoniato il rapporto fra l'uomo e il cane, e ben 7000 di qualsiasi altro reperto del genere finora noto.

La scoperta, compiuta da ricercatori dell'Università di Cambridge e di cui si riferisce in un articolo pubblicato sulla rivista on line PLoS One, testimonia l'esistenza di un rapporto affettivo fra la persona sepolta e l'animale.

"Questo è un caso in cui una volpe è stata uccisa per essere sepolta con il suo proprietario. In un momento successivo, per qualche ragione, la tomba è stata riaperta e il corpo dell'uomo rimosso. Ma dato che il rapporto fra la persona e la volpe era stato significativo, è stato rimosso anche il corpo della volpe, in modo che essa potesse continuare ad accompagnarla nell'aldilà", ha detto Lisa Maher, prima autrice dell'articolo.

"Il sito funebre fornisce una eccitante prova di un rapporto fra uomini e volpi che precede qualsiasi analogo esempio di domesticazione animale."

I ricercatori si erano concentrati sullo studio di due tombe del sito di Uyun-al-Hammam, situato nella valle del Wadi Ziqlab, avendo notato un possibile collegamento fra la Tomba I e la Tomba VIII. Nella prima erano stati rinvenuti i resti di un uomo e una donna, ma l'uomo era stato sepolto in un momento precedente rispetto alla donna e accanto a lui, insieme ad altri oggetti, vi erano anche il teschio e un omero di una volpe. Quando successivamente è stata aperta la Tomba VIII, gli archeologi hanno trovato altri resti sia umani,
 
che sembravano poter appartenere allo stesso uomo, sia della volpe. Le successive analisi hanno mostrato che si trattava di una volpe rossa.

E' particolarmente significativo, osservano i ricercatori, che nessuno degli altri oggetti presenti nella prima sepoltura dell'uomo siano stati ritenuti così di valore da essere riesumati e ri-sepolti con la persona, un fatto che indica che fra essa e la volpe doveva esserci un tipo di rapporto molto speciale.

"La prima vera evidenza della domesticazione del cane nel Vicino Oriente riguarda la sepoltura di un cucciolo con un essere umano. E' facile immaginare che la volpe, di taglia analoga, sia stata considerata dalle popolazioni preistoriche anch'essa un potenziale compagno. E chiaramente il suo possesso era anche indice di uno stato sociale elevato", ha aggiunto Jay Stock, un altro autore dello studio.

Secondo i ricercatori è possibile che l'uomo abbia cercato in un primo momento di portare sotto il proprio controllo proprio la volpe, senza però riuscirci in maniera soddisfacente a causa dell'indole schiva e timida dell'animale. Solo successivamente il tentativo sarebbe stato fatto con il cane, la cui tendenza gregaria avrebbe consentito di farne "il miglior amico dell'uomo".

https://www.lescienze.it/news/2011/01/29/news/il_primo_amico_dell_uomo_la_volpe-553221/

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