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Tessera-gettone Siena


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Purtroppo sono oggetti fuori contesto e la testimonianza di un secondo esemplare con relativa area di provenienza è pur sempre una notizia da prendere con le molle.

Attendiamo il ritorno di monbalda. Forse nei suoi scavi ha trovato esemplari simili. Sperando anche che qualche amico tiri fuori qualche notizia più precisa in merito. Nel frattempo possiamo anche continuare a parlarne ;)

Cari saluti

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Leggendo finalmente il più volte citato " Il libro del pellegrino " di Gabriella Piccinni e Lucia Travaini arrivano delle indicazioni che non sembrerebbero andare effettivamente nella direzione che pensavamo.

In effetti si parla di registrazione molto minuziosa dei tratti somatici del pellegrino, di una ricevuta cartacea per un solo caso e della possibilità che oltre a questo fossero indicati dei " segni ", dove per segno per esempio si può intendere un pezzo di pietra che doveva combaciare con l'altro tenuto in ospedale, o semplicemente segni pratici convenuti tipo aprire il palmo della mano destra e tracciarvi sopra il segno della croce con un dito della mano sinistra, quindi anche un semplice gesto di intesa e riconoscimento.

Ricordo il classico caso dei bambini lasciati dalle mamme negli orfanotrofi con i segnali e controsegnali che erano delle carte divise in due lasciate alle due parti che dovevano in caso di ripensamento e richiesta da parte della mamma del bambino combaciare perfettamente.

Quindi nulla può essere escluso, però nel contempo l'Ospedale viene descritto come un centro che oggi chiameremmo no - profit per opere caritatevoli e di assistenza, foresteria, ospedale,mensa, ma in particolare banco dove venivano ritirati i risparmi della gente.

Quindi tante operazioni in cui non si può escludere anche l'utilizzo di un gettone, contromarca, di certo l'Ospedale di Santa Maria della Scala fu imitato e fu esempio in tutta italia , copiato tra l'altro dagli Sforza a Milano con l'Ospedale Maggiore.

Il mistero comunque continua.....

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Grazie per la precisazione, Mario.

Ho sempre pensato che i gettoni in piombo circolassero solo nell'area di produzione. Non sono monete e non hanno un valore di riferimento e quindi non fruibili in altri contesti.

La notizia (al momento non verificabile) di un'altro esemplare proveniente da area laziale ci potrebbe indirizzare verso alcune ipotesi.

Una potrebbe essere quella di una "catena" di servizi simili a quelli predisposti a Santa Maria della Scala e situati lungo la Via Francigena e dove c'era la possibilità di "spendere" il gettone.

Tipo stazio romana, per interderci.

Sappiamo da chi era gestito l'Ospedale a Siena? Religiosi o altro?

A presto

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La fondazione dell' Ospedale nasce da una iniziativa dei canonici della Cattedrale, ma si ritiene considerata del Comune con un interesse del pubblico ; c'è un legame Chiesa - Comune con protagonisti la Cattedrale coi canonici, la fraternita degli ospedalieri, i laici - religiosi al servizio dei poveri , il Comune di Siena ente finanziatore e proprietario dalla metà del XIII secolo , ma di fatto il dogma era la pubblica utilità.

Bisogna anche dire che stiamo parlando per meglio capire cos'era all'epoca nel pieno trecento l'Ospedale di Santa Maria della Scala come l'impresa principale della città, che raccoglieva la carità per conto del pubblico ; c'era una gestione di queste offerte che veniva reinvestita in assistenza o opere pie di carità .

Diciamo anche che si potrebbe dire, e lo sostiene l'autrice, che le origini dell'assistenza pubblica sono qui ; l'Ospedale diventa poi un vero proprio Banco di deposito sia dei pellegrini in transito che di elemosine e donazioni , sia poi di cambio valute, diventa oggi potremmo dire impresa , sociale, ma con una organizzazione e personale qualificato.

Di certo l'importanza di essere sulla via francigena accresce l'importanza di questa istituzione, il passaggio in particolare di stranieri verso Roma era enorme, dormivano, mangiavano, lasciavano le monete di solito d'oro e continuavano il viaggio con moneta povera.

Col tempo questi ospizi per i pellegrini aumentarono anche con investimenti privati, di certo si creò oggi potremmo dire un business dei servizi che prestavano cibo, letto, assistenza e forse in questo ambito un gettone potrebbe anche starci da spendere per un utilizzo di questo tipo.

Successivamente circa negli anni quaranta del trecento l'Ospedale ricevette anche da molti cittadini molti depositi di denaro sui quali veniva dato un interesse, anche questo era comunque un servizio che oggi definiremmo bancario.

Quindi l'Ospedale antesignano della assistenza pubblica, ma anche del sistema bancario e di deposito monetario, siamo in un medioevo e in una città che insegnerà ad altri e sarà presa ad esempio dalla stessa Milano e da altre .

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Leggo con interesse quanto sopra detto.

A parer mio trattasi di una tessera in piombo spendibile nelle domus-ostello lungo la vie dei pellegrini verso Roma.

Allego il mio esemplare di cui oltre al fatto che somiglia ad un denario senese, è senza dubbio di piombo e ha un diametro di circa mm 16... altro non so dire.

Trovato in ciotola tanti anni fa suppongo povenienza interland di Roma ?

post-42-0-56934400-1347562962_thumb.jpg

Modificato da agrippa
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Grande, Sergio.

Ti ringraziamo per il prezioso contributo. E sono tre, gli esemplari al momento notiziati nel forum. Andiamo benone ;).

Il tuo esemplare sembra riprodurre un tipo di senese precedente a quello da me postato. Interessante.

Sono d'accordo con la tua considerazione. Attendiamo speranzosi altri interventi

Per ora grazie e spero vederti presto :)

Adolfo

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Si , forse ci siamo, in effetti sulla via per Roma chiamata " la Strada " c'erano ulteriori foresterie per le successive tappe, essenzialmente private, ma era indubbiamente una attività redditizia,quindi potrebbe essere benissimo che fossero gettoni dati dati per pagare servizi, magari consegnati al deposito dei soldi dallo stesso Ospedale di Siena, direi che tre potrebbero essere più di un indizio .

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A integrazione a quanto detto sopra cito quanto dice la Piccinni " l'Anno Santo convogliò su Roma flussi estremamente consistenti di popolazione europea . Siena approfittò di questa opportunità e il transito che si sviluppò lungo la strda fece si che molti senesi iniziassero a vivere di questo speciale " turismo ", arricchendosene....

in occasione del Giubileo del 1350 diventò ricco chi tenne un albergo, o chi trafficò , o usò le strade ".

Questi passaggi testimoniano e proverebbero quanto detto nei post precedentemente come ipotesi possibile, su quanto c'è in leggenda è più difficile vedo un VIA finale comunque, magari Agrippa può scorgere meglio qualche lettera in più.

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Ammetto che questa discussione me l'ero persa... ma sono stato fori una settimana e al ritorno ho trovato più di 30 pagine di nuovi contenuti... piano piano sto cercando di recuperare.

Il gettone/tessera/pseudomoneda postato da adolfos è certamente intringante e aggiungendo poi quello di agrippa, il mistero si infittisce.

L'ipotesi della tessera in piombo utilizzata come gettone spendibile lungo le strade percorse dai pellegrini magari per l'acquisto di generi alimentari la trovo la più plausibile.

Il pellegrino straniero che giungeva a Siena diretto a Roma, nel cambiare la sua valuta con quella locale poteva ricevere anche queste tessere che poi avrebbe utilizzato lungo il suo percorso per un pasto. Se si trovasse qualcosa di concreto nella letteratura si potrebbero avere delle conferme in merito.

L'ipotesi del falso non la scarterei comunque del tutto. Il piombo veniva utilizzato per fare falsi rivestendolo poi con argento. Lo stile del tondello farebbero escludere questa ipotesi, ma va tenuto anche conto che il pellegrino che veniva da lontano non conoscendo bene la moneta locale potesse scambiarla per buona. In quella di Adolfos si vedono due piccoli fori ed uno in particolare sembra fatto dalla punta di una lama... non vorrei fosse stato fatto per verificare il metallo della moneta.

Restando in attesa di ulteriori contributi, sicuramente più meritevoli dei miei :P, ho ruotato l'immagine postata da Adolfos perchè in alto mi pare di vedere una croce. Non che cambi molto, ma se può essere utile la posto qui di seguito.

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Grazie, fedafa per le interessanti considerazioni, da approfondire per altro.

Pensavo a "pseudo leggende". Possibile?

Concordo sulle pseudo legende anche perchè da quello che si prova a leggere non si ottiene nulla... Nell'immagine da te postata e da me ruotata, quella che sembra una V in realtà potrebbe anche essere un tentativo di imitazione di una S in orizzontale. Questa teoria allontanerebbe l'ipotesi del falso e farebbe propendere per un utilizzo diverso del tondello.

Ora sono curioso :), speriamo in qualche notizia in più.

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caspita che oggetti curiosi!

il fatto che non siamo di fronte a unicum fa pensare a prospettive molto interessanti.

ai più esperti del settore chiedo: esistono studi e/o estratti specificamente dedicati al flusso monetale lungo la via francigena?

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Awards

Francamente non so risponderti. Anzi se vi fossero studi specifici sul flusso monetario sulla VIA interesserebbero anche me.

Da quello che conosco ti posso dire che lungo la strada che portava a Roma esisteva una fitta rete di cambiavalute. La circolazione monetaria nelle diverse aree si basava essenzialmente su moneta locale (in alcuni territori l'uso di moneta straniera era proibito). Probabile che i pellegrini conservassero solo alcune monete di provenienza per l'offerta finale nella tomba di San Pietro.

Ipoteticamente i gettoni potrebbero aver sostituito il denaro (anche se solo per alcune evenienze e in posti dove ne veniva riconosciuta la funzione). Ma in questo caso non dovrebbero essere rari. Màh.....

Saluti

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Nel " Libro del pellegrino " c'è per esempio l'elenco delle monete lasciate all'Ospedale dai pellegrini, molte sono d'oro invece tenevano molte monetine per piccole transazioni per l'ultimo pezzo di viaggio verso Roma da spendere.

La via di certo che percorrevano era quella francigena, sulle pseudo-leggende direi che è possibile , concorderei.

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Buongiorno a voi,

ecco qui un'altra tessera con la "S". E' in piombo e il suo diametro è di 17 mm.

Ebbi occasione di fotografarla parecchi anni fa e non so null'altro: né da dove veniva, né che fine abbia fatto. Mi dispiace.

Cordiali saluti, Teofrasto

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Modificato da teofrasto
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Grazie Teofrasto per questa quarta tessera in argomento.

Poiche l'argomento merita vorrei aggiungere alcune considerazioni...

Non sono un esperto di tessere in piombo del medio evo ne so se esistono studi sui flussi monetari lungo la via francigena ( per le tessere romane interessante resta il vecchio Rostovcev anche se un poco deficitario rispetto alla massa conosciuta).

Immagino che il flusso di pellegrini diretti alla tomba di S. Pietro fosse imponente almeno nei secoli XII, XIII, XIV, XV e nel corso del Rinascimento.

Ovviamente intorno a questo fenomeno si svilupparono servizi e assistenza, religiosa e laica mirate non solo al businnes, sia per le cure spirituali che per vitto e alloggio.

Visto la scarsa sicurezza imperante su queste strade ( “grassatori” di tutte le specie infestavano questi percorsi ) non è da escludere che i pellegrini prima di intraprendere il viaggio depositassero in qualche luogo, per riprenderli al ritorno, i loro valori e si munissero di attestati e “prepagati” ( tessere ) per sopperire al vitto, all’alloggio ed alle cure dei malanni personali lungo questo viaggio che durava più mesi e centinaia di chilometri.

Da questo ne scaturisce che queste tessere-prepagate non furono emesse solamente dall’Ospedale di Siena ma anche da altri organismi (Confraternite, Baroni,ecc) che nelle loro città avevano cura dei loro affiliati e/o plebe.

Come vedete il romanzo si allunga... e guardando le mie tessere, sconosciute al Rostovcev, mi viene spontaneo domandarvi di esporre tutte le vostre in modo che si possa allargare la discussione a tutti i “prepagati” in piombo.

Capisco che tutto ciò è improbo..... ma proviamoci.

Visto le Vostre mostrerò alcune delle mie....

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Grazie a Teofrasto per il nuovo esemplare postato ed agrippa per le sue considerazioni.

Nella "tessera" postata da Teofrasto intorno alla PF (?) sormontate dall'omega mi pare di leggere abbastanza chiaro +IMPERATOR, mentre dal lato con la S riesco a leggere della legenda solo le due S poste in orizzontale.

Se si riuscisse a leggere interamente la legenda forse si potrebbe giungere a qualcosa in più...

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Buonasera a voi,

purtroppo (o forse no! :) ) sul lato al cui centro vi è la "S", non c'era scritto nulla. Si tratta, almeno apparentemente, di una pseudo legenda. Nella quale si riconoscono solamente le due "S" orizzontali. Gli altri "segni" erano (almeno così mi erano sembrati allora) triangoli variamente disposti.

Sono dispiaciuto per non poter intervenire come vorrei, ma nell'ultimo anno ho un po' abbandonato la numismatica per dedicarmi ad un altro tipo di studi.

Impegni improrogabili ora non mi consentono di approfondire questa importante discussione (ma ho visto che sul forum ce ne sono molte altre sulle quali mi sarebbe piaciuto dire la mia opinione), ma non è detto che non ci risentiamo in seguito...

Un caro saluto, Teofrasto

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Dicevamo prima che con quella di Teofrasto risulterebbero due tipologie di gettone una con la croce, quindi comunque un riferimento cristiano, l'altra col PF e l'omega anche lui un simbolo della fine della vita.

In tutte c'è però la S, quindi ritengo che si debba comunque partire da Siena ; e io rimango sull'Ospedale di Santa Maria della Scala di Siena, primo per l'ampiezza e l'importanza della struttura che fu poi imitata dai Visconti e poi perchè ufficialmente risulta quella che ebbe e fece tessere - gettoni .

Quindi partiamo da quello che abbiamo come dati , poi c'è il PF da decifrare vediamo cosa potrebbe rappresentare.

Torniamo all'ormai famoso Libro del Pellegrino, l'ufficio depositi monete era gestito da dei frati che si succedono, il gestore non è una persona qualunque ma è incaricato anche dell'Amministrazione, gestisce i depositi, ma è anche titolare della gestione di tanti servizi, per esempio il servizio gestione stalla, celliere e guardaroba, è una persona rilevante e importante.

Questa figura che oggi potrebbe ricondursi a una specie di influente Amministratore gestore diventa successivamente Camerlengo,e in un caso come quello che è ritenuto essere stato il più rappresentativo di questa professione, collabora attivamente anche alla stesura del citato libro del Pellegrino.

Chi fu costui ? Nel 1394 diventa gestore - amministratore e poi successivamente Camerlengo frate Francesco di ser Pietro , che abbreviato nelle iniziali ci darebbe un PF .

Essendo la carica così rappresentativa per il ruolo e i servizi gestiti, non si può escludere che nella sua gestione avesse inserito le sue iniziali del nome, mentre magari in altre gestioni magari rimase il simbolo cristiano della croce.

Tra l'altro nel 1399 Gian Galeazzo Visconti che vuole copiare la struttura creando poi quello che diventò l'Ospedale Maggiore di Milano chiede a Siena una relazione sulla gestione ospedaliera e i senesi in risposta tra le tante informazioni riferiscono di questo importante ufficio con a capo un camerlengo che si era distinto in modo particolare per la gestione dei depositi e per altri servizi vari prestati .

Forse potremmo essere vicini a una ipotesi da valutare.....

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Ipotesi suggestiva Mario, ma non credo si possa essere siglato con le sue iniziali ed intorno aver riportato la legenda IMPERATOR... ( o lo leggo solo io ? :P).

Credo anche io che la strada da seguire è quella di Siena, ma per il resto la vedo dura... Chissà se esiste un rivenimento noto (non a noi al momento) che in base al contesto possa dare qualche notizia in più...

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