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Ogni tanto esco dal seminato e vago per periodi a me oscuri :lol:

Vi presento il mio ultimo acquisto. È stato un po' un acquisto al buio visto che la foto del venditore (l'ho presa su ebay) era per me poco decifrabile. Ora ve ne propongo un paio migliori, vediamo se la identificate.

denario-a.jpg

denario-b.jpg


Inviato

Denaro Imperiale di Parma (monetazione autonoma 1248-1322)

D/ +IMPERATOR, croce patente con globetto nel 1° e 4° angolo.

R/ +D.E.P.A.R.M.A., castello con tre torri, sormontato da globetti.

Rif. Biaggi 1789

considerata NC.


  • ADMIN
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Inviato (modificato)

Centrata e affondata (ora cambio anche il titolo alla discussione)

Qui è al n. 9:

http://incuso.altervista.org/parmetor.php?b=3

oppure qui:

http://www.medievalcoins.it/galler3.htm

direi coniata dopo il 1310:

§. 15. La pace giurata dalle nobili famiglie parmigiane nel 1265 non durò lungo tempo. Il desiderio, che era in tutte vivissimo, di sovrastare, e l'orgoglio intollerabile di voler vendicare ogni più piccola ingiuria, fecero assai presto riaprir quelle ferite, che non erano ancor bene cicatrizzate. Tutti volevano la libertà; ma tutti volevano ancora il comando. Così Parma non sapea per mancanza di vere virtù cittadine nè essere libera, nè vivere soggetta. In queste angustie trovavasi Parma per le fazioni dei Correggeschi, Rossi e Sanvitali, quando venne in Italia nel 1310 Arrigo VII per prendere la Corona di ferro. Fece pertanto quel saggio principe per mezzo de' suoi commissarj invito a tutte le città, acciocchè deponessero le armi, perdonassero le offese, e componessero gli animi alla pace. Giberto da Correggio e il Vescovo nostro Papiriano andarono con gran seguito di gente a Milano a nome del nostro Comune, e sottomisero la nostra città, afflitta dalle fazioni, all'imperio e accettarono per Vicario imperiale Falcone di Pietro d'Enrico di Roma. Fedeli si mantennero i Parmigiani a' giuramenti fatti, e anche dopo la morte di Arrigo seguitarono a tenere il partito Ghibellino. Bell'argomento n'è un denaro, che s'è trovato del peso di 18 grani. Esso ha nel diritto una croce in mezzo alternata da due globetti, e intorno (croce) IMPERATOR; nel rovescio il solito edifizio in mezzo, e intorno (croce) DE PARMA (V. Tav. III, n.o 9). Il nome generale d'Imperatore indica che nessuno a que' dì occupava il solio imperiale, e che la città era disposta a seguir le parti di qualunque fosse stato eletto all'imperio.

L'Arrigo citato dal testo è in realtà meglio noto come Enrico VII del Lussemburgo. Prendendo per buon quanto indicato nel testo (cioé che IMPERATOR semplice indicasse una "sede vacante") la si può ulteriormente raffinare nel 1313-1328; personlamente però mi lascia scettico come ipotesi.

Modificato da incuso

Inviato

direi coniata dopo il 1810:

291908[/snapback]

... che giovinezza! :P :lol:

________________________________________________________________________

scherzi a parte, ottima moneta, conservazione qBB, anche se con un pezzo mancante.

complimenti incuso! :D


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