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IGNORED

Archeologia subacquea


Risposte migliori

Molto interessante. Finalmente una persona che condivide 2 mie passioni: la numismatica e la subacquea.

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Ciao Iacchetti :) ,

per adesso mi devo accontentare di non scendere sotto i 18 metri (beh non sempre però ;) ), sono lietissimo di aver trovato, in questo forum, un appassionato di subacquea, forse si potrebbe chiedere agli Amministratori di aprire una sezione apposita .... archeologia & subacquea?? :D :rolleyes:

Ad ottobre pensavo di prendere la specialità in archeologia subacquea con didattica SSI.....

ciao

denario

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Ad ottobre pensavo di prendere la specialità in archeologia subacquea con didattica SSI.....

ciao

denario

251406[/snapback]

Bell'idea ma tù di dove sei?

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Ad ottobre pensavo di prendere la specialità in archeologia subacquea con didattica SSI.....

ciao

denario

251406[/snapback]

Bell'idea ma tù di dove sei?

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Beh, diciamo Etruria ;) ,

non c'è il mare, ma in compenso ci sono i laghi e trovare chi ti rilascia una specialità in archeologia subacque non è facile, temo dovrò andare a Roma.... :D !!

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a titolo prettamente informativo...

c'è un parco subacqueo in provincia di Teramo.

Comune di Pineto di fronte alla Torre di Cerrano...

cito:" Le ricerche subacquee, condotte nel mare antistante la Torre Cerrano, nell'estate del 1982 dal professor Piergiorgio Data (direttore della scuola di specializzazione di Medicina subacquea ed iperbarica dell'università di Chieti) in collaborazione con l'Associazione nazionale degli istruttori subacquei di Roma, del Club subacqueo di Pescara e dei Vigili del fuoco sommozzatori di Teramo, hanno documentato, con rilievi fotografici, la presenza di grandi pietre a spigolo vivo (4x6x2 metri), lastroni di pietra d'Istria ad "L" rovesciata (2x4x4 metri), grandi costruzioni murarie in mattoni, colonne trilobate, canaletta in calcare (simile alle tre presenti nella cripta della Basilica di Atri), scalini, un braciere, ed altri manufatti disposti secondo una certa impostazione urbanistica, alla profondità di 4,7 e 11 metri ed a 7-900 metri dalla battigia.

In base ad alcuni studi ("Il Porto di Atri: un invito alla ricerca archeologica" e "Cerrano ieri e oggi") tali manufatti risalgono all'antico porto commerciale romano di Atri ormai sommerso da secoli, come evidenzia una foto aerea in una grande macchia scura sul mare antistante la Torre Cerrano.

L'esistenza a Cerrano del porto di Atri dall'antico Medioevo, viene menzionata per la prima volta (porto in Penna Cerrani) in uno scritto del Sorricchio ("Il comune atriano del XIII e XIV secolo", Atri 1983, doc. XIII, pagine 233-234) il quale ipotizzava che il culmine dell'attività del porto era intorno al VII secolo avanti Cristo.

Anche il geografo augusteo Strabone, nei suoi scritti cita l'esistenza, in età romana, di un porto connesso con Atri presso la foce del fiume Matrinus (nome antico del torrente Cerrano) che scende da Atri dalle antiche fontane "Kanat" (stile orientale).

Sul periodo etrusco di Atri e sul porto Cerrano-Matrinus non ci sono dubbi, le sue antiche monete, le fontane di tipo Kanat ed altri reperti ne danno ampia testimonianza.

Il porto Cerrano-Matrinus era il polo marittimo delle due strade romane Salaria-Cecilia e maggiormente per Roma, sia per l'importanza strategica che economica.

Il comprensorio di Cerrano è ricco di reperti archeologici rinvenuti nei pressi della Torre, della fornace: tombe, anfore e mosaici (Cherubini De Torres), rinvenute in località Colle Stella, Castellucio e Colle Cretone nei pressi della Torre, tracce d'inserimento romano e preromano.

Lo Strabone scriveva che esso era l'antico porto di Hadria; lo testimoniano sia antiche monete trovate ad Atri e raffiguranti disegni di pesce, conchiglia, ancora, sia l'affresco di Andrea De Lito, "La fuga in Egitto" (seconda metà del XV secolo) situato nella Cattedrale di Atri. Altre ipotesi (Sorricchio e Di Palma) ritengono probabile l'ubicazione del porto di Atri sulla sponda destra del fiume Vomano.

Anche nel XIII secolo lo scalo di Cerrano doveva essere in piena efficienza poiché, via mare, furono trasportati i grandi blocchi di pietra di Istria che servivano alla costruzione della Cattedrale, opera terminata nel 1303. Altra attività prevalente del porto di Atri era lo scambio commerciale di cereali (da Manfredonia), lana, eccetera.

Gli storici narrano di dazi e dogani pagati presso il porto di Cerrano (1307), di concessioni di Innocenzo III (1251), di continui restauri effettuati e richieste di rimborsi (1319-1365), ed episodi di guerra, quando la Torre fu incendiata dalla Repubblica di Venezia (1447) contro Alfonzo I D'Aragona. Dopo tali distruzioni e dopo il mancato permesso del Re Ferdinando I con richiesta di fondi degli atriani (Giuliantonio Acquaviva) di ricostruirlo (1468), esso continuò ad essere devastato ulteriormente dalla forza del mare, fino a quando il comune di Atri decise nell'anno 1513 di dare in concessione privata per la pesca e l'approdo il porto ormai distrutto.

Nel corso degli anni il porto subì ulteriori danneggiamenti ed insabbiamenti tanto che il comune di Atri decise di costruire un nuovo approdo presso la foce del Calvano (1516). Un terremoto del luglio 1627 determinò l'ulteriore sprofondamento del porto".

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Anche in Campania esiste un sito archeologico molto bello da vedere, che io ancora non ho visitato si trova a Baia di Bacoli a pochi Km da Pozzuoli (NA), vi posto qualche link:

http://www.culturacampania.rai.it/site/it-...so_di_baia.html

http://www.ulixes.it/italiano/i_pg01.html?...g02bfr16_d.html

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a titolo prettamente informativo...

c'è un parco subacqueo in provincia di Teramo.

Comune di Pineto di fronte alla Torre di Cerrano...

cito:" Le ricerche subacquee, condotte nel mare antistante la Torre Cerrano, nell'estate del 1982 dal professor Piergiorgio Data (direttore della scuola di specializzazione di Medicina subacquea ed iperbarica dell'università di Chieti) in collaborazione con l'Associazione nazionale degli istruttori subacquei di Roma, del Club subacqueo di Pescara e dei Vigili del fuoco sommozzatori di Teramo, hanno documentato, con rilievi fotografici, la presenza di grandi pietre a spigolo vivo (4x6x2 metri), lastroni di pietra d'Istria ad "L" rovesciata (2x4x4 metri), grandi costruzioni murarie in mattoni, colonne trilobate, canaletta in calcare (simile alle tre presenti nella cripta della Basilica di Atri), scalini, un braciere, ed altri manufatti disposti secondo una certa impostazione urbanistica, alla profondità di 4,7 e 11 metri ed a 7-900 metri dalla battigia.

        In base ad alcuni studi ("Il Porto di Atri: un invito alla ricerca archeologica" e "Cerrano ieri e oggi") tali manufatti risalgono all'antico porto commerciale romano di Atri ormai sommerso da secoli, come evidenzia una foto aerea in una grande macchia scura sul mare antistante la Torre Cerrano.

        L'esistenza a Cerrano del porto di Atri dall'antico Medioevo, viene menzionata per la prima volta (porto in Penna Cerrani) in uno scritto del Sorricchio ("Il comune atriano del XIII e XIV secolo", Atri 1983, doc. XIII, pagine 233-234) il quale ipotizzava che il culmine dell'attività del porto era intorno al VII secolo avanti Cristo.

        Anche il geografo augusteo Strabone, nei suoi scritti cita l'esistenza, in età romana, di un porto connesso con Atri presso la foce del fiume Matrinus (nome antico del torrente Cerrano) che scende da Atri dalle antiche fontane "Kanat" (stile orientale).

        Sul periodo etrusco di Atri e sul porto Cerrano-Matrinus non ci sono dubbi, le sue antiche monete, le fontane di tipo Kanat ed altri reperti ne danno ampia testimonianza.

        Il porto Cerrano-Matrinus era il polo marittimo delle due strade romane Salaria-Cecilia e maggiormente per Roma, sia per l'importanza strategica che economica.

        Il comprensorio di Cerrano è ricco di reperti archeologici rinvenuti nei pressi della Torre, della fornace: tombe, anfore e mosaici (Cherubini De Torres), rinvenute in località Colle Stella, Castellucio e Colle Cretone nei pressi della Torre, tracce d'inserimento romano e preromano.

        Lo Strabone scriveva che esso era l'antico porto di Hadria; lo testimoniano sia antiche monete trovate ad Atri e raffiguranti disegni di pesce, conchiglia, ancora, sia l'affresco di Andrea De Lito, "La fuga in Egitto" (seconda metà del XV secolo) situato nella Cattedrale di Atri. Altre ipotesi (Sorricchio e Di Palma) ritengono probabile l'ubicazione del porto di Atri sulla sponda destra del fiume Vomano.

        Anche nel XIII secolo lo scalo di Cerrano doveva essere in piena efficienza poiché, via mare, furono trasportati i grandi blocchi di pietra di Istria che servivano alla costruzione della Cattedrale, opera terminata nel 1303. Altra attività prevalente del porto di Atri era lo scambio commerciale di cereali (da Manfredonia), lana, eccetera.

        Gli storici narrano di dazi e dogani pagati presso il porto di Cerrano (1307), di concessioni di Innocenzo III (1251), di continui restauri effettuati e richieste di rimborsi (1319-1365), ed episodi di guerra, quando la Torre fu incendiata dalla Repubblica di Venezia (1447) contro Alfonzo I D'Aragona. Dopo tali distruzioni e dopo il mancato permesso del Re Ferdinando I con richiesta di fondi degli atriani (Giuliantonio Acquaviva) di ricostruirlo (1468), esso continuò ad essere devastato ulteriormente dalla forza del mare, fino a quando il comune di Atri decise nell'anno 1513 di dare in concessione privata per la pesca e l'approdo il porto ormai distrutto.

        Nel corso degli anni il porto subì ulteriori danneggiamenti ed insabbiamenti tanto che il comune di Atri decise di costruire un nuovo approdo presso la foce del Calvano (1516). Un terremoto del luglio 1627 determinò l'ulteriore sprofondamento del porto".

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Ottima segnalazione Polase, grazie ! Che tu sappia il sito è visitabile ?

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Anche in Campania esiste un sito archeologico molto bello da vedere, che io ancora non ho visitato si trova a Baia di Bacoli a pochi Km da Pozzuoli (NA), vi posto qualche link:

http://www.culturacampania.rai.it/site/it-...so_di_baia.html

http://www.ulixes.it/italiano/i_pg01.html?...g02bfr16_d.html

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Non lo conoscevo, grazie iacchetti! A settembre non mi dispiacerebbe farci un salto, che so' magari si potrebbe organizzare qualcosa tra Lamonetiani subacquei.....

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Ottima segnalazione Polase, grazie ! Che tu sappia il sito è visitabile ?

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provo a sentire in Soprintendenza...

speriamo non siano in ferie...

comunque dovrebbe esserci un sistema per andarci, se non ricordo male, organizzano anche dei corsi...

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Non lo conoscevo, grazie iacchetti! A settembre non mi dispiacerebbe farci un salto, che so' magari si potrebbe organizzare qualcosa tra Lamonetiani subacquei.....

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Perchè nò, ottima idea!

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Anche io vivendo in un posto di mare sono appassionata di immersioni ma preferisco l'apnea,in questo modo per quei pochi minuti mi sento parte del mare.

PS non prendetemi per pazza è una sensazione che solamente chi è nato in un posto di mare può capire e ti regala dei momenti di magia :ph34r: :ph34r:

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Anche io vivendo in un posto di mare sono appassionata di immersioni ma preferisco l'apnea,in questo modo per quei pochi minuti mi sento parte del mare.

PS non prendetemi per pazza è una sensazione che solamente chi è nato in un posto di mare può capire e ti regala dei momenti di magia :ph34r:  :ph34r:

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Non sei affatto pazza, la tua è una sensazione bellissima che forse non tutti possono capire, ma chi come noi ama il mare e le immersioni capirà molto bene.

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ottimo sito...anche se però manca la mia SICILIA che riguardo l'archeologia subacquea è il posto più fantastico d'italia!!! veniteci...

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Ciao Francescoadamo, se puoi, postaci qualche link di archeologia subacquea relativo alla Sicilia.

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  • 3 settimane dopo...

:D

Anche io vivendo in un posto di mare sono appassionata di immersioni ma preferisco l'apnea,in questo modo per quei pochi minuti mi sento parte del mare.

PS non prendetemi per pazza è una sensazione che solamente chi è nato in un posto di mare può capire e ti regala dei momenti di magia :ph34r:  :ph34r:

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Non sei affatto pazza, la tua è una sensazione bellissima che forse non tutti possono capire, ma chi come noi ama il mare e le immersioni capirà molto bene.

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Leggo soltanto ora il post...

Perchè pazza ?!!? Scusate per l'OT, la pratico da circa 9 anni e la preferisco di gran lunga, alle uscite con bombola, niente vincoli tecnologici, solo il mare, certo visitare i relitti in apnea non è cosa fattibile..... ma quei pochi minuti che ti regala sono inimitabili........

Per ritonare al tema aggiungo questo link:

http://www.archeosub.it/link.htm#sites :D :D

Modificato da denario69
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