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Una curiosità


apollonia

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Supporter

Buona giornata

Nella didascalia del lotto 1149 della prossima asta Negrini si legge che queste monete con tondello decentrato, chiaramente scarti di zecca, specie se di grosso modulo (come appunto uno scudo con questo difetto), venivano immediatamente rifuse.

Ammesso che vi sia qualcuno interessato a questo 'scudo decentrato' (de gustibus...), non è che se lo può vedere poi requisito dalla Guardia di Finanza? O in altri termini, non è illegale il fatto che ai tempi questo scarto possa essere uscito dalla zecca? E nel caso di risposta affermativa, l'illegalità è ancora vigente o è forse caduta in prescrizione?

Grato di una risposta, un cordiale saluto

apollonia

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Guest utente3487

Oramai sono prescritti, purtroppo. Dico purtroppo perchè per anni questi esemplari sono stati liberamente trattati generando così un mercato domanda offerta che ha di fatto moltiplicato le attività illecite per far uscire dalla zecca i tondelli più vari. Tecnicamente potrebbero essere tuttora sequestrabili, ma rimane un mio parere, con l'emissione di un eventuale nuovo decreto che potrebbe essere emesso dall'Autorità Giudiziaria, se ovviamente questa riterrebbe valide le richieste presentate dalla Polizia Giudiziaria. Tutto ipotetico dunque e quindi allo stato attuale via libera.

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Supporter

Ovviamente per l'euro il discorso cambia. E il commercio di scarti di zecca degli euro spiccioli chiaramente configura reati perseguibili.

A proposito dell'euro ricordo il 'Centesimo Mole', con le dimensioni della moneta da 2 centesimi e l'immagine della Mole Antonelliana, che presenta sull'altra faccia il valore di 1 centesimo. E lo scalpore che provocò tra i collezionisti.

Grazie elledi della sollecita risposta

apollonia

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Se mi ricordo correttamente i centesimi con la mole sono stati distribuiti per errore negli starter kit nel 2001. Eppure chi li ha trovati è stato obbligato a consegnarli. Non mi sembra giusto, in quanto si è trattato di un ritrovamento casuale da parte del privato cittadino e non di un furto alla zecca. Praticamente tutte le monete euro con errori di conio sono illegali da vendere e acquistare? O solo quelle italiane? E perchè dall'altra parte dell'oceano le monete rarissime coniate per errore (es. liberty nickel del 1913 e cent di rame del 1943) vengono vendute liberamente a cifre stratosferiche e nessuno obietta?

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Guest utente3487

Un conto è se sono state coniate per errore ed un conto e se invece sono nate per frodare. Nel caso nostro, è vero che finirono in circolazione con gli starter kit, ma furono realizzate ad hoc durante un turno notturno e alcune si fece in modo di farle finire sul mercato proprio per creare l'alibi nei possessori che l'avevano realizzata. Nessun reato a carico di chi l'aveva rinvenuta ma la zecca aveva il diritto di recuperarle, quantomeno per rimediare un grosso pasticcio che destò molto scalpore. Se si fosse chiuso un occhio anche quella volta, avremmo dato il via ad una serie di nuove coniazioni anomale che avrebbero inondato ed inquinato il mercato numismatico.

Purtroppo per loro, almeno quella volta, io facevo servizio al Nucleo Ispettivo per la Funzione Pubblica, ne masticavo di monete e non mi sono fatto prendere per i fondelli con la storia della casualità e con l'indagine è venuto fuori tutto l'inghippo. Nel mio primo libro c'è scritto per filo e per segno tutta la storia di quella famosa notte...

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Domanda (ingenua, non mi interesso né di euro né di decimali italiane, e dunque non ne so nulla). Ma all'estero come funziona? Risiedo in Francia, e regolarmente ricevo i cataloghi di alcune case locali. Sfogliandoli, quando l'occhio cade per caso sugli euro trova quasi esclusivamente errori (o presunti tali) di coniazione. Come funziona all'estero?

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Grande elledi. Perchè non fate lo stesso con le nuove coniazioni delle lire italiane, che vengono spacciate per monete, quando invece non lo sono? Perchè non viene loro imposto di dirlo chiaramente che non sono monete ma semplici medaglie?

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Guest utente3487

Grande elledi. Perchè non fate lo stesso con le nuove coniazioni delle lire italiane, che vengono spacciate per monete, quando invece non lo sono? Perchè non viene loro imposto di dirlo chiaramente che non sono monete ma semplici medaglie?

Perchè sul sito e sui depliant c'è scritto che si tratta di medaglie. Tutto regolare quindi. E poi, siccome verba volant, se il proponente invece parla solo di monete che si rivaluteranno negli anni, a meno che non sia registrato a sua insaputa, la sua parola contro la vostra. Mi auguro però che non tutti gli incaricati di vendere quegli oggetti preziosi (perchè solo di questo si tratta), siano così indelicati da vendere fischi per fiaschi.

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Guest utente3487

Domanda (ingenua, non mi interesso né di euro né di decimali italiane, e dunque non ne so nulla). Ma all'estero come funziona? Risiedo in Francia, e regolarmente ricevo i cataloghi di alcune case locali. Sfogliandoli, quando l'occhio cade per caso sugli euro trova quasi esclusivamente errori (o presunti tali) di coniazione. Come funziona all'estero?

Credo che anche la si chiuda un occhio, perchè altrimenti le zecche sarebbero tenute a giustificare il come mai in circolazione arrivino scaerti di zecca.

Come ho già spiegato altre volte, lo Stato paga alla zecca la coniazione delle monete e ovviamente le zecche risparmiano molto sui costi se utilizzano allo spasimo (a volte fino alla consuzione totale delle impronte o addirittura fino alla rottura del conio) il materiale per la coniazione. va da se che svariati esemplari escono poi in condizioni inguardabili. Voi se commissionate ad un orefice dieci medaglie ricordo, accettereste anche un solo esemplare rovinato? Penso di no. mamma Pubblica Amministrazione è invece indulgente e perdona. San marino nel 2002 rimandò indietro una partita di euro perchè era inguardabile.E badate bene, i controlli sulla produzione sono previsti,a ddirittura ogni dieci minuti si dovrebbero osservare alcune delle monete appena coniate con tanto di lente.

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Per le monete destinate alla circolazione non vedo perchè un conio stanco o piccoli difetti (entro certi limiti) debbano essere un problema, comunque si rovinano dopo alcuni passaggi di mano in mano. Diverso per le monete destinate ai collezionisti, o per le medaglie, in cui l'estetica è molto importante.

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Quindi se commissioni dieci medaglie da un orefice e una viene con conio stanco o piccoli difetti, ma la paghi come le altre non hai nulla da obiettare

Ovviamente no, in quanto una medaglia è un oggetto con una funzione estetica, come un vestito o un mobile e pertanto pretenderei sia in buono stato se la ricevo al prezzo pieno. Stesso vale per le monete da collezione, se sono rovinate valgono meno e mi rifiuterei di pagarle come le altre.

Se invece sono monete che mi danno di resto e che poi spenderò non mi interessa se sono rovinate perchè il loro valore resterá sempre il facciale. È anche vero che le monete destinate alla circolazione spesso diventano oggetto da collezione e in questo caso la scarsa qualitá diventerebbe un problema. Già capitano spesso monete FDC coi segni della macchina che chiude i rotolini, e questo è molto fastidioso se è l'unica moneta di quel tipo da mettere in collezione, peggio ancora di modesti segni da circolazione.

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Guest utente3487

Forse non mi sono spiegato bene: Lo Stato, cioè tutti noi, paghiamo la coniazione alla Zecca, che fa parte dell'IPZS, privatizzato. Ogni moneta costa bei soldini, tanto per renderti l'idea, una moneta da lire 100 costava lire 50 + IVA. Ergo: perchè accettare un prodotto scadente quando pago per uno ottimale?

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io credo che non si debba mai cadere nella sufficienza.

E' una questione di principio.

Le monete devono nascere perfette dalla zecca perché se poi si tollera l'imprecisione si rischia di cadere in un circolo vizioso e ci si accontenterà di prodotti sempre più scadenti.

E' come il bambino che può prendere 8 nel compito ma si accontenta del 6 perché l'insegnante non lo sprona.. non va bene! :nea:

Siamo italiani, abbiamo e avemmo tra i più grandi maestri incisori nell'arte della medaglia !!!

Un po' d'orgoglio !!!!!!

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Forse non mi sono spiegato bene: Lo Stato, cioè tutti noi, paghiamo la coniazione alla Zecca, che fa parte dell'IPZS, privatizzato. Ogni moneta costa bei soldini, tanto per renderti l'idea, una moneta da lire 100 costava lire 50 + IVA. Ergo: perchè accettare un prodotto scadente quando pago per uno ottimale?

Lo Stato non siamo "tutti noi". Lo Stato é una cosa, ed il popolo é un'altra.

Che poi lo Stato prenda i soldi da "tutti noi" per pagare é un altro discorso. Ma identificarsi é una questione puramente politica ed ideologica, e mi pare che sia vietato parlare in termini politici in questo forum, almeno per qualcuno lo é.

Invece di domandarsi perchè l'unico soggetto monopolistico possa fare quello che vuole rispetto alla qualità/prezzo del prodotto, domandarsi perchè esista uno solo soggetto che possa fare il bello ed il cattivo tempo a suo gusto e piacimento ?

Tornando all'esempio delle medaglie, se il mio orafo mi chiede soldi per un lavoro fatto a modo, e poi non svolge in modo soffisfacente il lavoro, dopo la disputa per il pagamento, per la volta successiva certamente cambio orafo: non ho una pistola puntata alla nuca per tornare dallo stesso orafo a farmi fregare una seconda volta.

Evidentemente altri ce l'hanno :)

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Forse non mi sono spiegato bene: Lo Stato, cioè tutti noi, paghiamo la coniazione alla Zecca, che fa parte dell'IPZS, privatizzato. Ogni moneta costa bei soldini, tanto per renderti l'idea, una moneta da lire 100 costava lire 50 + IVA. Ergo: perchè accettare un prodotto scadente quando pago per uno ottimale?

dal sito dellIPSZ:

l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato diventa SpA, con azionista unico il Ministero dell’Economia e delle Finanze

Per fare le monete poi ci sono dei capitolati ben precisi con le tolleranze richieste e gli standard qualitativi, avere qualche difetto su alcune monete immagino rientri in questi standard, mica si richiede di averle tutte perfette altrimenti altro che 50lire + iiva...

e comunque era un prezzo bassissimo!!

Alessandro

Modificato da attila650
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Guest utente3487

La moneta poi è il biglietto da visita di uno Stato....per esempio, quando c'era penuria di spiccioli e venimmo inondati dai miniassegni, il nostro biglietto da visita era alquanto miserello

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