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IGNORED

Costantino II VOTI Decennali


Illyricum65

Risposte migliori

Gentili esperti del Forum, vi scrivo per porvi un… quesito pratico e nel contempo “filosofico”. Ho recentemente trovato in un lotto di provenienza balcanica la seguente moneta:

Costantino II, RIC VII Aquileia 115, 322 AD. O: CONSTANTINVS IVN NOB C, busto laureato e corazzato a destra / R: CAESARVM NOSTRORVM, VOT dot X, rami di palma dentro la corona ai lati delle tre righe, AQT in exergo. Rated (aldilà del solito discorso sui gradi di rarità…) R 4. Si differenzia dal RIC 111 per la caratteristica della presenza della corazza del busto ( il 111 è solo laureato).

In genere presenta buoni dettagli (busto perfetto con dettagli anche della capigliatura visibili, etc…), buona centratura, legende complete e leggibili.

Qual è il problema? Che è purtroppo totalmente spatinata, color metallo con leggerissima sfumatura bruna.

La mia domanda è la seguente:voi lo terreste così oppure la ripatinereste? E se si con che metodo? JAX? Elettrolisi inversa?Altro? Qualcuno ha avuto qualche esperienza al riguardo e può darmi qualche consiglio in merito? Ed in presenza di conii con queste caratteristiche che tipo di condotta adottate. Ripatinatura o il mantenimento dello “status quo”(verosimilmente attribuibile ad una... infausta pulitura)?

Accludo la foto dell’obverso per dimostrare lo stato della moneta…

Cordiali saluti

Illyricum

:blink: :blink: :blink:

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Gentili esperti del Forum, vi scrivo per porvi un… quesito pratico e nel contempo “filosofico”. Ho recentemente trovato in un lotto di provenienza balcanica la seguente moneta:

Costantino II, RIC VII Aquileia 115, 322 AD. O: CONSTANTINVS IVN NOB C, busto laureato e corazzato a destra / R: CAESARVM NOSTRORVM, VOT dot X, rami di palma dentro la corona ai lati delle tre righe, AQT in exergo. Rated (aldilà del solito discorso sui gradi di rarità…) R 4. Si differenzia dal RIC 111 per la caratteristica della presenza della corazza del busto ( il 111 è solo laureato).

In genere presenta buoni dettagli (busto perfetto con dettagli anche della capigliatura visibili, etc…), buona centratura, legende complete e leggibili.

Qual è il problema? Che è purtroppo totalmente spatinata, color metallo con leggerissima sfumatura bruna.

La mia domanda è la seguente:voi lo terreste così oppure la ripatinereste? E se si con che metodo? JAX? Elettrolisi inversa?Altro? Qualcuno ha avuto qualche esperienza al riguardo e può darmi qualche consiglio in merito? Ed in presenza di conii con queste caratteristiche che tipo di condotta adottate. Ripatinatura o il mantenimento dello “status quo”(verosimilmente attribuibile ad una... infausta pulitura)?

Accludo la foto dell’obverso per dimostrare lo stato della moneta…

Cordiali saluti

Illyricum

:blink: :blink: :blink:

Se la tieni per te e così ti risulta 'insopportabile', non ci vedo niente di male a ripatinarla leggermente. Se è vero che le patine originali si contano sulla punta delle dita, accelerare il normale corso della natura non è poi un gran sacrilegio. Ripeto se non pensi di rivenderla, perché allora è un altro discorso. Ora si accendono i termosifoni, i vapori di ammoniaca dovrebbero fare il loro lavoro rapidamente :-)

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Grazie Vince960,

la mia intenzione è di tenerla nella collezione e non di rivenderla. Si tratta più che altro dell'effetto cromatico che fa nel vassoio... Tu consigli di tenerla in sospensione sopra un recipiente contenente ammoniaca? Quanto tempo necessita grosso modo? Con formazione di una neopatina sul verde?

Ciao

Illyricum

;)

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Grazie Vince960,

la mia intenzione è di tenerla nella collezione e non di rivenderla. Si tratta più che altro dell'effetto cromatico che fa nel vassoio... Tu consigli di tenerla in sospensione sopra un recipiente contenente ammoniaca? Quanto tempo necessita grosso modo? Con formazione di una neopatina sul verde?

Ciao

Illyricum

;)

La patina dovrebbe venire sul nero, dicono che viene molto bene se si ricopre la moneta di sale e poi la chiudi in un recipiente insieme a un bicchierino di ammoniaca. I vapori saturano il recipiente e interagendo col sale fanno una bella patina. Non che abbia mai provato, naturalmente.... ;)

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Ciao Vince690,

ti ringrazio per l'esaudiente risposta.

Proverò prima a testare su un tondello di rame. L'idea di mettere a contatto sali di cloro + NH4 su una moneta comunque bella... brrr ... non vorrei desse qualche... effetto nefasto!!! :mega_shok:

D'altra parte per ricreare la patina la superficie metallica deve pur venir in qualche maniera "intaccata".

Ti saprò dire...

Grazie ancora

Illyricum

:blush:

PS: ho visto la tua risposta dopo l'invio del PM, ovviamente la tua replica lo rende inutile.

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Vince960, seguito l’esperimento:

preso un tondello di rame misura AE 3 (una “torre di guardia” deteriorata e non attribuibile per non aver un conio completamente liscio che simuli dei rilievi), ho fabbricato un cestello con tulle, tappo di contenitore per pellicole fotografiche e parte tagliata dello stesso (in modo da permettere la circolazione dei vapori ammoniacali su entrambi i lati del conio). Ho deposto la moneta tra due strati di sale fino da cucina, ho deposto il tutto su alcuni spessori posizionati dentro un contenitore plastico ermetico (per evitare di intingerlo direttamente nell’ammoniaca)all’interno del quale ho versato l’ammoniaca. Ho fornito un po’ di calore alla scatola sottoponendola all’esposizione solare.

I RISULTATI:

foto A: conio originale, pressoché completamente spatinato (si intravvede la torre…)

foto B: dopo 90’ si è notato la formazione di "neo-patina" verde escludente i rilievi

foto C: dopo altri 60’ la patina è ancora più diffusa e parte dei rilievi ne sono stati ricoperti.

foto D: dopo ulteriori 150’ (non ho potuto eseguire altri controlli nel frattempo) la moneta è risultata completamente ricoperta da una patina verde-nera. L’ho prelevata e lavata con abbondante acqua distillata per eliminare il più possibile gli iono Cloro dalla superficie della moneta.

Diciamo che l’esperimento al momento è perfettamente riuscito.

Bisognerebbe valutare l’effetto della patina nel medio-lungo termine.

Ho trovato alcune indicazioni su internet: “Il rame con l'ammoniaca forma un complesso, molto tipico, di un bel colore azzurro intenso:

Cu(++) + 4 NH3 ---> [Cu(NH3)4] (++) .... = azzurro intenso(oltremare)

A questo punto sarei tentato di ripetere l’esperimento su un nuovo tondello liscio utilizzando esclusivamente l’ammoniaca…

ciao

Illyricum

;)

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Foto D: dopo 300' dall'inizio...

Quelle che potrebbero sembrare delle zone di metallo "nudo" sono solamente riflessi dovuti alla luce utilizzata per la foto.

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Foto D: dopo 300' dall'inizio...

Quelle che potrebbero sembrare delle zone di metallo "nudo" sono solamente riflessi dovuti alla luce utilizzata per la foto.

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Si, il risultato a moneta in mano è anche migliore di quello che si evince dalla foto. Generalmente marrone-nero (più che altro nei rilievi dove era più lucido il metallo) con zone verdi. Peccato che non sia riuscito, per impegni... familiari, a documentare il processo tra nel periodo dalla 2 ora e 1/2 e la quinta. Comunque i tempi sono condizionati dalla concentraziaone di NH4, suppongo.

Se riesco come detto proverò anche con solo ammoniaca, il risultato dovrebbe essere più sul verde-blu (vedi nr.6) , se si riesce ad interrompere il processo al momento giusto.

Comunque già così si ottiene un buon risultato.

Inoltre vorrei provare con dello Zolfo... se lo trovo. Altra stregoneria... da Halloween.

Ciao e grazie

Illyricum

:pleasantry:

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Io ho provato un procedimento su un pezzo di ottone con dei rilievi (simile all'oricalco) che dà una colorazione che vira sul verde smeraldo.E' in inglese e sono andato un pò ad intuito

Il risultato ottenuto è stato molto soddisfacente.Ma sto cercando di affinarlo

Ho anche un vecchio metodo provato sul rame che ho usato che dà la stessa colorazione ed utilizza prodotti (tintura iodio,maimeri 711).

Questo metodo mi è stato "regalato" da un amico del forum ed io poi ho aggiunto un ingrediente segreto che dà all' occorrenza un colore sul verde marcio.

Aspetto di prendere dei provini di ottone per poter ripetere gli esperimenti.

Se qualcuno è interessato posso divulgare ne sarei contento.

Illyricum mi parli di questo metodo con zolfo.Sai mi piace inventare provare nuovi metodi solo per il gusto di farlo e per la scoperta.A lavoro mi chiamano il piccolo chimico anche se sono un 'informtico con la passione di tutto ciò che è scienza.

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Alex io sono interessato ai tuoi esperimenti 'alchemici', vorrei farci su uno studio sistematico sempre nell'ottica di differenziare le patine autentiche da quelle artificiali (se mai è possibile). Per il fegato di zolfo, è la tecnica principale per anticare il bronzo quindi non si scopre niente; l'unica cosa leggo che il solfuro di potassio deve essere 'fresco', io ne ho un mezzo chilo che ho comprato un annetto fa, non so se funzionerà ancora. Certo quando provai a suo tempo non mi diede risultati entusiasmanti, forse era già 'farlocco' a suo tempo... Però la puzza era ben reale.... :(

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ok vince.Il tempo di "racimolare" questi metodi e li proporrò a tutti.

Uno lo avevo esposto già sul forum e magari vado a cercarlo.

L'altro in inglese devo cercarlo tra i miei documenti.

Poi sto cercando di inventarmene qualcuno sulla falsa riga di un procedimento che ho visto fare con un prodotto venduto su eby francese e che non trovo più.

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Bene, sono lieto che il mio post iniziale stia stimolando una discussione interessante. Infatti al di là del caso specifico di ripatinare una moneta il fatto di poter magari individuare/distinguere le varie patine ottenute mi pare sia un argomento di grosso interesse per tutti.

Oggi sto provando su un tondello la sola esposizione ai vapori di ammonio.

Conto di presentare qualche risultato a fine giornata o al massimo domani.

Per il fegato di zolfo... ne vendono anche su internet, cercherò di procurarmelo da qualche vecchia drogheria o qualche negozio specializzato in restauri. In alternativa ho letto che si possono usare i "fiori di zolfo", reperibile sembra nelle vecchie farmacie...

Ciao e comunque ancora grazie a Vice e ad Alex per i loro interventi.

Illyricum

:search:

:blum:

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Ecco il 1° metodo

1) Da questo punto in poi usare SOLO pinzette di plastica per maneggiare la

moneta. NON USARE metalli ed evitare di toccare la moneta per non rovinare la patina

che si sta formando. A tal fine si può utilizzare un comune piatto di plastica usa e getta

appogiando la moneta sul bordo…

utilizzate un comune pennellino e stendete una mano

di tintura di iodio di marca MARCO VITIS. È stata specificata questa marca perché ha la

giusta concentrazione per questo lavoro. Una volta fatta la prima passata, attendere che si

asciughi e ripetere il procedimento finché non appare ben uniforme nel colore.

2) Bene, quando pensiamo che la moneta sia ormai “impregnata” di tintura di iodio, possiamo

prendere un altro pennello (non usare lo stesso della tintura) e cominciamo a stendere

varie mani di Idea Patina in questo caso è il prodotto n.E711. Se è il caso ripassare anche

con lo iodio fino ad ottenere il colore desiderato.

3) Se lasciassimo la moneta così avremmo si un bel colore ma molto “artefatto” e per nulla

naturale. Quindi si interviene mescolando la Tintura di Iodio con la E711 aggiungendo

Terra d’ombra in polvere fine. Dopo aver mescolato si passa una unica mano sulla moneta

che acquisterà una patina antica con le dovute imperfezioni “naturali”. Se la procedura

sarà corretta il risultato finale è indistinguibile da una moneta con patina naturale.

Variando il colore dei componenti (anziche 711 usare 713) è possibile creare tutte le gradazioni di patina

Modificato da alexfaggiani
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Il mio risultato.

Dopo il procedimento sopra esposto visto che non ho raggiunto un risultato soddisfacente ho utilizzato un ingrediente di mia invenzione IODOSAN per dare un colore sul verde marcio e striature marroni.

post-836-1257095366,82_thumb.jpg

Il risultato che dovrebbe essere:

post-836-1257096758,15_thumb.jpg

Modificato da alexfaggiani
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DE GREGE EPICURI

Cari amici, sono curioso ed interessato ai vostri risultati. Evitate solo l'acido solforico, e in particolare di versarci sopra l'acqua...ho dei ricordi atroci del laboratorio di chimica organica! Scherzi a parte, credo che queste sperimentazioni richiedano una certa cautela. A parte i risultati sulla famiglia, costretta ad inspirare ammoniaca o acido solfidrico, anche le monete non sempre ne escono indenni. Io mi chiederei quali di questi metodi può incrementare la comparsa di cancro del bronzo (problema che in genere con le monete del tardo impero c'è piuttosto poco, ma non è del tutto assente). La tintura di jodio poi lascia sulle monete un odore quasi ineliminabile (l'ho provata anch'io, ma ammetto di aver usato un normale prodotto di farmacia!). Personalmente, col bronzetto di Costantino 2° io avrei usato soltanto un po' di cera d'api.

Modificato da gpittini
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2° Metodo:

2 parts white vinegar

1 1/2 parts non-detergent ammonia

1/2 part non-iodized salt

Application:

- Clean fixture with soft cloth Windex-type cleaner. This is to remove oil and dirt.

- Premix patina solution in Windex-type spray bottle

- Spray Windex cleaner on fixture to break surface tension, leaving it on when you apply patina solution.

- Apply patina solution by spraying onto fixture, preferably in the early evening on a high humidity night.

- Allow to set for 1 hour, then reapply solution observing where you missed applying on the first coat. If there seems to be oil that is

repelling the patina solution, clean it off with the Windex cleaner.

- Allow to sit overnight. In low humidity desert areas, use a plastic bag to create a tent over fixture (without making contact with it)

to help keep the humidity high during curing. If there is low moisture in the air, the solution will dry out without creating the patina effect.

- The result will be a bright green powdery patina. Do not rub off. In time (and re-applications) this finish will become permanent.

The brightness will fade with time. To reduce green, cut back on the salt content. Color and effect is greatly affected by application ambient

temperature and humidity

Con questo il risultato è più soddisfacente.

Devo cmq tradurla in italiano dato che sono andato un pò ad intuito....

Modificato da alexfaggiani
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Come promesso...

Esperimento 2: Utilizzo di soli vapori di ammoniaca. Solito cestello, medesimo contenitore ermetico, calore derivato da irraggiamento solare.

Oggetto dell’esperimento un FTR (AE3) non determinabile come imperatore e zecca, spatinato con qualche zona residuante la patina originale.

1)verifica dopo 60’: lievissima riduzione delle zone scoperte (foto 1)

2) verifica dopo 120’: nessuna modificazione rispetto allo step precedente (foto 2)

3) verifica dopo 180’: nessuna modificazione rispetto allo step precedente (foto 3)

4)verifica dopo 8 ore(!): nessuna modificazione rispetto allo step precedente se si eccettua la presenza di un liquido di colore blu intenso (il [Cu(NH3)4] (++) .... di cui al messaggio # 6?) sulla superficie della moneta. Riscaldata lievemente la moneta il liquido ha aderito al metallo patinandola di verde chiaro ma… è bastato un semplice lavaggio con acqua distillata per lavarlo dapprima parzialmente quindi totalmente (foto 4 e 5). La moneta non ha un aspetto sostanzialmente differente da quello iniziale. (foto 6)

Esperimento pertanto fallito. Probabilmente il Cloro del sale da cucina catalizza la reazione e crea la patina aderente alla moneta dell’esperimento 1 mentre i soli vapori ammoniacali (esperimento 2) non riescono ad interagire con la superficie metallica ed a dare una “neo-patina” stabile.

Di seguito le foto dei vari controlli.

Ciao

illyricum

:(

FOTO 1 e 2

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