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Prima/dopo: sesterzio di Herrenio Etrus


Risposte migliori

Salve a tutti; tempo fa mi sono imbattuto su un'asta in un misterioso e alquanto malconcio sesterzio; dal momento che avevo bisogno di un pezzo simile a poco prezzo per fare un pò di palestra, l'ho acquistato ed ho provato, con molto coraggio, a ripulirlo.

Ho usato:

Acqua distillata

Ago in punta reso tagliente da una micromola

Benzotriazolo

Ablatore ad ultrasuoni

Il pezzo già in foto si presentava abbastanza complesso da pulire, ma non immaginavo quello che avrei effettivamente trovato: mostruose e tenaci concrezioni di cuprite, grumi di malachite, alcune zone con cancro attive, superficiali e profonde, stratificazioni discontinue con cavità obliterate da strati di cuprite, zone con patina farinosa e frammentata e, dulcis in fundo, zone con innaturali rialzi del metallo madre cammuffate da grumi di cuprite ma in effetti solo superficialmente ricoperti. Il tutto nel più assoluto mistero circa l'imperatore; per quanto fosse evidente che il rovescio si riferiva ad una pietas, ho faticato non poco ad identificarlo, anche perche sia il volto che la legenda del dritto, di fatto, erano completamente obliterate dalle concrezioni. In effeti ho potuto procedere solo dopo aver identificato il sesterzio, avendo paura di "colpire" qualche particolare".

Comunque dopo una decina di ore di lavoro effettivo, questo è il risultato; i danni maggiori la mia imperizia li ha fatti soprattutto sul dritto, dove il lavoro di pulizia è arrivato a scoprire, non intaccare, il giallo del metallo, mentre il rovescio credo sia venuto meglio. I maggiori problemi me li ha dati l'ablatore ad ultrasuoni; l'ho acquistato da poco, avevo fatto qualche prova su piccoli moduli tardo imperiali, ma in effetti non lo avevo mai usato su moduli grandi e con questo tipo di concrezioni; il sesterzio serviva, in effetti, proprio a questo. Alla fine, tuttavia, il 90% del lavoro è stato fatto con l'ablatore a mano, l'ago in punta.

In mano sembra meglio che in foto (soprattuto quelle a bassa risoluzione) e, tutto sommato, alla fine ne è venuto fuori un pezzo non disprezzabile, considerando l'acquisto al buio e in quelle condizioni. Posto il prima

Un saluto a tutti....aspetto le vostre costruttive considerazioni

Uriano

post-23225-0-16160200-1339752838_thumb.j

Modificato da URIANO
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Lo so, dopo averla identificata ho anche scoperto che non è un pezzo banale; ne ho visto uno simile su La Moneta battuto, se non ricordo male, a 320 euro, io l'ho pagata meno di un decimo.

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erennio etrusco e` stato cesare per poco sotto trajano decio nel 250-51 e augusto nel 251

in un periodo in cui i sesterzi stavano diventando obsoleti e quindi prodotti in piccole quantita`

molto bella

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Complimenti, ne è uscito un esemplare degno di nota. Il rovescio ha svelato dei bei rilievi.

Purtroppo a volte succede (credo sia inevitabile) che nella pulizia si scopra qualche tratto del metallo sottostante. Quando questo succede,per accelerare un po' l'ossidazione bagno la moneta e la faccio asciugare all'aria, ripetutamente.

Quando sarà più scuro la differenza con la patina rimasta si noterà molto meno.

Ottimo lavoro.

Ciao, Exergus

Modificato da Exergus
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Il lavoro è tutto sommato buono, probabilmente "hai calcato troppo la mano" in alcuni punti, come hai già affermato tu stesso ma è anche vero che alle volte diventa difficile trovare il giusto compromesso per tentare di far emergere i dettagli e mantenere allo stesso tempo la patina.

A che frequenza hai lavorato con l'ablatore?

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Chiedo scusa del ritardo con cui dò riscontro agli ultimi post di Exergus e di Centurioneamico, ma ho avuto qualche problema di rete; ringrazio exergus del consiglio, lo metterò in atto, ma devo dire che dal vero le aree che in foto appaiono "scoperte" di notano molto meno; l'abaltore che ho acquistato ha una frequenza di utilizzo minima di 30 KHz; da quello che hai detto illustrando lo splendido restauro del sesterzio di Caligola, si dovrebbe lavorare a meno, a 25; tuttavia da quello che sto imparando, mi sembra sia essenziale il modo in cui si usa lo scalpello, in particolare è importante il modo in cui si posizione lo scalpello rispetto alla superficie della moneta; ho provato anche potenze superiori su piccoli moduli tardo imperiali o su antoniniani, con differenti tipi di patine, più o meno compatte e alla fine mi sono convinto che, lavorando comunque non ad alte frequenze, l'impatto sulla moneta dipenda essenzialmente dalla posizione dello scalpello; la punta distrugge, il dorso convesso lavora di fino, di taglio è un pò più impattante.

Ho appena acquistato un asse di Marco Agrippa su cui cointinuare a fare pratica, mi piacerebbe molto, prima di iniziare, avere qualche consiglio operativo e poter postare i risultati man mano.

Il mio protocollo dovrebe essere:

1) Acqua demineralizzata 1 giorno

2) Spazzolatura con spazzolino in nylon

3) Sgrossatura (ma ci va prima il benzotriazolo?, perchè io finora l'ho usato praticamente a lavoro avanzato)

4) Eventuale ablatore

5) Benzotriazolo (1 notte)

6) Ceratura con cera microcristallina

Ho comprato anche il Paraloid B72 ma non riesco a stenderne uno strato sottile; ho provato ma mi sembra che la soluzione che ho acquistato sia troppo densa e non mi permetta di stenderne uno strato sottile; ho come l'impressione che si impatacchi tutto, quindi preferisco stendere solo la cera.

Grazei dei consigli.

Uriano

Modificato da URIANO
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attenzione al benzotriazolo che è proprio tossico.

usa guanti e mascherina, e non toccarlo a mani nude fino a quando non è perfettamente asciutto.

luogo ben ventilato.

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Grazie del consiglio, uso già tutte le precauzioni, generalmente passo direttamente la moneta dal benzotriazolo all'alcool assoluto in cui la moneta viene ripetutamente sciacquata; in questo modo credo di eliminare la maggior parte del composto. Ciao

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Ho appena acquistato un asse di Marco Agrippa su cui cointinuare a fare pratica, mi piacerebbe molto, prima di iniziare, avere qualche consiglio operativo e poter postare i risultati man mano.

Il mio protocollo dovrebe essere:

1) Acqua demineralizzata 1 giorno

2) Spazzolatura con spazzolino in nylon

3) Sgrossatura (ma ci va prima il benzotriazolo?, perchè io finora l'ho usato praticamente a lavoro avanzato)

4) Eventuale ablatore

5) Benzotriazolo (1 notte)

6) Ceratura con cera microcristallina

Ho comprato anche il Paraloid B72 ma non riesco a stenderne uno strato sottile; ho provato ma mi sembra che la soluzione che ho acquistato sia troppo densa e non mi permetta di stenderne uno strato sottile; ho come l'impressione che si impatacchi tutto, quindi preferisco stendere solo la cera.

Grazei dei consigli.

Uriano

Le fasi che hai elencato devono includere una fase di "stabilizzazione" che prevedere una serie di ripetuti lavaggi in acqua demineralizzata con frequente cambio della stessa. I lavaggi servono ad eliminare dalla patina la maggioranza degli eventuali sali residui. Tale operazione è più efficace se l'acqua demineralizzata è molto calda.

La spazzolatura aiuta a rimuovere i vari residui tra un lavaggio e l'altro.

A questo punto occorre stabilire come si vuole e si deve procedere per un eventuale pulizia delle incrostazioni.

Generalmente sarebbe consigliato "saggiare" la natura dell'incrostazione con un bisturi.

L'ablatore è molto utile sulle incrostazioni dure dove l'utilizzo del bisturi risulterebbe difficoltoso e/o troppo faticoso. La frequenza di utilizzo dovrebbe essere la più bassa per le piccole incrostazioni (incrostazioni poste praticamente allo stesso livello della patina buona) mentre potrebbe essere più elevata per la rimozione delle incrostazioni "cresciute" nella parte più alta per poi passare nuovamente alla bassa frequenza quando si è giunti al livello della patina buona.

Una cosa importante quando si usa l'ablatore è l'acqua. La punta deve essere sempre raffreddata altrimenti scaldando si usura rapidamente e, trasmettendo il calore alla patina, rischia di fare danni. Non dovresti mai arrivare al metallo.

Una volta terminata la pulizia delle incrostazioni occorre effettuare un nuovo ed intenso ciclo di lavaggio come sopra.

Successivamente si passa al trattamento con l'inibitore di corrosione (benzotriazolo) e infine alla protezione superficiale con cera microcristallina oppure con paraloid oppure con un preparato contenente cera microcristallina e benzotriazolo o ancora un preparato di paraloid e benzotriazolo + cera.

Il paraloid che usi lo hai acquistato già diluito?

PS: restano valide le avvertenze quando si utilizzano prodotti chimici o attrezzature da laboratorio in generale.

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Grazie mille dei consigli; il paraloid l'ho acquistato già diluito in acetone puro al 20%, ma secondo me va diluito ancora. In effetti tra una seduta e l'altra di pulizia, con un ago in punta montato su un mandrino, la moneta viene posta sempre in acqua demineralizzata e spazzolata, quindi i bagni sono numerosi; uso l'ago in punta perchè non riesco ad usare il bisturi, al microscopio oculare mi appare enorme; mi trovo meglio con aghi da cucito affilati, grazie ad una moletta a grana finissima, in modo da ottenere in punta una microlama (vedi foto); se si ha l'accortezza di mantenere la microlama sempre tagliente, consente di avanzare in modo micrometrico (anche se allunga i tempi) sotto il controllo visivo offerto dal microscopio binoculare.

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Purtroppo l'asse su cui speravo di lavorare non si presta ad alcun miglioramento; in effetti è risultato già lavorato e quelle che sembravano incrostazioni su cui poter agire sono asperità metalliche ricoperte da una sottilissima patina e grumi di cuprite; la superficie appare in effetti butterata da escrescenze di metallo madre su cui non si può assolutamente agire; mi sono limitato a tenerlo a bagno un paio di giorni e a dargli della cera microcristallina. Dovrò cercare qualco'altro per continuare la mia palestra. Saluti

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