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Marco Livio Druso


meja

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Marco Livio Druso 92 a.C.

Marco Livio Druso il giovane figlio di quel M.Livio Druso fiero oppositore dei Gracchi e delle loro riforme , approda sulla scena politica romana nel dicembre del 92 a.C. quando nonostante la sua origine aristocratica riesce a farsi eleggere Tribuno della Plebe se in un primo momento gli Optimates non hanno nulla da ridire sul giovane rampollo di tanto degno padre , nel 91 invece debbono ricredersi.

Marco nacque all'incirca nel 124 a.C.la madre apperteneva alla gens Cornelia e forse discendeva direttamente dallo stesso Scipione l' Africano da parte di padre invece apparteneva alla nobile famiglia di origine plebea dei Livii tra cui spiccava Caio Livio Salinatore il vincitore della battaglia del Metauro e l' ammiraglio che per primo condusse le navi romane sulle sponde dell' Asia .

Alla morte del padre avvenuta nel 109 a.C. il giovane Marco si presenta nei tribunali (ancora vestito della toga Praetexta)per difendere alcuni amici e il suo successo nella difesa destò scalpore , tanto che bruciò le tappe del Corso degli Onori e fù presto Pontefice poi tribuno militare poi decemviro e infine edile.

Arriviamo infine al fatidico 91 a.C. nel quale il tribuno della plebe presenta 3 leggi che segneranno la sua sorte e che lasceranno un segno profondo nella storia della Roma repubblicana ( e che segnerà un periodo speciale per gli appassionati di denari repubblicani)

La prima legge che riguardava la giustizia. Druso, per sanare una volta per tutte la frattura che si era venuta a creare fra ottimati e cavalieri, propose che le commissioni giudiziarie fossero dovute passare dall'approvazione del senato, il senato stesso sarebbe stato allargato a 300 nuovi membri, da scegliersi tra i migliori equites.

L'intento di Druso era quello di restituire il potere giudiziario al senato e di portare dalla sua parte l'intera classe degli equites, allettati dalla proposta di diventarne parte integrante

La seconda legge sulla distribuzione a prezzi politici del grano e una nuova proposta di legge agraria, nella quale si proponeva di dividere quei territori appartenenti all'ager publicus che non erano ancora stati toccati (questi territori si trovavano principalmente in Campania e in Sicilia). Era una legge prettamente demagogica fatta per portare dalla propria parte la popolazione. ( A q uesta legge frumentaria fortemente dispendiosa per l' erario Marco trovò rimedio ordinando che ogni 8 denari d' argento ve ne fosse uno suberato , la qual cosa determinò che il valore del denaro era di un ottavo superiore al reale valore dello stesso)

http://www.wildwinds.com/coins/rsc/junia/junia15.11.jpg

http://www.wildwinds.com/coins/rsc/junia/junia15.10.jpg

moneta della gens Junia conita nel 91 a.C.

La terza legge che estendesse la cittadinanza romana agli alleati italici (socii). Anche questa legge era ormai diventata un classico del repertorio politico romano , venne proposta da ogni legislatore popolare, ed ora, a sorpresa, anche da Marco che oramai sconfitto nelle sue precedenti leggi cerca alleati tra gli italici stringendo un patto segreto che promette agli stessi la cittadinanza romana , tale legge era però invisa non solo alla classi abbienti ma anche alla plebe romana che vedeva cosi decadere i privilegi come la distribuzione gratuita di frumento e le assegnazioni di terreno .

Cosi una sera di settembre Marco Livio Druso venne colpito da un ' anonimo assassino con una pugnalata , il coltello rimase tra le carni di Marco che soccorso morì pochi giorni dopo nella sua casa , agli amici che affollavano il suo letto prima di morire disse: quando mai la repubblica avrà un' altro cittadino come me.

Dall ' assasinio di Marco e da un definitiva sconfitta del partito che sosteneva le richieste dei socii italici sfociò la guerra sociale e la monetazione degli insorti Italici che rimane una delle più affascinanti del periodo repubblicano http://www.wildwinds.com/coins/sear5/s0230.html

Aggiungo che per gli Italici, l' Italia non doveva essere una grande Roma ma L'Italia uno stato nazionale "un 'unica entità politica" per la prima e ultima volta nell' evo antico si sognò qualcosa che si realizzò solo 19 secoli dopo.

Ho voluto ricordare un personaggio minore nella storia romana , non di certo un Giulio Cesare o un Nerone ma un nome che quasi solo i numismatici possono ricordare con piacere .

Meja

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Grazie Meja per la bella pagina di storia e numismatica; è proprio vero che le monete permettono di approfondire aspetti del passato che molto spesso passano in secondo piano rispetto alle gloriose gesta dei grandi, ma che non per questo mancano di fascino ed interesse. Enrico :)

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  • 2 settimane dopo...
Staff

Leggo solo ora dopo la pausa di questi giorni...

Complimenti meja, ci hai proposto un approfondimento davvero interessante, grazie! :)

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