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Cividale del Friuli


okt

Risposte migliori

Cividale merita una visita!

per quel che riguarda le monete, prevalentemente longobarde, esposte al museo, ne ho parlato in Monete barbariche ( ).

per quel che riguarda la Storia e l'Archeologia, devo dire che il Museo, curato e ben fornito, oltre a delle bellissime monete, espone reperti prevalentemente longobardi ma anche romani e medievali in genere.

Stupende le fibule a S, i gioielli, le croci d'oro sbalzato dei cavalieri...

Come ho detto nella discussione sulle monete, ho potuto prendere fotografie ma ho dovuto sottoscrivere l'impegno a non divulgarle, quindi... niente!

Sono stato molto colpito dalla visita al cosiddetto ipogeo celtico.

si chiedono le chiavi al bar attiguo, si apre la porticina, si accende la luce e dopo alcuni gradini ci si affaccia a un giardinetto a picco sul Natisone, poi si scende ancora e si vedono le prime celle e i mascheroni che vedrete nelle foto, poi un'altra breve scala e poi il buio....

Penso si scenda quasi fino al livello del fiume. la cavità e scavata nella breccia (conglomerato).

Sull'ipogeo e sulla sua funzione ci sono diverse ipotesi ma non ho trovato uno studio approfondito; chi lo ritiene un luogo di culto, chi un carcere romano, chi un bagno rituale ebraico, ne parla addirittura un rabdomante.

Mi piacerebbe saperne qualcosa di più.

Ecco le foto dell'ipogeo, le altre le metto in un messaggio successivo:

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Una porta, la Piazza col Duomo, il palazzo comunale e la statua di Giulio Cesare posta qui nella prima metà del secolo scorso, la Chiesa di S. Biagio con lo sfondo delle Alpi Giulie innevate (più o meno Tarvisio).

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Una casa medievale e le forre del Natisone viste dal Ponte del Diavolo.

Ah, dimenticavo: si mangia benissimo (brovada, frico, gubana, carni ai ferri, trote) e si beve ancor meglio! :shok:

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Grazie per le preziose informazioni! e per le bellissime testimonianze fotografiche

Modificato da profausto
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Assolutamente!

Una cittadina bellissima, con tanta Storia e un bel Museo da visitare, oltre ai suoi monumenti tardo antichi e medioevali. Bellissimo scorci paesaggistici.

Ah, dimenticavo: si mangia benissimo (brovada, frico, gubana, carni ai ferri, trote) e si beve ancor meglio!

Ahime, anche questo assolutamente vero!!! :D

Ciao

Illyricum

:)

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Assolutamente!

Una cittadina bellissima, con tanta Storia e un bel Museo da visitare, oltre ai suoi monumenti tardo antichi e medioevali. Bellissimo scorci paesaggistici.

Ah, dimenticavo: si mangia benissimo (brovada, frico, gubana, carni ai ferri, trote) e si beve ancor meglio!

Ahime, anche questo assolutamente vero!!! :D

Ciao

Illyricum

:)

...veramente speravo che tu, Illyricum, che abiti nella città dove ho vissuto la mia giovinezza e che hai un nickname che mi ricorda mia madre (che era spalatina), mi dicessi qualcosa di più sull'ipogeo...

Ne sai qualcosa?

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Chiamato in causa... rispondo. Anche se non ne so granchè di approfondito neanch'io. Ma sono in buona compagnia, a vedere da quanto trovato sul web. proposte, supposizioni, ma di certo niente.

A Pochi passi da via Monastero Maggiore, al n. 2 si trova l'Ipogeo celtico. Consiste in vari ambienti sotterranei, scavati nella roccia con tecnica primordiale, che si sviluppano a diverso livello, in diramazioni approssimativamente a forma di K.

Una ripida scaletta immette nella camera centrale, dalla quale dipartono tre corridoi. Nelle pareti vi sono nicchie e grezzi bancali, ma il maggior mistero è rappresentato da tre rozzi mascheroni.

La funzione originaria di questo particolarissimo monumento, che non trova riscontro in Friuli, è ancora un quesito irrisolto.

A parte le fantasiose interpretazioni amalgamate di leggenda, è stato ipotizzato un uso funerario dell'ipogeo in epoca celtica, mentre altri studiosi ritengono i locali carceri del periodo romano o longobardo.

'ipogeo sembra essere stato ricavato da una cavità naturale lungo l'argine roccioso destro del fiume Natisone, che scorre sotto. D'età preromana, forse celtica, se ne ignora la funzione rivestita al tempo. Data la chiusura dell'apertura naturale verso il fiume, funse forse da cisterna per l'acqua e venne certamente riutilizzata in seguito. Ma per fare che cosa?

Scalini di raccordo furono scavati nella roccia, così come sedili e panche di pietra, pilastri e, i più curiosi, due volti scolpiti grossolanamente sembrano vigilanti millenari depositari di antichissimi culti.

Chi rappresentano e a cosa servivano? Si svolgevano dei riti qui dentro? Delle cerimonie di purificazione?

La presenza dell'acqua, che bagna le superfici pavimentali e filtra attraverso le rocce porose, potrebbe essere indicativa. Ma come si svolgeva questo rituale? A sinistra si vedono due sedili di pietra, che restringono obbligatoriamente il passaggio: qui potevano starvi due persone sedute, forse in funzione del rituale. Durante la Settimana della Cultura sarà possibile visitare liberamente e gratuitamente l’Ipogeo Celtico.

( da : http://www.cividale.com/citta/ipogeo.asp)

Ritornando nella sala centrale, scendiamo gli scalini sotto il più grande mascherone, che spalanca le sue fauci come a volerci inghiottire nei recessi più intimi della caverna, che oggi è illuminata artificialmente da un sistema elettrico (teniamo conto dunque come potesse essere ai tempi in cui era frequentata).

Recenti studi condotti dal prof. Aldo Messina hanno portato a ritenere che questo, come quello successivo, fosse un bagno ebraico. 'Sono disposti a gomito, forniti di sedili, nicchie e altri appoggi e rispondono alle norme canoniche dei bagni rituali ebraici:edificio ricavato nel terreno, utilizzo di un pozzo preesistente, presenza di vasche fisse alimentate da acqua sorgiva o piovana non incanalata in tubature". Si, tutto corrisponde ma un bagno rituale ebraico anche scomodo, pensiamo, se bisognava scendere fin quaggiù... Ma il Messina ha una risposta anche per questo, poichè dalle sue indagini ha dedotto che la comunità ebraica a Cividale aveva una sinagoga qui vicino e i bagni avrebbero servito dal XIII secolo, data in cui documentatamente erano presenti gli Ebrei in città, fino al 1614, data del loro allontanamento. Successivamente l'ipogeo venne ristrutturato (1642) e lo studioso propone che a quella data possano risalire sia i mascheroni che il monogramma IHS presente sullo stipite superiore della porta d'ingresso(esternamente). In realtà in esso si distinguono anche altre lettere, una A sotto la H e -ancor più sotto la stessa A, una M o N (inversa?). L'uso più recente di questo ambiente sotterraneo lo ignoriamo ma è molto probabile che con il tempo sia stato dimenticato e riscoperto in seguito a campagne di scavo.

Il singolare complesso ipogeo mostra i segni di un lavoro umano finalizzato a un intento preciso, forse anche riti 'pagani' o battesimi iniziatici. Sappiamo che le viscere della terra, in special modo a contatto con sorgenti o corsi d'acqua naturali, hanno sempre evocato il 'grembo materno' dove prepararsi a rinascere a nuova vita (purificati). Il penetrare all'interno di un mondo buio, silenzioso, misterioso rappresentava una via iniziatica per superare forse anche delle 'prove' per trovare nella notte interiore (e in una condizione terrena) il mezzo per ascendere alla luce (la condizione celeste o spirituale). Esclusa una via di fuga, in quanto non presenta proseguimenti (ma dalla strada si sarebbe potuti giungere facilmente al letto del fiume?) collaterali che lo farebbero pensare, le ipotesi esposte (ipogeo celtico/cisterna? Bagno rituale Ebraico?)sono tutte valide, in mancanza di una documentazione probante.

Ma noi non vogliamo andarcene senza prima aver tentato di decifrare almeno uno dei misteri che gravitano attorno a questo luogo: il terzo mascherone. Non vogliamo dire 'Noi lo abbiamo trovato!' ma per un lungo istante siamo rimasti a scrutare quella 'forma' che un volto lo ricorda tanto, in posizione non allineata con gli altri due, e forse per questo molti lo cercando confuso nella roccia senza trovarlo. La sua collocazione è sul lato destro e, secondo noi, potrebbe destare qualche legittimo sospetto che possa davvero trattarsi del leggendario terzo mascherone.

( http://www.duepassinelmistero.com/Ipogeo%20cel.htm )

Poi ci sono delle teorie "esoteriche" di chi le ricollega a delle supposte piramidi presenti in zona:

http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2010/05/12/news/si-studia-il-mistero-delle-piramidi-di-rualis-1.43650

La zona d'altra parte è frequentata fino dall'Età del Rame (Ponte san Quirino, poco lontano)...

Ciao

Illyricum

:)

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Chiamato in causa... rispondo. Anche se non ne so granchè di approfondito neanch'io. Ma sono in buona compagnia, a vedere da quanto trovato sul web. proposte, supposizioni, ma di certo niente.

A Pochi passi da via Monastero Maggiore, al n. 2 si trova l'Ipogeo celtico. Consiste in vari ambienti sotterranei, scavati nella roccia con tecnica primordiale, che si sviluppano a diverso livello, in diramazioni approssimativamente a forma di K.

Una ripida scaletta immette nella camera centrale, dalla quale dipartono tre corridoi. Nelle pareti vi sono nicchie e grezzi bancali, ma il maggior mistero è rappresentato da tre rozzi mascheroni.

La funzione originaria di questo particolarissimo monumento, che non trova riscontro in Friuli, è ancora un quesito irrisolto.

A parte le fantasiose interpretazioni amalgamate di leggenda, è stato ipotizzato un uso funerario dell'ipogeo in epoca celtica, mentre altri studiosi ritengono i locali carceri del periodo romano o longobardo.

'ipogeo sembra essere stato ricavato da una cavità naturale lungo l'argine roccioso destro del fiume Natisone, che scorre sotto. D'età preromana, forse celtica, se ne ignora la funzione rivestita al tempo. Data la chiusura dell'apertura naturale verso il fiume, funse forse da cisterna per l'acqua e venne certamente riutilizzata in seguito. Ma per fare che cosa?

Scalini di raccordo furono scavati nella roccia, così come sedili e panche di pietra, pilastri e, i più curiosi, due volti scolpiti grossolanamente sembrano vigilanti millenari depositari di antichissimi culti.

Chi rappresentano e a cosa servivano? Si svolgevano dei riti qui dentro? Delle cerimonie di purificazione?

La presenza dell'acqua, che bagna le superfici pavimentali e filtra attraverso le rocce porose, potrebbe essere indicativa. Ma come si svolgeva questo rituale? A sinistra si vedono due sedili di pietra, che restringono obbligatoriamente il passaggio: qui potevano starvi due persone sedute, forse in funzione del rituale. Durante la Settimana della Cultura sarà possibile visitare liberamente e gratuitamente l’Ipogeo Celtico.

( da : http://www.cividale....itta/ipogeo.asp)

Ritornando nella sala centrale, scendiamo gli scalini sotto il più grande mascherone, che spalanca le sue fauci come a volerci inghiottire nei recessi più intimi della caverna, che oggi è illuminata artificialmente da un sistema elettrico (teniamo conto dunque come potesse essere ai tempi in cui era frequentata).

Recenti studi condotti dal prof. Aldo Messina hanno portato a ritenere che questo, come quello successivo, fosse un bagno ebraico. 'Sono disposti a gomito, forniti di sedili, nicchie e altri appoggi e rispondono alle norme canoniche dei bagni rituali ebraici:edificio ricavato nel terreno, utilizzo di un pozzo preesistente, presenza di vasche fisse alimentate da acqua sorgiva o piovana non incanalata in tubature". Si, tutto corrisponde ma un bagno rituale ebraico anche scomodo, pensiamo, se bisognava scendere fin quaggiù... Ma il Messina ha una risposta anche per questo, poichè dalle sue indagini ha dedotto che la comunità ebraica a Cividale aveva una sinagoga qui vicino e i bagni avrebbero servito dal XIII secolo, data in cui documentatamente erano presenti gli Ebrei in città, fino al 1614, data del loro allontanamento. Successivamente l'ipogeo venne ristrutturato (1642) e lo studioso propone che a quella data possano risalire sia i mascheroni che il monogramma IHS presente sullo stipite superiore della porta d'ingresso(esternamente). In realtà in esso si distinguono anche altre lettere, una A sotto la H e -ancor più sotto la stessa A, una M o N (inversa?). L'uso più recente di questo ambiente sotterraneo lo ignoriamo ma è molto probabile che con il tempo sia stato dimenticato e riscoperto in seguito a campagne di scavo.

Il singolare complesso ipogeo mostra i segni di un lavoro umano finalizzato a un intento preciso, forse anche riti 'pagani' o battesimi iniziatici. Sappiamo che le viscere della terra, in special modo a contatto con sorgenti o corsi d'acqua naturali, hanno sempre evocato il 'grembo materno' dove prepararsi a rinascere a nuova vita (purificati). Il penetrare all'interno di un mondo buio, silenzioso, misterioso rappresentava una via iniziatica per superare forse anche delle 'prove' per trovare nella notte interiore (e in una condizione terrena) il mezzo per ascendere alla luce (la condizione celeste o spirituale). Esclusa una via di fuga, in quanto non presenta proseguimenti (ma dalla strada si sarebbe potuti giungere facilmente al letto del fiume?) collaterali che lo farebbero pensare, le ipotesi esposte (ipogeo celtico/cisterna? Bagno rituale Ebraico?)sono tutte valide, in mancanza di una documentazione probante.

Ma noi non vogliamo andarcene senza prima aver tentato di decifrare almeno uno dei misteri che gravitano attorno a questo luogo: il terzo mascherone. Non vogliamo dire 'Noi lo abbiamo trovato!' ma per un lungo istante siamo rimasti a scrutare quella 'forma' che un volto lo ricorda tanto, in posizione non allineata con gli altri due, e forse per questo molti lo cercando confuso nella roccia senza trovarlo. La sua collocazione è sul lato destro e, secondo noi, potrebbe destare qualche legittimo sospetto che possa davvero trattarsi del leggendario terzo mascherone.

( http://www.duepassin...pogeo%20cel.htm )

Poi ci sono delle teorie "esoteriche" di chi le ricollega a delle supposte piramidi presenti in zona:

http://messaggeroven...-rualis-1.43650

La zona d'altra parte è frequentata fino dall'Età del Rame (Ponte san Quirino, poco lontano)...

Ciao

Illyricum

:)

Grazie illyricum!

Bello il concetto delle "supposte piramidi" :sorry:

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