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Un pensiero: quanto dureranno?


roth37

Risposte migliori

La fioritura delle aste italiane e straniere è senza tregua: i collezionisti non crescono certo con lo stesso ritmo. Cosa prevedete succederà? Potranno sopravvivere solo le più forti, le più accreditate, le più serie e le altre scompariranno?

Questo boom è destinato a continuare oppure molte aste spariranno ai primi accenni "di raffreddore"?

Credo che umanamente per un collezionista non sia possibile seguire le offerte più appetitose anche se ci lascia gli occhi, soprattutto per la situazione italiana che non invita all'acquisto, ma pensa alle necessità più dirette .. eppure

quanto postato sui "beni rifugio" dà molto da pensare. E se in definitiva anche le monete lo fossero?

roth37

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La fioritura delle aste italiane e straniere è senza tregua: i collezionisti non crescono certo con lo stesso ritmo. Cosa prevedete succederà? Potranno sopravvivere solo le più forti, le più accreditate, le più serie e le altre scompariranno?

Questo boom è destinato a continuare oppure molte aste spariranno ai primi accenni "di raffreddore"?

Credo che umanamente per un collezionista non sia possibile seguire le offerte più appetitose anche se ci lascia gli occhi, soprattutto per la situazione italiana che non invita all'acquisto, ma pensa alle necessità più dirette .. eppure

quanto postato sui "beni rifugio" dà molto da pensare. E se in definitiva anche le monete lo fossero?

roth37

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Roth,

e' la seconda che hai detto. Inquesto momento i grassi profitti mietuti dalle case d'asta piu' affermate (e con materiale migliore), un mercato fortemente in ascesa, hanno incentivato nuovi operatori ad affacciarsi sul mercato.

Ma questi ultimi potranno contare solo su materiale inferiore come qualita' (perche' i piu' grandi e consolidati si accaparrano il migliore) e quindi difficilmente rientrare dei costi sopportati per avviare un'rganizzazione di vendita all'asta.

Inoltre, difficilmente credo le monete potranno continuare a crescere a questi ritmi folli (soprattutto le romane) per un periodo lungo di tempo.

Se e' vero che alla lunga l'investimento in monete puo' risultare valido come rivalutazione, chi compra per rivendere nel breve puo' trovarsi ad avere acquistato alto e non rientrare dei soldi spesi se rivende nel breve termine.

Occorre restare "zen".

Non farsi tirare nella mischia, soprattutto non aver paura di perdere il treno.

Come giustamente ha scritto su queste colonne qualcuno recentemente, la virtu' piu' importante per un numismatico e' , oltre la conoscenza, proprio la pazienza.

Che il mercato si scanni e che gli imbonitori facciano il loro dovere, sara' chi e' sciocco o chi si vuole illudere a cadere nelle belle reti preparate appositamente allo scopo. Personalmente preferisco riflettere bene su cosa e quando acuistare piuttosto che comprare tanto, trionfare per un giorno e pentirmene per i successivi mille.

numa numa

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337043[/snapback]

In questo momento i grassi profitti mietuti dalle case d'asta piu' affermate (e con materiale migliore), un mercato fortemente in ascesa, hanno incentivato nuovi operatori ad affacciarsi sul mercato.

Ma questi ultimi potranno contare solo su materiale inferiore come qualita' (perche' i piu' grandi e consolidati si accaparrano il migliore) e quindi difficilmente rientrare dei costi sopportati per avviare un'organizzazione di vendita all'asta.

numa numa

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Tutto giusto caro numa numa. Oggi organizzare una Vendita all'Asta in Italia costa tempo, fatica e soldi. Io ho smesso 4 anni fa ma se capitasse la Collezione o la Biblioteca ne organizzerei volentieri una. Secondo me molti Colleghi hanno visto che è molto meglio organizzare un'Asta che non stampare dei Listini di vendita. Alla gente piace concorrere e un Listino non sempre viene guardato subito da chi lo riceve al contrario di un Catalogo che invece viene immediatamente divorato. Concordo con roth quando dice "quanto durera?" Non tanto credo ed i motivi addotti dall'amico numa numa sono significativi

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Roth, non te ne hai a male, se mi do una toccatina, vero ??? :lol: :lol: :lol: :lol:

Scherzi a parte.

In linea di massima concordo col pensiero di numa, ma farei un distinguo tra il mercato internazionale e quello italiano. Il primo è fortemente in espansione (o almeno lo è stato fino ad oggi) e le monete antiche vengono apprezzate in tutti gli Stati, europei e d'oltreoceano, ed a tutti i livelli (si vendono le monete da 200 euro ma anche quelle da 200.000); quello nazionale invece continua a pagare lo scotto di una malaugurata congiuntura tra crisi economica e leggi poco chiare.

Quando, nel "lontano" 1984 mio padre decise di intraprendere l'attività di Casa d'Aste, la concorrenza, per quanto importante (si parla di Ditte del calibro di Finarte, per fare un nome), era numericamente poca cosa; oggi, tra Italia e San Marino, sono 13 le Case d'asta attive con almeno 2 cataloghi l'anno (ed alcune anche di più) e l'abbattimento delle frontiere - nonchè Internet - hanno di fatto reso più facile gli acquisti all'estero. Riassumendo, un collezionista medio riceve, nei due periodi "caldi" (marzo-aprile e ottobre-novembre) almeno 20-25 cataloghi.

Potrà durare ancora questo sistema o è destinato ad "implodere" ? A dispetto di quanto sopra credo di sì, durerà; oggi i convegni "languono" e chi ha materiale da vendere punto sull'asta (chi per la speranza di un lauto realizzo, chi "solo" per la trasparenza che questo sistema di vendita garantisce). Sarà certamente dura, specialmodo per le nuove Ditte, poter realizzare cataloghi allettanti, con materiale "fresco" di buona qualità ed a prezzi invitanti, ma non credo ad una controtendenza del mercato.

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Il materiale di qualità già scarseggia ed i prezzi sono tuttavia in continuo aumento - basta pensare ad alcuni cataloghi d'aste sammarinesi recenti con monete mediocri offerte a prezzi strabilianti (ed il 50% di invenduti!).

Dopo l'iniziale entusiasmo dovuto in gran parte al fenomeno internet, credo che molti collezionisti (in modo particolare i collezionist medi) cominciaranno ad essere più consapevoli ed a pensare due volte prima di fare offerte.

Si vedrà.

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Però se ci fate caso il mercato numismatico è sempre stato contradittorio. Io sono 12 anni che colleziono V.E.III e da che mi ricordi io i prezzi, mi dicevano, che erano alti perchè la moneta era un articolo di nicchia. Adesso che oggettivamente siamo tantissimi (oppure i nuovi mezzi di comunicazione hanno dato la reale dimensione del fenomeno del collezionismo numismatico) i prezzi rimangono alti. Ma non era l'andamento del mercato che faceva i prezzi? ;) Tornando alle aste, magari mi sbaglio, però a parte alcune case che hanno dei prezzi di partenza decisamente alti, ho notato, o così a me sembra, che tante altre abbiano abbassato la base.

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Roth, non te ne hai a male, se mi do una toccatina, vero ???  :lol:  :lol:  :lol:  :lol:

Scherzi a parte.

In linea di massima concordo col pensiero di numa, ma farei un distinguo tra il mercato internazionale e quello italiano. Il primo è fortemente in espansione (o almeno lo è stato fino ad oggi) e le monete antiche vengono apprezzate in tutti gli Stati, europei e d'oltreoceano, ed a tutti i livelli (si vendono le monete da 200 euro ma anche quelle da 200.000); quello nazionale invece continua a pagare lo scotto di una malaugurata congiuntura tra crisi economica e leggi poco chiare.

Quando, nel "lontano" 1984 mio padre decise di intraprendere l'attività di Casa d'Aste, la concorrenza, per quanto importante (si parla di Ditte del calibro di Finarte, per fare un nome), era numericamente poca cosa; oggi, tra Italia e San Marino, sono 13 le Case d'asta attive con almeno 2 cataloghi l'anno (ed alcune anche di più) e l'abbattimento delle frontiere - nonchè Internet - hanno di fatto reso più facile gli acquisti all'estero. Riassumendo, un collezionista medio riceve, nei due periodi "caldi" (marzo-aprile e ottobre-novembre) almeno 20-25 cataloghi.

Potrà durare ancora questo sistema o è destinato ad "implodere" ? A dispetto di quanto sopra credo di sì, durerà; oggi i convegni "languono" e chi ha materiale da vendere punto sull'asta (chi per la speranza di un lauto realizzo, chi "solo" per la trasparenza che questo sistema di vendita garantisce). Sarà certamente dura, specialmodo per le nuove Ditte, poter realizzare cataloghi allettanti, con materiale "fresco" di buona qualità ed a prezzi invitanti, ma non credo ad una controtendenza del mercato.

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Caro Alberto,

non occorre fare gesti, nessuno più di me desidera che la numismatica veleggi ed aumenti il più possibile. Mi sembra di aver distinto le aste "vecchio" tipo (o per lo meno l'ho fatto capire) e quelle che nascono come funghi. 13 case d'asta attuali x2 volte all'anno indicano 26 volte (quasi un mese su 12) sono veramente troppe per la normale possibilità di saturazione italiana attuale, almeno credo. A questa vanno aggiunte le aste straniere, che portano via un'altra sensibile fetta di torta mangiabile. Ed i convegni ed i mercatini? E' ovvio che in queste condizioni non possono vivere (vedi i primi scricchiolii per Riccione). I soldi son quelli. Spremi, spremi i collezionisti fanno fatica.

Non credo, spero con questa mia di aver offeso nessuno, ma di aver parlato come "l'uomo qualunque". Poi chi può non ha problemi, ma non sono poi tantissimi.

roth37

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L'andamento futuro probabilmente è quello che stiamo già osservando adesso, cioè un passaggio dal numismatico con negozio e listino al commercio online mediante aste battute. Ciò probabilmente dipende ancora una volta dalla enorme diffusione di internet che rende comodissimo acquistare e battere monete stando seduti a casa propria. Di gente che si sposta per le aste ne vedo poca, la maggior parte sono offerte via mail in assenza dell'offerente. I convegni scricchiolano, come avete già osservato, soprattutto quelli piccoli e bisognerebbe chiedersi come vanno i negozietti di numismatica, forse non godono di ferrea salute.

La cosa di cui ancora non mi capacito è come fanno i prezzi a rimanere sempre così alti nonostante l'enorme quantità di offerta di cui siamo subissati...

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L'andamento futuro probabilmente è quello che stiamo già osservando adesso, cioè un passaggio dal numismatico con negozio e listino al commercio online mediante aste battute. Ciò probabilmente dipende ancora una volta dalla enorme diffusione di internet che rende comodissimo acquistare e battere monete stando seduti a casa propria. Di gente che si sposta per le aste ne vedo poca, la maggior parte sono offerte via mail in assenza dell'offerente. I convegni scricchiolano, come avete già osservato, soprattutto quelli piccoli e bisognerebbe chiedersi come vanno i negozietti di numismatica, forse non godono di ferrea salute.

La cosa di cui ancora non  mi capacito è come fanno i prezzi a rimanere sempre così alti nonostante l'enorme quantità di offerta di cui siamo subissati...

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Ciao, probabilmente perchè il collezionista, parlo in generale, è disposto a spendere cifre anche notevoli pur di avere il pezzo mancante, specialmente se è raro.

Quindi da legge di mercato, che non approvo molto, dove c'è richiesta sale il prezzo dell' offerta.

Per fortuna devo dire, per mia esperienza personale, che molti collezionisti hanno imparato ad " aspettare". Aspettano una buona occasione, cercando di non sprecare soldi, magari per una moneta in bassa conservazione, solo perchè è rara non è detto che non si possa trovare di meglio ad un prezzo più basso.

Girando un po' tutte le Fiere di questi ultimi mesi, ho notato grandi differenze di prezzi tra Nord e Sud , come per tutto quello che si vende in Italia.

Allora magari varrebbe la pena spostarsi, fare una bella gita e stare in compagnia dei Lamonetiani, e visitare i convegni minori del Centro-Sud, per tornare a casa con qualche moneta pagata al prezzo giusto.

Ciao a tutti Giovanna :D :D

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Awards

Io ai Convegni non credo più

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Sono purtroppo d'accordo. I convegni mi sembrano indiscutibilmente sul viale del tramonto. Paradossalmente spesso sono meglio i piccoli, frequentati da collezionisti locali, dove puoi trovare o scambiare qualche monetina, piuttosto che i grandi convegni. A Bologna di gente ce n'era ed anche di espositori... Ma le monete? E il denaro da spendere? Io ho fatto il viaggio per comprare alla fine solo un raro, ma brutto, cavallo di Ferdinando d'Aragona per Amatrice. E credo di dovermi persino reputare fortunato! :(

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Io ai Convegni non credo più

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Ciao Tergestum, mi dispiace di questo, per me sono un buon punto di incontro , si conosce gente, si possono scambiare idee e informazioni commerciali e fare buoni affari.

Certo parlo da neofita, sono pochi mesi che li frequento, ma devo dire, che mi sono serviti molto per arricchire la mia conoscenza "visiva" di alcune monete, che altrimenti avrei visto molto difficilmente data la mia piccola esperienza nel campo, quindi capisco che per te siano diventati noiosi, ma devi anche pensare alle persone che iniziano ora a muoversi nel mondo Numismatico, per loro, come per me, i convegni offrono molto, soprattutto la possibilità di trovare monete che altrimenti sarebbero difficile da reperire.

Pensa a tutte le persone , sia al Nord che al Sud, che abitano in paesini sperduti e mal collegati.

Possono comprare da Internet, è vero, ma forse toccare e vedere dal "vivo" da un'altra soddisfazione, non credi?

Quindi penso che per prima cosa bisognerebbe migliorare i convegni, dando la possibilità ai commercianti di poter vendere a buoni prezzi, cercando di contenere le spese, per poter attirare più gente possibile e stabilire un nuovo rapporto di qualità superiore tra commerciante-cliente.

Ciao Pat-Giò :D :D

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Awards

Io ai Convegni non credo più

337276[/snapback]

ti credo, l'anno scorso a verona mi sono divertito da matti con i lamonetiani e spero di tornare quest'anno ma quanto a monete :(

poca roba, tranne il Regno ovviamente, e prezzi assurdi. Un negoziante che per farmi il prezzo di una moneta mi tira fuori il catalogo e legge a voce alta... a momenti lo mando a quel paese.

Il mio ultimo acquisto importante ad un convegno non per niente viene comunque dallo stand di una nota casa d'aste austriaca.

Almeno con le aste hai la moneta garantita e fotografata su un catalogo con relativa classificazione, se un domani dovessi rivenderla hai ottime chances...

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Io ai Convegni non credo più

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Ciao Tergestum, mi dispiace di questo, per me sono un buon punto di incontro , si conosce gente, si possono scambiare idee e informazioni commerciali e fare buoni affari.

Certo parlo da neofita, sono pochi mesi che li frequento, ma devo dire, che mi sono serviti molto per arricchire la mia conoscenza "visiva" di alcune monete, che altrimenti avrei visto molto difficilmente data la mia piccola esperienza nel campo, quindi capisco che per te siano diventati noiosi, ma devi anche pensare alle persone che iniziano ora a muoversi nel mondo Numismatico, per loro, come per me, i convegni offrono molto, soprattutto la possibilità di trovare monete che altrimenti sarebbero difficile da reperire...Quindi penso che per prima cosa bisognerebbe migliorare i convegni, dando la possibilità ai commercianti di poter vendere a buoni prezzi, cercando di contenere le spese, per poter attirare più gente possibile e stabilire un nuovo rapporto di qualità superiore tra commerciante-cliente.

Ciao Pat-Giò :D :D

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Carissima Giovanna,

ho cominciato a frequentare i Convegni nel 1982 ed ho finito, in Italia, nel 2004. I costi per gli espositori sono diventati proibitivi ed in quanto agli affari stendiamo un velo pietoso. Continuo a frequentare quelli all'estero (Londra, Lubiana, Munchen, Vienna...) almeno lì si combina qualcosa.

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Io ai Convegni non credo più

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Ciao Tergestum, mi dispiace di questo, per me sono un buon punto di incontro , si conosce gente, si possono scambiare idee e informazioni commerciali e fare buoni affari.

Certo parlo da neofita, sono pochi mesi che li frequento, ma devo dire, che mi sono serviti molto per arricchire la mia conoscenza "visiva" di alcune monete, che altrimenti avrei visto molto difficilmente data la mia piccola esperienza nel campo, quindi capisco che per te siano diventati noiosi, ma devi anche pensare alle persone che iniziano ora a muoversi nel mondo Numismatico, per loro, come per me, i convegni offrono molto, soprattutto la possibilità di trovare monete che altrimenti sarebbero difficile da reperire...Quindi penso che per prima cosa bisognerebbe migliorare i convegni, dando la possibilità ai commercianti di poter vendere a buoni prezzi, cercando di contenere le spese, per poter attirare più gente possibile e stabilire un nuovo rapporto di qualità superiore tra commerciante-cliente.

Ciao Pat-Giò :D :D

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Carissima Giovanna,

ho cominciato a frequentare i Convegni nel 1982 ed ho finito, in Italia, nel 2004. I costi per gli espositori sono diventati proibitivi ed in quanto agli affari stendiamo un velo pietoso. Continuo a frequentare quelli all'estero (Londra, Lubiana, Munchen, Vienna...) almeno lì si combina qualcosa.

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Ciao, infatti mi riferivo proprio a quello, al costo del convegno per un commerciante. parlando con amici mi sono fatta un' idea di quanto costa un banco o uno stand, poi ci sono da considerare tutte le altre spese.

Diventa quindi un circolo vizioso, più spende l'espositore, più spende il collezionista.

Tutto ciò poi a scapito della qualità-prezzo, credo che la base del declino dei convegni sia proprio questo.

Siamo sicuri che non si possa far qualcosa in merito? Avevo già parlato di questo in occasione del convegno di Roma all' Ergife, io penso di si, ci vuole buona volontà e voglia di cambiare impostazione alle Fiere, che devono diventare punti di qualità per poter attrarre e soprattutto mantenere i clienti nel tempo, ai quali offrire prodotti e servizi migliori, quelli che sono richiesti da tutti, indistintamente, varietà e qualità delle monete e prezzi onesti soprattutto.

Tutto questo lo trovi all' estero? Perchè non farlo trovare anche in Italia?

Ciao Pat-Giò :rolleyes: :rolleyes:

Modificato da giovanna
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Awards

Perchè all'estero, cara Giovanna, ci sono fior fiore di Organizzazioni e Organizzatori che non speculano sull'allestimento dei Convegni Commerciali ;) Il più importante Convegno di Londra viene organizzato alla BNTA (la loro NIP), i vari Numismata in Germania vengono organizzati dalla Munzen Modes, in Francia i convegni più importanti sono organizzati dal Sindacato dei Professionisti Numismatici. In Italia è tutto demandato ai Circoli che quando organizzano una Manifestazione devono guadagnarci a tutti i costi <_<

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Io ai Convegni non credo più

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Ciao Tergestum, mi dispiace di questo, per me sono un buon punto di incontro , si conosce gente, si possono scambiare idee e informazioni commerciali e fare buoni affari.

Certo parlo da neofita, sono pochi mesi che li frequento, ma devo dire, che mi sono serviti molto per arricchire la mia conoscenza "visiva" di alcune monete, che altrimenti avrei visto molto difficilmente data la mia piccola esperienza nel campo, quindi capisco che per te siano diventati noiosi, ma devi anche pensare alle persone che iniziano ora a muoversi nel mondo Numismatico, per loro, come per me, i convegni offrono molto, soprattutto la possibilità di trovare monete che altrimenti sarebbero difficile da reperire...Quindi penso che per prima cosa bisognerebbe migliorare i convegni, dando la possibilità ai commercianti di poter vendere a buoni prezzi, cercando di contenere le spese, per poter attirare più gente possibile e stabilire un nuovo rapporto di qualità superiore tra commerciante-cliente.

Ciao Pat-Giò :D :D

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Carissima Giovanna,

ho cominciato a frequentare i Convegni nel 1982 ed ho finito, in Italia, nel 2004. I costi per gli espositori sono diventati proibitivi ed in quanto agli affari stendiamo un velo pietoso. Continuo a frequentare quelli all'estero (Londra, Lubiana, Munchen, Vienna...) almeno lì si combina qualcosa.

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Ciao :) D'accordissimo con giovanna ! aggiungo e chiedo al buon Tergestum, come mai noi in italia siamo sempre gli ultimi ? se tutti vanno ai convegni esteri ( quelli che hanno possibilita e ovvio) compresi i pilastri del settore italiano, non ci facciamo del male da soli ? perche gli altri "investono" e noi rimaniamo all'età della pietra...

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Caro Donatello se leggi la mia precedente risposta è spiegato il perchè ;) Aggiungo inoltre che la sicurezza che hai all'estero non ce l'hai in Italia. A Londra, a New York, a Monaco di Baviera, a Vienna, a Lubiana mi è successo di aver lasciato il tavolo o lo stand e non è mai mancato uno spillo. Prova a farlo in Italia :blink: :(

Modificato da tergestum
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Caro Donatello se leggi la mia precedente risposta è spiegato il perchè ;)

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Solo in parte caro Tergestum..il problema è perchè ? lei sicuramente conoscera i N.I.P.. perche loro fanno morire i convegni ? siamo forse più stupidi degli altri, oppure troppo spilorci ?

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Perchè all'estero, cara Giovanna, ci sono fior fiore di Organizzazioni e Organizzatori che non speculano sull'allestimento dei Convegni Commerciali ;)  Il più importante Convegno di Londra viene organizzato alla BNTA (la loro NIP), i vari Numismata in Germania vengono organizzati dalla Munzen Modes, in Francia i convegni più importanti sono organizzati dal Sindacato dei Professionisti Numismatici. In Italia è tutto demandato ai Circoli che quando organizzano una Manifestazione devono guadagnarci a tutti i costi <_<

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Stiamo dicendo le stesse cose e non ci incontriamo, allora ti faccio un discorso più chiaro.

Se tu, da commerciante, fossi invitato ad un convegno dove le spese sono ridotte al minimo, grazie a sovvenzioni di Enti locali e sponsor, saresti disposto ad abbassare i prezzi e a garantire una qualità e varietà maggiore alla tua "mercanzia"?

Se poi questo convegno offrisse servizi ed organizzazioni all'altezza del tuo impegno con innovazioni tipo Mostre Storico-Numismatiche od altro, ti piacerebbe?

Questo non ti farebbe rimpiangere le Fiere all' estero credo

Ciao Pat-Giò :D :D

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Awards

Certo che mi piacerebbe Giovanna ma alle utopie non ci credo ;)

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:D :D Chissà, a volte i sogni si realizzano, anche la visita alla Banca d' Italia, per fare un esempio, era un sogno e lo abbiamo visto realizzato , certo non è la stessa cosa ma ne riparleremo.

Ciao, è stata una chiacchierata interessante e costruttiva, spero serva per stabilire delle basi da cui partire per realizzare il sogno.

Ciao a tutti Pat-Giò :D :D :P

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Solo in parte caro Tergestum..il problema è perchè ? lei sicuramente conoscera i N.I.P.. perche loro fanno morire i convegni ? siamo forse più stupidi degli altri, oppure troppo spilorci ?

forse anche perché in Italia l'onestà e la trasparenza sono, ahime!, dei R5 ??

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Caro Donatello se leggi la mia precedente risposta è spiegato il perchè ;)

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Solo in parte caro Tergestum..il problema è perchè ? lei sicuramente conoscera i N.I.P.. perche loro fanno morire i convegni ? siamo forse più stupidi degli altri, oppure troppo spilorci ?

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Caro Donatello, puoi darmi del tu?,

il problema è che non abbiamo alzato il nostro sguardo dai nostri tavoli per troppi anni. In Italia nessun commerciante si è mai preso la briga di organizzare un Convegno (a parte l'amico Cavicchi anni fa in quel di Gubbio). Quando ero nella NIP avevo segnalato il problema: un bel Convegno organizzato dall'associazione. L'unica risposta fu quella di nominare una Commissione per esaminare il problema. Sono uscito nel 2000 dalla NIP e il problema credo che non sia stato ancora esaminato! Nessuno di noi vuole rinunciare ai propri affari per buttarsi a capofitto nell'organizzazione di una Manifestazione, eppoi con la Burocrazia italiana...Nel 2003 ne organizzai uno nello Yorkshire in Gran Bretagna: in 24 ore ebbi tutti i permessi e le autorizzazioni del caso. Qui in Italia ci vogliono almeno 30/40 giorni per organizzare ex novo una Manifestazione.

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Caro Donatello se leggi la mia precedente risposta è spiegato il perchè ;)

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Solo in parte caro Tergestum..il problema è perchè ? lei sicuramente conoscera i N.I.P.. perche loro fanno morire i convegni ? siamo forse più stupidi degli altri, oppure troppo spilorci ?

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Caro Donatello, puoi darmi del tu?,

il problema è che non abbiamo alzato il nostro sguardo dai nostri tavoli per troppi anni. In Italia nessun commerciante si è mai preso la briga di organizzare un Convegno (a parte l'amico Cavicchi anni fa in quel di Gubbio). Quando ero nella NIP avevo segnalato il problema: un bel Convegno organizzato dall'associazione. L'unica risposta fu quella di nominare una Commissione per esaminare il problema. Sono uscito nel 2000 dalla NIP e il problema credo che non sia stato ancora esaminato! Nessuno di noi vuole rinunciare ai propri affari per buttarsi a capofitto nell'organizzazione di una Manifestazione, eppoi con la Burocrazia italiana...Nel 2003 ne organizzai uno nello Yorkshire in Gran Bretagna: in 24 ore ebbi tutti i permessi e le autorizzazioni del caso. Qui in Italia ci vogliono almeno 30/40 giorni per organizzare ex novo una Manifestazione.

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Ciao Tergestum :) intanto ti ringrazio per le risposte e perchè posso darti del tù ;) il problema è che sono molto deluso della chiusura di riccione e dell'andamento dei convegni in genere, sarei disposto a pagare l'entrata per avere un convegno decente, non credo che pagare 5 o 6 euro o più di entrata per un ottima manifestazione con relativa mostra sarebbe denaro sprecato, però capisco che con le nostre leggi forse non possono fare niente neanche i N.i.P., spero che le cose cambino alla svelta perchè l'italia numismatica deve essere allo stesso livello degli altri paesi europei e non solo.

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