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IGNORED

Chi sono i numismatici famosi?


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perchè collezionava banconote nei divani e nei puff ?? 

no no Carletto le immagini delle perquisizioni mostrarono grossi grassi S E S T E R Z I ... :angry: . Ti do ragione al 101% ... purtroppo l'italiano ha la memoria corta :unsure:

Fra i presidenti USA vi ricordo Grant, e Adams.. a voi trovare gli altri ;)

Una ... bionda curiosità :lol: : leggo ora in rete che una leggenda metropolitana vuole collezionista anche niente di meno che la bella Nicole Kidman.

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Qualcuno dice Silvio Berlusconi (monete greche antiche) e Romano Prodi (Euro).

Chissà se è vero...!?

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Vero o no, Gionata sei un grande! :D

Grazie per la portentosa notizia. :lol:

Modificato da orlando10
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Non concordo con questa affermazione. La collezione di VE III e' non solo la piu' completa collezione di monete italiane mai assemblata, ma e' anche incomparabilmente piu' completa di qualsiasi collezione pubblica (o privata) di monete italiane. Certo anche questa non e' completa (come potrebbe esserlo con un campo di tale vastita' e portata). Ma, passatemi l'ardito paragone (magari alcuni non saranno d'accordo) ma la differenza che intercorre tra VE III, come numismatico e il re d'Egitto  Farouk e' la stessa che passa tra Schumacker e un pilota di go-cart  :lol:

numa numa

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Prima di replicare caro Numa Numa e' bene leggere attentamente le frasi scritte della persona che ti ha risposto ,visto che non concordi su una frase mai detta ;)

Ribadisco il concetto espresso : la collezione privata di V.E.III aveva dei buchi non trascurabili .

Non ho scritto che non e' la collezione italiana piu' completa , ci mancherebbe :D

Comunque non c'e' problema su questo tema non esiste una affermazione assoluta ma tante opinioni :D

Sempre a riguarda della collezione personale di V.E. III userei purtroppo il verbo era e distinguerei da quella reale ;)

Sul paragone automobilistico concordo con te ,il primo e' stato un numismatico , il secondo un collezionista facoltoso

Modificato da piergi00
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Sul paragone automobilistico concordo con te

Io non molto, visto che MSchumacher (senza la K) quando negli ultimi anni ha poggiato per diletto il suo didietro su un Kart (questo sì con la K) per fare qualche gara ad inviti, finiva spesso per buscarle dai Kartisti professionisti ;)

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per me il mito è il Dott. Mantegazza, ha fatto la storia del collezionismo di ultima generazione! il suo catalogo d' asta (del 1995) è necessario per chi colleziona stati preunitari, specialmente Savoia e Napoleone. Rarità e soprattutto conservazioni inarrivabili!

lo consiglio a tutti, ogni tanto appare in aste online a prezzi accessibili

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Citiamo anche qualche grande numismatico, studioso e/o collezionista di monete meridionali: Rodolfo Spahr, Memmo Cagiati, Giovanni Bovi, Carlo Prota, Vico D'Incerti, Michele Pannuti.

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Ribadisco il concetto espresso : la collezione privata di V.E.III aveva dei buchi non trascurabili .

Non ho scritto che non e' la collezione italiana piu' completa , ci mancherebbe  :D

Comunque non c'e' problema  su questo tema non esiste una affermazione assoluta ma tante opinioni  :D

Sempre a riguarda della collezione personale di V.E. III userei purtroppo il verbo era e distinguerei da quella reale  ;)

Beh una collezione di oltre 103.000 monete italiane potra' avere anche dei buchi ma non credo che nessuna altra collezione, privata o pubblica, possa starle alla pari. Non capisco la distinzione tra collezione personale e reale, tutta lka collezione del re VE III e' stata donata allo Stato Italiano. Dal re stesso al momento del suo esilio. Successivamente sono state donate circa 8000 monete dei Savoia, che facevano parte della collezione ma che erano state trattenute dal figlio Umberto II e da questi donate allo Stato alla sua morte.

Ai discendenti Savoia sono rimaste solo le medaglie.

La collezione ha subito varie vicissitudini ( tra l'altro stava per essere portata in Germania dai nazisti, pericolo scongiurato a pochi km . dalla frontiera con il Brennero), ed oggi si trova conservata ed esposta in parte presso il Museo Nazionale di Roma a Palazzo Massimo.

numa numa

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  • ADMIN
Staff

Tuttavia si narra che molte monete siano state sostituite con falsi. Forse a questo faceva riferimento piergi

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Bravo Incuso hai colto l' allusione : reale con la "r" piccola

Parte dei sacchi o delle casse (le versioni a riguardo sono diverse) sono sparite durante il trafugamento nazista come narrato da Numa Numa e successivamente nella fase di transizione in quel di Pollenzo.

Altra decurtazione (monete autentiche sostituite da falsi come dice Incuso) e' avvenuta anche in tempi piu' recenti all' interno degli stessi musei a quanto si e' letto sulla stampa

A riguardo di questo ultimo punto c'e' una discussione nel forum con i links agli articoli

Per maggiori dettagli :

Storia di una passione Vittorio Emanuele III e le monete di Lucia Travaini Edizione Quasar ISBN 88-7140-285-5 28 euro

Oro, denaro e misteri nella seconda guerra mondiale di Roberto Ganganelli Edizione Olimpia 14 euro

sul fatto che nessuna moneta , almeno come ricordino sia rimasta in mano savoia (leggi eredi) non ci giurerei sopra :D

Ricordo che le medaglie raccolte da Vittorio Emanuele III sono fortunatamente rimaste nella mia citta' a Palazzo Madama :)

Modificato da piergi00
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Veramente leggendo per bene il testo della Travaini (ora ristampato di recente, segno del suo buon successo) risulta che solo una 'piccola' cassa venne aperta e (solo) parte del materiale sottratto.

Sulle piu' recenti sostituzioni, avvenute per opera (probabile) di un commerciante oggi defunto durante le sue visite al Medagliere, sono intervenuto piu' volte su questo argomento perche' la collezione ex-Reale mi sta particolarmente a cuore, essa e' infatti il risultato di un lavoro di amore e di passione, prima ancora che un eccezionale contributo scientifico (attraverso il Corpus) oltre che ad essere naturalmente una raccolta di grandissimo rilievo.

Ho sofferto per questi ammanchi, che hanno toccato per lo piu' monete del Regno,

e' possibile che vi sia stata una connivenza all'interno del museo o forse una semplice mancanza di sorveglianza. Un alto funzionario risulta tuttora inquisito ed e' stato rimosso dalla Direzione del Museo.

E' un fatto triste, oltre alla perdita venale e' come se si scalfisse un'opera d'arte famosa e importante. Ho anche portato ad esempio altri furti famosi che hanno riguardato musei americani ed inglesi. Non tanto per il 'mal comune mezzo gaudio' , bensi' per rilevare che purtroppo in campo numismatico questi incidenti possono capitare a chiunque.

Direi che pero' piu' che essere oggetto di facili ironie varrebbe la pena che la collezione reale venisse conosciuta da vicino. Non so se Piergi si sia recato a Roma per visitarla, ma nel caso non l'avesse ancora fatto lo invito caldamente a farlo e magari dopo che avra' potuto ammirare da vicino gli splendidi capolavori di ogni epoca emessi in Italia (dal 476 dC al 1945) in mostra nei sotterranei del museo (caso assai raro perche' la maggior parte delle collezioni italiane non sono esposte), ci dira' se questo insieme rappresentativo di eccezionale rilievo della monetazione italiana meriti un diminutivo oppure un superlativo.. B)

numa numa

Modificato da numa numa
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Sul numero delle casse , di quelle aperte e fatte sparire non c'e' certezza assoluta , le fonti sono contrastanti e rasentano il fantastico.

Il problema piu' grosso e' secondo me il fatto che non sussiste alcuna sicurezza sul preciso numero e tipologia delle monete contenute , pertanto ...................

Al posto dei puntini di sospensione e' possibile sostituire ogni ipotesi ;)

Nel merito della collezione di Vittorio Emanuele III , mi sono gia' espresso in questa discussione in termini positivi sottolineando solo il fatto che tutte le collezioni anche le piu' superlative sono sempre incomplete .

Asserisco per fortuna e cosi' esprimo una rivalsa dei piccoli e modesti collezionisti quali siamo tutti noi :D

Non mi pare che in tal modo si ridicolizzi questa collezione , un minimo di ironia non guasta mai , la seriosita' e' peggio ;)

Sicuramente mi farebbe piacere rivedere il monetiere ex Reale sono passati secoli dalla mia visita a Palazzo Barberini in quel di Roma ebbene si ho qualche anno sul groppone :D

Purtroppo non posso attualmente ricambiare l' invito a Numa Numa di venir a visitare le raccolte numismatiche torinesi in quanto l' area espositiva mi risulta , spero di venir smentito da notizie piu' fresche , temporaneamente chiusa

Ricordo che nella mia citta' e' ancora presente una bellissima raccolta di medaglie e sigilli (4412 pezzi) di Casa Reale le monete (6038 numeri di catalogo) invece sono state fatte confluire nel 1923 da V.E.III nel Medagliere privato detto di Sua Maesta' (per intendersi quello donato allo Stato e conservato a Roma), in aggiunta , potrai anche trovare la raccolta del Museo di Antichita' derivata dai fondi numismatici dell' Accademia delle Scienze e del legato Lavy ben 25.508 monete della serie greca , romana e bizantina.

Inoltre e' presente il Medagliere del Re , che Carlo Alberto aveva donato allo Stato rappresentato da 28.578 fra monete classiche , di zecche italiane medievali e moderne e gruppi di medaglie ; come vedi non tutta la collezione ex Savoia e' finita nella capitale.

Infine la terza raccolta cittadina , la piu' recente in ordine di tempo (1931) , e' quella Civica formata attorno alla collezione dell' antiquario Ettore Mentore Pozzi (anche lui e' da ricordare fra i numismatici famosi ? ) ; 14553 monete si segnalano pezzi estremamente rari della serie Sabauda e di Milano , alle quali un paio di anni dopo si sono aggiunte 5490 monete derivate da lasciti e donazioni

Negli anni la collezione e' aumentata anche tramiti acquisti

Putroppo di tutto quello descritto potrei per ora solo farti vedere le tavole presenti nell' opera edita dal Museo Civico D' Arte Antica al momento della prima presentazione del Medagliere delle Raccolte Numismatiche Torinese nel lontano 1964

Modificato da piergi00
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Sul numero delle casse , di quelle aperte e fatte sparire non c'e' certezza assoluta , le fonti sono contrastanti e rasentano il fantastico.

Il problema piu' grosso e' secondo me il fatto che non sussiste alcuna sicurezza sul preciso numero e tipologia delle monete contenute , pertanto ...................

Al posto dei puntini di sospensione e' possibile sostituire ogni ipotesi  ;)

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Ringrazio Piergi per la dovizia di particolari e le prexise descrizioni.

Conosco indirettamente le ricche collezioni torinesi attraverso le varie pubblicazioni edite nel corso di molti anni. Ho anche i pregevoli volumi del Promis che trattano la monetazione dei Reali dei Savoia

Naturalmente e' ovvio che quando mi riferivo alle monete dei Savoia che si sono ricongiunte al resto della collezione Reale (circa 8000 monete trattenute da Umberto II) e non altre collezioni di sovrani Savoia che sono rimaste a Torino ma che non c'entravano nulla, ab origine, con la coll. di VE III.

Altrettanta precisione numerica sarebbe richiesta anche per la raccolta di VE III che, Piergi sicuramente non ignorera' , soprattutto se ha avuto la sorte di aver potuto visionare la collezione quando era ancora rinchiusa negli armadi metallici del re custoditi presso l'Istituto Italiano di Numismatica, che la raccolta fu inventariata molto accuratamente dal Prof. Panvini Rosati e fu constatato il numero di monete esattamente mancanti d'altronde abbastanza facile a determinare dato che il Corpus elenca molto precisamente tutte le monete ex-reali (oltre a quelle di altre collezioni) fornendone precisa indicazione. Quindi la documentazione precisa e puntuale raccolta dalla Travaini e anche quella di Cunietti Cunietti, segretario numismatico del Re, possono mettere fine a illazioni e fantasie che hanno circondato per molto tempo su questa raccolta.

Ma se ancora dovessero sussistere dei dubbi (nei forumisti piu' tenaci) posso chiedere un parere alla Prof.ssa Travaini, con la quale collaboro occasionalmente, che su questo tema ha raccolto moltissima documentazione arrivando ad intervistare anche gli ultimi amministratori della casa reale (Falcone Lucifero e il Cav. Oddo) che si sono occupati delle proprieta' numismatiche dei Savoia.

numa numa

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Putroppo di tutto quello descritto potrei per ora solo farti vedere le tavole presenti nell' opera edita dal Museo Civico D' Arte Antica al momento della prima presentazione del Medagliere delle Raccolte Numismatiche Torinese nel lontano 1964

desideravo chiedere a Piergi che vedo molto ben informato sulle collezioni

torinesi se a Torino ,a parte quelle poche monete romane presenti al Museo

d'Antichità,secondo me presentate in modo indegno!,ma lasciamo perdere,

si può vedere qual'cos'altro? Una volta c'era il Museo di via Bricherasio,che

nonostante sia chiuso da anni, il comune annovera ancora tra i musei esistenti

con tanto di indirizzo e orari di visita!!! Penso che a livello espositivo (numismatico)

Torino sia l'ultima città d'Italia. :( :( :(

Modificato da romanus
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Supporter

concordo con romanus.....

dopo aver chiuso il museo le monete non si sa dove siano finite.....

e dire che oggi con la reggia di Venaria ci sarebbe un ottimo posto in una cornice stupenda per poterle sistemare.......

pier tu sai qualcosa del museo?????????????????

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la maggior parte delle collezioni italiane non sono esposte purtroppo ha ragione NUMA NUMA e questo e' il caso delle raccolte torinesi :(

Le monete sono , mi auguro , al sicuro ma non visibili al pubblico

Non sarebbe male la proposta di Savoiardo di dedicare qualche sala della Reggia di Veneria alle collezioni numismatiche torinesi , ormai questa cittadina e' un punto di forte attrazione turistica-culturale in Piemonete

Numa se riesci ad ottenere informazioni di prima mano ci fai un gran regalo :)

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la maggior parte delle collezioni italiane non sono esposte purtroppo ha ragione NUMA NUMA e questo e' il caso delle raccolte torinesi

Le monete sono , mi auguro , al sicuro ma non visibili al pubblico

Praticamente è come se non esistessero :( ,in questo caso che siano al sicuro,

se poi lo sono,mi lascia abbastanza indifferente,ecco un altro diritto di cui

il "cittadino" viene privato. Mi pare che in altri paesi europei le cose funzionano

diversamente! :huh: Mi scuso se sono andato fuori tema.

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la collezione privata di V.E.III aveva dei buchi non trascurabili .

Cavoli,veramente??

Mi piacerebbe sapere quali :P

Oppure i buchi sono comparsi dopo il "trasloco"??? :lol: :rolleyes:

Ciao

Andy

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Non mi risulta disponibile on-line la collezione di V.E.III , l' unica possibilita' e' una bella gita a Roma o l' acquisto del Corpus

Per avere una prima idea approssimativa delle monete mancanti e/o inedite bisognerebbe confrontare il Corpus con i volumi + recenti ad esempio la serie del MIR (opera ancora in fase di completamento , disponibili solo i primi 5 volumi)

Considerando solo la monetazione Savoia , il Cudazzo (autore del volume dedicato alla dinastia Sabauda) dichiara circa un centinaio di pezzi in piu' rispetto al Corpus.

Per i buchi mancanti causa furto e sostituzione con falsi , bisogna attendere le indagini della magistratura

Modificato da piergi00
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Conosco indirettamente le ricche collezioni torinesi attraverso le varie pubblicazioni edite nel corso di molti anni. Ho anche i pregevoli volumi del Promis che trattano la monetazione dei Reali dei Savoia

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Complimenti , se hai la prima edizione hai un valore non solo numismatico e storico :)

Le tavole originali prodotte dalla Stamperia Reale sono stupende

Le opere di Domenico Promis sono alla base degli studi numismatici della monetazione Sabauda e Piemontese , tutti i volumi anche i + recenti fanno sempre riferimento a questi scritti

Io sono meno fortunato ,essendo costretto a visionarle in prestito grazie ai favori di un collezionista torinese , solo recentemente ho acquistato un paio di volumi ristampati.

Le edizioni recenti disponibili sul mercato di una nota casa editrice non sono il massimo secondo il mio modesto parere , meglio puntare agli originali piuttosto costosi oppure alle edizioni degli anni 70 ;)

Posto un elenco delle opere del Promis ,relative al Piemonte ,presente in wikipedia :

PROMIS Domenico, MONETE DEI REALI DI SAVOIA. Premessa di M. Traina. 2 Vol. Torino 1841. Ristampa Forni, Bologna.

PROMIS Domenico, MONETE DEGLI ABATI DI S. BENIGNO DI FRUTTUARIA. Torino 1870. Ristampa Forni, Bologna.

PROMIS Domenico, MONETE DEI PALEOLOGI MARCHESI DI MONFERRATO. Torino 1858. Ristampa Caula Editore, Torino 1970. (piergi00)

PROMIS Domenico, MONETE DEI RADICATI E DEI MAZZETTI. Torino 1860. Ristampa Forni, Bologna.

PROMIS Domenico, MONETE DEL PIEMONTE INEDITE O RARE. Torino 1852. Ristampa Caula Editore, Torino 1970. (piergi00)

PROMIS Domenico, MONETE DELLA ZECCA D'ASTI. Torino 1853. Ristampa Forni, Bologna.

PROMIS Domenico, MONETE DELLA ZECCA DI DEZANA. Torino 1863. Ristampa Forni, Bologna.

PROMIS Domenico, MONETE DELLA ZECCA DI SAVONA. Torino 1864. Ristampa Forni, Bologna.

PROMIS Domenico, MONETE DELLE ZECCHE DI MESSERANO E CREVACUORE. Torino 1869. Ristampa Forni, Bologna.

PROMIS Domenico, MONETE INEDITE DEL PIEMONTE. Supplemento. Torino 1866. Ristampa Forni, Bologna.

Modificato da piergi00
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