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Senza l'Euro l'Italia oggi farebbe compagnia alla Grecia...

Certo però non è facile spiegare a chi un tempo prendeva 1 milione e mezzo di pensione (molto dignitosa allora) il perchè oggi con 770 euro circa non arriva alla fine del mese. La mancanza dei controlli durante la fase di conversione ha avuto un ruolo decisivo: ma questa è un'altra storia, imputabile solo alla negligenza dei nostri governanti.

A livello numismatico, gli euro spiccioli a mio avviso hanno un fascino che ha poco da invidiare alle lire repubblicane (anche perchè i nostri euro italiani sono molto belli).

Certo, le banconote sono quello che sono: lì la nostaglia si fa più sentire. Ma che cosa ci avremo fatto con delle stupende banconote se poi il loro valore fosse stato drammaticamente eroso nel corso del tempo?

Grazie Mister Euro....

Modificato da alessandro81
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L'Europa non è poi quel gran che....molta molta molta burocrazia e sprechi.

Basta pensare a quanto costa mantenere due sedi del parlament europeo.

Mai visto trasmissioni tipo REPORT sulla doppia sede europea?

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Il mancato controllo da parte del governo dei prezzi durante il passaggio dalla lira all'euro non può spiegare certi (e ribadisco non così tanti come potrebbe sembrare) aumenti dei prezzi (sopratutto delle tariffe). Nessun governo, nemmeno i più forti, hanno avuto questa possibilità. L'unico effetto di uno strettissimo controllo dei prezzi ha come conseguenza la sparizione della merce. Diocleziano docet. Paesi a economia comunista pure.

La progressiva perdita del potere d'acquisto delle pensioni e di certi (anche qui non tutti, anzi) stipendi è dovuta all'abolizione della scala mobile e, soprattutto, alla mancanza di soldi da parte dello stato... La mancanza di soldi è dovuta a fattori sociali nostrani. L'euro non c'entra niente. E l'Europa nemmeno.

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Non tornerei alla Lira perché l'Euro è molto più pratico e moderno. Le banconote non mi dispiacciono affatto anche se avrebbero potuto avere anche solo un quadratino dove mettere un simbolo nazionale così i Britannici ci mettevano la regina e non rompevano le scatole! (Io sono mezzo Inglese quindì mi autocritico ahahah).

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No, ma se ci fosse stato uno spazio per l'emblema nazionale, come dice Chellow, lo avrebbero riempito con il ritratto della regina e uno dei problemi dell'ingresso della Gran Bretagna nell'euro sarebbe stato risolto. Se ben ricordo l'effige del sovrano deve essere presente su tutte le monete e le banconote emesse dagli inglesi.

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No, ma se ci fosse stato uno spazio per l'emblema nazionale, come dice Chellow, lo avrebbero riempito con il ritratto della regina e uno dei problemi dell'ingresso della Gran Bretagna nell'euro sarebbe stato risolto. Se ben ricordo l'effige del sovrano deve essere presente su tutte le monete e le banconote emesse dagli inglesi.

Guardate che questo è già previsto. In caso di ingresso dell'UK nell'Euro le loro banconote avrebbero esattamente un piccolo spazio per l'effigie della regina.

Modificato da luke_idk
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No, ma se ci fosse stato uno spazio per l'emblema nazionale, come dice Chellow, lo avrebbero riempito con il ritratto della regina e uno dei problemi dell'ingresso della Gran Bretagna nell'euro sarebbe stato risolto. Se ben ricordo l'effige del sovrano deve essere presente su tutte le monete e le banconote emesse dagli inglesi.

Era uno dei "problemi" della Gran Bretagna, penso l'ultimo..... ben altro frena l'Albione ad entrare nell' Euro.

Saluti

TIBERIVS

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si certo... però non erano in regola con i 5 parametri.... il fatto che fosse paese fondatore l ha aiutata...ma i nostri debiti li sta pagando un po tuta la UE

Non diciamo strafalcioni, il nostro bebito bubblico di circa 1740 mm di euro, non ce lo paga nessuno!!!!

E' lì a perenne memoria, resta sulla testa mia, tua, dei nostri figli e sicuramente .... nipoti.

saluti

TIBERIVS

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Non diciamo strafalcioni, il nostro bebito bubblico di circa 1740 mm di euro, non ce lo paga nessuno!!!!

E' lì a perenne memoria, resta sulla testa mia, tua, dei nostri figli e sicuramente .... nipoti.

Sì....ma si è svalutato come il ns. potere di acquisto!!!! :lol:

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Senza l'Euro l'Italia oggi farebbe compagnia alla Grecia...

Certo però non è facile spiegare a chi un tempo prendeva 1 milione e mezzo di pensione (molto dignitosa allora) il perchè oggi con 770 euro circa non arriva alla fine del mese. La mancanza dei controlli durante la fase di conversione ha avuto un ruolo decisivo: ma questa è un'altra storia, imputabile solo alla negligenza dei nostri governanti.

A livello numismatico, gli euro spiccioli a mio avviso hanno un fascino che ha poco da invidiare alle lire repubblicane (anche perchè i nostri euro italiani sono molto belli).

Certo, le banconote sono quello che sono: lì la nostaglia si fa più sentire. Ma che cosa ci avremo fatto con delle stupende banconote se poi il loro valore fosse stato drammaticamente eroso nel corso del tempo?

Grazie Mister Euro....

Più che compagnia alla Grecia, che nell'euro c'è e che per questo sia pure a stento ne è uscita, faremmo compagnia all'Islanda e all'Ucraina. Quanto al cambio popolare 1 euro=mille lire è stato un fatto tutto italiano. Con molte responsabilità. La prima è stata la fretta politica nell'abolire il doppio prezzario con il recondito pensiero, un po' di dietrologia non guasta, di svalutare il debito pubblico che ora è di 1700 mld di euro ma sarebbe stato di "tot" lire (fate voi il calcolo, è praticamente impossibile). La seconda la furbizia della gran massa dei commercianti, diventati la nuova borghesia, che poi però hanno pagato salato. La terza l'euforia dei consumatori complice il periodo di benessere economico, allora solo all'inizio della flessione. In sintesi: senza euro saremmo stati in balia degli speculatori peggio che ai tempi del supermarco, avremmo avuto la moneta legata al dollaro senza avere le spalle degli Stati Uniti. La benzina, quando il petrolio era a 150 dollari, ricordate?, sarebbe costata 6000 lire al litro. E senza i controlli, peraltro abbastanza fessibili, sul debito pubblico, questo sarebbe letteralmente raddoppiato, aprendo l'unica opzione del suo congelamento, come in passato accadde in Messico e poi in Argentina. Un monumento ai padri dell'Euro. Quelli veri e quelli putativi.

Modificato da cancun175
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Sono curioso di conoscere, grosso modo, quante persone tornerebbero volentieri alla vecchia "Lira"

io ho 60 anni e mi trovavo a vivere bene quando c'era la Lira, oggi percepisco lo stipendio in lire italiane e pago in euro europei e non mi trovo affatto bene.

Si continua a commettere il grosso errore di associare l'aumento dei prezzi avvenuto nel 2002 con la valuta euro, che esisteva già dal 1999.

LE DUE COSE SONO SCONNESSE: gli aumenti sono stati provocati dalle speculazioni sul cambio di contante fisico, non dipendono dalla valuta in sè.

Voler uscire dall'euro per i prezzi alti sarebbe come voler rottamare l'auto perchè un chiodo ha bucato una ruota e siamo rimasti fermi in mezzo alla strada.

Modificato da ART
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Le banconote sono il massimo vestigio dell'impersonalità e dell'astrattezza della istituzione che le emette; e dal punto di vista del singolo semplice cittadino credo che non ci sia niente di più impersonale e fumoso dell'Unione Europea... Per questo le banconote in €uro sono perfette per l'Unione Europea, ma fanno schifo dal punto di vista artistico.

L'Unione Europea è quanto di meno "astratto" esista, sia perchè la sua sostanza non è indefinita ma è composta dagli stati che governano per mezzo del Consiglio europeo, sia perchè serve ad impedire che gli stati europei, lasciati a briglie sciolte, finiscano gradualmente nell'anarchia nei rapporti reciproci finchè non avremo qualcosa di meglio. Questo non mi sembra proprio "astratto" nè una sciocchezzuola, dato che chiunque abbia studiato la storia sa bene a quali effetti ha portato la situazione che avevamo prima, quando non esisteva neanche quel minimo di coordinamento che abbiamo oggi con la pur imperfetta UE.

Il problema è che essendo l'UE una comunità di stati, non avendo un vero governo centrale e una costituzione, è largamente imperfetta e funziona con regole astruse per quanto ben definite, oltre ad essere la somma di mediazioni continue fra varie parti. Questo crea inevitabilmente una sensazione di "astrattezza" che in realtà non esiste, perchè le decisioni che si prendono in sede europea hanno ben precisi effetti anche su molto della nostra vita quotidiana... e non a caso usiamo una valuta unica europea.

Quanto all'istituzione che le emette quella è forse la cosa meno astratta di tutte, perchè gestisce uno dei pochi elementi di stampo "federale" che abbiamo ora, l'unione monetaria apputo. E lo fa sotto controllo degli stati, al contrario di quanto sostengono certe teorie.

Modificato da ART
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Si poteva tranquilamente rimanere con la lira adeguando i tagli come abbiamo fatto sempre :) questo sicuramente avrebbe evitato che il commercio e non solo speculasse fino al midollo la gente "sorpresa" da questa novità,

L'unione monetaria europea non è un giochino fatto per divertimento: deriva da una necessità concreta che si sentiva chiaramente non da ieri pomeriggio o dalla fine della guerra fredda, come sostengono alcune leggende, ma dai primi anni '60.

Un mercato unico e sempre più integrato per funzionare come si deve (risparmiando problemi a noi che ci viviamo dentro, non per "sport") ha bisogno della massima stabilità e coordinamento fra i suoi membri: è per questo che è nato l'euro, oltre che fare anche da passo per una possibile, eventuale unità europea più stretta anche dal punto di vista politico. L'euro non è un bel giocattolo che si può avere o non avere tanto alla fine è lo stesso.

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Quoto, la botta inflattiva dell'euro richiederà anni prima di essere assorbita.

La botta inflattiva non dipende dall'euro.

1000 lire = 1 euro c'è chi nega o lo ammette a denti stetti in maniera un po' velata.

Non mi pare che nessuno l'abbia mai negato (anche se è solo una semplificazione): l'unica cosa che giustamente si nega è la responsabilità dell'euro in quanto valuta.

In realtà il nostro stipendio si è comunque svalutato per l'effetto euro, la lira che valeva un c***o ha tirato l'economia italiana negli anni '90 tra esportazioni e turismo.

Questo delle "svalutazioni competitive" è un altro mito di quelli percolosi.

Prima noi "drogavamo" l'economia svalutando ed esportavamo senza pensare troppo alla qualità (col fantastico effetto collaterale di trovarci una valuta perennemente debole, il che non mi pare favorisca il potere d'acquisto... o magari vogliamo fare come nello Zimbabwe, così diventiamo tutti milionari? :rolleyes: ), adesso non possiamo più farlo e nonostante questo si esporta lo stesso.

Modificato da ART
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Non diciamo stupidate.

Dicevano che l'Inghilterra aveva fatto una scelta da pazzi.

I pazzi invece erano quelli che la criticavano.

Non aderire all'euro fisico non comportava assolutamente la svalutazione; il cambio sarebbe comunque rimasto bloccato nei confronti dell'euro.

... e infatti abbiamo visto tutti a quant'è arrivato il cambio "bloccato" della sterlina durante la crisi :rofl:

P.S. Non bisognava aderire all' "euro fisico", bastava quello immaginario XD

Modificato da ART
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è già previsto.[/b] In caso di ingresso dell'UK nell'Euro le loro banconote avrebbero esattamente un piccolo spazio per l'effigie della regina.

A quanto ne so io è una regola caduta nel vuoto, nel senso che la si è stabilita per evitare che il Regno Unito continuasse a ostacolare l'UME durante la sua formazione con quel pretesto, ma qualora dovessero entrare non sarà comunque messa in pratica.

Modificato da ART
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ma pur adottando una moneta unica nel valore, come abbiamo facce diverse per i diversi paesi, così avremmo potuto mantenere i nomi bellissimi delle nostre vecchie monete: Lira, Franco, Dracma, Fiorino, Scellino, Marco, Peseta, Scudo, Corona, Leu...

Abbiamo cancellato un bel po' di Storia!

Ma che boiata sarebbe? Voglio dire, che messaggio daremmo a noi stessi e al resto del mondo, e che considerazione potrebbe avere una valuta "unica" che non ha neanche uno stesso nome?

Non possiamo ragionare guardando sempre continuamente al passato... anche l'euro fra un secolo sarà storia.

Modificato da ART
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Ho già parlato ampiamente delle cause, che condussero all'iperinflazione, quindi non vorrei dilungarmi, ma soltanto riepilogarne le fasi salienti. Esendo soltanto una sintesi, prendetela come spunto di riflessione, non esaustivo ma, per approfondire, è meglio leggere le altre discussioni, presenti in area Euro.

1. Commercianti e piccole imprese avevano la possibilità di aumentare rapidamente i prezzi.

2. La moneta forte è stata ampiamente sopravvalutata, aumentando le importazioni dall'estero (extra-euro).

3. L'aumento di domanda, nei paesi di origine delle importazioni, ha causato un aumento di prezzi anche altrove.

4. Tali aumenti, comunque, non sono stati sufficienti a rendere più competitive le merci di Eurolandia ed hanno avuto, come effetto, quello di "importare inflazione".

5. Tassi di interesse troppo bassi, anzichè contenere l'inflazione, hanno comportato il proliferare di società finanziare, che offrivano prestiti e rateizzazioni a costi limitatissimi, con conseguente aumento smisurato delle vendite al dettaglio.

6. La rateizzazione ha limitato l'effetto psicologico degli aumenti e permesso di incrementare, comunque, i consumi, aumentando la disponibilità di liquidità.

7. le grandi imprese hanno avuto il tempo di adeguare i propri prezzi di vendita e i commericanti hanno potutu sfruttare la maggiore liquidità, per incrementare, ulteriormente, i prezzi.

E' evidente, quindi, come la spregiudicatezza dei singoli operatori commerciali e finanziari abbiano giocato un ruolo determinate, d'altronde le reazioni dei singoli sono sempre più efficaci delle attività delle istituzioni, in quanto più rapide.

Le responsabilità maggiori, comunque, vanno addossate alle istituzioni politiche nazionali ed europee, che hanno difettato di mancanza di adozione di misure preventive; mancanza di controlli; mancanza di interventi successivi. Il sostanziale menefreghismo (ma sarà, veramente, solo disinteresse...??) e l'azione politico-economica, volta a rafforzare il peso ed il prestigio della moneta unica hanno causato i danni, che sono sotto gli occhi di tutti. Un intervento volto al contenimento dei costi sarebbe stato , probabilmente, bollato come statalista da chi aveva tutto l'interesse al verificarsi di tale situazione (perchè, ovviamente, c'è chi ne ha tratto profitto, eccome). Eppure, soltanto nel 1999 (proprio l'anno di nascita dell'UEM) il governo era intervenuto, con manovre contenitive dell'inflazione, ad esempio, bloccando i premi delle polizze assicurative, ma guardandosi bene dall'agire nei confronti delle banche. Sostanzialmente, come accade nei momenti di difficoltà, si cerca un unico "nemico", cui addossare le colpe, evitando di colpire "qualcuno"....

Modificato da luke_idk
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In tutto ciò, cosa c'entra la moneta unica? Assolutamente nulla. Non vedo perchè l'adozione di una moneta comune avrebbe dovuto comportare inflazione, anzi...Tutti gli elementi sopra citati erano ampiamente prevedibili e nulla si è voluto fare, per intervenire. Il fatto che la moneta potesse essere sopravvalutata, poi, era lampante per chiunque, ma chi mastica un po' di economia non poteva ignorare i danni dei tassi eccessivamente bassi, se non compensati da norme stringenti, che avrebbero potuto esaltarne, invece, gli effetti benefici.

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Ciao :P

Ma vi immaginate come stavamo con la lira se avessimo dovuto acquistare i barili di petrolio in dollari? o se si doveva pagare un mutuo in lire?? Da un punto di vista economico l'euro è stata una salvezza...non ammetterlo è uno sbaglio. Noi vivavamo bene perchè lasciavamo da pagare i "buffi" :D :D :D (cosi si dice dalle mie parti) alle generazioni future...per un paese come l'Italia, privo di risorse naturali ma con prodotti di manifattura di prima qualità, l'euro è stata una boa di salvataggio....il difetto è, secondo me, che è ancora una "moneta rigida" incapace di adattarsi e reaggire alla crisi economica che ci ha travolti.

Da un punto di vista numismatico-artistico, è una mia opinione, il panorama europeo ha perso in originalità e interesse (per le monete da circolazione) e si è si è dato vita ad emissioni commemorative ridicole....(pur non seguendo la monetazione dell'euro ho visto certe monete francesi che sembrano quelle che escono da Topolino :D ). Inoltre l'euro ha incentivato la speculazione nel panorama numismatico.

Da un punto di vista numismatico-storico capisco e condivido chi è appassionato e collezionista dell'euro perchè è innegabile l'importanza storica di tale monetazione......nella mia ignoranza non credo che nella numismatica moderna ci sia un'altra monetazione comparabile per importanza storica (motivo per cui anche oltre oceano è una monetazione molto apprezzata). Penso, inoltre, che la monetazione dell'euro coniata per la circolazione non subira mai un calo di interesse (ed economico di conseguenza) mentre le emissioni per collezionisti, causa la quantità, è destinata a perdere il proprio valore di mercato perchè anche il collezionista più attento non riesce oggi a stargli dietro...e siamo all'inizio :D

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Esatto. Che l'adozione dell'Euro abbia comportato anche disastri epocali è fuori di dubbio, ma la colpa è, appunto, del sistema di adozione, non certo della moneta unica. A puntare il dito contro gli effetti, senza conoscerne le cause, si rischia di trovare un falso colpevole.

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