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Altra offerta fatta senza convinzione ma che poi si è rivelata vincente. Bel grosso tornese di Filippo III l'Ardito (1270-1285). Grosso tornese (ca. 1280), argento, 4,15 gr. Rif. biblio: Laf. 204, Dupl. 202 A, Slg. de Wit I, 273. Posto la foto della casa d'aste. Come si vede hanno messo come lato del diritto quello col nome del re. Ma i più illustri studiosi di queste monete la pensano diversamente. Van Hengel ha individuato la faccia principale dei grossi tornesi nel lato con il castello piuttosto che in quello con il nome del re (Van Hengel 1997, p. 12, nota 2). Tale indicazione è accettata da Phillips (Phillips 1997, passim; id. 2013, pp. 502 e 510), mentre Merson ritiene la questione non ancora del tutto risolta (Merson 1998, pp. 134-135). Come in altri casi qui ci troviamo di fronte al fatto che il lato con indicata l'autorità emittente sembra non coincidere col conio di incudine ma bensì di martello. Se si fa caso nei vari cataloghi si trova il lato del castello tornese a volte come diritto a volte come rovescio. Ma se la scelta di mettere il nome del regnante sul conio più soggetto ad usura invece del lato con l'iconografia-tipo immobilizzata avesse più un aspetto "tecnico"?
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http://www.repubblica.it/scienze/2017/11/15/foto/scoperto_tesoro_medievale_nell_abbazia_di_cluny-181156988/1/?ref=RHRD-BS-I0-C6-P4-S4.6-T1#1 un bel ritrovamento a prima vista
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Buona sera a tutti, finalmente ho avuto un attimo per aggiornare le liste Ho altri interessi oltre alle monete della mia mancolista, quelle sono i "vuoti che vorrei colmare". Sono sempre felice di valutare proposte di altri stati o periodi e anche con strumenti musicali... lista_scambi_rintintin.pdf
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Storia monetaria della rivoluzione francese
simone ha aggiunto un nuovo link in Bibliografia numismatica, riviste e novita' editoriali
Salve a tutti, vi comunico con piacere che ho appena pubblicato un nuovo libro: Storia monetaria della rivoluzione francese. Fu il primo libro che scrissi: lo terminai nel 2012 ma - per svariate ragioni - solo adesso mi sono deciso a pubblicarlo. Spero che lo apprezzerete. 180 pagine - formato lettera (quasi A4) Link per acquistare il libro: http://www.amazon.it/Storia-monetaria-della-rivoluzione-francese/dp/1511683775/ Qui invece trovate l'indice completo: http://numistoria.altervista.org/blog/?p=18943- 19 commenti
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Due enigmatiche monete napoletane di Filippo IV di Spagna.
Caio Ottavio ha aggiunto un nuovo link in Monete e Medaglie delle Due Sicilie, già Regno di Napoli e Sicilia
Salve a tutti. Oggi vorrei proporre alla vostra attenzione due particolarissime monete coniate a Napoli durante il regno di Filippo IV d’Asburgo (1621-1665). Sono due tipologie accomunate, rispetto agli altri esemplari che comunque vanno sotto la dicitura di “prova” di scudo (sulla cui dicitura avremo modo di soffermarci a breve), da un rovescio molto più eloquente, figurato e dal significato decisamente più coinvolgente. Di seguito le descrizioni datene nel CNI XX, con le relative immagini tratte dalla tavola XIII: La prima (n° 759): La seconda (n° 760): Alcuni errori di stampa dovrebbero forse essere corretti nella descrizione del primo esemplare: innanzitutto il peso. In BOVI 1965 viene riportato un peso più verosimile di 18,36 g., mentre errata risulta la legenda di dritto riportata dallo studioso napoletano (…GRATIA … invece del corretto …GRA…). In secondo luogo, occorre precisare che alcune fonti (cfr. DELL’ERBA 1940), preferiscano leggere l’ultima parola della legenda di rovescio come BELLVM anziché FALLVM. Questa lettura sembra più consona al contesto generale dell’epigrafe monetaria e forse sarebbe da preferire, anche in mancanza di un chiaro riscontro fotografico (le immagini del CNI XX qui reperite non hanno saputo dirimere la questione). Fin dalle fonti più antiche (mi riferisco in particolare a FIORELLI 1871, dove troviamo descritta la seconda moneta a p. 114, n° 8077), questi strani tondelli venivano presentati come “pruove di cianfrone”, forse in virtù delle loro caratteristiche e del peso. I vari studiosi hanno poi mantenuto questa definizione, tant’è che ancora oggi esemplari simili vengono descritti come prova in rame di scudo. Notiamo, però, subito una caratteristica importante: che si tratti di ducati (come vorrebbe il DELL’ERBA 1940, o anche mezzi ducati, riprendendo FIORELLI 1871) in argento o di scudi d’oro, sotto il regno di Filippo IV nella zecca partenopea, per questi nominali, hanno sempre usato apporre sia la sigla del Maestro di Zecca che di quello di Prova, mentre su tutte le cosiddette prove in rame (comprese le presenti), troviamo la sola sigla del Maestro di Zecca: OC per Orazio Celentano, attivo tra il gennaio del 1635 ed il 5 ottobre 1636. Per le monete in rame, invece, poteva capitare più spesso che la sigla del Maestro di Prova venisse omessa e che l’intero spazio nel campo fosse dedicato solo a quella del Maestro di Zecca. Una situazione del genere, invece, sarebbe stata molto più rara per quanto riguarda un’eventuale emissione in oro o argento. Tale considerazione mi porta a dubitare che le monete di cui stiamo parlando siano effettivamente delle prove per degli scudi o per dei mezzi ducati. Inoltre, se osserviamo i dati ponderali a nostra disposizione, notiamo subito che essi non combaciano né con lo scudo d’oro (3,38 g.), né con il ducato d’argento (29,64 g.), né tantomeno con il mezzo ducato (tra il 14,82 g. ed i 16,63 g.). I pesi di queste due monete, invece, sono molto più vicini a nominali enei che circolarono e non sono considerate come emissioni di prova: il nostro n° 1, con un peso di 18,36 g., è vicino al multiplo di grano del tipo PANNUTI-RICCIO 1984, p. 169, n° 49 (che ha un peso di 17,25 g.); la nostra n° 2, con un peso di 21,37 g. (per BOVI 1965 è invece 21,20 g.), è vicina al multiplo di grano con data 1627 del tipo PANNUTI-RICCIO 1984, p. 168, n° 48 (che ha un peso di 27,63 g.). Quindi la zecca di Napoli coniò prima del 1636 (data che appare su queste due monete e su altre cosiddette prove in rame) già alcune monete in rame di grande modulo e peso, tutte molto rare, per la circolazione regnicola. Prima del 1630 il grano in rame aveva avuto un peso ufficiale di 7,61 g., mentre a partire dal 1630, qual è anche il nostro caso, con una riforma il peso del grano fu aumentato fino a toccare i 10,692 g. Possibile che queste due monete siano dei multipli di grano invece che delle prove in rame? Potrebbe essere, se pensiamo che la seconda moneta pesa 21,37 g., ovvero esattamente come il doppio di un grano post 1630: 10,692 g. (il peso di un grano nel 1636) moltiplicato per 2 dà precisamente 21,384 g., cioè il peso di un doppio grano. Potremmo azzardare un ragionamento simile per il primo esemplare, che sarebbe forse un multiplo da un grano e mezzo. Tutte queste considerazioni portano a pensare che, anziché dinanzi a prove in rame, ci troviamo davanti a monete di rame vere e proprie approntate per la circolazione effettiva, rarissime al pari degli altri multipli di grano noti per questo regnante (si pensi ad esempio al già citato multiplo PANNUTI-RICCIO 1984, p. 168, n° 48, ad un altro multiplo descritto a p. 169, n° 49 e ai doppi grani POPVLORVM QVIES, tutti esemplari considerati R5 e di difficilissima reperibilità). Passiamo ora a considerare le legende e a contestualizzare storicamente queste monete. Le legende si possono così sciogliere: 1. D/ Filippo IV per grazia di Dio (Re); R/ Non si fa la guerra senza donazioni. 2. D/ Filippo IV per grazia di Dio (Re); R/ Fulmina i potenti nemici. Iconografia e legende sono dunque molto particolari ed evocative e saranno questi elementi al centro del nostro discorso. Entrambe le monete sembrano essere collegate da un unico filo conduttore: la guerra e i fondi necessari per supportarla. Quando questi due esemplari furono coniati nel 1636 la Spagna e le sue colonie stavano attraversando una fase molto complessa della cosiddetta Guerra dei Trent’anni (1618-1648): la fase francese (1635-1648), ovvero la parte finale del conflitto che sconvolse l’Europa centrale. Anche dopo la fine della Guerra, gli spagnoli e i francesi continuarono ad affrontarsi sui campi di battaglia fino al 1659. La rivalità della Spagna cattolica di Filippo IV con la Francia (ufficiosamente protestante) di Luigi XIII e del Cardinale Richelieu (che avevano dato inizio alle ostilità) iniziò a manifestarsi segretamente già nel 1631, quando Richelieu sovvenzionò economicamente i nemici protestanti della Spagna, offrendo alla Svezia ben 400.000 talleri l’anno per le attività belliche. La Francia, pur non entrando in collisione diretta con la Spagna, tesseva i suoi piani nell’ombra per danneggiare la potenza asburgica in Europa. Dal canto loro, i ministri di Filippo IV erano sempre più preoccupati per la crescente influenza che stava acquisendo la Francia nello scacchiere politico europeo. Quando il re svedese Gustavo II Adolfo morì in combattimento nella battaglia di Lützen, il 16 novembre 1632, la fazione protestante iniziò a collezionare diversi insuccessi contro le truppe imperiali tedesche. Tra il 5 e il 6 settembre del 1634, i protestanti furono definitivamente sbaragliati da un esercito congiunto di spagnoli e tedeschi nella battaglia di Nördlingen. La disfatta fu così disastrosa che i cattolici riuscirono a far firmare ai rivali una pace, molto vantaggiosa per la Spagna e gli Asburgo, a Praga il 30 maggio 1635. Richelieu vedeva in tal modo distrutti tutti i suoi sforzi per fiaccare la potenza spagnola e far emergere quella francese. Decise infine di passare all’azione in quello stesso anno 1635, spingendo il suo re, Luigi XIII, a dichiarare apertamente guerra a Filippo IV. Gli obiettivi militari della Francia erano due: i Paesi Bassi spagnoli, da diverso tempo in agitazione, e il Ducato di Milano che era saldamente in mano iberica. L’attacco francese fu così aggressivo da spazzare via per sempre dalla Storia la famosa potenza militare spagnola: il Principe di Condé, il 19 maggio 1643, schiaccio i tercios nella battaglia di Rocroi. Da allora, sebbene la guerra continuò fino al 1659 con alterne vicende e con la perdita di molti territori spagnoli nelle Fiandre, in Italia e al confine con la Francia, a tutto beneficio di quest’ultima, la Spagna non si riprese più dal duro colpo subito a Rocroi. Con il termine delle ostilità e la firma del trattato dei Pirenei tra le due nazioni, il 7 novembre 1659, la Francia si consacrò come grande potenza europea, mentre la Spagna diventava progressivamente solo un riflesso sbiadito di quello ch’era stata fino ad allora. Fu proprio in virtù degli accordi presi nel 1659 che l’anno seguente, il 9 giugno 1660, il re francese Luigi XIV sposerà Maria Teresa di Spagna, figlia di Filippo IV. Questa unione si rivelerà fondamentale allorquando, alla morte senza eredi diretti dell’ultimo sovrano asburgico di Spagna, Carlo II, nel 1700, la Francia avanzerà pretese sul trono iberico candidando Filippo di Borbone duca d’Angiò (futuro Filippo V) come pretendente, dando inizio alla celebre Guerra di Successione spagnola. Filippo V era infatti nipote diretto di Maria Teresa di Spagna, poiché suo padre, Luigi Gran Delfino, era figlio di quest’ultima e di Luigi XIV. Le due monete in esame furono realizzate a Napoli durante la prima fase della guerra franco-spagnola: il rovescio del primo esemplare mostra chiaramente l’invocazione ad uno sforzo economico, chiesto ai Napoletani, per la conduzione della guerra. Da sempre il Regno di Napoli era stato tra i possedimenti più fertili e felici della Spagna, la quale aveva sempre approfittato per trarne denaro utile a condurre i suoi affari e, soprattutto, i suoi conflitti. Se l’eloquente legenda non fosse stata abbastanza chiara, l’iconografia non lasciava adito a dubbi: l’Abbondanza che versa denaro sulle armi e sugli attributi regali del potere. Una specie di richiamo, da parte dei Napoletani, al proprio senso del dovere verso la Patria in difficoltà. Il secondo rovescio è ben più particolare, sebbene coniato nello stesso anno. Anche qui abbiamo una legenda molto esplicita che si riferisce alla distruzione dei nemici della Spagna. La simbologia della saetta la troviamo già su alcune monete imperiali romane e si riferisce a Giove, padre degli dèi, che attraverso il lancio del fulmine distrugge e punisce i suoi nemici, in particolare i Titani. Nel 1636, infatti, le truppe parmensi di Odoardo I Farnese (1622-1646), alleato di Richelieu, furono sbaragliate da quelle spagnole che, grazie all’appoggio di Francesco I d’Este, duca di Modena, occuparono Piacenza. Sconfitto, Odoardo fu convinto da papa Urbano VIII a firmare un trattato di pace con la Spagna nel 1637, grazie al quale riottenne il controllo di Piacenza. Secondo DELL’ERBA 1940, p. 57, la moneta con l’iconografia del fulmine farebbe riferimento proprio ai successi spagnoli nel Ducato di Parma contro il Farnese. Per saperne di più: AA. VV., Corpus Nummorum Italicorum, vol. XX, Roma 1943. Giovanni BOVI, Le monete napoletane di Filippo IV (1621-65) e di Enrico di Lorena (1648), in BCNN, L-LI (1965-1966), pp. 3-99. Antonio DELL’ERBA, Spiegazione ed interpretazione di leggende ed imprese sulle monete medioevali-moderne dell’Italia meridionale, in BCNN, XXI (1940), pp. 43-63. Giuseppe FIORELLI, Catalogo del Museo Nazionale di Napoli. Medagliere, 3. Monete del medio evo e moderne, Napoli 1871. Pietro MAGLIOCCA, Maestri di Zecca, di Prova ed Incisori della zecca napoletana dal 1278 al 1734, Formia 2013. Michele PANNUTI – Vincenzo RICCIO, Le monete di Napoli dalla caduta dell’Impero Romano alla chiusura della zecca, Lugano 1984.- 19 commenti
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HO TROVATO 2 MONETE UNA FRANCESE(?)DEL 1782 E UNA MESSICANADEL 1732
a.l.y.e.s ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Ciao, ho trovato nel mio box due monete: -la prima è grigia e c'è scritto su una faccia "Philip•V•D•G•Hispan•et ind•rex" e c'è disegnato uno stemma con sopra una corona e sul lato sinistro c'è "♧F♧" mentre sul destro "♧8♧" mentre sull'altra faccia c'è scritto "Vn um ♧m♧ 1732♧ M♧ vtraque" e poi c'è l'immagine di 2 pianeti con sopra 1 corona -la seconda è color bronzo e poi ha una macchia argento in basso forse per il fatto che è vecchia...Su una faccia c'e scritto "Franc•D•G•R•I•S A•GER•I ER•REX" e c'è l'immagine di un busto di un uomo che pare avere dei capelli lunghi; sull'altro lato c'è scritto "TU DOMINE SPES MEA 1782" e l'immagine di uno stemma piccolino con intorno due ali e sopra 1 corona VORREI SAPERE LA LORO STORIA E IL LORO VALORE GRAZIE:-) 20170412_175040.mp4 20170412_175432.mp4 -
☺️ buon giorno,inabituale vedere cosi bella,cosa dovuta che e stata fabricata di "metale di campana",e non abitualmente di rame.....con tutti i suoi relievi!!
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Appunti di numismatica francese - Quaderni di laMoneta 2017/1
simone ha aggiunto un nuovo link in Bibliografia numismatica, riviste e novita' editoriali
Ho il piacere di annunciarvi che ho appena pubblicato un nuovo libro. Il titolo è "Appunti di numismatica francese" e spiega molto bene quale sia l'argomento. Il volume è una monografia dei Quaderni e la copertina è stata realizzata da @incuso , che ringrazio. Il libro è acquistabile a questo indirizzo: https://www.amazon.it/dp/1541310756/ Questo libro affronta ventisei argomenti di numismatica francese. Abbraccia un arco cronologico che va dal medioevo all’euro, passando dal Seicento, dalla rivoluzione, da Napoleone, dall’Ottocento e dal Novecento. C’è spazio anche per alcune monete coloniali e alcune medaglie. Ecco l'indice completo: IL MEDIOEVO Sant’Eligio di Noyon, patrono dei numismatici Le monete di Melgueil e di Montpellier nei secoli X-XIV La monetazione medievale della viscontea del Béarn (1080-1436) IL SEICENTO Una moneta di Enrico IV: il quarto di scudo 1603 per Rennes I gettoni della Camera dei Conti di Digione LA RIVOLUZIONE Lista degli assegnati, delle rescriptions e dei mandati territoriali Il 5 franchi Union et Force Le monete di necessità dei fratelli Monneron NAPOLEONE Prezzi e stipendi nella Francia napoleonica I bottoni-moneta della campagna d’Egitto LUIGI FILIPPO Una moneta “reazionaria”: i 5 franchi del 1830 NAPOLEONE III I falsi d’epoca in platino dei 10 e 20 franchi d’oro Le medaglie-monete per la visita imperiale a Lille Una rara moneta di prova in alluminio LA COMUNE Il 5 franchi della Comune di Parigi LA TERZA REPUBBLICA La produzione di monete all’inizio del Novecento Prezzi e stipendi nella Parigi del 1885 La telefonia pubblica francese dal 1868 al 1955 LA QUINTA REPUBBLICA Storia di una moneta sfortunata: il 10 franchi Jimenez Il 2 euro commemorativo 2014 per il D-Day Nel 2017 arrivano quattro monete per la Marianna LE COLONIE La piastra Decaen Le monete delle colonie francesi (1825-1844) LE MEDAGLIE Tre medaglie per l’Esposizione Universale di Parigi del 1889 Una medaglia trompe-l’œil per la torre Eiffel I SEGNI DI ZECCA Elenco completo delle lettere di zecca dal Seicento al Novecento -
Speculazione no grazie: vive la France!
Kurgan ha aggiunto un nuovo link in Altre discussioni relative alle monete in Euro
Ciao a tutti ho letto su molti post critiche, lamentele e arrabbiature sulle politiche dei prezzi e di distribuzione di diverse zecche europea, per esempio IPZS per le emissioni commemorative in oro, o Slovenia....vi segnalo quindi un esempio che personalmente trovo virtuoso: La Monnaie de Paris. (ho cercato ma non ho trovato nulla sul forum, scusate se sapevate già quanto segue) Seguendo le mode del momento, coniano un gallo (tradizionale simbolo numismatico francese) in oro puro e di notevole peso, 100 grammi, facendolo pagare 5'000 euro. Il valore facciale? 5000 euro Spese di spedizione? gratis In pratica vi coniano in oro fondo specchio i vostri soldi, senza chiedervi nessuna spesa... Fuori dalla Francia non hanno corso legale, ma in Francia si! chiaro che non ci potete pagare i croissant, ma se vi mancano gli spicci mentre siete in vacanza a Parigi potete andare in banca e farvelo cambiare :) Forse non si guadagna valore, ma neanche lo si perde, a parte l'inflazione.... Non lo fanno su tutti i prodotti, d'accordo; lo fanno solo con monete "grosse", inarrivabili ai più? no, ci sono anche dei 10 euro in vendita a 10 euro :good: cosa ne pensate?- 4 commenti
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identificazione probabile doppio tornese
Abigail_Leroy ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Salve a tutti, vorrei identificare con precisione questa moneta, anche se molto rovinata. E' di rame, con un diametro di circa 2 cm, lo spessore è meno di un millimetro, il peso è inferiore ai 2 grammi. Facendo un confronto su internet l'ho trovata molto simile ai doppi tornesi francesi del 1600. qualcuno può aiutarmi? grazie -
Buonasera, oggi chiedo il vostro aiuto per datare questo grosso di Metz. Il venditore lo dava come coniato intorno al 1450, ma in rete ho trovato esemplari apparentemente identici datati dal XIV al XVI secolo. E' possibile circoscrivere il periodo di emissione di questo esemplare? Se sì, in base a cosa? La moneta ha un diametro di 27mm ed un peso di 2.92g Grazie
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Salve, chiedo aiuto per classificare questo gros tournois. Il cartellino diceva "Filippo VI", è corretto? Da totale neofita mi sembra indistinguibile da quelli assegnati a Filippo IV: le uniche particolarità che noto, e sulle quali vorrei sentire pareri, sono due minuscoli puntini sul braccio superiore della croce, e poi la mancanza della sbarretta obliqua sulla R di REX, che è quindi sostanzialmente una P Misure: 26mm per 4.01g Grazie in anticipo!
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Uno dei motivi per cui ho raccogliere le monete è a causa della qualità del l'arte. Molti dei disegni sui più di 2500 anni di conio sono semplicemente incredibile. Delle gli veramente geniali artisti del 19 ° e 20 ° secolo fu Louis-Oscar Roty. Era nato 169 anni fa, questa settimana, il 11 giugno 1846. Mentre Roty è meglio conosciuto per il suo disegno "Semeuse" usato sulle monete francesi per più di un secolo, ha avuto una carriera prolifica nelle arti Medallic, ed era molto influente nella generazione di artisti Medallic che sono venuti dopo di lui. Egli mentore Victor David Brenner, che avrebbe continuato a disegnare il molto famoso e conosciuto Cent Lincoln negli Stati Uniti - e si pensa da molti che il lavoro "Semeuse" di Roty ha ispirato il "Walking Liberty half dollar" di Adolph Weinman introdotto negli Stati Uniti nel 1916. Si prega di inviare le tue monete Roty! Buon compleanno Roty! ------------------------------------------------------------ One of the reasons why I collect coins is because of the quality of the artistry. Many of the designs over the more than 2500 years of coinage are just stunning. Of the the truly brilliant artists of the 19th and 20th century was Louis-Oscar Roty. He was born 169 years ago this week, on 11 Jun 1846. While Roty is best known for his "Semeuse" design used on French coins for more than a century, he had a prolific career in the medallic arts, and was very influential in the generation of medallic artists who came after him. He mentored Victor David Brenner, who would go on to design the very famous and well known Lincoln Cent in the United States -- and it is thought by many that Roty's "Semeuse" work inspired Adolph Weinman's Walking Liberty half dollar design introduced in the United States in 1916. Please post your Roty coins! Happy birthday Roty! Louis-Oscar Roty (1846-1911) My collection of a few Francs
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Ragazzi ho appena aggiornato il foglio per gli scambi di monete e banconote. Metto qui sotto la parte aggiornata relativa alle date delle monete francesi, ed in ogni caso allego il foglio con tutto quello che vorrei dare via. Ciao a tutti Mario Francia 5 centesimi 1986 10 centesimi 1974 20 centesimi 1971 50 centesimi 1970 1 franco 1960 2 franchi 1980 5 franchi 1972 10 franchi industria 1980 10 franchi dea alata 1982, 1988, 1989 franchi vecchio tipo del 1946, 49 e 57 franchi Charles de Gaulle banconota da 5 franchi vecchio tipo 1969 circolata banconota da 10 franchi vecchio tipo 1968 circolata banconota da 100 franchi vecchio tipo 1967 circolata banconota da 20 franchi nuovo tipo 1990 quasi fior di stampa banconota da 50 franchi nuovo tipo 1991 quasi fior di stampa banconota da 100 franchi nuovo tipo 1993 quasi fior di stampa gettone telefonico 1937 AltroOffro.txt
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Salve, un aiuto a riconoscere questa medaglia. L'unica cosa che conosco che è stata recuperata in Francia. Grazie
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Francia 2014
emi_93 ha aggiunto un nuovo link in Euro Monete da collezione Italiane e delle altre Zecche Europee.
Alcuni siti hanno in questi giorni riportato il programma numismatico francese 2014. http://numistoria.altervista.org/blog/?p=10426 Usciranno 2 differenti 2€ CC: -70ème Anniversaire du D-Day -Journée Mondiale Contre le SIDA (SIDACTION) Ovviamente con le rispettivi versioni BU e FS. Per la seconda moneta l'acronimo sarà colorato e 2,00 € saranno devoluti a Sidaction (SIDA) per ogni moenta. (solo versioni BU e FS) Mentre un blog francese http://3bun.blog.mongenie.com/index/l/2013/07 riporta anche le tirature delle divisionali: 25.000 divisionale BU 7.500 cofanetto FS (non si sa ancora nulla su una possibile versione con il 100€ d'oro versione "Prestige") Inizierà una serie settennale "La Semeuse" con monete che hanno segnato la storia dal 864 ai giorni nostri. Per approfondimenti sugli argenti che usciranno: http://www.euros-en-argent.fr/post/Programme-2014 Sembra che uscirà dopo molti anni anche una moneta da 1Kg d'argento. -
20 franchi - 1855 A - CANE MANO
david74 ha aggiunto un nuovo link in Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
Ciao tutti, sono nuovo del forum e inesperto di numismatica. Mi sono iscritto perchè a casa ci siamo accorti di avere diverse decine di marenghi che vanno dal 1811 al 1903 di varie nazionalità, ad es. francia, belgio, grecia, regno d'italia e regno di sardegna. ad ogni modo facendo un po' di ricerche sul forum e leggendo altri post e commenti mi sono reso conto che la classificazione "Comune" per un marengo comporta il valore intrinseco dell'oro contenuto. correggetemi se sbaglio. ad ogni modo cercherò di postare quelle che potrebbero essere meno comuni. che faccio, apro una discussione per ogni moneta? qui inserisco i 20 franchi del 1855 - A - cane mano. purtroppo la risoluzione della testa è un po più bassa rispetto all'altra. spero sia comunque leggibile. qualcuno può classificarla? grazie. ciao -
Ciao a tutti, volevo mostrarvi questa bella monetona che ho acquistato di recente. Si tratta di un 6 Livres del 1793, zecca A, coniato a Parigi. Si tratta della variante con il punto sollo la L di Loi, nel dritto. La moneta rappresenta il Genio della Repubblica, una figura alata, che sta scrivendo la costituzione della Repubblica francese. Fascio littorio e berretto frigio a sinistra, gallo a destra. L'ho chiamata monetona perché ha un diametro di circa 38,5 mm e un peso di 29,26 g ed il materiale è argento 917/000. Chiedo a voi un parere, se vi piace e come la valutate. Ditemi se anche le foto sono fatte bene, ho provato a dare risalto alla bella patina. Peccato per il centro del rovescio cosi consumato, ho visto che si tratta di una cosa abbastanza ricorrente l'usura in quel punto... A voi le immagini!
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Gettone da 25 centimes francese, 1914 - 1917 3,7 g. , 25,5mm
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- gettone necessità
- jeton quercy
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10 centesimi Napoleone 1 prova bimetallico.....che ne pensate ? Ultimo affaruccio sulla baia... :good: :good: :good: ....come arriva posto foto decenti
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- napoleone 1er
- regno ditalia
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Buona sera a tutti, quest'anno al mare ho avuto un passatempo in più: naturalmente ricercare qualche affare numismatico. Con meticolisità ho quindi controllato sulle pubblicazioni locali le serate dedicate ai mercatini che si svolgevano nel mio sito di villeggiatura e limitrovi. Dopo averle scovate con sottile arte persuasoria ho potuto dirotarvi la famiglia. La prima serata si è conclusa con un nulla di fatto, bancarelle di venditori dell'est europeo vendevano monete per me irriconoscibili, sovietiche e orientali a mio modesto avviso senza alcun valore, oltre a scudi di V.E. II palesemente falsi (sempre imho). Tuttavia speranzoso mi reco in una delle ultime serate a mia disposizione in un mercatino un po' più grande ed ecco che metto a segno il primo colpo: un ragazzo italiano vende, dentro uno di quegli espositori a vetrinetta, delle monete d'argento la mia attenzione è rapita subito da questa: Il venditore ha anche delle belle silver eagle e noto che l'hercule ha qualche segnetto ma per 19 euro decido di prendere la francese! Penso che il prezzo sia un'affare ma da principiante quale sono posso venire smentito in qualsiasi istante. Cosa ve ne pare? Finita la serata posso ritenermi soddisfatto quando mi imbatto nella bancarella di un anziano signore il quale dice di essere un amatore che si sta sbarazzando della propria collezione, l'occhio mi cade subito su questa: quanto vuole 8 euro?! Pronti 8 euro e la prendo subito. Per quest'acquisto posso dire anche da inesperto che si tratta di un bel colpo. Torno a casa con le due belle francesi, e quella sera non dormo. (Non è vero ho dormito profondamente ma sto romanzando un po' :P ) Galvanizzato dai due acquisti mi ripropongo di tornare la sera consegutiva dal vecchio amatore nel limitrofo borgo che ospiterà questa volta il mercatino (che mi ha offerto una specie di cofanetto U.S.A. con monete commemorative dei presidenti, che sul momento non mi son sentito di acquistare ). Segue ...
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Nell'album Le Mie Monete
20€ 2008 Francese, commemora Lourdes. Diametro 50 mm, peso 155,50 gr. Colorato. Tiratura: 500 esemplari. FS. -
Ciao a tutti! Ogni tanto ritorno per approfittare della vostra gentilezza e chiedere nuovamente una valutazione di quello che di nuovo ho trovato perchè, data la mia poca erudizione in materia, mi avvalgo e mi fido della vostra esperienza. Si tratta di nove banconote: 8 franchi francesi e 1 polacca Nello specifico: - 1000 'polacchi' anno1982 - 20 franchi anno ? - 50 franchi anno 1987 - 100 franchi anno 1986 - 100 franchi anno 1988 - 2 x 5000 franchi anno 1945 - 2 x 5000 franchi anno 1946 Link al pdf con gli scan: CLICCA QUI Desidererei sapere: 1) Che valore ha ogni singola banconota... specialmente i 5000 franchi? 2) A che prezzo possono essere vendute tutte insieme? 3) E' ancora possibile cambiarle in euro presso una banca italiana o francese? Vi ringrazio anticipatamente per le risposte :give_rose:
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Nell'album Le Mie Monete
50€ 2013 Francese, commemora Notre-Dame de Paris, patrimonio mondiale UNESCO. Diametro 50 mm, peso 163,80 gr. Colorato. Tiratura: 500 esemplari. FS.