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Vi mostro qualcosa che mio nonno ha categ. R4


Risposte migliori

Inviato

ovviamente queste sono parte della collezione effettiva e non ho intenzione di toccarle voglio solo condividerle con voi, vi riporto cosa ha scritto mio nonno. ( purtroppo la conservazione non ottimale avrà sicuramente fatto perdere loro il valore che avrebbero potuto avere) ovviamente non conosco la valutazione e nemmeno l'effettiva rarità visto che la sua categorizzazione è di circa 30 anni fà.

1 Nazione Bergamasca Pane per i poveri 25 pagnotte a 1 baiocco 30 novembre 1706 RRRR

http://img573.imageshack.us/img573/8452/nazberbuonir4.jpg

2 100 Lire della banca nazionale del regno d'italia, non ho trovato le specifiche nel foglio che l'accompagnava, ma il fatto che la banconota sembri tagliata è normale???

http://img687.imageshack.us/img687/272/100lire.jpg

3 Banca Romana 1 marzo 1883 Lire 25 RRRR

http://img249.imageshack.us/img249/6208/25liref.jpg

http://img94.imageshack.us/img94/6251/25lirer.jpg

ciao spero vi piacciano. Se volete dirmi qualcosa in piu sulla rarità o sulla valutazione ( anche se non verranno mai vendute ) siete i benvenuti sono alla ricerca di informazioni :)

grazie mille ancora vi saluto.

p.


Inviato

io posso solo dirti che sono dei bellissimi pezzi :o oltre al valore storico hanno un inestimabile valore affettivo per te,conservale con la massima cura ;)


Inviato (modificato)

sono molto interessanti

di banconote cosi non credo ce ne siano molte in giro

la valutazione e` dura perche` ci sono pochi collezionisti specializzati e il prezzo potrebbe variare enormemente

inoltre non credo che ci siano riferimenti di catalogo per queste.

la prima secondo me comunque non e` tecnicamente una banconota ma un documento

ciao

Modificato da rick2

Inviato

Ciao Paolo, veramente curiosa la prima che hai postato....Non credo possa considerarsi banconota, la seconda è una banconota R quotata MB 100 BB 200 catalogo Crapanzano,....per il Taglio ci metto un punto di domanda, in quanto potrebbe essere stata stampata anche cosi.....la Terza è quotata MB 40,00 BB 160,00 SPL 450,00 catalogo World paper money volume primo....ma credo che in realtà siano superiori. Belle banconote io in collezione le terrei molto volentieri. Ciao


Inviato

grazie mille dei pareri a tutti, infatti queste rimarranno molto volentieri nella mia collezione mi piace però condividere e capire di più su quello che ho di fronte. :)

Per la prima che ho postato ne ho anche un'altra di taglio maggiore forse 50 pagnotte :D... piano piano posterò altri pezzi della collezione, ovviamente di cui non mi voglio assolutamente separare.

Un saluto!


Inviato

grazie mille dei pareri a tutti, infatti queste rimarranno molto volentieri nella mia collezione mi piace però condividere e capire di più su quello che ho di fronte. :)

Per la prima che ho postato ne ho anche un'altra di taglio maggiore forse 50 pagnotte :D... piano piano posterò altri pezzi della collezione, ovviamente di cui non mi voglio assolutamente separare.

Un saluto!

Quelle delle Pagnotte sono veramente Curiose....se ne trovi qualcuna doppia Te la prendo io....La metterei come prima paginata della Mia collezzione....Ciao Paolo....attendiamo altre banconote....per noi è un divertimento dare delle risposte....


Inviato

Calcola che sono nella prima paginata della mia :)

Purtroppo è cosi :( :( Ciao :lol: :lol:


Inviato

Bellissime banconote, e stracariche di storia :o :o :o :o

La banconota della Banca Nazionale è probabile che sia proprio nata così: queste banconote presentavano la matrice (usata fino a dopo la 1ª guerra mondiale) e venivano tagliate prima di essere immesse in circolazione; nell'ottocento i processi di stampa erano più artigianali, e non possiamo escludere che sia proprio venuta fuori così.

La banconota della Banca Romana... è circolatissima, ma è un pezzo di storia comunque! Meravigliosa!


Inviato

la Terza è quotata MB 40,00 BB 160,00 SPL 450,00 catalogo World paper money volume primo....ma credo che in realtà siano superiori.

Magari si potessero trovare, in Italia, banconote italiane ai prezzi del WPM :D tanto più che sono in dollari e bisogna tararli di un 25%.

Quotazioni sicuramente più aderenti al nostro mercato sono quelle del 2° volume del catalogo Crapanzano-Giulianini, dedicato alla cartamoneta pre-unitaria e dei primi anni di Regno al difuori della Banca d'Italia.

25 lire della Banca Romana del 1883 sono classificate R3, con quotazioni di 400 euro in MB, 800 in BB e 1.400 in SPL; vista la rarità del biglietto penso che vadano prese sostanzialmente per buone, senza operare, se non in misura minima, la consueta "tara" necessaria per i biglietti comuni rispetto alle quotazioni dei cataloghi.

Il biglietto di paolobooph è in conservazione MB, qualcosa di più al fronte, comunque un bellissimo pezzo.

Il buono per 25 pagnotte è un pezzo storicamente interessante, si può considerare un succedaneo della moneta, un buono valido per l'acquisto di beni a un prezzo, presumo, di favore. Anche la conservazione è eccellente.

Difficile stimare un prezzo o una rarità, mancando del tutto i riscontri, un'eventuale valutazione dovrebbe basarsi più che sulla numismatica, su prezzi di mercato di documenti (bandi, editti, manifesti) del periodo, ma anche così sarebbe un valore piuttosto aleatorio, mancando anche per questi documenti riscontri precisi di cataloghi o aste.

petronius :)


Inviato

Grazie Petronius per aver corretto le Quotazioni, in effetti avevo specificato che in realtà erano superiori, però non credevo cosi tanto superiori....Ciao Massy


Supporter
Inviato (modificato)

Buona serata paolobooph

La "Limosina del pane" era una consuetudine testamentaria, meglio dire un "legato", tale per cui il de cuius lasciava ai suoi eredi l'obbligazione per un certo numero di anni (a volte in perpetuo) di far confezionare pane da dare in elemosina alle famiglie povere del paese, in quantità variabile a seconda di quante bocce costituivano la singola famiglia.

Tale obbligazione veniva gestita o dal "notaro" del paese, se era sufficientemente grande, o da qualche confraternita locale sotto la supervisione dell'autorità ecclesiale; vescovo, prevosto, ecc. ecc.

Capitava spesso che per i legati perpetui, a distanza di tanti anni e difronte alla crescita numerica degli abitanti del paese (e quindi in proporzione anche dei poveri) gli eredi chiedessero all'autorità preposta l'affrancazione da questa obbligazione, perchè il lascito che, a suo tempo era sufficiente, a distanza di anni doveva essere integrato dagli eredi stessi.

Il "foglietto" che hai postato è molto intrigante....è la prima volta che ne vedo uno, però mi intriga per due motivi:

1) manca una qualsiasi indicazione o bollo o stemma (oggi diremmo logo) che identifichi l'autorità emettitrice;

2) si parla di nazione bergamasca (è un termine realmente usato all'epoca) e quindi, vista la data di emissione, di Repubblica di Venezia, della quale Bergamo faceva parte a pieno titolo. Perché si usa il termine baiocchi? E' una moneta assolutamente fuori luogo; si sarebbe dovuto parlare di soldi o frazioni di lire o di frazioni di ducati (non credo che la quantità di pagnotte segnate avesse un valore cospicuo).

Non sono nemmeno sicuro che questo termine corresse a Milano e suoi territori.......cosa che avrebbe potuto creare una sorta di commistione di valute.....mi appello quindi ai conoscitori della monetazione milanese del periodo. ;)

In ogni caso complimenti, bei ricordi da tenere con cura.

Saluti

Luciano

Modificato da 417sonia

Inviato

interessantissimo Sonia! Grazie mille delle informazioni, le discrepanze riguardo la moneta corrente dell'epoca, mi fanno molto pensare!!


Inviato

Perché si usa il termine baiocchi? E' una moneta assolutamente fuori luogo; si sarebbe dovuto parlare di soldi o frazioni di lire o di frazioni di ducati (non credo che la quantità di pagnotte segnate avesse un valore cospicuo).

...le discrepanze riguardo la moneta corrente dell'epoca, mi fanno molto pensare!!

Un problema analogo era sorto in questa discussione

Dieci paoli per un filippo

in cui si parla di una commedia di Goldoni, ovviamente ambientata a Venezia, dove vengono citate come d'uso comune monete milanesi (filippi) e romane (paoli). L'ipotesi finale era stata che certe tipologie di monete, pur emesse da uno stato "straniero", erano comunque conosciute e pienamente accettate anche all'interno di altri stati.

petronius :)


Supporter
Inviato

Buona serata

Grazie petronius; può essere questo il motivo....ma anche i termini Filippi e Paoli che abbiano un doppio senso riferito ai nomi, mi stuzzica la curiosità.

Forse oggi questi nomi non ci dicono nulla, ma allora??

Saluti

Luciano


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