Vai al contenuto

Cerca nel Forum

Risultati per Tag 'napoleone'.

  • Cerca per Tag

    Tag separati da virgole.
  • Cerca per Autore

Tipo di contenuto


Forum

  • La più grande community di numismatica
    • Campagna donazioni 2024
  • Comitato Scientifico
    • Antologia di Numismatica e Storia
    • Biblioteca Numismatica
  • Identifica le tue monete
    • Richiesta Identificazione/valutazione/autenticità
  • Mondo Numismatico
    • La piazzetta del numismatico
    • Bibliografia numismatica, riviste e novita' editoriali
    • Rassegna Stampa
    • Segnalazione mostre, convegni, incontri e altro
    • Contest, concorsi e premi
  • Sezioni Riservate
    • Le prossime aste numismatiche
    • Falsi numismatici
    • Questioni legali sulla numismatica
  • Monete Antiche (Fino al 700d.c.)
    • Monete Preromane
    • Monete Romane Repubblicane
    • Monete Romane Imperiali
    • Monete Romane Provinciali
    • Monete greche: Sicilia e Magna Grecia
    • Monete greche: Grecia
    • Altre monete antiche fino al medioevo
  • Monete Medioevali (dal 700 al 1500d.c.)
    • Monete Bizantine
    • Monete dei Regni Barbarici
    • Monete Medievali di Zecche Italiane
    • Altre Monete Medievali
  • Monete Moderne (dal 1500 al 1800d.c.)
    • Monete Moderne di Zecche Italiane
    • Zecche Straniere
  • Stati preunitari, Regno D'Italia e colonie e R.S.I. (1800-1945)
    • Monetazione degli Stati Preunitari (1800-1860)
    • Regno d'Italia: identificazioni, valutazioni e altro
    • Regno D'Italia: approfondimenti
  • Monete Contemporanee (dal 1800 a Oggi)
    • Repubblica (1946-2001)
    • Monete Estere
  • Euro monete
    • Monete a circolazione ordinaria di tutti i Paesi dell’Area Euro.
    • Euro Monete da collezione Italiane e delle altre Zecche Europee.
    • Altre discussioni relative alle monete in Euro
  • Rubriche speciali
    • Tecniche, varianti ed errori di coniazione
    • Monete e Medaglie Pontificie
    • Monete e Medaglie dei Savoia prima dell'unità d'Italia
    • Monete della Serenissima Repubblica di Venezia
    • Monete e Medaglie delle Due Sicilie, già Regno di Napoli e Sicilia
    • Medaglistica
    • Exonumia
    • Cartamoneta e Scripofilia
  • Altre sezioni
    • Araldica
    • Storia ed archeologia
    • Altre forme di collezionismo
    • English Numismatic Forum
  • Area Tecnica
    • Tecnologie produttive
    • Conservazione, restauro e fotografia
  • Lamoneta -Piazza Affari-
    • Annunci Numismatici
  • Tutto il resto
    • Agorà
    • Le Proposte
    • Supporto Tecnico
  • Discussioni
  • GRUPPO NUMISMATICO QUELLI DEL CORDUSIO (Circolo) in area Discussioni
  • Circolo Numismatico Ligure "Corrado Astengo" (Circolo) in area Discussioni
  • Circolo Numismatico Patavino (Circolo) in area Discussioni
  • Centro Culturale Numismatico Milanese (Circolo) in area Discussioni
  • Circolo Numismatico Asolano (Circolo) in area Discussioni
  • CENTRO NUMISMATICO VALDOSTANO (Circolo) in area SITO
  • Circolo Filatelico e Numismatico Massese (Circolo) in area Discussioni
  • associazione numismatica giuliana (Circolo) in area Discussioni
  • Circolo Numismatico Monzese (Circolo) in area Discussioni
  • Circolo Culturale Filatelico Numismatico Morbegnese (Circolo) in area Mostra di banconote per la Giornata dell'Europa

Calendari

  • Eventi culturali
  • Eventi Commerciali
  • Eventi Misti
  • Eventi Lamoneta.it
  • Aste
  • GRUPPO NUMISMATICO QUELLI DEL CORDUSIO (Circolo) in area Eventi
  • Circolo Numismatico Ligure "Corrado Astengo" (Circolo) in area Eventi
  • Circolo Numismatico Patavino (Circolo) in area Eventi
  • Centro Culturale Numismatico Milanese (Circolo) in area Eventi
  • Circolo Filatelico Numismatico Savonese "Domenico Giuria" (Circolo) in area Eventi
  • Circolo Culturale Castellani (Circolo) in area La zecca di Fano
  • CENTRO NUMISMATICO VALDOSTANO (Circolo) in area Collezionare.......non solo monete
  • Associazione Circolo "Tempo Libero" (Circolo) in area Eventi
  • Circolo Filatelico e Numismatico Massese (Circolo) in area Eventi
  • Circolo Culturale Filatelico Numismatico Morbegnese (Circolo) in area Mostra di banconote d'Europa / 6-10 maggio 2023, convento di S. Antonio, Morbegno

Categorie

  • Articoli
    • Manuali
    • Portale
  • Pages
  • Miscellaneous
    • Databases
    • Templates
    • Media

Product Groups

  • Editoria
  • Promozioni
  • Donazioni

Categorie

  • Libri
    • Monete Antiche
    • Monete Medioevali
    • Monete Moderne
    • Monete Contemporanee
    • Monete Estere
    • Medaglistica e sfragistica
    • Numismatica Generale
  • Riviste e Articoli
    • Rivista Italiana di Numismatica
  • Decreti e Normative
  • GRUPPO NUMISMATICO QUELLI DEL CORDUSIO (Circolo) in area File
  • Circolo Numismatico Patavino (Circolo) in area File
  • Circolo Numismatico Patavino (Circolo) in area File 2
  • Cercle Numismatique Liegeois (Circolo) in area File
  • CIRCOLO NUMISMATICO TICINESE (Circolo) in area VERNICE- MOSTRA
  • Circolo Numismatico Asolano (Circolo) in area Documenti dal circolo
  • associazione numismatica giuliana (Circolo) in area File
  • Circolo Culturale Filatelico Numismatico Morbegnese (Circolo) in area Mostra di banconote d'Europa / 6-10 maggio 2023

Collections

  • Domande di interesse generale
  • Contenuti del forum
  • Messaggi
  • Allegati e Immagini
  • Registrazioni e Cancellazioni
  • Numismatica in generale
  • Monetazione Antica
  • Monetazione medioevale
  • Monetazione degli Stati italiani preunitari
  • Monetazione del Regno d'Italia
  • Monetazione in lire della Repubblica Italiana
  • Monetazione mondiale moderna
  • Monetazione mondiale contemporanea
  • Monetazione in Euro

Categorie

  • Monete Italiane
    • Zecche italiane e Preunitarie
    • Regno D'Italia
    • Repubblica Italiana (Lire)
  • Euro
  • Monete mondiali
  • Gettoni
  • Medaglie
  • Banconote, miniassegni...
  • Cataloghi e libri
  • Accessori
  • Offerte dagli operatori
  • Centro Culturale Numismatico Milanese (Circolo) in area Annunci
  • CIRCOLO NUMISMATICO TICINESE (Circolo) in area Interessante link
  • Circolo Culturale Castellani (Circolo) in area AnnunciRaccolta di medagliette devozionali

Trova risultati in.....

Trova risultati che...


Data di creazione

  • Inizio

    Fine


Ultimo Aggiornamento

  • Inizio

    Fine


Filtra per....

  1. Buongiorno a tutti! Mi presento. Sono un collezionista appassionato fin da giovane alle vicende di uno dei più grandi condottieri della storia: Napoleone. Da qualche tempo mi sono avvicinato al mondo della numismatica e, in virtù di questo "amore innato", mi sono indirizzato fin da subito sul collezionismo di monete napoleoniche. Ovviamente mi interessano anche le monete di tutti quei sovrani che, sotto la guida di Napoleone, parteciparono a scrivere uno dei capitoli più importanti della storia moderna. Mi riferisco ai cosiddetti "napoleonidi" (Luigi in Olanda, Girolamo in Westfalia, Giuseppe prima a Napoli e poi in Spagna e, naturalmente, l'immancabile Murat). Conclusa la premessa, vengo al dunque. Vorrei creare uno spazio di condivisione aperto a tutti gli appassionati, come me, di questo particolare periodo storico; un luogo dove condividere pareri, curiosità e, soprattutto, dove mostrare gli esemplari delle nostre collezioni. Come autore della discussione, mi permetto di aprire le danze mostrandovi una delle monete più caratteristiche ed emblematiche del periodo napoleonico. Si tratta del marengo, una moneta d'oro istituita ufficialmente all'indomani della battaglia di Marengo per celebrare la grandiosità e l'importanza della vittoria conseguita contro le truppe austriache in Italia. Inutile raccontarvi la fulgida carriera che ebbe questa moneta, considerando che venne coniata per decenni da numerose nazioni europee. Siccome non vorrei dilungarmi più del necessario già al primo messaggio, vi lascio con l'esemplare della mia collezione. Si tratta di un 20 franchi del 1811 zecca di Parigi incapsulato da PGCS come MS63. Ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno intervenire e contribuire alla creazione di questo "luogo di ritrovo"
  2. Buongiorno a tutti amici lamonetiani e buona domenica! Quest'oggi vorrei condividere con voi la gioia del mio ultimo acquisto. Come da titolo, si tratta di un 2 lire del 1813 di Murat. Personalmente, tra tutte le monete del buon Gioacchino, questa è una di quelle che apprezzo meno come eleganza del ritratto. Secondo il mio modesto gusto estetico, ad esempio, il 12 carlini, il 5 lire e i grana (2 e 3) sono molto più affascinanti. Tuttavia, come l'ho vista ieri al convegno di Modena, me ne sono immediatamente innamorato! E sapete meglio di me che quando si ha il cosiddetto "colpo di fulmine", non c'è santo che tenga Ecco, quindi, la mia prima moneta del 2020! Ovviamente attendo vostri pareri/opinioni in merito. Mi scuso fin da subito per la qualità non eccezionale delle foto...
  3. Presso il museo Glauco Lombardi a Parma https://www.museoglaucolombardi.it/la-storia-in-miniatura/ Mostra a ingresso libero. Inaugurazione sabato 29 aprile 2023, ore 11.00 La nuova mostra del Museo Glauco Lombardi, realizzata in collaborazione con il Museo Medagliere dell’Europa Napoleonica di Arezzo, avvicinerà la storia di Napoleone Bonaparte attraverso un inaspettato strumento di narrazione, quello delle medaglie scatola, curiose sintesi illustrate in formato tascabile, che ebbero il loro momento di massima diffusione nel XIX secolo. Questi esemplari sono composti da una medaglia suddivisa in due parti, una che funge da coperchio, l’altra da contenitore (da cui il nome medaglie scatola) entro la quale xilografie o gouaches, affiancate da testi illustrativi, raffigurano le imprese belliche e gli episodi più salienti della vita di Napoleone. Le diverse produzioni (tedesca, francese inglese) mettono in evidenza la perizia tecnica dei disegnatori e degli incisori di ciascuna produzione, le caratteristiche distintive di ognuna e punti di vista a volte diametralmente opposti. Gli episodi narrati “in scatola” troveranno un parallelo in quarantotto incisioni facenti parte della raccolta Campagnes des français sous le Consulat et l’Empire e tratte dai dipinti originali di Carl Vernet, edite a Parigi nel 1820 dalla tipografia Firmin Didot, e saranno accompagnate da medaglie e altri oggetti di grande interesse già presenti nelle collezioni Lombardi, memorabilia che celebrano il matrimonio di Napoleone e di Maria Luigia d’Austria e la nascita del loro figlio, erede della dinastia napoleonica. La mostra sarà visitabile, sempre a ingresso libero, fino a domenica 3 settembre 2023; durante i mesi di apertura saranno organizzate periodiche visite guidate e una conferenza che permetterà di conoscere meglio la storia di queste affascinanti creazioni. Ci sono anche visite guidate: https://www.museoglaucolombardi.it/visite-guidate-alla-mostra-la-storia-in-miniatura-2/
  4. Un caloroso saluto a tutti voi, amici e colleghi numismatici! A distanza di alcuni mesi dalla discussione inerente la monetazione di Girolamo Bonaparte, quest'oggi ho deciso di iniziare un nuovo progetto che ci accompagnerà per le prossime settimane. Come da titolo, andremo a trattare la figura di Luigi Bonaparte Re d'Olanda, un sovrano che, come vedremo, risulta essere molto interessante sia dal punto di vista storico che, soprattutto, numismatico. Prima di addentrarci nei meandri della sua variegata monetazione, però, direi di iniziare con una breve introduzione biografica. La nostra storia ha inizio ad Ajaccio, il 2 settembre 1778. Figlio di Carlo Maria Buonaparte e Letizia Ramolino, Luigi seguì, come i fratelli Girolamo e Napoleone, una formazione di tipo militare. A soli 20 anni partecipò alla campagna d'Egitto al fianco di Napoleone e qui iniziò la sua "fortunata" carriera, ovviamente influenzata più dal legame di parentela che dalla bravura dimostrata sul campo. Per rendervi conto di quanto fu rapida la sua scalata al vertice, vi basti sapere che dopo soli 5 anni ottenne il grado di generale. Nel 1802, sotto forti pressioni del fratello maggiore, convolò a nozze con Ortensia de Beauharnais, nata dalla precedente relazione tra Giuseppina (attuale moglie di Napoleone) e Alexandre de Beauharnais (morto ghigliottinato nel 1794, durante gli anni della Rivoluzione). L'obiettivo di Napoleone era quello di cementificare il legame tra le due famiglie, attraverso un vero e proprio matrimonio combinato. Né Luigi né Ortensia poterono opporsi più di tanto a tale decisione piovuta dall'alto, pur esprimendo entrambi apertamente il proprio dissenso in merito. Alla fine, il loro fu un matrimonio privo d'amore, nonostante ebbero comunque tre figli, il più piccolo dei quali diventerà addirittura imperatore di Francia col nome di Napoleone III. Il 5 giugno 1806, Napoleone, preoccupato dall'atteggiamento eccessivamente indipendentista del governo dei Paesi Bassi, decise di sciogliere definitivamente la Repubblica Batava. Si trattava della prima delle cosiddette "repubbliche sorelle", istituita nel "lontano" 1795. Fondamentalmente, era una nazione guidata da un governo filo-francese che, però, negli ultimi tempi stava iniziando a dimostrare una certa insofferenza nei confronti delle continue imposizioni provenienti da Parigi. O, almeno, questo era ciò che percepiva Napoleone. Fatto sta che la repubblica divenne regno e sul trono fu posto proprio il nostro Luigi. Stranamente questa ingerenza esterna fu tutto sommato ben accolta dal popolo olandese che, difatti, salutò con un certo favore il nuovo sovrano. Luigi, dal canto suo, si dimostrò fin da subito un buon monarca, interessandosi in prima persona alle questioni del regno e portando avanti diverse riforme importanti per la modernizzazione del Paese. Ben presto, finì con l'anteporre gli interessi del proprio regno alle imposizioni francesi, entrando più volte in contrasto col fratello imperatore. Tanto che nel 1810, dopo soli 4 anni di regno, abdicò in favore del figlio Napoleone Luigi, consentendo di fatto l'annessione del Paese all'Impero francese. Il motivo principale della rottura fu la non adesione al Blocco Continentale contro l'Inghilterra. L'economia olandese si basava essenzialmente sul commercio marittimo e, pertanto, non poteva permettersi di entrare in contrasto contro la potenza navale inglese. Considerato ormai come un traditore della causa francese, Luigi fuggì in Austria, dove trovò asilo politico presso la corte di Francesco I. Ovviamente, una delle prime cose che fece fu separarsi dalla moglie Ortensia. Appassionato di Storia ed archeologia, dedicò gran parte degli anni successivi a viaggiare, trasferendosi in Italia, prima a Roma e poi a Livorno, dove morì nel 1846. Bene. Con ciò, abbiamo concluso l'introduzione biografica. La prossima volta cominceremo la descrizione delle monete. Buona serata.
  5. Premessa: quanto sto per scrivere è già stato da me anticipato nella discussione riguardante l'ultimo insieme di aste Kunker. Perciò ripeterò necessariamente alcune cose ma trovo che l'argomento abbia una sua rilevanza e, dunque, meriti il giusto spazio con una discussione dedicata. Spesso vedo che nelle discussioni riguardanti le aste ci si entusiasma nei primissimi giorni post-pubblicazione del catalogo ma poi l'interesse affievolisce in fretta e si finisce con l'analizzare poco o in maniera molto superficiale quanto viene proposto. Perciò, ho deciso di creare questa discussione, nella speranza, magari, che anche altri in futuro possano seguire il mio esempio qualora venissero esitate in asta collezioni di particolare interesse. Tra l'altro, essendo già conclusa da diversi giorni l'asta in questione, non credo di fare un torto a nessuno a parlarne. Conclusa la premessa, veniamo ora a noi. A fine settembre si è conclusa la prima tornata di aste Kunker, riguardante le monetazioni medievali e moderne; le monete greche, romane e bizantine verranno invece battute nei prossimi giorni. Tra le migliaia di monete battute, da buon appassionato di napoleoniche, sono rimasto piacevolmente colpito dalla collezione dei fratelli Verschoor esitata nell'asta 373. Tale collezione può essere essenzialmente suddivisa in due parti: la prima incentrata prevalentemente sulla monetazione di Luigi Bonaparte Re d'Olanda (su cui mi concentrerò in questa discussione); la seconda, invece, riguardante un bell'insieme di medaglie olandesi, che ripercorrono la storia dei Paesi Bassi dal XVII al XX secolo.
  6. Buongiorno a tutti gli amici del forum! Quest'oggi ho il piacere di condividere con voi l'ultimo pezzo entrato in collezione, ovvero questa stupenda medaglia in argento per il Trattato di Campoformio. Coniata a Parigi nel 1797, questa medaglia celebra uno degli episodi più controversi e discussi delle vicende napoleoniche in Italia. Se da un lato, la firma di questo trattato permise alla Francia di assicurarsi il controllo di vaste porzioni di territorio strappate di mano agli austriaci, dall'altro sappiamo bene che fu una vera pugnalata al cuore per tanti veneziani che vedevano nelle armate rivoluzionarie una forza che avrebbe liberato l'intera Europa dalla tirannia dei vecchi regimi monarchici. Portavoce del tradimento che il popolo veneziano dovette subire sulla propria pelle fu Ugo Foscolo, poeta che prestò servizio come volontario proprio al fianco delle truppe francesi. Riporto un passo tratto dalle "Ultime lettere di Jacopo Ortis": "Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia. Il mio nome è nella lista di proscrizione, lo so: ma vuoi tu ch'io per salvarmi da chi m'opprime mi commetta a chi mi ha tradito?" Conclusa questa breve digressione storica, ecco a voi la medaglia, proveniente dall'ultima asta online di Editions V. Gadoury. La medaglia proviene, a sua volta, dalla celebre asta NAC-Varesi del 2019 e si tratta del terzo esemplare che riesco ad accaparrarmi di questa magnifica raccolta. Dal peso di 15,32 grammi e dal diametro di 34,4 mm, si tratta di una tipologia alquanto rara, specialmente in argento. Al dritto abbiamo Napoleone in uniforme da generale dell'Armée d'Italie, coi capelli lunghi e fluenti tipici dei suoi primi anni di carriera. Da notare anche il "BUONAPARTE" nella legenda. Al rovescio, invece, tra due rami di lauro è riportata la scritta: "LA FRANCE LUI DEVRA LA VICTOIRE ET LA PAIX", mentre in basso è riportato l'anno (AN 6 DE LA REPUBLIQUE).
  7. Buonasera a tutti gli amici del forum. Quest’oggi ho intenzione di trattare una tematica un po’ “spinosa”, che avevo in mente di toccare già diverso tempo. Ho visto, inoltre, che sul forum non se n’è mai discusso e, dunque, mi sembra opportuno che finalmente qualcuno ne parli. Come da titolo, mi piacerebbe spiegare perché, a mio modesto avviso, è scorretto annoverare Maria Luigia tra i napoleonidi. Premetto che la mia non è un’imposizione ed ognuno è libero di rimanere della propria idea. So, inoltre, che, dal punto di vista numismatico, la monetazione di Maria Luigia è, per consuetudine, annoverata da svariati anni tra quelle dei napoleonidi e, dunque, sarà una battaglia durissima convincervi del contrario. Quantomeno, però, mi piacerebbe aprire un confronto con voi su questo tema. Per iniziare, vorrei cercare di definire meglio cosa intendiamo per “napoleonide”. Sulla Treccani, è descritto genericamente come “appartenente alla famiglia di Napoleone o discendente da lui per via diretta o indiretta”. Su Wikipedia, invece, è presente una definizione più circoscritta (almeno per quel che riguarda il nostro specifico contesto): “Con napoleonidi in numismatica sono indicate monete coniate da Napoleone I e dagli altri stati che erano più o meno strettamente legati al Primo impero francese”. Abbiamo adesso una buona base da cui poter partire. Chiaramente, tra i napoleonidi possiamo citare i fratelli Giuseppe, Luigi e Girolamo, la sorella Elisa ed il valoroso Murat, marito di Carolina. Si tratta in tutti i casi di parenti diretti o acquisiti a cui Napoleone ha assegnato una porzione di territorio da amministrare e concesso di poter battere moneta, sottostando sempre alle direttive provenienti da Parigi. Maria Luigia, invece, rientra effettivamente nella categoria dei napoleonidi o si tratta di un’intrusa? Per avere una risposta a questa domanda dovrete attendere il prossimo “episodio”, nel quale affronteremo la storia di questo enigmatico personaggio e capiremo in cosa si differenzia rispetto agli altri napoleonidi sopracitati.
  8. Buona domenica a tutti gli amici del forum! Quest'oggi ho il piacere di condividere con voi il mio ultimo acquisto, direttamente proveniente dall'asta Kunker 373. Si tratta del mio primo acquisto di questo 2022. Lo so, è arrivato un po' in ritardo, dato che siamo già ad ottobre, ma, come si suol dire, meglio tardi che mai! Premetto subito che ho avuto molte difficoltà ad ottenere delle foto discrete e quelle che vi mostrerò sono le meno peggio (non ho il coraggio di definirle "migliori"). Credo che l'oro sia in assoluto il metallo più complesso da fotografare. Quando poi si tratta di una monetina da 3,45 grammi, diventa un vero incubo... Prima di mostrarvi l'acquisto, come sempre, desidero descrivervi un po' la storia di questa moneta. Il ducato con cavaliere venne coniato tra il 1808 ed il 1809 dalla zecca di Utrecht. I conii furono realizzati dall'incisore George, uno dei migliori del tempo e dalla cui mano nacquero numerose tipologie di monete per il Regno d'Olanda (1806-1810). Nei due anni di coniazione vennero emessi un totale di 282.870 esemplari ma molti di questi vennero, purtroppo, rifusi direttamente in zecca in quanto sostituiti da una nuova tipologia di ducato con un rovescio diverso. Al dritto troviamo il ritratto di Luigi Bonaparte rivolto verso sinistra. La legenda in olandese recita: "LODEW. NAP. KON. VAN HOLL.", ovvero "Luigi Napoleone Re d'Olanda". Al rovescio, invece, abbiamo un cavaliere in armatura, un soggetto iconico presente nelle monete olandesi fin dal lontano 1586. Il cavaliere regge nelle mano destra una lunga spada, mentre nella sinistra tiene stretto un fascio di sette frecce, a simboleggiare l'unione delle province costituenti la Repubblica delle Sette Province Unite. La legenda circolare “EENDRAGT MAAKT MAGT” è traducibile in “La concordia fa potenza” (una sorta di "L'unione fa la forza"). L'esemplare in mio possesso è complessivamente in un buono stato di conservazione, considerando la tipologia molto ostica. Posso assicurare che non è affatto scontato trovare tutti i singoli rivetti dell'armatura così ben definiti. Anche i capelli di Luigi Bonaparte e la basetta sono ben delineati. Come lati negativi, posso dire che presenta, purtroppo, una debolezza di conio ad ore 3, a livello del bordo, e diversi hairlines nei campi. Ciononostante, mi ritengo soddisfatto dell'acquisto fatto. Adesso vi lascio alla visione delle foto. Ovviamente, ogni vostro commento è come sempre ben accetto.
  9. Nell'asta in corso Gadoury-Monaco 34, ci sono alcuni tondelli rarissimi di Franchi Italiani del periodo Napoleone I Imperatore, inizio 1800. Franchi coniati in città Italiane e giustamente catalogate in Italia,come nel Gigante o Montenegro......Nell'asta sono inserite nella sezione Francia. Ora mi domando queste monete hanno circolato anche in territorio Francese?! Credo di si e quelle coniate nelle zecche Francesi e non solo, hanno circolato anch'esse in territorio Italiano?! Credo di si,sbaglio? Perchè non riportarle anche esse sui nostri cataloghi? Forse la monetazione di Napoleone meriterebbe un "libro" catalogo" specifico, almeno per come apprezzo io questo periodo Numismatico. Sicuramente chi collezione la monetazione dell'Imperatore già lo farà senza aspettare un catalogo,giustamente. Vi posto una di queste che ho trovato per caso nella sezione Francia, rarissima:
  10. Ciao a tutti, recentemente ho ricevuto una nuova moneta: 1810 M SOLDO (liscio e di alto spessore) Il numero di riferimento è: Pagani Prove 493 (R3) Pagani 75b (C) Gigante 211b (R4) Mont. 300b (R) Luppino PP786 (R4) Ho notato che questa moneta era originariamente considerata una prova da Pagani, ed è stata poi considerata una moneta circolante nell'edizione 1982 del catalogo. Al momento ho alcune domande: 1. Perché questa moneta è considerata una moneta circolante? La loro produzione è sufficiente per sostenere il loro ingresso nel campo della circolazione? 2. Quanto è rara questa moneta? Vedo che ogni libro ha una valutazione diversa. 2. Perché questa moneta non ha formato un tipo indipendente? Per quanto riguarda i materiali in cui mi sono imbattuto, se questo accade a una moneta francese, diventerà un tipo solo. Sono straniero e posso esprimere il mio significato solo con l'aiuto di strumenti di traduzione.Se c'è qualcosa di confuso nella mia espressione, ti prego di perdonarmi. La pagina di riferimento è allegata di seguito.
  11. Buongiorno amici e lettori lamonetiani. Quest'oggi vorrei aprire con voi una discussione inerente la figura di Girolamo Bonaparte, componente più giovane della cerchia di fratelli del celeberrimo Napoleone. Andremo, quindi, ad esplorare e scoprire insieme sia la biografia che, soprattutto, la monetazione di questo sovrano spesso trattato in modo marginale dalla storiografia. Nato nel 1784, anch'egli (come Napoleone) ebbe una formazione di tipo militare. A soli 16 anni entrò in Marina, scalando alquanto rapidamente le gerarchie. Ovviamente, i successi del fratello maggiore nei campi di battaglia favorirono di riflesso la carriera del giovane Girolamo. A seguito della pace di Tilsit, nel 1807 fu istituito il cosiddetto regno di Westphalia, un piccolo Stato fantoccio comprendente alcuni territori persi dalla Prussia durante la guerra della 4° coalizione. Napoleone scelse come sovrano del neonato staterello tedesco proprio Girolamo che, nel frattempo, si era sposato con Caterina di Württemberg, figlia del re Federico I di Württemberg. Giovane, spensierato e frivolo, mancava spesso di prudenza e moderazione. Condusse una vita di divertimenti, circondandosi di amanti e interessandosi poco alle questioni del regno che, infatti, delegò quasi integralmente ad alcuni burocrati dell'Impero francese. Nel 1812 partì, insieme a Napoleone, alla volta della Russia, assumendo il comando di uno dei 12 corpi d'armata di cui era organizzata la Grande Armée. Qui non si distinse certo per chissà quali meriti militari, anzi! Finì ben presto col far adirare il fratello imperatore per la scarsa capacità dimostrata. Tornò, quindi, con la coda fra le gambe in Westphalia. Come gli altri fratelli, anch'egli fu legato indissolubilmente per tutta la vita alle gesta del grande generale: tanto in alto era arrivato in pochissimi anni, tanto in basso sarebbe caduto a seguito della tragica campagna di Russia. Fu dunque costretto ad andare in esilio e a vagare di nazione in nazione per tutta Europa. Nessuno, come potrete immaginare, gradiva particolarmente la presenza di un Bonaparte sul proprio territorio... Nel 1848 si ebbe, tuttavia, un nuovo stravolgimento. A seguito della rivoluzione che sancì la fine della monarchia e la nascita della Repubblica, poté rientrare in Francia. Grazie all'abilità politica del nipote Luigi Napoleone (futuro Napoleone III), Girolamo divenne una figura estremamente popolare. Molti a Parigi rimpiangevano il vecchio impero francese e guardavano con una certa nostalgia a quei tempi di gloria ormai passata... Girolamo fu, dunque, insignito di tutti i più alti onori: venne nominato maresciallo di Francia, presidente del senato e, a seguito del colpo di stato di Luigi Napoleone, fu reintegrato del titolo di principe dell'impero. Morì nel 1860 e le sue spoglie riposano tuttora all'Hôtel des Invalides, accanto a quelle del grande Napoleone. Perfetto! Con ciò, abbiamo concluso la parte biografica. Spero, ovviamente, che abbiate gradito. La prossima puntata cominceremo la descrizione delle monete.
  12. Un saluto a voi tutti, amici lamonetiani e colleghi di numismatica! Quest'oggi vorrei condividere con voi il mio primo acquisto ufficiale di questo 2021. Direttamente proveniente dall'ultima asta Nomisma e-live, si tratta di una piccola monetina dal peso di poco più di 2 grammi. Esile e minuta, rappresenta la tipologia di più basso valore dell'intera monetazione napoleonica in Italia. D'altronde, cosa può esserci più in basso del povero centesimo? ? Nonostante sia considerata una moneta comune (specialmente per quel che riguarda la zecca di Milano), non è affatto semplice da trovare in alta conservazione. Dopotutto si tratta della tipica moneta usata dal popolo e, quindi, destinata a circolare molto. Entrando nello specifico, l'esemplare in mio possesso presenta in alcuni punti dei riflessi di rame rosso, accompagnati da un buon lustro complessivo del metallo. Altro punto di forza, che mi ha spinto ad acquistarla, sono i rilievi ben definiti e delineati, in particolar modo a livello della corona ferrea al rovescio (vedasi, ad esempio, i pallini) e, soprattutto, della capigliatura di Napoleone, considerato il principale punto debole della sua intera monetazione. I "contro" sono, invece, quell'irregolarità del bordo ad ore 7 (ovviamente non si tratta di un colpo ma di un difetto derivante dal conio) e alcune piccole screpolature al dritto sul volto di Napoleone. Queste ultime sono molto accentuate dal mega-ingrandimento fotografico ma, ricordando che il diametro del centesimo è inferiore ai 20 mm, ad occhio nudo sono pressoché invisibili. Detto ciò, lascio a voi ulteriori commenti e opinioni a riguardo. P.S. Ho visto che sul nostro catalogo manca la foto proprio del centesimo di Milano del 1807. Appena avrò modo, sarò lieto di aggiungere le immagini del mio esemplare.
  13. Stilicho

    Il sole di Marengo

    Qualche giorno fa, in una calda e luminosa giornata di sole, percorrevo con la mia auto la SR 10 che collega Alessandria a Tortona. È un tragitto che faccio spesso, sia per motivi di lavoro che per motivi personali. Questa strada attraversa una vasta e quasi sconfinata pianura che fu teatro della celebre battaglia di Marengo del 14 giugno del 1800, di cui proprio in questi giorni ricorrono quindi i 220 anni. Torniamo quindi a Marengo in quella assolata giornata di giugno... Nel 1799 Napoleone era dovuto tornare in tutta fretta dalla spedizione in Egitto per arginare la nuova coalizione (l’ennesima) formatasi contro la Francia rivoluzionaria. In quel momento la situazione interna del paese era molto grave e Napoleone, con il colpo di Stato del 18 brumaio (9 novembre) 1799, assunse la guida della nazione con il titolo di primo console. Subito dovette occuparsi della situazione militare, tutt'altro che rosea. Praticamente quasi l’intera Europa era un unico e grande campo di battaglia e i Francesi avevano già subito duri smacchi quasi ovunque. In tutta Italia le repubbliche rivoluzionarie erano state rovesciate e i filofrancesi perseguitati o messi in fuga. A causa della decisione dello zar di Russia Paolo I di richiamare i suoi eserciti dopo la disfatta di Zurigo e di abbandonare di fatto la coalizione, sul continente erano rimasti solo gli Austriaci a fronteggiare le armate francesi. All'inizio dell’anno 1800 Napoleone si mise al comando della cosiddetta “Armata di riserva” (che aveva radunato in tutta fretta e con pochi fondi) e la guidò in Italia. Attraversò il passo del Gran San Bernardo e, come il buon vecchio Annibale, giunse in pianura. I Francesi erano mal equipaggiati, mal nutriti e peggio pagati, ma avevano dalla loro la buona stella del loro comandante e Il 9 giugno 1800 sconfissero un avamposto delle truppe austriache a Montebello, vicino a Voghera. A questo punto Napoleone si concesse una pausa, convinto che le prime cariche austriache fossero solo astuti diversivi per coprire una ritirata. Il suo obiettivo era quindi quello di intercettare il ripiegamento del nemico e pertanto decise di dislocare parte delle sue truppe lungo le diverse direttrici di fuga. Così, quando il 14 giugno l’avanguardia francese disposta nella piana di Marengo venne attaccata, Napoleone non si preoccupò più di tanto pensando a una semplice scaramuccia e rimase erroneamente di questo parere per quasi tutta la mattinata. Tuttavia, le cose precipitano rapidamente. Le sue divisioni di prima linea, sotto la pressione austriaca cominciano a ritirarsi. Il sacrificio di due battaglioni della sua guardia consolare evitarono che il ripiegamento si trasformasse in una rotta. La situazione si fece sempre più critica per i Francesi al punto che gli Austriaci si convinsero di poter avere facilmente la meglio. Napoleone resosi però finalmente conto della catastrofe incombente cercò di prendere contromisure e nel primissimo pomeriggio mandò a richiamare in generale Desaix che, secondo i piani errati del mattino, era stato mandato verso Novi per bloccare la ritirata agli Austriaci in direzione di Genova. Il generale però, sentendo i cannoneggiamenti, era già tornato indietro più velocemente possibile, ancora prima di venir raggiunto dai messi di Napoleone. Desaix era un uomo straordinario. Napoleone lo stimava come il migliore tra i suoi generali e pertanto lo informò subito della débâcle del mattino. Desaix allora chiese «Che ora sono? Le 17? Questa battaglia è perduta. Ma c’è tempo per vincerne un’altra». Iniziò così la riscossa francese. Con le truppe appena rientrate, Napoleone ed il suo stato maggiore pianificarono la controffensiva affidata proprio agli uomini del generale Desaix la cui carica fu vincente: le truppe austriache arretrarono e si ritirarono, sconfitte alle prime ombre della sera. Nell’attacco vittorioso lo stesso Desaix, vero artefice della vittoria, troverà la morte. Il giorno dopo uno sconfortato Melas , comandante degli Austriaci, firmò la Convenzione di Alessandria e si ritirò ad est del Mincio. È incredibile il destino. Quella che sembrava un catastrofe finì per diventare per Napoleone una delle sue vittorie più belle, sicuramente la più emblematica: quella che ha fatto nascere il suo mito di condottiero invincibile. A questo ha però contribuito la propaganda del vincitore. All’indomani della battaglia il resoconto degli scontri venne rielaborato e abilmente modificato per cancellare ogni dubbio su genio militare di Napoleone. I fatti del mattino vennero infatti messi in secondo piano e ridotti ad una sorta di mossa strategica per attirare gli austriaci una trappola mentre tutta l'attenzione venne posta sul pomeriggio, sulla controffensiva vittoriosa illuminata dall'estremo sacrificio di Desaix che, bello e giovane, si prestava bene come eroe-icona della vittoria. L'impresa di Marengo venne celebrata nel 1805 quando Napoleone, ormai imperatore, scese a Milano, per essere incoronato anche re d'Italia. Il 5 maggio (guarda caso) a Marengo si mise in scena una vera e propria ricostruzione della battaglia con soldati come attori e figuranti (anche ai nostri giorni si effettua annualmente la rievocazione in costume, ma purtroppo quest’anno non sarà possibile a causa del Coronavirus). In quell'occasione Napoleone ordinò che si costruisse una piramide a ricorda della vittoria. L'opera fu sicuramente iniziata, ma oggi non ne rimane traccia, nemmeno la memoria della sua collocazione . Secondo la tradizione, la sera della vittoria, mentre si trovava nel suo quartier generale che lo ospitava, Napoleone mangiò un piatto inventato dal suo cuoco personale: quello che poi sarebbe diventato il “pollo alla Marengo” con ingredienti trovati casualmente in una cascina: pollo, pane, uova e gamberi di fiume. E visto che siamo in un sito di numismatica….per celebrare la vittoria, fu poi coniata una moneta d’oro, il marengo, per l’appunto.. (spero sia la moneta esatta.....non e' la mia monetazione....) Il campo di battaglia si estende grosso modo tra Alessandria e Torre Garofoli (verso Tortona) dove era acquartierato Napoleone (vedi prima cartina). La zona della battaglia si chiama nel suo complesso, zona delle Fraschetta. Questa e’ la cascina di Torre Garofoli dove aveva sede il quartier generale di Napoleone: Il corpo di Desaix venne portato proprio in questa cascina di Torre Garofoli che era stata già trasformata in un grande ospedale militare (lì furono portati anche gli ufficiali austriaci prigionieri). Oggi tutto intorno e’ ancora campagna, una landa piatta, ordinata e ben coltivata su cui spiccano qua e là qualche cascinale o qualche fabbrica (eh sì, qualcosa e’ cambiato…). A proposito di fabbriche, i combattimenti del mattino cominciarono nella zona dove ora vi è la fabbrica della Paglieri (ricordate il talco “Felce Azzurra”?) e la villa (il Castello di Marengo, quel quadratino verde in basso a sinistra che ospita ora il museo della battaglia "M M") per poi concentrarsi proprio nei campi lì attorno. La villa ottocentesca con facciata in trompe-l’oeil ha nel cortile antistante una delle poche statue ancora visibili di Napoleone primo console sfuggite alla furia della Restaurazione. I Francesi, dopo aver resistito a lungo proprio in prossimità della villa (fossato del Fontanone, in parte ancora visibile nel parco del museo) cominciarono a retrocedere sulla direttrice verso Tortona. A San Giuliano Vecchio Napoleone incontrò Desaix e con lui pianificò l’offensiva che si tradusse nella vittoria al cui esito Desaix contribuì in modo decisivo con il sacrificio della vita. Morì infatti in località Vigna Santa (un vecchio toponimo), dove ora vi e’ un agriturismo omonimo al cui interno e’ presente il cippo commemorativo nel punto in cui cadde il generale: Interessante, infine, la visita la Marengo Museum che si trova nella Villa di cui sopra e il cui ingresso (sul lato posteriore, che guarda un gruppo di case d’epoca di Spinetta) e’ a forma di piramide, a ricordare quella che volle Napoleone. Il museo che ricostruire gli avvenimenti del 14 giugno 1800 porta il visitatore nel tempo napoleonico descrivendo gli aspetti militari e politici della campagna e illustrando chi fossero e come vivessero i protagonista di quegli eventi che hanno segnato un’epoca. Onestamente non so se in questo periodo il museo sia aperto. Una ultima annotazione: Nella cartina e’ indicato l’albero di Napoleone: Un grosso platano alto circa 40 mg che la tradizione vuole sia stato piantato nel 1800 da Napoleone per onorare i caduti e i feriti di entrambi gli schieramenti. Oggi la pianta sfida il traffico al km 96 della SR 10. Fonti: - Marco Scardigli: Il viaggiatore di battaglie. UTET - Marengo, la vittoria dell'eroe che disobbedì a Napoleone. Di Gianni Riotta. La Stampa Link utili: - http://www.marengomuseum.it/ Buona serata da Stilicho
  14. Il periodo che va dall'anno XI al 1815 rappresenta il continuo evolversi del ritratto napoleonico, e la zecca che meglio rappresenta la trasformazione dell'effige dell'imperatore è certamente Parigi. Sono numerose tipologie che rappresentano la testa di Napoleone in un continuo variare nelle proporzioni a rappresentare sia il mutare degli avvenimenti, sia la costante ricerca della migliore immagine di se che l'Imperatore aveva. La prima effige di Napoleone compare sulla monetazione dell'anno XI, in cifre romane, una serie di pochi tipi; il 40 franchi, 20 franchi, 5 franchi, 1 franco, e demi-franc o mezzo franco. La serie non comprende il 2 franchi ed il Quart che appaiono l'anno successivo; An 12. Ad eccezione della data le emisisoni dell'an XI e dell'anno 12 sono identiche- Napoleone già affermato generale e Primo Console, dopo meno di sette anni dalla decollazione della famiglia di Luigi XVI riporta il ritratto sulla monetazione francese, nel rispetto della Repubblica, ben s'intende. Al diritto, infatti, è rappresentato come BONAPARTE PREMIER CONSUL, ed al rovescio REPUBLIQUE FRANCAISE i simboli del gallo a rappresentare Charles Pierre De L'Espine direttore di zecca a Parigi dal 19 Fruttidoro AN 5 (5.9.1797) al 15 dicembre 1821; e la lettera A per Parigi. Incisore dei conii è il noto Pierre Joseph Tiolier (1763-1819). Sul bordo in incuso la legenda, * DIEU PROTEGE LA FRANCE. Il peso segue il franco germinale ed è di 10,00 al titolo di 900 millesimi. Furono battuti 187.121 esemplari per Parigi dei 454.162 totali per tutte le zecche.
  15. CARATTERISTICHE PRINCIPALI Peso: 3,23 g. ? Diametro: 19 mm Metallo Presunto: oro Qualcuno riesce a darmi più info per favore, sopratutto se è vera secondo voi. Grazie a tutti.
  16. Buonasera, amici lamonetiani! Come alcuni di voi già sapranno, a seguito della proposta avanzatami dal coordinatore @Rapax (che ringrazio fin d'ora), sono stato nominato Curatore di sezione. Nello specifico, il mio ruolo riguarderà la sfera della monetazione napoleonica. Tuttavia, come ben sapete, nel nostro forum non esiste una vera e propria sezione dedicata esclusivamente al periodo napoleonico. Pertanto, i miei interventi si snoderanno trasversalmente a varie sezioni: da questa degli Stati Preunitari, passando per le napoletane di Murat e Giuseppe Bonaparte, per concludere, infine, nell'universo delle monete contemporanee estere. Lo scopo primario della mia attività sarà quello di suscitare e alimentare l'interesse nei confronti di uno dei personaggi più celebri ed iconici della Storia dell'Umanità. Partirei, quindi, con un approccio molto conviviale, ponendovi una semplice domanda: secondo voi, chi era Napoleone? Come lo definireste in poche parole? Vi prego di non copia-incollare la definizione "asettica" presente su Wikipedia ma di dare una vostra personale interpretazione/descrizione.
  17. lorluke

    Parere su 80 reales 1812

    Buongiorno amici lamonetiani! Come da titolo, sono qui per chiedervi un parere personale su questo 80 reales 1812, coniato sotto il regno di Josè Napoleon (per gli amici Giuseppe). Siccome sono in trattativa per un suo eventuale acquisto, vorrei sapere che stato di conservazione gli attribuireste, quanto la paghereste e, in confronto alla media degli altri esemplari della stessa moneta, come la giudichereste: inferiore, pari o superiore (qualitativamente parlando). Vi posto ora alcune foto. Purtroppo il venditore non è proprio un asso dello scatto fotografico... Questo è il meglio che posso mostrarvi
  18. Salve a tutti, vorrei sapere se foste a conoscenza di volumi nei quali siano riportate prove e/o progetti dei massimali della monetazione Napoleonica per l italia (40 lire et similia). Sono riconoscente con chi posterà qualche immagine di prove e progetti di 40 lire, per restringere il campo mi interessano prove o progetti simili a quelli andati in cir colazione. Posso ricambiare con informazioni da Ravegnani-Morosini per chi ne avesse bisogno vita natural durante :D. Spero che qualche anima pia mi aiuti
  19. Voglio regalarvi,almeno in foto,questa "piccola variante" 5 Lire 1814 Napoleone zecca di Milano puntali Aguzzi. Io è la prima che vedo dopo 20nni e con internet navigli in tutto il Mondo,oltre alle case d'asta e privati. Voi? Forse Picchio può darci qualche informazione in più.
  20. Cari amici, vi segnalo un vero affare: https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=2597&lot=3287 Pensate, un 5 lire 1813 di Gioacchino Murat stato zecca (*) a soli 50 euro... per di più con contorno di altre monetine del Regno... Saluti Napoleonici L (*) Nel senso degli animaletti che parassitano gli sprovveduti gitanti
  21. Anche queste sono riuscito a riportarle in Italia dall'estero ma ce ne è voluta ...
  22. Gentilissimi, ho una moneta da 5 LIRE di Gioacchino Murat, quand'era re di Napoli...ero convinto fosse originale, ma recentemente ho visto che ci sono stati moltissimi riconi, anche recenti...sapreste dirmi come scoprire se si tratta di moneta autentica?
  23. Buona sera a tutti, mi sono imbattuto in questa collezione , " Dai Clodovei alla Repubblica - 1500 ann di Storia Francese " http://www.coin-database.com/series/france-from-clovis-to-the-republic-1500-years-of-french-history-10-euro.html Non amo le Coniazioni Moderne , ma queste per i miei gusti , iniziano ad interessarmi. Qualcuno le colleziona ? che ne dite ?
  24. Buongiorno, come da titolo , volevo porre a conoscenza del forum , che la moneta 2€ cc più rara esistente al momento, dovrebbe essere la 2€ cc 200 anni della battaglia di Waterloo Il Belgio voleva coniarla, ma per un veto Francese non se ne fece più nulla......o così sembrava. Ora, ieri , nel "deeeeeep web" è apparsa una di queste monete ( non la versione da 2,5 € ) Sembra che ne fossero state coniate ben 180.000 prima del veto Francese, distrutte tutte quindi....o quasi. Questa prima e forse unica moneta , è stata venduta dopo qualche ora alla modica cifra di € 5,995 .......... Poveri noi collezionisti di 2€ cc ...e ora ???????
  25. Buongiorno, volevo condividere con voi questo 5 franchi an 13 testa nuda Napoleonico. Vorrei soprattutto sentire i vostri pareri sulla Patina
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.