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IGNORED

I riconii della zecca di Roma


Guest utente3487

Risposte migliori

C'è molto da dire cari collezionisti...Potremmo parlare dei riconi delle lire 5 del 1901, dei pezzi da lire 10 biga bordo largo e bordo stretto, di molti pseudo progetti, tutto ovviamente con documenti alla mano. Ma mi rendo conto che l'argomento non è gradito. Molto meglio continuare a vivere dentro la propria sfera di cristallo.

Io sono un neo collezionista, nel senso che mi sono avvicinato alla numismatica da meno di due anni. Mi appassionano le storie che stanno dietro alle singole monete, compreso questo genere di approfondimenti, per pura curiosità storica, sapendo per certo che difficilmente mi imbatterò in monete così rare nel corso degli anni.

Leggendo le tue affermazioni mi rendo conto che chi ha la possibilità di comprare monete del calibro del 5 lire 1901 e altri pezzi da novanta deve stare attento alle insidie. La cosa che mi sconvolge e che il collezionista non può essere sicuro di avere in mano un originale neppure affidandosi ai maggiori esperti del settore. Questo secondo me è molto grave, perchè non è corretto (per non dire altro) che qualcuno sia "indotto", anche se in buona fede, a comprare una cosa per un'altra spendendo magari una barca di soldi. Per questa ragione ti chiedo di continuare a informare i collezionisti magari raccogliendo in una pubblicazione (sicuro best seller) questo bagaglio di informazioni preziosissimo.

Personalmente ti ringrazio per il coraggio nell'affrontare questi temi ... "scomodi".

Saluti,

Sebastiano

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Quoto pienamente Cippal e anzi ti prego Elledi continua con il tuo lavoro di esplicazione poichè c'è gente che è interessata ad avere notizie e in formazioni se un giorno dovesse cercare di acquistare una di queste monete.

Grazie mille per il tuo lavoro e continua così

Saluti

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Guest utente3487

Grazie delle vostre parole. Vi terrò aggiornati. Ma purtroppo in un sito come questo sarebbe stato positivo sentire l'altra campana. Un confronto sarebbe stato certamente utile. Nascondersi dietro il silenzio francamente mi è incomprensibile...

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Supporter

Grazie ad Elledi per il suo meritorio lavoro.I gradi e le stellette,forse,sono in grado di difenderlo dagli attacchi che subirebbe un semplice collezionista o giornalista d'inchiesta.Almeno spero...Se io,collezionista,scoprissi di aver pagato decine e decine di milioni per una moneta riconiata(pertanto non originale e pressocche'priva di valore),armerei un casino legale contro case d'asta,periti vari e studi numismatici che mi hanno dato la fregatura.Sara',poi,da provare la buona fede...

Chi compra queste monete,non ha problemi a pagarsi un buon avvocato.Io sarei furente...

E' chiaro che qualcuno cominci a sentire puzza di bruciato e ad avere mal di pancia.

Elledi,vai avanti,tieni duro,moltissimi,la stragrande maggioranza di noi,siamo con te,non e' facile,ma la forza della verita' ha la meglio su tutto.

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Ciao a tutti.

Francamente ho qualche riserva sul fatto che certi collezionisti, anche se venissero informati di talune anomalie che affliggono la numismatica, prenderebbero le distanze da quel materiale che, con un certo eufemismo e con molta faccia tosta, potremmo definire "dubbio".

In qualche caso infatti, le notizie di pseudo coniazioni non correvano soltanto sotto forma di "voci di corridoio", ma se ne aveva la certezza matematica.

Nel mio piccolo, ricordo una "moneta" da 20 lire in argento, attribuita ad Umberto II con tanto di certificazione di un noto perito.

Ebbene, il fatto che non esistano decreti di emissione a nome di quel regnante, che fino agli anni '80 nessuno avesse mai visto in giro simili tondelli e, scusate se è poco, il fatto che lo stesso Umberto II in un intervista alla stampa specializzata avesse precisato che non esisteva alcuna emissione di monete a suo nome, tutto ciò non è evidentemente bastato a relegare questi tondelli, se non nel sacchetto dell'immondizia, almeno nelle scatole del ciarpame di un qualunque riigattiere.

Tempo fa, infatti, quella "moneta", presentata come "progetto" di Umberto II (però con un "patetico" punto interrogativo davanti) andava aggiudicata in una nota asta pubblica ad oltre 700 euro.

Dinanzi a questi incredibili risultati, mi pongo a questo punto una domanda: ma siamo proprio sicuri che ad un certo tipo di collezionista interessi davvero conoscere i retroscena di certe "monete"?

Io penso che a quella tipologia di collezionista sapere se quella "rarità" sia il prodotto di una ben organizzata mistificazione ovvero il frutto di una produzione autentica, in fin dei conti non interessi affatto.

Ed i commercianti lo hanno capito benissimo e, a questo punto, forse fanno anche bene a "cavalcare la tigre" ed a non intervenire in discussioni come queste.....

Saluti.

Michele

Modificato da bizerba62
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Guest utente3487
Grazie ad Elledi per il suo meritorio lavoro.I gradi e le stellette,forse,sono in grado di difenderlo dagli attacchi che subirebbe un semplice collezionista o giornalista d'inchiesta.Almeno spero...Se io,collezionista,scoprissi di aver pagato decine e decine di milioni per una moneta riconiata(pertanto non originale e pressocche'priva di valore),armerei un casino legale contro case d'asta,periti vari e studi numismatici che mi hanno dato la fregatura.Sara',poi,da provare la buona fede...

Chi compra queste monete,non ha problemi a pagarsi un buon avvocato.Io sarei furente...

E' chiaro che qualcuno cominci a sentire puzza di bruciato e ad avere mal di pancia.

Elledi,vai avanti,tieni duro,moltissimi,la stragrande maggioranza di noi,siamo con te,non e' facile,ma la forza della verita' ha la meglio su tutto.

Sono certo che se non vestissi una divisa avrei già ricevuto minacce o quanto meno inviti a smetterla...

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Guest utente3487
Ciao a tutti.

Francamente ho qualche riserva sul fatto che certi collezionisti, anche se venissero informati di talune anomalie che affliggono la numismatica, prenderebbero le distanze da quel materiale che, con un certo eufemismo e con molta faccia tosta, potremmo definire "dubbio".

In qualche caso infatti, le notizie di pseudo coniazioni non correvano soltanto sotto forma di "voci di corridoio", ma se ne aveva la certezza matematica.

Nel mio piccolo, ricordo una "moneta" da 20 lire in argento, attribuita ad Umberto II con tanto di certificazione di un noto perito.

Ebbene, il fatto che non esistano decreti di emissione a nome di quel regnante, che fino agli anni '80 nessuno avesse mai visto in giro simili tondelli e, scusate se è poco, il fatto che lo stesso Umberto II in un intervista alla stampa specializzata avesse precisato che non esisteva alcuna emissione di monete a suo nome, tutto ciò non è evidentemente bastato a relegare questi tondelli, se non nel sacchetto dell'immondizia, almeno nelle scatole del ciarpame di un qualunque riigattiere.

Tempo fa, infatti, quella "moneta", presentata come "progetto" di Umberto II (però con un "patetico" punto interrogativo davanti) andava aggiudicata in una nota asta pubblica ad oltre 700 euro.

Dinanzi a questi incredibili risultati, mi pongo a questo punto una domanda: ma siamo proprio sicuri che ad un certo tipo di collezionista interessi davvero conoscere i retroscena di certe "monete"?

Io penso che a quella tipologia di collezionista sapere se quella "rarità" sia il prodotto di una ben organizzata mistificazione ovvero il frutto di una produzione autentica, in fin dei conti non interessi affatto.

Ed i commercianti lo hanno capito benissimo e, a questo punto, forse fanno anche bene a "cavalcare la tigre" ed a non intervenire in discussioni come queste.....

Saluti.

Michele

Eh si, c'è molta verità in quello che dici. Però poi non lamentiamoci se le istituzioni vedono i commercianti come il fumo negli occhi (commercianti che io ho sempre difeso).

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Grande Elledi, cavolo se è bella! Avevo visto solo un'immagine piccolina su Monete e Banconote della Fabbri Editori (ricordate? :P )

Grazie

Simone

PS Credo meriti una bella scheda sul nostro catalogo, non trovate? Per ora credo non ci sia nulla a riguardo.

Modificato da uzifox
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Ciao a tutti.

Francamente ho qualche riserva sul fatto che certi collezionisti, anche se venissero informati di talune anomalie che affliggono la numismatica, prenderebbero le distanze da quel materiale che, con un certo eufemismo e con molta faccia tosta, potremmo definire "dubbio".

In qualche caso infatti, le notizie di pseudo coniazioni non correvano soltanto sotto forma di "voci di corridoio", ma se ne aveva la certezza matematica.

Nel mio piccolo, ricordo una "moneta" da 20 lire in argento, attribuita ad Umberto II con tanto di certificazione di un noto perito.

Ebbene, il fatto che non esistano decreti di emissione a nome di quel regnante, che fino agli anni '80 nessuno avesse mai visto in giro simili tondelli e, scusate se è poco, il fatto che lo stesso Umberto II in un intervista alla stampa specializzata avesse precisato che non esisteva alcuna emissione di monete a suo nome, tutto ciò non è evidentemente bastato a relegare questi tondelli, se non nel sacchetto dell'immondizia, almeno nelle scatole del ciarpame di un qualunque riigattiere.

Tempo fa, infatti, quella "moneta", presentata come "progetto" di Umberto II (però con un "patetico" punto interrogativo davanti) andava aggiudicata in una nota asta pubblica ad oltre 700 euro.

Dinanzi a questi incredibili risultati, mi pongo a questo punto una domanda: ma siamo proprio sicuri che ad un certo tipo di collezionista interessi davvero conoscere i retroscena di certe "monete"?

Io penso che a quella tipologia di collezionista sapere se quella "rarità" sia il prodotto di una ben organizzata mistificazione ovvero il frutto di una produzione autentica, in fin dei conti non interessi affatto.

Ed i commercianti lo hanno capito benissimo e, a questo punto, forse fanno anche bene a "cavalcare la tigre" ed a non intervenire in discussioni come queste.....

Saluti.

Michele

Questo Pseudo progetto è passato anche ad Inasta N°30

Modificato da Piacentine
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Guest utente3487
Salve a tutti

Chiedo,gentilmente, al sig.Luppino se tra l'esemplare che ha postato e l'analogo esemplare di prova esistono differenze (a parte ovviamente la scritta prova posta orizzontalmente nel campo del rovescio) oppure no? Grazie.

Si, ci sono alcune differenze (ad esempio la R di Roma posta sulla prora). Appena pronto vi posto anche la prova così la osservate direttamente.

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Elledi centra poco però avresti una foto anche dei :

5 centesimi valore del 1904

5 centesimi Spiga del 1°tipo

10 centesimi sperimantali della R.S.I 1943

Soltanto per vedere questi splenditi pezzi nel loro splendore e non con le foto in bianco e nero di qualche catalogo...

Grazie mille in anticipo e se non puoi non importa,

Saluti

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RINGRAZIO elledi per la foto gigante della prova del 10 centesimi.

Un esemplare di questa moneta è presente anche al museo del Bargello (assieme alle prove dei 5 centesimi e 2 centesimi prora 1908).

Si vedano le foto presenti nel I vol Casa Savoia,Piemonte,Sardegna...ecc in Monete Italiane del museo nazionale del Bargello (autori:G.Toderi e F.Vannel).

Anche se le foto sono in bianco e nero e non ingrandite e quindi non rendono come quelle sopra postate.

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