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Tesaurizzazione della 500 lire Caravelle.


Pierluigi 1965

Risposte migliori

Improponibile al giorno d'oggi una emissione di monete argentee da 5 Euro per la circolazione, nemmeno a titolo bassissimo.

Anni fa Germania e Spagna emettevano pezzi da 10 e 12 Euro, reperibili in rotolino al facciale tramite il normale circuito bancario, tagli che ovviamente erano di corso legale solo nel mercato interno, visto che si dimentica che le emissioni con valore facciale non convenzionale non possono avere valore legale fuori dal paese emittente. Quando l'argento iniziò la sua salita, la coniazione per la circolazione smise e l'esperimento non è più stato ripetuto.

Siamo seri: il Vaticano oggi emette una divisionale inserendo oltre ai tagli regolari una moneta commemorativa da 5 Euro. Ma questa commemorativa non è argento come sarebbe naturale pensare (visto che la divisionale con 5 Euro commemorativo costa ben 20 Euro in più della versione senza), bensì una sciapa bimetallica in metalli vili!

E noi con questi presupposti pensiamo all'emissione di un argento per la circolazione???

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Non si dimentica affatto che i facciali non convenzionali (e in generale tutte le monete non conformi a quelle standard dell'unione monetaria) non possono circolare fuori dallo Stato emittente, anzi, ho specificato più di una volta che quella roba per me è proprio da evitare. Questi presupposti ci azzeccano solo in parte con l'emissione di monete divisionali ordinarie valide in tutta l'eurozona, comunque sì, ci possiamo anche pensare.

Se l'iniziativa fallisse continueremmo a campare tranquilli lo stesso e niente ci avremo perso. Chi vuole avrà qualche moneta in più da inserire nella sua collezione.

Modificato da ART
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Lo stato credo ci abbia guadagnato con la tesaurizzazione delle 500 lire, non vedo perché una tesaurizzazione di un 5 euro dovrebbe preoccupare.

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Supporter

I problemi fondamentali credo siano fondamentalmente 2:

1) La moneta in argento ha un costo superiore a quello delle altre monete in metallo vile. Il guadagno da questa emissione sarebbe trascurabile.

2) Anche ammettendo di voler emettere una moneta in argento, le oscillazioni del valore del metallo superano il 100%. Negli ultimi 10 anni il valore dell'argento ha oscillato tra i 40 centesimi e un Euro al grammo. Ora siamo a circa 75 centesimi. 

La moneta da 5 euro non avrebbe senso o ne avrebbe poco (si potrebbe fare al più una moneta da 5 grammi a 835/1000 di titolo - piccola e poco appetibile, non so se ne varrebbe la pena).

Per fare una moneta in argento rispettabile bisognerebbe coniare o un 10 euro da 10 grammi (rischioso con le oscillazioni dell'argento e con scarsissimo aggio per l'autorità emittente) o ancora meglio un 20 Euro, magari con le caratteristiche del 500 lire argento.

In questo modo anche lo stato avrebbe il suo aggio e la moneta avrebbe un valore nominale sufficientemente al di sopra dell'intrinseco.

In linea di principio si potrebbe anche coniare un 50 euro in formato scudo.

Ma qui sorge un terzo problema. Ma oltre a noi numismatici questa fantomatica emissione interesserebbe a qualcun altro? 

 

 

   

Modificato da azaad
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13 minuti fa, azaad dice:

1) La moneta in argento ha un costo superiore a quello delle altre monete in metallo vile. Il guadagno da questa emissione sarebbe trascurabile.

La questione mi pare pressochè irrilevante dato che in generale l'aggio derivante dall'emissione di moneta metallica in sè è trascurabile.

 

13 minuti fa, azaad dice:

Ma oltre a noi numismatici questa fantomatica emissione interesserebbe a qualcun altro?  

Secondo me creerebbe una certa curiosità anche nei non-numismatici... ma la risposta più onesta che mi viene in mente è "chi se ne frega" ?

Modificato da ART
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Sul punto 1 credo però non sia chiaro il meccanismo della tesaurizzazione. Lo stato guadagna dal signoraggio se e solo se la moneta non torna indietro. Ovvero se viene tesaurizzata o dispersa. E l'argento avrebbe esattamente la proprietà di sparire. 

Però i conti che fai sono giusti anzi sei troppo generoso con l'ipotetico peso di 5 g. Temo sia irrealizzabile

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9 ore fa, ART dice:

Io però terrei il titolo molto più basso, intorno al 500/1000 come nell'esempio delle monete locali francesi.

Che fine hanno fatto queste monete? Circolano ancora? Vengono emesse ancora? 

Penso proprio di no, allora risparmiamoci un altro flop. 

Saluti 

TIBERIVS 

 

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Eddaie, se non circolano più lo stato ci guadagna!

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Quelle monete erano cioféche di discutibili criteri, che per fortuna non hanno circolato molto e a lungo, ma non vanno prese come paragone in quanto io sto parlando di un'altra cosa su un'altra scala.

A parte questo, il tentativo sarebbe un flop? Può benissimo darsi, ma chi se ne frega. Stiamo parlando di un'operazione a costo zero, quindi anche se non dovesse funzionare... pazienza e via come prima.  

Modificato da ART
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3 ore fa, incuso dice:

Eddaie, se non circolano più lo stato ci guadagna!

Il principale  scopo di una moneta emessa, è che circoli ed assolva il suo compito, non che venga tesaurizzata o altro.

saluti

TIBERIVS

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La moneta in argento o rame o altro materiale di valore, non può essere emessa per il semplice fatto che occorrerebbe più denaro per poterla fabbricare, emettendo altro debito inutile a spese di tutti i cittadini ed inoltre farebbe perdere la fiducia che c'è nelle altre banconote/monete. 

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Non ho capito che intendi esattamente col discorso del debito, comunque monete d'argento hanno già circolato con quelle in metalli vili e non si è persa nessuna fiducia, come nel caso delle 500 lire caravelle ad esempio.

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Perché prima l'argento costava molto poco, per poter emettere una banconota, lo stato si indebita, la moneta infatti ora è debito, immagina se deve emettere ancora più debito perché decide di usare  materia prima anche più costosa.

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Le monete sono emesse direttamente dallo Stato. Quindi nessun indebitamento di sicuro. Anzi allo stato vanno i diritti di signoraggio ovvero la differenza tra costo di produzione e nominale (che non sempre sono un affare, per i centesimini siamo sicuramente in perdita).

Detto questo il valore dell'argento di una 500 lire è circa 6,70 EUR. Quindi considerando le 500 lire come una moneta dalle dimensioni accettabili non ci starebbe produrre un 5 euro d'argento salvo non ridurre (e di tanto) il titolo. Non sono neanche convinto ci starebbe una moneta da 10 euri visto che vanno tenuti in conto i costi di produzione (che immagino maggiori visto il dover gestire metallo prezioso) e un margine di oscillazione del valore del metallo.

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Supporter
Il 26/5/2021 alle 22:25, FFF dice:

Non dubito di ciò ?

Ma a che decenni di distanza, ancora non si tenga in considerazione che il numero di monete attualmente presenti si discosta dal numero totale di 100 milioni di esemplari coniati.

Non solo : non ho idea di quante monete da 500 esistano ancora, e il loro frazionamento penso sia piuttosto diffuso ( a parte quelle conservate presso negozianti e commercianti) ma non credo siano poche.

La moneta è molto bella, è d'argento, credo siano molti coloro - anche non collezionisti - che ne hanno conservati uno o più esemplari in una scatola, o in un cassetto.

Poi ci sono coloro - per lo più giovani -  che iniziano oggi una Collezione e non si faranno mancare un esemplare delle Caravelle. Una moneta che non sarà mai un rarità, ma che un suo valore l'avrà sempre, e se fra 10 anni un collezionista si recherà da un numismatico per acquistarla un certo prezzo dovrà sborsarlo, a prescindere della quotazione del metallo fra due lustri.

Saluti.

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4 ore fa, incuso dice:

Le monete sono emesse direttamente dallo Stato. Quindi nessun indebitamento di sicuro. Anzi allo stato vanno i diritti di signoraggio ovvero la differenza tra costo di produzione e nominale (che non sempre sono un affare, per i centesimini siamo sicuramente in perdita).

Detto questo il valore dell'argento di una 500 lire è circa 6,70 EUR. Quindi considerando le 500 lire come una moneta dalle dimensioni accettabili non ci starebbe produrre un 5 euro d'argento salvo non ridurre (e di tanto) il titolo. Non sono neanche convinto ci starebbe una moneta da 10 euri visto che vanno tenuti in conto i costi di produzione (che immagino maggiori visto il dover gestire metallo prezioso) e un margine di oscillazione del valore del metallo.

Che è quello che ho detto, infatti il 5€ non è una moneta. 

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Felix_87, io sto facendo l'ipotesi di monete che dovrebbero comunque avere valore intrinseco pari o inferiore a quello nominale, tutti i costi compresi, quindi non certo emesse "indebitandosi" per il materiale di cui sono composte.

Inoltre lo stato non s'indebita per emettere banconote. Purtroppo mi sa che sei cascato nella trappola del complotto "signoraggista", di cui preventivamente ti avviso che su questo forum abbiamo già discusso fin troppo.

Modificato da ART
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1 ora fa, ART dice:

Felix_87, io sto facendo l'ipotesi di monete che dovrebbero comunque avere valore intrinseco pari o inferiore a quello nominale, tutti i costi compresi, quindi non certo emesse "indebitandosi" per il materiale di cui sono composte.

Inoltre lo stato non s'indebita per emettere banconote. Purtroppo mi sa che sei cascato nella trappola del complotto "signoraggista", di cui preventivamente ti avviso che su questo forum abbiamo già discusso fin troppo.

Nessun complotto, ho studiato. E ti confermo che il sistema che c'è adesso anche se non perfetto è quello che è durato di più. 

P.s. non è lo stato che emette banconote.

Modificato da Felix_87
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18 ore fa, sandokan dice:

La moneta è molto bella, è d'argento, credo siano molti coloro - anche non collezionisti - che ne hanno conservati uno o più esemplari in una scatola, o in un cassetto.

La mia prima Caravelle viene dalla scatola "Ricordi&Preziosi" di mammà (nata nel '43), che proprio non era collezionista.

Modificato da sdy82
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