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IGNORED

che relazione c`era tra AE2, 3 e 4 nel 378-404ad


rick2

Risposte migliori

a partire da valentiniano II e theodosio nel 378 la monetazione di rame si trova in 3 misure , Ae2 , Ae3 e Ae4 (i nummi)

gli Ae2 vengono coniati dal 378 al 395 , mentre gli ae3 che venivan gia coniati dal 361 continuano ad esser coniati fino al 404 circa

gli Ae4 vengono coniati dal 383 fino al 450

che relazione c era tra questi 3 nominali ?

1 , 2 e 4 nummi ? 1 3 10 ?

eran ancora espressi in denarii communis ? o si parlava gia di nummi ?

che relazione c era con le silique e i solidi ?

ci son testi consultabili e scaricabili ?

sapete qualcosa ?

visto che siamo in estate e che di monete se ne postan poche , cerchiam di fare altri tipi di discussioni interessanti.

apro la stessa discussione anche sul fac , magari anche nella sezione in inglese

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Salve rick2 non è facile rispondere correttamente alla tua domanda anche perché vari autori sono abbastanza discordi.

Ho cercato di ricostruire i vari rapporti ma la certezza di quanto espongo nello schema sottostante è abbastanza relativa.

https://dl.dropbox.com/u/11761319/Rapporti%20Monetali.jpg

Naturalmente la riduzione di peso del Nummus Denarius a partire dal 283 potrebbe essere fatta dalle autorità per risparmiare sul peso delle monete mantenendo il rapporto di cambio di 1 Maiorina Pecunia per 3 Nummi Denarii

ma non c'è certezza.

Per Arcadio c'è un errore perchè la Maiorina viene ritirata Nel 395 ed il Nummus Denarius di L/288 viene introdotto nel 396 per cui cancellate il numero 4 dalla prima serie di 1234.

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Gli Inglesi introdussero le diciture Ae1, Ae2, Ae3 e Ae4 proprio perchè non vi è certezza sui nominali e sul loro valore. Non mi risulta che sia cambiato qualcosa. Mille ipotesi, nessuna certezza.

Arka

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Chiedo scusa ma ho inviato il mio intervento in una notte insonne per il caldo alle ore 02,58 del mattino.

Mi avvedo solo ora che ho utilizzato il peso della Libra Romana utilizzata dall' autore Francese Prieur.

Credo che sarebbe più opportuno rifare i conteggi applicando il peso ormai consolidato ed accettato dai più

di gr.327,168.

Ciò porterà pertanto ad una modifica dei valori medi espressi nella tabella da me creata anche se pur minima.

Condivido il parere di Arka in questo campo le certezze sono poche e lo stesso nome dei divisionali non è sicuro.

Modificato da teodato
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sintetizzo quanto e` stato scritto nella discussione del fac

praticamente la relazione era di 1:2:4 cioe un A2 pesava 4 volte piu` di un Ae4 e 2 volte in piu` di un Ae3

il problema pero` stava nella fiduciarieta` delle monete , per cui non possiam dire se questa era la relazione che vigeva tra le monete

per cui una relazione di 1:3:6 oppure 2:5:10 poteva anche essere

d altro canto pero` se un ae2 fosse valso molto di piu` di 4 volte un ae4 allora probabilmente gli ae4 sarebbero stati fusi da zecche clandestine per produrre ae2.

ci son esempi di imitative per tutti , i piu` conosciuti sono gli ae2 spagnoli , ma li c era una situazioen di carenza di circolante e una particolare predilezione per gli ae2.

l altro problema e` la svalutazione che avviene l ae4 e` stato emesso inizialmente a 1/192 di libbra o 1.7 grammi che scende a 1.2-1.5 g tra il 378 e il 382 e dopo il 382 diventa 1/252 di libbra.

tutte e 3 le denominazioni calano dopo il 386 (l ae2 passa da 5.4 a 4.5 grammi) e poi scompaiono effettivamente dopo il 395

allego un passaggio da un libro

One of the most recent works on this subject is "The Coinage of the Later Roman Empire, 364-498" by Sam Moorhead in "The Oxford Handbook of Greek and Roman Coinage". Here is a snippet covering this period. Not sure it answers all the questions......

"In 379 there were major reforms of the bronze coinage with the development of three different denominations, apparently emulating the reforms of AD 348, except that none of the pieces had any silver content. There was an AE2 that weighed around 5.15 g, an AE3 of around 2.58 g, and an AE4 at around 1.23 g, suggesting a ratio of 4:2:1 (Grierson and Mays 1992: 41; Hendy 1985: 473-474). However, it is clear that the three denominations were not struck in equal quantities across the empire. The AE2 was generally more common in the east and in Spain, hardly being found in Britain (RIC 10:lxxxvii and 136). The AE4 was much more common than the AE3, with the AE4 SALVS REI PVBLICAE issue being ubiquitous throughout the empire and the AE4 VICTORIA AVGGG issues most common in the west. It is possible that the preference for the smallest bronze coins in the northwestern empire stems from the apparent popularity of the very base radiates of the Gallic Empire (269-274).

This system lasted until 395, when a law of Honorius outlawed the largest denomination. "We command only the centenionalis coin [centenionalis nummus] to be handled in public circulation [conversatione publica], the making of the larger coin [maior petunia] having been discontinued. Therefore let no one dare exchange the decargyrus coin [decargyrus nummus] for another, knowing it to be forfeit to the treasury [fiscus] if found in circulation" (Cod. Th. 9.23.2). There has been much discussion of this decree, but it seems that the "maior petunia"/"decargyrus nummus" (assuming that they refer to the same coin) are the AE2, which indeed was not struck after 395 (Hendy 1985: 474; RIC X:18; Grierson and Mays 1992: 28. This suggests that the AE3 denomination was the centenionalis and the AE4 its half."

alla fine si e` parlato del fatto che queste monete fossero ancora denominate in denarii communis , il sistema che si era sviluppato dopo il 260

e si e` dato come valore

follis del 295 a 12.5 dc

follis del 301 a 25 dc

follis del 318 a 100dc

fel temp reparatio con la m del 355-361 1000dc

securitas reip e gloria romanorum di valente e valentiniano 6000dc

nella parte italiana rugser fa un ipotesi che e` valida anche per me , cioe` che le specie monetali dei secoli precedenti continuassero a circolare con varie e variabili tariffe e fossero cambiate dai vari cambiavalori dell epoca

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Demonetizzazione del Ae2

" centenionalem tantum nummum in conversatione publica tractari praecipimus maioris pecuniae figuratione submota.

Nullus igitur decargyrus nummum (Pecunia Maiorine - Ae2) alio audeat commutare sciens fisco eandem pecuniam vindicandam quae in publica potuerit conversatione deprehendi" 12 Aprile 395 Cod. Theod.IX, 23,1.

Nel Cod. Theod.XII, 21,2. nel 08 Dicembre 396 l'Ae4 fu confermato nel peso di 1/288 di libbra sulla base dell'equivalenza di 1 Solido per 25 Libbre di Rame .Il solido contiene quindi 7.200 nummi (detti minimi o denari) di 1,137 gr. ciascuno. (l'Ae4 viene equiparato al valore del denario di conto)

Secondo alcuni autori in epoca Teodosiana nel 383 l'Ae2 valeva 1.000 denari di conto, l'Ae3 valeva 500 denari di conto (la metà dell'Ae2), L'Ae4 150 denari di conto secondo un rapporto 1:2:6

Modificato da teodato
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