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IGNORED

Tallero di Maria Teresa


ERTO

Risposte migliori

ciao a tutti ho questo tallero di Maria Teresa del "1780" volevo sapere da voi esperti se era un riconio moderno o un riconio degli anni '30

...

Ciao Erto, ti posso dire che non è sicuramente della zecca di Roma (penso tu intenda sostanzialmente questo quando dici anni '30). Direi che sia della zecca di Vienna e penso un riconio "moderno" (successivo al secondo conflitto mondiale). Ma sentiamo su questa valutazione anche altri amici che possono aiutarti meglio di me.

Un salutone,

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ciao a tutti ho questo tallero di Maria Teresa del "1780" volevo sapere da voi esperti se era un riconio moderno o un riconio degli anni '30

...

Ciao Erto, ti posso dire che non è sicuramente della zecca di Roma (penso tu intenda sostanzialmente questo quando dici anni '30). Direi che sia della zecca di Vienna e penso un riconio "moderno" (successivo al secondo conflitto mondiale). Ma sentiamo su questa valutazione anche altri amici che possono aiutarti meglio di me.

Un salutone,

si intendevo proprio quello

grazie a tutti per le risposte

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premetto che non conosco molto bene la tipologia, ma confrontando le immagini proposte da erto con quelle riportate sul catalogo giagnte 2010 io non vedo grandi differenze mentre guardando quelle riportate nel catalogo del forum le differenze ci sono e come.

quindi la domanda che vi propongo è la seguente:

l'immagine riportata sul catalogo gigante è errata?

Modificato da darman1983
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Ciao Darman1983,

mi scuso per il ritardo di questa risposta, ma ero fuori in villeggiatura e non avevo modo di dartela prima.

Non ho il Gigante 2010, ma ti posso assicurare che nella mia copia del Gigante (un bel po' datata, altro che 2010 ... :( ) la doppia piuma nascente è ben visibile ai due lati della coda dell'aquila bicipite. Così come risulta anche sull' Eupremio Montenegro: Monete di Casa Savoia - RENO D'ITALIA, 1800-1946, edizioni Montenegro (1995), e sull'Antonio Pagani, monete italiane dall'invasione napoleonica ai giorni nostri (1796-1980) edito da Mario Ratto (Milano) 1982.

Le foto sul catalogo Incuso/Lamoneta sono molto chiare. Ma ora ho anche aggiunto qui una sintesi di alcuni piccoli particolari, generalmente troppo piccoli per risultare chiaramente nelle immagini dei cataloghi cartacei, e che pure possono aiutare ad individuare il conio romano. Consiglio comunque a tutti di rileggere con pazienza quella lunga discussione sui talleri MT coniati in Italia, insieme all'articolo su Cronaca Numismatica (n. 213, pp 34-41, Dicembre 2008) e possibilmente alla sua bibliografia. Per il conio romano in particolare, consiglierei lo studio statistico effettuato da Francois Regoudy su un cospicuo lotto di esemplari (Le Thaler De Marie-Therese 1780, edition Musée de la Monnaie de Paris, 1992).

Un salutone,

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