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Pochi giovani collezionisti? I professionisti facciano la loro parte


Colle

Risposte migliori

Buonasera a tutti 

Lancio uno spunto di riflessione:

Quasi tutti gli appassionati di numismatica hanno iniziato la loro passione da giovani o giovanissimi. 

Oggi vediamo che i nuovi collezionisti ed appassionati sono sempre meno, e questo accade per vari motivi che per brevità non voglio toccare qui.

Penso però che se i professionisti del settore (commercianti in primis) spendessero una piccola parte del loro tempo in iniziative più o meno organizzate rivolte ai giovani sicuramente si potrebbe invertire il trend.

Ad esempio si potrebbero organizzare dei piccoli seminari e progetti interessanti nelle scuole. Non tutti ma sicuramente alcuni ragazzi troverebbero interesse per questo affascinante mondo di cui molti giovani spesso ignorano anche l'esistenza a meno che non abbiano un parente o caro amico collezionista. A volte basta una scintilla...

Alcuni appassionati fanno qualcosa del genere. Ma vedo che i commercianti passano l'intera vita professionale a pensare solo a vendere monete, senza spendere mai un minuto in iniziative "no-profit" mirate a diffondere questa passione fra i più giovani.

Che ne pensate?

Cari saluti

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Buonasera a tutti, ottimo spunto di riflessione, però mia opinione personale, ci troviamo in un momento particolare in cui è difficile fare delle valutazioni, gli ostacoli posti dal Covid hanno ridotto all'osso se non in alcuni casi azzerato del tutto le occasioni di incontro. Qualcuno ad esempio quelli del Cordusio e cito Mario, @dabbene, con le loro interviste Numismatiche hanno egregiamente portato avanti un discorso Numismatico rivolto a tutti. Riguardo ai professionisti non me la sento di avallare la tua tesi perché il discorso è molto ampio.

Saluti 

Alberto 

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Sicuro che ci siano meno collezionisti - anche giovani - rispetto al passato? 
I dati ( vendite asta / esales etc) mi sembra indichino il contrario.

forse il fatto che ci si incontri fisicamente meno, che vi siano meno ( o nulla in questa fase) convegni porta a supporre tale fenomeno ma bisogna pensare che moltissime attività e scambi avvengono in questo periodo on line. 
citate ad esempio l’attività di Mario ma credo che se analizzassimo i dati oggi Mario riesce a raccogliere piu’ visualizzazioni e followers on line di quanti lo seguissero negli eventi ( convegni e meeting) in fisico pre- pandemia. 
l’evidenzaquindi indicherebbe un maggior seguito piuttosto che una riduzione. E i dati di mercato confermano tale trend indubbiamente. 
 

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Negli anni '60 e '70 erano le banche a fare da mecenati: per natale donavano ai clienti certe pubblicazioni da loro prodotte, anche di numismatica o medaglistica, che erano una meraviglia. (Per me la scintilla fu quella). Oggi non ricevi neppure un'agenda.

Modificato da vickydog
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10 ore fa, Colle dice:

Oggi vediamo che i nuovi collezionisti ed appassionati sono sempre meno, e questo accade per vari motivi che per brevità non voglio toccare qui.

Invece sarebbe a mio parere interessante capirne le cause per poter incentivare il collezionismo numismatico e perché no, la passione per la storia, per la geografia e per tutte quelle materie che la numismatica ti permette di approfondire. 
Ad onor del vero, però, credo che la numismatica come altre, non abbia mai giocato un ruolo così di massa tra i giovani, tendenzialmente è un collezionismo ‘maturo’...

detto questo, concordo con @numa numa, i risultati delle aste se non ad un disperato bisogno patologico di nummoshopping, portano a pensare che il mercato sia florido e che ci siano molti collezionisti interessati a incrementare la propria collezione, in questo periodo.

@vickydog E vorrei anche aggiungere le copie della MisterDay o del Carrarmato Perugina, deleteri si, ma che hanno avvicinato dopo anni tante persone al collezionismo...

N.

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Parlo da giovane (27 anni). Devo dire che secondo quella che è la mia esperienza la situazione non è disastrosa tra i più giovani. Esistono tanti coetanei e addirittura più giovani di me che sono Studiosi e collezionisti a tempo pieno. Non si vedono perché magari invece di agire “fisicamente” andando in convegni o comprando in negozi preferiscono le Aste online. Io è da circa un anno che sono in un gruppo whats app di giovani numismatici e siamo circa una 60ina. Unico requisito oltre alla passione è non avere più di 30 Anni. 
ps. Poi se posso muovere una critica anche abbastanza forte verso la maggior parte dei commercianti del settore, non sopporto assolutamente quando entro nella maggior parte dei negozi e vengo visto con sospetto o magari semplicemente con un atteggiamento noioso perché magari vengo preso per un perditempo solo perché sono giovane. Eppure compro e investo tanto. Infatti col tempo ho stilato una bella lista di negozi dove ho ricevuto questo trattamento poco carino e non ci vado. In conclusione, i giovani ci sono ma a mio modo di vedere agiscono e fanno gruppo in modo diverso rispetto al passato. Usano piattaforme private social, fanno acquisti in aste o tra loro e sopratutto hanno una grande competenza.

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Proporrei che un professionista di qualsiasi tipo per essere iscritto al registro debba garantire almeno, ipotizzo, 3 interventi l'anno volte alla sensibilizzazione e all'interesse dei giovani? E senza fini di lucro.

È vero che la numismatica non è un hobby per le giovani masse ma la passione o l'interesse nasce da giovani!

Sono sicuro che se vai in una scuola mostri e descrivi anche la collezione più semplice, su 2 -3 ragazzi su 100 si accende la scintilla 

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6 minuti fa, jaconico dice:

Parlo da giovane (27 anni). Devo dire che secondo quella che è la mia esperienza la situazione non è disastrosa tra i più giovani. Esistono tanti coetanei e addirittura più giovani di me che sono Studiosi e collezionisti a tempo pieno. Non si vedono perché magari invece di agire “fisicamente” andando in convegni o comprando in negozi preferiscono le Aste online. Io è da circa un anno che sono in un gruppo whats app di giovani numismatici e siamo circa una 60ina. Unico requisito oltre alla passione è non avere più di 30 Anni. 
ps. Poi se posso muovere una critica anche abbastanza forte verso la maggior parte dei commercianti del settore, non sopporto assolutamente quando entro nella maggior parte dei negozi e vengo visto con sospetto o magari semplicemente con un atteggiamento noioso perché magari vengo preso per un perditempo solo perché sono giovane. Eppure compro e investo tanto. Infatti col tempo ho stilato una bella lista di negozi dove ho ricevuto questo trattamento poco carino e non ci vado. In conclusione, i giovani ci sono ma a mio modo di vedere agiscono e fanno gruppo in modo diverso rispetto al passato. Usano piattaforme private social, fanno acquisti in aste o tra loro e sopratutto hanno una grande competenza.

Sicuramente i giovani collezionisti esistono e mi ci metto anche io che ho 37 anni ! ?

Ma se guardo al passato di 20-30 anni fa credo che la stragrande maggioranza dei giovani d'oggi ignora anche l'esistenza della numismatica e non ha occasioni di conoscerlA.

Internet è un ottimo mezzo ma da solo non basta credo

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Mi piace molto la discussione e gli spunti che stanno venendo fuori. C’è da riflettere soprattutto sugli spunti di jaconico: le nuove generazioni hanno altri strumenti e abitudini e forse i più “anziani” ancora non se ne sono accorti. 
La mia impressione è che alcune nuove “mode”, come il boom di determinati periodi o zecche, siano dovute proprio ai giovani collezionisti. 
Con lati positivi e negativi. La parte negativa principale a mio parere sta nel fatto che molti si sono avvicinati senza strumenti adeguati e vedono solo l’obiettivo del grado di rarità e della grande conservazione. Qualche testo scientifico in più non farebbe male. Ma la colpa non è dei giovani. Chi ha capacità divulgativa deve usarla. Il nostro dabbene è un esempio.

Il riferimento fatto sopra ai commercianti che guardano “male” i ragazzini mi ha fatto ricordare quando avevo 14 anni! Mi ricordo di alcuni commercianti romani che mi intimavano burberamente di uscire fuori dal negozio (in malo modo) perché ero minorenne... poi rientravo accompagnato da mio padre e la situazione si normalizzava... Rimanevano però, quei commercianti, degli ignoranti perché non sapevano che un ragazzino di 14 anni, seppur minorenne, ha e aveva una limitata capacità di acquisto riconosciuta dalla legge e ovviamente riferita agli acquisti da poche migliaia di lire (allora c’erano le lire). Era solo spocchia quella dei commercianti. Ho continuato a collezionare ma in quei negozi non ho più messo piede.

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Supporter

A mio avviso, i giovani interessati alla numismatica non sono così pochi come spesso si ritiene. O, almeno, non sono così pochi rispetto al passato, tenuto conto che la numismatica è sempre stata una passione condivisa da un gruppo più o meno ristretto di persone e mai un fenomeno di massa propriamente detto. Anzi, se proprio vogliamo, credo che l'avvento di Internet abbia permesso d'infrangere un po' di "barriere" che nel passato tendevano a limitare l'accesso a questo mondo non prima di una certa età, soprattutto a chi non aveva la fortuna di trovarsi un qualche familiare collezionista alle spalle. 

Conclusa questa premessa, veniamo ora al vero e proprio tema della discussione. Personalmente, non mi sento di gettare troppo la croce sui commercianti. Sicuramente, sarebbe bello se si organizzassero incontri e attività volte ad attrarre i più giovani verso la numismatica. 
Tuttavia, mi rendo conto che spesso, più che la voglia, manca il tempo materiale per farlo... 
Poi dipende anche dal carattere individuale. Certamente ci sono dei periti più predisposti a dedicare tempo ed attenzioni ai ragazzi, mentre altri potrebbero magari sentirsi a disagio e, non sapendo come porsi, potrebbero risultare noiosi o poco simpatici, rischiando addirittura di sortire l'effetto contrario, ovvero allontanare anziché avvicinare i più giovani a questa passione.

Detto ciò, a mio avviso, non occorre per forza essere dei numismatici di professione o iscritti a qualche albo per adoperarsi attivamente in iniziative di questo genere. In altre parole, credo che chiunque abbia voglia e tempo possa condividere questa passione non solo con i più giovani ma anche con amici e parenti. @dabbene e @dareios it ritengo siano degli ottimi esempi in tal senso.

Modificato da lorluke
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Faccio il commerciante, ho fatto lezioni alle scolaresche, ho tenuto, conferenze, ho scritto articoli e libri. Come prima cosa sono d'accordo con il fatto che ci vuole una predisposizione alla divulgazione. È il primo passo. Poi ci vuole pazienza. Fare lezione alle scolaresche è estremamente difficile perché tendono a distrarsi molto rapidamente. Quindi bisogna adottare tutti i trucchi del caso che i professori conoscono, ma i numismatici magari no. E, purtroppo, alle conferenze viene ad assistere un pubblico più vicino ai 70 che ai 20. Infine quanto ai risultati, magari fossero 3 - 4 ogni cento gli studenti che poi approfondiscono la Numismatica. Purtroppo il numero è molto, ma molto più basso. 

Quindi tutto questo sforzo viene fatto per uno su mille, ma se quell'uno fiorisce ne è valsa la pena.

Arka

Diligite iustitiam

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Grazie dei vostri spunti interessanti. 

Il tema non è facile e ha molte sfaccettature.

Vi faccio però ragionare sul fatto che in tutte le arti e simili ( sport, teatro, cultura, arte, catechismo, ..persino gli scacchi!) Sono previste attività indirizzate ai giovani e per u giovani. Nella numismatica e filatelia questo è relegato all'iniziativa di pochi e lodevoli singoli.

Ritengo che se esistesse un ordine professionale di numismatici professionisti dovrebbe prevedere come requisito per farne parte quello di svolgere un minimo di attività divulgativa e non solo commercio.

Grazie a tutti 

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Il 22/5/2021 alle 11:11, grunf dice:

Mi piace molto la discussione e gli spunti che stanno venendo fuori. C’è da riflettere soprattutto sugli spunti di jaconico: le nuove generazioni hanno altri strumenti e abitudini e forse i più “anziani” ancora non se ne sono accorti. 
La mia impressione è che alcune nuove “mode”, come il boom di determinati periodi o zecche, siano dovute proprio ai giovani collezionisti. 
Con lati positivi e negativi. La parte negativa principale a mio parere sta nel fatto che molti si sono avvicinati senza strumenti adeguati e vedono solo l’obiettivo del grado di rarità e della grande conservazione. Qualche testo scientifico in più non farebbe male. Ma la colpa non è dei giovani. Chi ha capacità divulgativa deve usarla. Il nostro dabbene è un esempio.

Il riferimento fatto sopra ai commercianti che guardano “male” i ragazzini mi ha fatto ricordare quando avevo 14 anni! Mi ricordo di alcuni commercianti romani che mi intimavano burberamente di uscire fuori dal negozio (in malo modo) perché ero minorenne... poi rientravo accompagnato da mio padre e la situazione si normalizzava... Rimanevano però, quei commercianti, degli ignoranti perché non sapevano che un ragazzino di 14 anni, seppur minorenne, ha e aveva una limitata capacità di acquisto riconosciuta dalla legge e ovviamente riferita agli acquisti da poche migliaia di lire (allora c’erano le lire). Era solo spocchia quella dei commercianti. Ho continuato a collezionare ma in quei negozi non ho più messo piede.

Ho anch’io ricordi di diversi commercianti ‘romani’ di francobolli e monete che non erano molto disponibili con i ragazzi che facevano “perdere loro  del tempo” 

fossero stati meno miopi si sarebbero tirati su qualche colkezionista potenzialmente ‘robusto’. Mi spiace per loro ...?
Ho invece  ricordi molto piacevoli di numismatici inglese e svizzeri che - molto professionalmente - perdevano il loro tempo a insegnare qualche rudimento ai giovani in erba... e che sono rimasti fedeli clienti nel tempo ?

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Collezionare monete è un hobby da nerd e di nicchia, la maggior parte dei ragazzi preferisce spendere i soldi in auto, telefoni o viaggi, diciamoci la verità.

Esposizioni, musei e mercatini sono gli unici metodi per attirare la gente. Se un ragazzo veramente vuole e gli piacciono le monete, cerca da solo di partecipare a queste attività; non vedo in che altri modi possa essere pubblicizzato l'argomento.  Su questo forum è stato fatto un censimento e se non sbaglio i risultati delle percentuali sui giovani appassionati non era affatto deludente.

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Ciao. Sono uno scrittore freelance e la mia passione per le monete è iniziata dodici anni fa. Mi sono registrato come membro qui nel 2012. Per me, forse il problema più grande è il pregiudizio (vengo dalla Cina). Sebbene voglia discutere alcuni argomenti sulla numismatica italiana, sono spesso ignorati dalla numismatica, anche se pongo domande serie. Se vuoi che più persone partecipino, penso che dovremmo mantenere un'atmosfera aperta.

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@mty1805 Sono sicuro che la provenienza non faccia alcuna differenza, anzi dovrebbe rappresentare un motivo di interesse. Non sei il solo a venire da un paese lontano. :good:

Arka

Diligite iustitiam

Modificato da Arka
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Non mi pare proprio che la situazione dei giovani in numismatica sia così negativa. Anzi.... Certo potrebbe migliorare però già così non è da rattristarsi. Io personalmente sono cresciuto grazie proprio alla passione e insegnamenti dati da un commerciante numismatico. Certo questi esempi non sono la maggioranza però qualcuno c'è. 

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Io sono abbastanza giovane(22 anni) e mio nonno mi ha avvicinato al mondo del collezionismo. A mio parere qui si trascura un problema importante: per ampliare la propria collezione bisogna avere risorse economiche a disposizione. Un giovane italiano, spesso precario o disoccupato, che a malapena riesce a pagare l'affitto ha altre priorità. 

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21 minuti fa, Numistalex1 dice:

Io sono abbastanza giovane(22 anni) e mio nonno mi ha avvicinato al mondo del collezionismo. A mio parere qui si trascura un problema importante: per ampliare la propria collezione bisogna avere risorse economiche a disposizione. Un giovane italiano, spesso precario o disoccupato, che a malapena riesce a pagare l'affitto ha altre priorità. 

Si d’accordo, a volte però per ampliare la tua collezione possono bastare veramente poche risorse, dipende molto dalle pretese che si hanno.

Poi è chiaro che (come tutti sappiamo) essendo la numismatica un hobby, prima degli hobbies vengono altre cose, questo mi pare ovvio...

Modificato da Sirlad
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9 ore fa, Numistalex1 dice:

Io sono abbastanza giovane(22 anni) e mio nonno mi ha avvicinato al mondo del collezionismo. A mio parere qui si trascura un problema importante: per ampliare la propria collezione bisogna avere risorse economiche a disposizione. Un giovane italiano, spesso precario o disoccupato, che a malapena riesce a pagare l'affitto ha altre priorità. 

Su questo concordo con te. Io di anni ne ho 32, due figli e una moglie, una casa e due auto da mantenere. Il mio lavoro non è precario, ma il mio stipendio da operaio edile è l'ingresso principale della famiglia. Quindi, siccome mi piacciono le monete d'argento di grande modulo (ahimè anche in ottima conservazione), mi limito quasi esclusivamente a guardarle nelle foto delle aste. Al limite ogni tanto (tantissimo!!) mi permetto uno scudo comune di VEII. Quasi sempre quando arriva il momento di offrire mi tiro indietro ben prima del raggiungimento del prezzo finale, in quanto in quei pochi secondi mi vengono in mente tutte le spese che dovrò affrontare a breve e medio termine e quindi desisto. In Italia un lavoratore normale guadagna a sufficienza per vivere decentemente, difficilmente può permettersi di sviluppare una passione costosa come la numismatica. Io la tengo viva consultando il forum e sfogliando tutte le aste che capitano, sperando in un futuro lontano di avere una sicurezza economica che mi permetta di acquistare qualche bel pezzo. Ah, ringraziando il cielo, non ho il mutuo sulla casa...se no non mi potrei permettere nemmeno internet per queste consultazioni.

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