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Obiettore? Adesso No Più


set2hd

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Già, con il dolce grido "SVEGLIA" sbattendo sulle porte... proprio comodo così... <_<

PS E quello della sveglia è il meno

Modificato da uzifox
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Io viceversa credo di capire bene i commenti precedenti. Personalmente sospetto che la quasi totalità delle rinunce allo status di obiettore siano fondamentalmente ipocrite.

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Ma visto che non capisco, preferirei che me li spiegassero coloro che li hanno scritti, perchè possono dare adito a qualche misunderstanding, quindi cerco di non leggere fra le righe, per evitare preconcettismile.gif .

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Non ci ho capito niente! :blink: :blink: :blink:

"Ipocrita" perchè? perchè un tizio abbandona uno status temporaneo adottato, scaltramente, per evitare un qualcosa di INUTILE come la naja? naja che lo stato stesso ha abolito vuoi per costi che per la sua inutilità?

Cmq, ripeto, ci ho capito poco niente e forse anche la risposta è fuori luogo! :rolleyes:

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L'ipocrisa per definizione è il simulare comportamenti virtuosi quando di fatto si è tutt'altro. Mi sembra che il dichiarare di essere contrario all'uso delle armi per motivi di coscienza quando in realtà lo si fa solo per evitare il servizio militare rientri perfettamente nella definizione ;)

Il fatto che il servizio militare fosse inutile mi trova comunque d'accordo!

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L'ipocrisa per definizione è il simulare comportamenti virtuosi quando di fatto si è tutt'altro. Mi sembra che il dichiarare di essere contrario all'uso delle armi per motivi di coscienza quando in realtà lo si fa solo per evitare il servizio militare rientri perfettamente nella definizione wink.gif

Il fatto che il servizio militare fosse inutile mi trova comunque d'accordo!

Già e non conosci nessuno che ha scelto di NON essere obiettore, per evitare di passare le notti in centri di recupero per tossicodipendenti (non proprio pacifici) in crisi d'astinenza (senza alcun medico o infermiere presente) o ad accudire malati o senzatetto? Io ne ho conosciuti parecchi e non devono neppure "simulare" una particolare vocazione. Con la piccola differenza, che non devono rinunciare allo status di non obiettore, per poter cercare lavoro in un ospedale (ad esempio) perchè è uno status, che non esiste. Non è difficile nascondere l'ipocrisia, in questi casi.

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può darsi, ma la legge ti da l'opportunità di cambiare idea. cosa che mi sembra giusta. vorrei sapere chi a distanza di 9/10 anni ha ancora i stessi ideali di quando ne aveva 18 anni?

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Scusa luke ma adesso sono io che non capisco te.

Non ho detto che tutti quelli che hanno scelto l'obiezione di coscienza siano ipocriti. Se uno mi dice che è contrario all'uso delle armi non ho alcun problema a credergli; se uno prima mi dice ciò per poi ricredersi quando gli fa comodo allora non gli credo piú ;)

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Scusa luke ma adesso sono io che non capisco te.

Non ho detto che tutti quelli che hanno scelto l'obiezione di coscienza siano ipocriti. Se uno mi dice che è contrario all'uso delle armi non ho alcun problema a credergli; se uno prima mi dice ciò per poi ricredersi quando gli fa comodo allora non gli credo piú ;)

Credo che i casi siano molteplici ed è difficile generalizzare:

- persone che effettivamente erano contrarie all'uso delle armi, al servizio militare ed hanno optato per l'obiezione

- persone che per hanno optato per l'obiezione di coscienza solo per evitare la naja

- persone che, pur contrarie alla naja e alle armi, hanno optato per il servizio militare per evitare le nottate nei centri di recupero.

Chi si identifica negli ultimi due casi si potrebbe definire ipocrita e, doppiamente ipocrita, se oggi, a distanza di tempo, rinnega la sua scelta precedente.

Non dimentichiamo però che, come già sottolineato, sono passati parecchi anni e le persone/idee possono cambiare così come può cambiare lo stato di necessità di chi, visto anche il periodo, potrebbe aver trovato, ad esempio, il sospirato lavoro; lavoro che magari gli impone un cambio di idea.

Il meglio rimango cmq io che, per non trovarmi a distanza di anni a dover combattere con gente che avrebbe potuto darmi dell'ipocrita,....ho optato per l'anno all'estero! :lol: :lol: :lol:

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Non conosco la normativa attuale, perchè non sono laureto in giurisprudenza e non mi tocca personalmente. Ti faccio, perciò, un esempio.

In regime di leva obligatoria, un ragazzo di 20 anni decide di fare l'obiettore (odia le armi? non vuole fare il militare? detesta i militari? le motivazioni non sono così rilevanti, per l'esempio in questione). A questo punto si sobbarca un servizio più lungo di quello militare (nel momento in cui lo parificarono, come durata, ai militari vennero concesse più licenze, se ricordo bene) e dopo un tot di tempo si congeda. A un certo punto della sua vita, si ritrova con una famiglia da mantenere e deve cercarsi un nuovo lavoro (per i motivi più disparati). C'è un'azienda, che lo assumerebbe... ma qui nasce l'inghippo. L'aziende produce vernici e fra i suoi clienti c'è anche la marina militare.

Non so neppure dirti se la normativa ritenga/ritenesse l'obiezione di coscienza incompatibile con un attività simile, ma ti assicuro, che i problemi c'erano, eccome. Cosa fare? Non penso che rinunciare allo status di obiettore di coscienza sia/sarebbe, poi, così ipocrita, non credi?wink.gif

Torniamo indietro nel tempo (neanche tanto) e cambiamo paese (per fortuna l'Italia non è certo fra i paesi più guerrafondai). Un militare (aggiungiamoci pure volontario) ha partecipato ad azioni di guerra, ha bombardato città, civili, bambini. Credi che questo gli possa precludere di trovare un impiego, che so, all'Unicef? O in qualche bella organizzazione umanitaria governativa? Tutt'al più potrà dire di avere cambiato idea e chissà quanti gli darebbero dell'ipocrita? A leggere la storia, ben pochi, direi.

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Credo che i casi siano molteplici ed è difficile generalizzare:

- persone che effettivamente erano contrarie all'uso delle armi, al servizio militare ed hanno optato per l'obiezione

- persone che per hanno optato per l'obiezione di coscienza solo per evitare la naja

- persone che, pur contrarie alla naja e alle armi, hanno optato per il servizio militare per evitare le nottate nei centri di recupero.

Chi si identifica negli ultimi due casi si potrebbe definire ipocrita e, doppiamente ipocrita, se oggi, a distanza di tempo, rinnega la sua scelta precedente.

Non dimentichiamo però che, come già sottolineato, sono passati parecchi anni e le persone/idee possono cambiare così come può cambiare lo stato di necessità di chi, visto anche il periodo, potrebbe aver trovato, ad esempio, il sospirato lavoro; lavoro che magari gli impone un cambio di idea.

Il meglio rimango cmq io che, per non trovarmi a distanza di anni a dover combattere con gente che avrebbe potuto darmi dell'ipocrita,....ho optato per l'anno all'estero! laugh.giflaugh.giflaugh.gif

mentre scrivevo la mia risposta, ha già detto molte delle cose che volevo dire iolaugh.gif

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  • ADMIN
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Cosa fare? Non penso che rinunciare allo status di obiettore di coscienza sia/sarebbe, poi, così ipocrita, non credi?wink.gif

Se è forzata la sua rinuncia no, altrimenti sì. Con questo non voglio dire che sia da punire con il taglio dela mano ma almeno lasciatemi pensare che sia ipocrita! ;)

Un militare (aggiungiamoci pure volontario) ha partecipato ad azioni di guerra, ha bombardato città, civili, bambini. Credi che questo gli possa precludere di trovare un impiego, che so, all'Unicef? O in qualche bella organizzazione umanitaria governativa? Tutt'al più potrà dire di avere cambiato idea e chissà quanti gli darebbero dell'ipocrita? A leggere la storia, ben pochi, direi.

Ma certo, questo è ravvedimento seguito da espiazione! :lol:

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Se è forzata la sua rinuncia no, altrimenti sì. Con questo non voglio dire che sia da punire con il taglio dela mano ma almeno lasciatemi pensare che sia ipocrita! wink.gif

Ovviamente nessuno vuole impedirti di pensare quello che vuoi, anche se non si è d'accordo.

Per quali altri motivi uno dovrebbe rinunciare, se non per evitare di precludersi occasioni di lavoro (problema che non si deve porre chi ha svolto il servizio militare)? Perchè in realtà è un fanatico delle armi? In questo caso, ipocrita non è il termine, che verrebbe in mente a merolleyes.gif

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alla fine luke è l'unico che ha capito il nocciolo della questione. la mia rinuncia non la faccio certo con lo scopo di fare il militare per andare a sparare agli irakeni o per fare il cacciatore. ma solo che in questi tempi così difficili gli ideali è meglio meterli da parte.

chiamatemi ipocrita o come meglio credete, ma non ho visto mai nessuno pagare l'affitto con dei sani principi

Modificato da set2hd
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La rinuncia la fai per fare il concorso in Polizia ?

Ho grande rispetto per chi si e' dichiarato obiettore ed e' andato a fare i servizi sociali che alcuni hanno descritto. Pero chi invece fa la "furbata" di evocare Gandhi e Gesu Cristo e poi, passata la nottata, vuole andare a prestare servizio in un corpo armato dello Stato o richiedere il porto d'armi (unici motivi per cui uno puo voler cambiare status) quel rispetto lo perde.

Capisco i motivi economici e tutti teniamo famiglia, pero resta il fatto che altri invece il servizio militare si sono scomodati a farlo.

Modificato da ersanto
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alla fine luke è l'unico che ha capito il nocciolo della questione. la mia rinuncia non la faccio certo con lo scopo di fare il militare per andare a sparare agli irakeni o per fare il cacciatore. ma solo che in questi tempi così difficili gli ideali è meglio meterli da parte.

chiamatemi ipocrita o come meglio credete, ma non ho visto mai nessuno pagare l'affitto con dei sani principi

Ah, grazie....il mio msg #12 è antecedente di ben 7 minuti a quello di Luke!! ;)

Ho grande rispetto per chi si e' dichiarato obbiettore ed e' andato a fare i servizi sociali che alcuni hanno descritto. Pero chi invece fa la "furbata" di evocare Gandhi e Gesu Cristo e poi, passata la nottata, vuole andare a prestare servizio in un corpo armato dello Stato o richiedere il porto d'armi (unici motivi per cui uno puo voler cambiare status) quel rispetto lo perde.

Capisco i motivi economici e tutti teniamo famiglia, pero resta il fatto che altri invece il servizio militare si sono scomodati a farlo.

Qualche tempo fa è stato arrestato un pensionato sopreso a rubare in un supermercato. Gran lavoratore, vita onesta, tasse pagate, incensurato, ma, per necessità, si è trovato a dover rinnegare i propri principi e, per fame, a dover rubare.

Lo vogliamo definire un ipocrita?

Modificato da wuby2007
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Giusto, mai generalizzare: ogni situazione va esaminata singolarmente.

Ho magari anche rispetto per chi e' obiettore vero e ripudia la violenza, ma deve vincere la ripugnanza per sfamare la famiglia.

Quello che mi da fastidio sono gli obiettori di comodo, come pure tutti quei finti "invalidi". Non avete idea di quanti campioni di lotta libera e arti marziali soffrissero di allergie gravissime. Ci sarebbe da farne uno studio statistico.

Almeno gli obiettori finti dovevano subire l'inconveniente di non poter ottenere il porto d'armi, etc. Ma ora questa legge del piffero che uno dopo 5 anni cambia idea proprio non mi va giu. E come "oltre il danno, la beffa" o "cornuti e mazziati", a vostra scelta.

Modificato da ersanto
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Ai tempi della chiamata, un mio amico, più motivato (o furbo???) degli altri, dichiaratosi obiettore scansò la leva (non sta a me giudicare se con vere motivazioni o meno). Anni dopo ottiene una laurea in ingegneria elettronica con il massimo dei voti. Viene subito adocchiato da una sociètà che opera a livello internazionale di elettronica. Era felicissimo e stava realizzando il suo sogno, magari coronandolo con un trasferimento oltre oceano...ma al momento di fare il passo si scopre che è obiettore e che la società produce componenti per missili...ha perso quel treno.

Ripeto non voglio giudicare, ma a volte bisogna pensarci prima. Capisco anche le motivazioni di chi ha aperto questa discussione, e nulla vieta che uno ci ripensi quindi giusta anche la possibilità di tornare indietro. Se poi serve per entare in un corpo di polizia la vedo dura visto che ad oggi è richiesto di aver svolto almeno un anno nelle forze armate se non erro.

Un'anziano al mio paese ricordo sempre che a chi non partiva per il militare per motivi diversi usava dire "Chi non è buono per il Re, non è buono nemmeno per la Regina". Frase che mi è sempre rimasta impressa e che forse va fatta risalire alla chiamata alle armi ma non per la leva, ma per andare a combattere al fronte.

Un "in bocca al lupo" a set2hd.

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Visto che sono state chieste le motivazioni del mio commento:

A mio parere accanto ad alcuni che dichiaravano l'obiezione perchè portatori di veri principi morali di sano ripudio per le armi (rispettabilissimo) i più lo facevano furbescamente per evitare un anno di "sano" masochismo scaraventati chissà dove, con chissà chi a fare chissà cosa e lontani dalle comodità casalinghe contando magari sul fatto che obiettando non era detto che si venisse assegnati a opere umanitarie in cui ci voleva veramente spirito di abnegazione e sacrificio per assistere persone gravemente disabili o molto bisognose ma si poteva finire a prestare la propria opera anche in qualche comoda biblioteca...

Dunque se lo Stato all'epoca chiedeva ai suoi cittadini maschi di assolvere questo DOVERE per poter aspirare poi al DIRITTO di poter entrare nelle sue fila vuoi anche solo come impiegato vorrei sapere come ora chi all'epoca non ha voluto ottemperare ai propri doveri possa accampare diritti.

La motivazione "tengo famiglia" (seppur comprensibile e molto migliore di gente che ad un certo punto dell vita scopriva che mannaggia non posso nemmeno andare a giocare con gli amichetti al poligono per sport) non regge secondo me... si sapeva perfettamente già all'epoca che quella scelta avrebbe precluso a vario titolo tutto l'ambito della Pubblica Amministrazione. Uomo avvisato mezzo salvato.

Aggiungo che avvalersi poi di certi cavilli odierni per cancellare tutto come una spugna sia anche un grave insulto per tutti quei giovani che:

sono partiti a malincuore lasciando bei lavori che aiutavano il budget familiare

hanno lasciato fidanzate che al ritorno non c'erano più

si sono persi per le difficoltè psicologiche nell'affrontare un'esperienza così alienante

sono morti in esercitazioni, per atti di nonnismo e in incidenti vari sulle strade di tutta Italia per sfruttare fino all'ultimo quella desiderata licenza...

Saluti

Simone

Modificato da uzifox
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Non capisco bene perche una societa che produce forniture militari non possa impiegare un obiettore. Non credo ci sia mai stata una legge in tal senso, da quando l'obiezione di coscienza e' stata riconosciuta. Si dovrebbe trattare di una scelta "personale" della societa, ma come ne fanno tante (cravatta sbagliata, capello ribelle, etc.)

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La rinuncia la fai per fare il concorso in Polizia ?

Ho grande rispetto per chi si e' dichiarato obiettore ed e' andato a fare i servizi sociali che alcuni hanno descritto. Pero chi invece fa la "furbata" di evocare Gandhi e Gesu Cristo e poi, passata la nottata, vuole andare a prestare servizio in un corpo armato dello Stato o richiedere il porto d'armi (unici motivi per cui uno puo voler cambiare status) quel rispetto lo perde.

Capisco i motivi economici e tutti teniamo famiglia, pero resta il fatto che altri invece il servizio militare si sono scomodati a farlo.

Come ti ho già spiegato potrebbero anche esserci aziende fornitrici delle forze armate, senza per questo dovere maneggiare armi.

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La rinuncia la fai per fare il concorso in Polizia ?

Ho grande rispetto per chi si e' dichiarato obiettore ed e' andato a fare i servizi sociali che alcuni hanno descritto. Pero chi invece fa la "furbata" di evocare Gandhi e Gesu Cristo e poi, passata la nottata, vuole andare a prestare servizio in un corpo armato dello Stato o richiedere il porto d'armi (unici motivi per cui uno puo voler cambiare status) quel rispetto lo perde.

Capisco i motivi economici e tutti teniamo famiglia, pero resta il fatto che altri invece il servizio militare si sono scomodati a farlo.

Furbata? e perchè furbata?

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