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  1. Buonasera a tutti ;) Tra le poche monete dell'acquisto pre-natalizio che mi mancano da catalogare c'è un Denario di Adriano "Restitvtori Africae", di cui allego le foto. La classificazione penso possa corrispondere al RIC 323... Ho notato che questa moneta è abbastanza rara, dato che ha il volto dell'imperatore verso sinistra; purtroppo la conservazione non è delle migliori, anche se il volto di Adriano, a mio parere, è abbastanza gradevole, soprattutto in mano. Voi cosa ne pensate? Pareri riguardo la rarità? Ringrazio anticipatamente coloro che interverranno e mi daranno una mano :good:
  2. Buonasera a tutti ;) Volevo proporvi uno dei miei ultimi acquisti che ho finito di catalogare poco fa... :) Si tratta di un denario suberato di Lucio Apuleio Saturnino, dell'anno 104 prima della nascita di Cristo. A chi interessasse, allego classificazione e contesto storico. Grazie a chi leggerà :good: sono graditissimi i commenti, anche negativi ;) (così potrò correggere eventuali errori...) · Dettagli tecnici - Peso: 2,74 grammi - Diametro: 17 mm - Asse: 0° - Materiale: moneta suberata - Patina: gradevole - Condizioni generali: BB- · Classificazione D/: testa elmata a sinistra di Roma R/: Appuleio Saturnino su una quadriga andante verso destra; in esergo, L•SATURN e nel campo, sopra la quadriga, • R • 104 a.C. – Crawford 317/3a · Contestualizzazione della moneta Lucio Apuleio Saturnino fu membro della gens Appuleia e nipote dell'Apuleio Saturnino pretore nel 166 a.C. Nel 104 a.C., Saturnino fu questore, con l'incarico di sovraintendere all'importazione di grano a Ostia. In quel periodo vi era scarsità di grano e il senato ritenne che Saturnino non si impegnasse abbastanza per procurarne maggiori quantità: egli venne allora destituito dalla carica, sebbene non gli venisse mossa alcuna accusa. L'ingiustizia subita fece passare Saturnino con decisione ai Populares, dove strinse forti legami con Gaio Mario e i suoi sostenitori. Saturnino, che si era guadagnato il sostegno di molti, venne eletto tribuno della plebe per il 102 a.C. Il legame di Saturnino e Mario venne rafforzato dall'avere un nemico in comune, Metello Numidico: i due decisero di prendere il potere facendo eleggere per l'anno 100 a.C. Mario al consolato, Saturnino al tribunato per la seconda volta e Gaio Servilio Glaucia, il miglior demagogo assieme a Saturnino, alla pretura. Se tutti e tre fossero stati in grado di vincere le proprie elezioni, si sarebbero trovati con il potere necessario a mandare in rovina Metello Numidico e a mettere in difficoltà il partito degli Optimates. Nel 101 a.C., prima della convocazione dei comizi per le elezioni, Saturnino rischiò di finire estromesso dalla competizione elettorale a causa di un procedimento giudiziario portato avanti dal senato. Accadde infatti che giunsero a Roma gli ambasciatori di Mitridate VI, re del Ponto, con ingenti somme di denaro destinate a corrompere i più eminenti senatori. Giunto a conoscenza delle transazioni, Saturnino accusò pubblicamente i senatori e insultò gli ambasciatori, che si lamentarono per la violazione della propria inviolabilità. Il senato colse al volo l'occasione e mise sotto processo Saturnino: poiché l'accusa doveva essere verificata da una corte composta da soli senatori, erano certi che Saturnino sarebbe stato condannato. Il giorno dell'udienza, però, Saturnino riuscì a sollevare i popolo in suo favore e costrinse i giudici, impauriti dalla plebe, a dichiararlo innocente. Subito dopo il processo ebbero luogo i comizi elettorali, nei quali vennero eletti Mario e Glaucia, ma non Saturnino. Come tribuno della plebe venne infatti eletto Appio Nonio, che durante la campagna elettorale aveva violentemente attaccato Saturnino e Glaucia. Accadde però che durante la notte seguente alle elezioni, Nonio venne assassinato da sostenitori di Saturnino, il quale il giorno dopo venne eletto tribuno in sostituzione di Nonio, di mattina presto, prima che il Foro Romano fosse di nuovo affollato. Il suo primo provvedimento di rilievo fu una legge agraria che prevedeva la distribuzione delle terre della Gallia che erano state occupate dai Cimbri, recentemente sconfitti da Mario. Una clausola di questa legge obbligava ogni senatore a giurare di farla rispettare entro cinque giorni dalla sua promulgazione, pena l'espulsione dal senato e una pesante ammenda: la causa era stata inserita per mettere in difficoltà Metello, il quale non aveva intenzione di far rispettare questa legge. Mario si presentò davanti al Senato dichiarando di non aver intenzione di giurare: quando però i senatori furono riuniti nel Foro per il giuramento, non esitò a farlo immediatamente. Metello, che invece rimase saldo nella sua idea di non giurare, fu espulso dal Senato; Saturnino fece anche passare una legge che lo mandasse in esilio, cui Metello si sottomise senza resistere e impedendo ai propri sostenitori di opporsi. Tra i provvedimenti di Saturnino vi furono una lex frumentaria, in base alla quale la Repubblica doveva vendere il grano alla gente al prezzo di cinque sesti di asse al moggio, e una lex coloniaria che promuoveva la fondazione di colonie in Sicilia, Acaia e Macedonia: entrambe le leggi furono molto popolari, garantendo il sostegno della plebe per le elezioni dell'anno successivo. Alle successive elezioni, Saturnino si candidò e vinse, divenendo tribuno per la terza volta, assieme a un certo Lucio Equizio, uno schiavo fuggitivo che si era spacciato per figlio naturale di Tiberio Sempronio Gracco, l'eroe della plebe romana. Glaucia invece si candidò per il consolato, avendo come avversari Marco Antonio Oratore, che era certo di vincere, e Gaio Memmio, col quale si doveva confrontare Glaucia: quando fu chiaro che Memmio avrebbe vinto, Glaucia e Saturnino assoldarono alcuni balordi e lo fecero uccidere pubblicamente, durante i comizi. La reazione della gente fu veemente: il Senato, sentendosi forte e appoggiato, dichiarò Saturnino e Glaucia nemici pubblici, ordinando (tramite un senatus consultum ultimum) ai consoli di catturarli. Mario fece il possibile per evitare di danneggiare i propri alleati, ma in quanto console non poté esimersi dall'intervenire. Saturnino e Glaucia fuggirono sul Campidoglio, ma i sostenitori del Senato tagliarono le condutture che fornivano acqua ai fuggitivi, i quali si arresero a Mario, appena sopraggiunto. Il console mise in salvo i due alleati nella Curia Hostilia, ma la folla inferocita, salita sul tetto del Senato, ne rimosse le tegole e, con un fitto lancio, colpì Saturnino e i suoi fino a farli morire. Glaucia, che si era rifugiato in una casa vicina, fu scovato, trascinato fuori e ucciso sulla strada.
  3. Vi segnalo la prossima uscita, a marzo, dell'atteso nuovo lavoro di Butcher e Ponting "The metallurgy of Roman Silver Coinage", che promette di essere un lavoro innovativo con nuovi tipi di analisi metallurgiche e analisi comparative tra le differenti tecniche di analisi e i risultati ottenibili, con nuovi dati metrologici e analitici su un grosso campione di denari imperiali e nominali provinciali in argento del periodo grossomodo dei Flavi (da Nerone a Traiano inclusi). Tutta questa mole di dati e i nuovi tipi di analisi permettono secondo le anticipazioni di arrivare a differenti ed innovativi risultati che rimettono in discussione cio' che finora si sapeva sulla tecnologia utilizzata dalle zecche del periodo e sulle modalità di approvvigionamento (e spesso riutilizzo) del metallo necessario alla coniazione. Qui l'anticipazione in inglese: The fineness of Roman imperial and provincial coinage has been regarded as an indicator of the broader fiscal health of the Roman Empire, with the apparent gradual decline of the silver content being treated as evidence for worsening deficits and the contraction of the supply of natural resources from which the coins were made. This book explores the composition of Roman silver coinage of the first century AD, re-examining traditional interpretations in the light of an entirely new programme of analyses of the coins, which illustrates the inadequacy of many earlier analytical projects. It provides new evidence for the supply of materials and refining and minting technology. It can even pinpoint likely episodes of recycling old coins and, when combined with the study of hoards, hints at possible strategies of stockpiling of metal. The creation of reserves bears directly on the question of the adequacy of revenues and fiscal health. Proposes a new view of the Roman monetary economy, moving away from 'primitivist' approaches to Roman coinage Presents the first reliable set of analyses of the silver content of Roman coinage, the first reliable set of data on metal sources and production technology, and a new set of metrological data Provides a history of analyses and a survey of different techniques, thereby enabling readers to understand why appropriate sampling methods are fundamental to obtaining useful results Sembrerebbe un lavoro molto interessante per i tecnici, e finalmente al passo con le ultime tecnologie nel campo delle analisi metallurgiche del manufatto antico. E' già ordinabile su Amazon con lo sconto abitualmente riservato ai pre-orders: http://www.amazon.ca/exec/obidos/ASIN/1107027128/ref=nosim/addallbooksea-20
  4. Version PDF

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    Contributo di Luigi Pedroni dell' università del British Columbia di Vancouver su alcune riflessioni della gestione della moneta a Roma in età post-annibalica nel periodo numismatico dominato dal denarius d'argento. In particolare, i dubbi sollevati sono quelli che riguardano la figura e le mansioni del magistrato monetario.
  5. Salve, vorrei avere un parere su questo denario suberato di Augusto con rovescio gens Baebia: battuto sul limes con un conio rubato? Oppure regolarmente autorizzato dallo stato per sopperire a qualche necessità urgente? Qualcuno ne ha mai visto uno simile?
  6. Massenzio

    Denario di Augusto, stesso conio?

    Chiedo a chi possiede un occhio più lungo del mio se questi due denari di Augusto provengono dallo stesso conio. grazie
  7. Buonasera a tutti, sono nuovo di questo forum dunque colgo l'occasione per salutare tutti voi...:) sono sempre stato appassionato di monete antiche, anche se non sono affatto esperto e recentemente ho deciso di iniziare a collezionare qualche denario della repubblica romana. Per farla breve e non tediarvi, ho acquistato su internet da un sito di Roma (non so se può essere utile il nome, magari ha una cattiva fama) questo denario di L. Antestius Gragulus e vorrei avere un vostro parere sulla sua autenticità, per quanto si possa capire da una foto. L'ho mostrato a un negozio di numismatica, la signora dice che secondo lei è stata fusa e non è originale, ma non mi sembrava molto convinta, mi piacerebbe quindi avere anche il parere di altri esperti...per capire se sono stato truffato e per capire come tutelarmi la prossima volta... Grazie mille per l'aiuto! :)
  8. AndreaMCMLXXVIII

    prime monete che ho acquistato - pareri

    ciao a tutti dopo avere anche chiesto nella piazzetta qualche consiglio per iniziare le romane imperiali , domenica scorsa ho cominciato con qualche acquisto le monete mi sono arrivate da un paio di giorni e devo dire che mi piacciono molto vi posto alcune foto di due denari (vespasiano - traiano) poi ho preso anche 4 antoniani e 4 follis di costantino sicuramente so che sono abbastanza comuni , pero' a questo livello mi sembrano ben collezionabili , arivando da altre monetazioni non ho ancora l'abitudine ad inserire in collezione monete parzialmente o quasi totalmente illeggibili, anche se posso comprendere che più si va indietro più è normale farlo, ovviamente. a parte questa introduzione , quindi vi posto le due monete prese . Vi chiederei : -- il grado di conservazione messo dalla casa d'aste è opportuno o gonfiato? -- il valore economico in acquisto delle monete è opportuno oppure no? le moente mi sono arrivate in plastichette doppie di quelle tipo aperto (su un lato indicazione lotto, nell'altro la moneta) . come procedo a sistemarle ? cofanetto con vassoi di velluto? sapete darmi qualche marca (in MP ovviamente) nei prossimi due post metto le monete e le descrizioni grazie a chi vorrà commentare, sono abbastanza un vecchio del forum , ma nuovissimo qui, quindi chi vuole darmi qualche opinione è ben accetta grazie!
  9. Anni or sono, comperai ad un mercatino ad Ancona tale moneta non riuscendo mai a capire quale moneta fosse? Qualcuno può aiutarmi?
  10. mika

    MA(G)RINO

    Scusate il gioco di parole, ma non ho resistito... Vi posto questo denario di Macrino di cui sono venuto in possesso. Mi piace molto il ritratto, ma non si può fare a meno di notare che contrariamente alla classica rappresentazione monetale di Macrino, con barba lunga e un collo possente, questo è esile e con barba corta. Addirittura non pare esserci traccia del busto corazzato. Dato che come personaggio non è durato poi molto, mi chiedevo come mai queste differenze di stile in così poco tempo... Qualcuno mi saprebbe illuminare? Grazie
  11. alessio78

    Marcus Nonius Balbus, Gens Nonia?

    Ciao ragazzi, Di recente sono stato agli scavi di Ercolano per ammirare quella stupenda città tragicamente conservata nel tempo. Mi chiedevo se esiste una monetazione antica che sia in qualche modo collegata ad Ercolano? Spulciando le guide in loco è spuntato un solo nome che ha attirato la mia curiosità ed è quello di Marco Nonio Balbo appartenente alla famiglia di origine nocerina dei Nonii Balbi. Riporto: "La gens Nonia fu famiglia nobilissima abbastanza frequente in Campa­nia. Tra gli esponenti di spicco del ramo nocerino di questa famiglia va annoverato, tra gli altri, quel Marco Nonio Balbo, proconsole di Creta e di Cirene, che provvide al restauro della Basilica, delle mura e delle porte di Herculaneum come risulta da uniscrizione ritrovata sul posto". Ho cercato quà e là, ma senza successo, cè poco o niente su questa famiglia e di conseguenza non sò se ha anche qualche tipo di monetazione? Cè qualcuno che ne sà, o può aiutarmi? Grazie cari..
  12. Buonasera, volevo mostravi questo sfortunato denario di Cesare e conoscere acune opinioni a riguardo. La cosa che ovviamente balza all'occhio per prima è il diritto decentrato, inoltre sono stati dati dei colpi sulla moneta, forse per sondare la qualità della moneta? oppure una damnatio? Sempre al diritto sulla destra sembra essere presente un graffito, una "R"? Che ne pensate? Al rovescio, che invece appare perfettamente centrato, sono presenti diversi colpi dati sulla superficie della moneta. Cesare 49-48 a.C. Denario - Zecca itinerante 3,9 gr - 19mm Asse di conio 5 Diritto: Elefante, a d., che schiaccia un drago con la zampa d. All’esergo, CAESAR Rovescio: Strumenti pontificali: culullus, aspergillo, ascia e apex. Syd. 1006. Cr. 443/1.
  13. Signori, Posto questo denario che è stato già oggetto di discussione sul Fac moltissimi anni fa. La provenienza è tedesca da noto numismatico che è stato più volte menzionato sul forum. Mi piacerebbe sentire qualche impressione. 45-46 a.C. Zecca itinerante spagnola Testa diademata di Venere rivolta a destra, sulla sinistra cupido. Trofeo di armi galliche, ai piedi due prigionieri, all'esergo CAESAR EDIT: mancava allegato, file troppo grande.
  14. Mirko8710

    Clodio Macer...stesso salamino?

    Buonasera! Oggi sto navigando fra le varie aste nuove e passate e non ho potuto fare a meno di notare un Clodio Macer nella prossima asta Rauch. Questo: Peso: 3,73g Questo esemplare, o meglio, questa tipologia (legenda al dritto continua), è conosciuta dal 2007 (almeno in aste pubbliche), in un'asta NAC, quando fece 50000 Franchi: Peso: 3,46g Lo stesso esemplare è ripassato in asta nel 2012, sempre NAC e sempre 45000 Franchi, dichiarato come proveniente dal Tunis Hoard. Appare chiaro come i due esemplari abbiano lo stesso conio, sia al Dritto che al Rovescio. La cosa che però mi sorprende di più è anche la impressionate somiglianza delle fratture dei due tondelli, guardate: Sovrapponendoli, la cosa, è ancora più evidente. Vogliate sforzare un attimino gli occhi :D La mia domanda, quindi, è quella del titolo...sono lo stesso salamino? Dubito che il buon vecchio Macer si sia messo a fare gli stampini per i tondelli, troppo tempo, era più facile e veloce il cilindro d'argento? Le sorprese non sono finite qua...nel 2009 compare un altro esemplare, stessa tipologia, stessi conii, stavolta solo 26000 Franchi; il tondello è evidentemente ricostruito. Peso: 2,89g Ebbene, tre Denari, con solo una coppia di conii e tutti e tre con delle somiglianze nel tondello abbastanza "importanti". La terza moneta, come potete vedere sotto, ha delle fratture più grosse, ci stiamo allontanando dai primi tagli e i solchi si stanno allargando... Tecnici del Forum, illuminatemi! :D
  15. Illyricum65

    Caracalla Victoriae Brit

    Ciao, di solito cerco di aiutare nelle richieste di pareri per quanto la mia modesta esperienza consenta. Chi mi conosce ben sa che i miei interessi numismatici gravitano verso la Britannia Romana. E mi viene difficile giudicare una moneta con il giusto distacco una moneta che sto inseguendo da un po'. Pertanto chiedo il vostro aiuto, il vostro occhio e un po' del vostro distacco. Per la serie "Britannia Romana" nell'ultimo periodo ho scovato un denario Antonino Pio IMPERATOR II (con la Vittoria al rovescio) emesso per celebrare la campagna britannica. Precedentemente a questo ho recuperato due denari VICTORIAE BRIT di Settimio Severo e di Geta. Manca a questo punto quello di Caracalla. Si tratta di emissioni emesse attorno al 211 prima della morte di Settimio Severo ad Eburacum (York) sia su bronzi che su argenti; questi ultimi hanno due/tre tipologie (genericamente Britannia seduta o Vittoria reggente corona o trofeo volta a destra o sinistra, nell'atto di camminare o stante). Non sono molto rari (maggiormente quelli di Geta) ma sono molto appetiti oltremanica e hanno quotazioni altine. Ma tornando al dunque, oggi ho trovato questo Caracalla: Che dire? Pesa 3 g., misura 18 mm. So, è poco, ma è tutto ciò che riportano. Alcune monete prese a campione pesano 3,23 g, 3,31 g, 3,29 g, 3,4 g Quindi lievemente sotto peso ma il modulo piccolo può spiegarlo. Ci sono le fratture del tondello da battitura, il rovescio sembra un po' stanco mentre il dritto non è malvagio. Mi dà fastidio il ritratto non proprio canonico ma soprattutto quello che mi mette all'erta è quella specie di riga che sembra decorrere nella parte mediana della moneta, visibile nella parte bassa della moneta, presa un po' d'infilata e la macchia marrone in campo destro del rovescio. Quindi voi che ne dite? Ciao e grazie Illyricum :)
  16. Ora in asta da M&M, che forse poteva valorizzare di piu' la cosa: http://www.sixbid.com/nav.php?p=viewsale&sid=706&cid=32934&s=b Chissa' se il collezionista si e' stancato di perseguire questa collezione o sono state messe in asta a causa di forza maggiore (speriamo di no). Il denario di L.Papius conta ben 211 varianti di simboli riportati dal Crawford ma in seguito ne sono state identificate almeno 232. il Sydenham in un articolo su questa emissione pubblicato su Numismatic Chronicles nel 1931 identifica gruppi di simboli come riferimenti alle corporazioni di artigiani e commercianti (collegia opificum), ipotesi suggestiva ma che poi non ha trovato l'appoggio del Crawford che era invece per una rappresentazione casuale di oggetti di uso comune. Emissione suggestiva e misteriosa comunque che meriterebbe piu' attenzione, alcuni simboli rimangono tuttora non identificati. Una interessante pagina di approfondimento su questa emissione e che prova a stilare un catalogo delle varianti: http://www.bonannocoins.com/l_papius/l_papius_db.php
  17. ggpp The Top

    Settimio severo?

    Volevo chiedervi un parere ed un aiuto con questo denario. D/ *** PERT AVG IMP VIII R/ PM TRP IMP COS II **
  18. giuliodeflorio

    Moneta Mister Day Parmalat?

    Mi è capitata di recente la moneta allegata per la quale ho svolto lo studio di cui al link che segue: http://www.forumanci.../a897/a897.html Si tratta di una copia moderna di un denario di Caracalla RIC IV/I 144b (pag. 233) che, per disegno e stile, rimanda ad una moneta della serie Mister Day Parmalat; con qualche differenza però: la moneta in questione è color rame (quelle Parmalat sono color argento) e i tratti del disegno sono lisciati (quelli Parmalat sono netti). Alla luce di ciò ho dedotto che la moneta è probabilmente un calco di una moneta Parmalat. Sennonché il proprietario della moneta sostiene di averla "scoperta" in uno scavo risalente alla fine degli anni 50 (le monete della Parmalat appartengono probabilmente ad una serie battuta in occasione di una campagna pubblicitaria avviata nel Novembre 1983). Che ne pensate? Grazie dell'attenzione. Giulio De Florio
  19. ciao,sono nuovo del forum e ho subito un quesito da porvi :D Un paio di giorni fa ,ho trovato questa moneta e ho voluto da subito sapere che moneta fosse. Facendo delle ricerche nel forum ho scoperto che si tratta di un denario romano ma non so se di Pertinace visto che il retro mi sembra di tale tipo ma il fronte no. Qui le caratteristiche: Diametro:170mm (la moneta risulta un pochino ovalizzata ma ho comunque misurato la parte più ampia) Peso:1.9g/2.0g (non possiedo una bilancia di precisione ed ho misurato con una bilancia con scala 1g-2kg, e visto che ha volte la bilancia dava 2g e a volte 1g o ipotizzato 1.9g ma non sono sicuro) Materiale: Argento Qui le foto: Ringrazio tutti coloro che mi aiuteranno :D
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