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Alessandro VIII - medaglia postuma monumento funeb


attila650

Risposte migliori

Salve a tutti mi piacerebbe avere il vostro parere su questa medaglia recentemente acquisita:

Alessandro VIII

Medaglia postuna con il monumento funebre (1700)

Diametro 64,5 mm

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La medaglia fu emessa nel 1700 allorchè il nipote di Papa Alessandro VIII stava facendo erigere lo splendido monumento funebre in onore del papa scomparso (si parla di lavori protrattisi dal 1696 al 1725). La medaglia con il grande modulo ha evidenti caratteristiche celebrative. E' da notare che raramente all'epoca erano emesse medaglie coniate con questo diametro; il committente ricorse a Saint Urbain uno dei grandi artisti della medaglia.

A me sembra che la medaglia per caratteristiche del metallo e della patina e assenza di palesi usure di conio sia originale di epoca. Nelle medaglie più tarde appaiono rotture del conio del diritto.

Per l'intento celebrativo e per la bellezza la medaglia ebbe probabilmente una buona richiesta ed una generosa diffusione. Non è particolarmente rara, ma ha fascino.

Non è la prima volta che mi devo complimentare con Attila per la selezione accurata e competente dei pezzi che inserisce in collezione.

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Confermo, per quanto possa interessare la mia opinione, l'impressione di originalità della medaglia postata da Attila650.

Difatti, il riconio presenta al dritto una evidente frattura di conio che parte da ore 3 ed arriva sin sulla spalla del Pontefice, frattura che nell'esemplare raffigurato non è presente. Così come, al verso, il bordo interno del riconio risulta spesso leggermente rientrato ad ore 3 e 9: anche questo indizio assente nella medaglia di Attila.

Esistono pure delle insidiose copie tarde, fuse, ovviamente prive delle fratture, riconoscibili però da una certa porosità dei campi, più o meno evidente a seconda degli esemplari, soprattutto nel dritto. Ed ugualmente belle e collezionabili, certo più dei riconi nei quali a volte le fratture assumono carattere deturpante.

Medaglia di grande fascino, come tutte quelle di Saint Urbain, da possedere assolutamente.

Spettacolare, per conservazione e patina, l'esemplare in argento conservato alla Biblioteca Vaticana, raffigurato magistralmente in uno dei tanti libri curati dal dottor Alteri in materia.

Il mio esemplare, e lo dico con una punta di orgoglio che generalmente non mi appartiene, è proprio quello che Baldwin's ha pubblicato sul nostro catalogo dopo la chiusura dell'asta: vi assicuro che è di una bellezza superiore, patina color cuoio scuro, e pedigree d'eccezione. Un vero pezzo di arte tra le mani.

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Grazie dei vostri gentili pareri,

essendo un novello in questo campo chiedo i vostri autorevoli pareri che sono tutti graditissimi.

Per il momento i miei acquisti sono un po impulsivi ma piano piano cercherò di rendere ordinata la raccolta.

Questa medaglia è comunque davvero da brivido! non riesco a levarla dal tavolo :pardon:

Alessandro

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Ritorno un attimo sull'argomento per darvi un dettaglio che quasi sempre riesce a distinguere, per questa medaglia, l'originale dai riconii.

Non volevo dire sciocchezze e ho dovuto controllare gli appunti a conferma di ciò che sto per scrivere.

Guardate, al verso, la cuspide in cima al monumento funebre: negli esemplari originali, la cuspide è tronca, così come nell'esemplare di Attila e in quello Baldwin's asta 66 lotto 1189.

Negli esemplari posteriori, la cuspide è completa, termina cioè regolarmente a punta (esemplare Baldwin's asta 66 lotto 1190).

Due medaglie, stessa collezione di provenienza, ma epoche diverse. Il raffronto è immediato.

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  • 7 anni dopo...
Il 1/2/2013 alle 23:15, camerlengo dice:

Ritorno un attimo sull'argomento per darvi un dettaglio che quasi sempre riesce a distinguere, per questa medaglia, l'originale dai riconii.

Non volevo dire sciocchezze e ho dovuto controllare gli appunti a conferma di ciò che sto per scrivere.

Guardate, al verso, la cuspide in cima al monumento funebre: negli esemplari originali, la cuspide è tronca, così come nell'esemplare di Attila e in quello Baldwin's asta 66 lotto 1189.

Negli esemplari posteriori, la cuspide è completa, termina cioè regolarmente a punta (esemplare Baldwin's asta 66 lotto 1190).

Due medaglie, stessa collezione di provenienza, ma epoche diverse. Il raffronto è immediato.

Buonasera a tutti,

rispolvero questa vecchia discussione per avere un vostro parere.

Di recente sono state inserite  nel catalogo online le foto di un esemplare della medaglia in questione in argento, ovvero questo:

[cat]W-105643[/cat]

http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-D17P/2

Da quel che leggo nella discussione, dovrebbe trattarsi di un esemplare postumo, di coniazione successiva, proprio per i dettagli indicati dall'utente, nell'intervento che ho citato "Negli esemplari posteriori, la cuspide è completa, termina cioè regolarmente a punta...."

Un esemplare in argento dello stesso conio di quello recentemente inserito nel catalogo, con il frontone completo alla sommità  (giudicato in questa discussione come "riconio") è apparso in vendita a dicembre dello scorso anno , in una nota casa d'asta, realizzando la modica cifra di 2250 euro + diritti.

Nella descrizione del lotto, non si faceva riferimento alcuno all'ipotesi di riconio, precisando inoltre  che si trattava dell'esemplare censito dal Modesti con riferimento "Modesti 357" .

Non sono in possesso del noto catalogo di medaglista papale, ma posso pensare che sia la casa d'asta in questione che lo stesso Modesti, considerino la medaglia con la "Cuspide" o "frontone" completo, un esemplare originale coevo emesso nel 1700.

Quindi, tirando le somme :-), gli esemplari con frontone completo, sia rame che argento, sono o meno dei riconi?

Se qualcuno ha dei riferimenti bibliografici, che fanno riferimento a quanto indicato nella discussione, potrebbe gentilmente menzionarli per fare più chiarezza???

Qualcuno possiede il Modesti, per verificare se l'esemplare che censisce (modesti 357) sia considerato postumo o meno?

Le due tipologie in analisi (sempre in argento) , oltre per i dettagli indicati, differiscono enormemente anche per il loro peso, quella con il frontone completo ha un peso di circa 108 gr (sia quella apparsa in asta di recente che quella inserita nel catalogo), l'altra 69 gr (Auktionshaus H. D. Rauch Gmb asta lotto 555 asta 106) 

A mio avviso, potrebbe trattarsi anche di medaglie entrambe originali ma con varianti causate da un probabile danneggiamento del conii utilizzati o appositamente.

Spero che qualcuno possa intervenire per sollevare ogni dubbio, anche perché senza alcuna argomentazione, entrambe le medaglie sono da considerarsi originali e  anche la scheda del catalogo sarebbe da correggere....

Allego sia le foto dell'esemplare venduto di dicembre che quello dell'asta Rauch.

 

 

 

 

 

 

 

 

6568660.jpg

4881244.m.jpg

Modificato da monete75
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Sono curioso di conoscere altre opinioni.

Per adesso condivido a pieno quel che è stato scritto da monete75 che ha rispolverato la discussione, augurandomi che qualcuno faccia riferimenti a testi bibliografici.

 

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Il CORPUS del Modesti sulle medaglie papali analizza gli esemplari noti dalle origini fino al pontificato di Paolo V. 

Se l'asta de qua ha dato per la medaglia l'indicazione Modesti 357, ha commesso in errore. Invero la medaglia è presente con il n. 357 nel catalogo dei riconi Mazio, che illustrava  le medaglie papali dalle origini a Papa Pio VII,  e con il n. 358 nel catalogo fotografico della Regia Zecca che riguardava le stesse medaglie fino al 1940.

Non avrei dubbi che il conio con frontone integro è stato rifatto; aggiungo che il nuovo conio in tempi successivi presenta una escrescenza proprio nella cuspide. Anche il conio diritto di questa medaglia  nel periodo finale di utilizzo presenta una evidente frattura.

Andrebbe studiata la data del rifacimento del conio del rovescio (presumibilmente per rottura del conio originale). E' una medaglia opus S. Urbain e non so dire (andrebbero ricercati i documenti) se i coni furono ceduti a  Mazio (Stato Pontificio)  dalla bottega Hamerani, dalla  famiglia Barberini o se pervennero  da altra fonte. E, sulla base di tale documentazione,  potrebbe stabilirsi se il riconio del rovescio  fosse già esistente  prima della acquisizione del Mazio (così è i cosiddetti riconi Hamerani)  o se fu oggetto di una  ordinazione del Mazio nel contesto della risistemazione di tutti i coni e di rifacimento di quelli particolarmente deteriorati.

La medaglia dell'asta ricordata, a mio giudizio, considerando anche la evidente escrescenza sopra il frontone della tomba, è postuma.

 

 

 

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1 ora fa, renzo1940 dice:

Il CORPUS del Modesti sulle medaglie papali analizza gli esemplari noti dalle origini fino al pontificato di Paolo V. 

Se l'asta de qua ha dato per la medaglia l'indicazione Modesti 357, ha commesso in errore. Invero la medaglia è presente con il n. 357 nel catalogo dei riconi Mazio, che illustrava  le medaglie papali dalle origini a Papa Pio VII,  e con il n. 358 nel catalogo fotografico della Regia Zecca che riguardava le stesse medaglie fino al 1940.

Non avrei dubbi che il conio con frontone integro è stato rifatto; aggiungo che il nuovo conio in tempi successivi presenta una escrescenza proprio nella cuspide. Anche il conio diritto di questa medaglia  nel periodo finale di utilizzo presenta una evidente frattura.

Andrebbe studiata la data del rifacimento del conio del rovescio (presumibilmente per rottura del conio originale). E' una medaglia opus S. Urbain e non so dire (andrebbero ricercati i documenti) se i coni furono ceduti a  Mazio (Stato Pontificio)  dalla bottega Hamerani, dalla  famiglia Barberini o se pervennero  da altra fonte. E, sulla base di tale documentazione,  potrebbe stabilirsi se il riconio del rovescio  fosse già esistente  prima della acquisizione del Mazio (così è i cosiddetti riconi Hamerani)  o se fu oggetto di una  ordinazione del Mazio nel contesto della risistemazione di tutti i coni e di rifacimento di quelli particolarmente deteriorati.

La medaglia dell'asta ricordata, a mio giudizio, considerando anche la evidente escrescenza sopra il frontone della tomba, è postuma.

 

 

 

Ciao,

grazie innanzitutto per aver fornito i riferimenti del Mazio che purtroppo non ho come catalogo, eventualmente potresti postare  una foto della medaglia sul catalogo citato?

Posso invece dirti con certezza che il modesti va ben oltre paolo V, se ne parlava tempo fa uniche qui sul forum:

Per quanto riguarda il rifacimento del conio della medaglia con frontone completo, io continuo ad avere delle perplessità.

A mio avviso potrebbe trattarsi dello stesso conio, ho analizzato infatti il rovescio della medaglia di attila650, e messa a confronto quella della NAC (casa d'asta che ha venduto la medaglia  in argento) e un altro esemplare con il frontone incompleto.

Ho notato e cerchiato, alcuni dettagli che le accomunano.

Tali dettagli, a mio avviso certificano che tutte e tre le medaglie postare sono "figlie " dello stesso conio. Sono infatti puntini o "difettucci" che aveva proprio il conio originale.

Se il conio utilizzato per l'emissione della medaglia con frontone completo fosse stato rifatto, tali evidenze non sarebbero emerse. ?

Naturalmente le foto non hanno tutte la stessa qualità, ma i quanto evidenziato mi sembra molto chiaro.

Come si spiegano questi dettagli in comune se i coni non sono gli stessi???

MEDAGLIA FRONTONE INCOMPLETO

4598995.jpg

MEDAGLIA ARGENTO NAC (frontone incompleto)

6568660.jpg

 

 

MEDAGLIA DI ATTILA

post-3782-0-75100500-1359323707_thumb.jp

 

CONFRONTO TRA I TRE ESEMPLARI

alex2c2bc2a847adf4910.jpg

 

DETTAGLI EVIDENZIATI

alexcc85ae60f9ffe1f4.jpgdett1.jpgdett2.jpg

 

Modificato da monete75
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Grazie per il bel lavoro di confronto tra varie medaglie della tomba di Alessandro VIII con  frontone completo e incompleto.

Ho sempre pensato (come altri amici) ad un conio rifatto; ma un po' mi aveva  sempre stupito la mancanza di altre differenze significative o marginali. La tua comparazione con conclusioni a favore del conio unico è molto interessante e mi convince.

Cambia peraltro poco in ordine alla  datazione successiva delle medaglie con frontone integro. Ho detto nella mia precedente nota che il Cardinal Mazio dispose una revisione dei coni ed in alcuni casi il rifacimento. E' da pensare che le medaglie con frontone completo siano conseguenti  ad  una reincisione sul conio originale (forse si ritenne quel frontone incompiuto  un difetto). Nelle coniazioni più tarde  appare una escrescenza nella zona. A mio giudizio resta perciò confermato che la medaglia in argento di cui parliamo è un riconio Mazio abbastanza tardo, ma antecedente alla frattura del conio del diritto (anche la casa di aste voleva evidentemente scrivere Mazio 357 per identificare la medaglia)

Di nuovo grazie per il tuo contributo allo  studio della medaglia.

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1 ora fa, renzo1940 dice:

Grazie per il bel lavoro di confronto tra varie medaglie della tomba di Alessandro VIII con  frontone completo e incompleto.

Ho sempre pensato (come altri amici) ad un conio rifatto; ma un po' mi aveva  sempre stupito la mancanza di altre differenze significative o marginali. La tua comparazione con conclusioni a favore del conio unico è molto interessante e mi convince.

Cambia peraltro poco in ordine alla  datazione successiva delle medaglie con frontone integro. Ho detto nella mia precedente nota che il Cardinal Mazio dispose una revisione dei coni ed in alcuni casi il rifacimento. E' da pensare che le medaglie con frontone completo siano conseguenti  ad  una reincisione sul conio originale (forse si ritenne quel frontone incompiuto  un difetto). Nelle coniazioni più tarde  appare una escrescenza nella zona. A mio giudizio resta perciò confermato che la medaglia in argento di cui parliamo è un riconio Mazio abbastanza tardo, ma antecedente alla frattura del conio del diritto (anche la casa di aste voleva evidentemente scrivere Mazio 357 per identificare la medaglia)

Di nuovo grazie per il tuo contributo allo  studio della medaglia.

Grazie per il complimento :-).

Scrivo l'ultima cosa che mi fa riflettere sul discorso che entrambe le medaglie possano considerarsi di emissione originale.

Come ben sappiamo, il conio più lavora è più si usura e si danneggia ?

Pertanto se sono presenti dei difetti quali fratture più il conio si utilizza è più queste si ampliano fino alla rottura del conio stesso.

Ho analizzato il dritto della medaglia forata (frontone incompleto) venduta da Ranieri e le due in argento, ovvero quella inserita nel catalogo da ACR e quella della NAC, poiché le foto permettono un'analisi più attenta poiché tutte di buona qualità.

Nelle medaglie in esame, ho riscontrato che in basso a ore 7, subito dopo la X di ALEXANDER vi è una piccola frattura di conio.

La frattura è meno evidente sulle due medaglie in argento (con frontone completo e considerate in questa discussione postume ) mentre su quella in rame con frontone incompleto (considerata come emissione originale) è di maggiore entità (anche se di poco)

Questo vuol dire, che quando il conio ha coniato le due medaglie in argento era più "nuovo" e quindi meno usurato, rispetto a quando ha coniato quella in rame (con frontone al rovescio incompleto).

 Alla luce di quanto esposto, a mio avviso le due medaglie in argento, nonostante avessero il frontone "completo",  sono da considerarsi più datate di quella in rame.

Allego le foto del dettaglio e resto in attesa di opinioni.

 

alexD.jpg

 

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Anche il tuo ulteriore contributo è stimolante. Il collezionista dà grande valore alle sensazione, mentre tu analizzi in maniera scientifica.

Cerco perciò di rispondere con dati oggettivi, trascurando le impressioni soggettive.

Nel 1940 il Ministero del Tesoro ha pubblicato le foto dei coni delle medaglie papali raccolti dal Mazio e di poi implementati con le medaglie ufficiali dello Stato Pontificio e della Città del Vaticano fino al 1940, depositati presso la Regia Zeccca . Per la medaglia di Alessandro VII risulta la cuspide completa ed una escrescenza che la contorna  (è assolutamente uguale alla medaglia che dichiari proveniente da asta NAC). Se questo è il conio attualmente depositato di provenienza Mazio, quello con cuspide incompleta deve essere stato  l'originario manipolato e  non vi può essere dubbio sulla successione dei coni.

Il tuo ragionamento sulla escrescenza di conio al diritto è  in linea teorica perfetto. C'è tuttavia una differenza minima che andrebbe controllata de visu e non da foto.

Aggiungo   ( e qui subentrano le impressioni soggettive del vecchio collezionista):  mentre la medaglia di Attila con la patina cuoio chiaro mi pare assolutamente di epoca, il bronzo forato ex asta Ranieri con la patina rossiccia  ha  sapore ottocentesco ( e per la sfumatura del conio e il foro che disorienta  non sarei sicuro che non appartenga alle prime coniazioni della medaglia con cuspide completa).

A proposito della difficoltà di valutazioni da foto, riguardando le medaglie,  mi è ritornato qualche dubbio tra conio restaurato e conio rifatto. Nella medaglia di Attila, sulla cui originalità scommetterei, le colonne mi sembrano più piatte.

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7 minuti fa, renzo1940 dice:

A proposito della difficoltà di valutazioni da foto, riguardando le medaglie,  mi è ritornato qualche dubbio tra conio restaurato e conio rifatto. Nella medaglia di Attila, sulla cui originalità scommetterei, le colonne mi sembrano più piatte.

A mio avviso è dovuto al mero effetto della foto e della luce della stessa.

il segno sulla colonna di destra, inconfutabilmente le associa allo stesso conio :-).

7 minuti fa, renzo1940 dice:

Nel 1940 il Ministero del Tesoro ha pubblicato le foto dei coni delle medaglie papali raccolti dal Mazio e di poi implementati con le medaglie ufficiali dello Stato Pontificio e della Città del Vaticano fino al 1940, depositati presso la Regia Zeccca

Al mazio sono pero giunti anche conii integri, che ha utilizzato per le sue coniazioni ?

 

Modificato da monete75
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9 minuti fa, renzo1940 dice:

Il tuo ragionamento sulla escrescenza di conio al diritto è  in linea teorica perfetto. C'è tuttavia una differenza minima che andrebbe controllata de visu e non da foto.

Sono comlpetamemnte d'accordo, ma dall'esame fotografico emerge quel che ho asserito. Per eliminare ogni dubbio andrebbero viste tutte di persona, cosa alquanto difficile ?

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Ciao,

ho recuperato delle foto ad alta risoluzione di una medaglia in bronzo con frontone incompleto, ed i conii corrispondono, di seguito il dettaglio dei due frontoni e dei punti che accomunano i due con in precedenza illustrati:

studio-2.jpg

studio1.jpg

Volevo avere un tuo parere anche su un altro dettaglio che ho carpito.

Oltre al frontone, la medaglia in rame, sembra che abbia un "modulo di conio più stretto".

mi spiego meglio:

Non solo il frontone è incompleto ma anche altri dettagli che ho cerchiato nelle foto a seguire non lo sono, lettere che sembrano tagliate ecc.. (cerchi gialli)

in più' il metallo sembra dilatarsi, come se per la coniazione di questi esemplari sia stata utilizzata una tecnica di coniazione che abbia dato la possibilità al metallo di espandersi (dettagli cerchiati in rosso).

Forse starò per dire un'eresia, ma non è possibile che il conio non sia stato ritoccato, ma nella coniazione delle medaglie in rame non abbia impresso totalmente la sua ampiezza???? Forse più semplice dire che il conio sia stato ritoccato, ma quei segni cerchiati in rosso come si spiegano?

studio2d6ef32add35ee9f6.jpgstudio4.jpg

 

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23 minuti fa, monete75 dice:

Ciao,

ho recuperato delle foto ad alta risoluzione di una medaglia in bronzo con frontone incompleto, ed i conii corrispondono, di seguito il dettaglio dei due frontoni e dei punti che accomunano i due con in precedenza illustrati:

studio-2.jpg

studio1.jpg

Volevo avere un tuo parere anche su un altro dettaglio che ho carpito.

Oltre al frontone, la medaglia in rame, sembra che abbia un "modulo di conio più stretto".

mi spiego meglio:

Non solo il frontone è incompleto ma anche altri dettagli che ho cerchiato nelle foto a seguire non lo sono, lettere che sembrano tagliate ecc.. (cerchi gialli)

in più' il metallo sembra dilatarsi, come se per la coniazione di questi esemplari sia stata utilizzata una tecnica di coniazione che abbia dato la possibilità al metallo di espandersi (dettagli cerchiati in rosso).

Forse starò per dire un'eresia, ma non è possibile che il conio non sia stato ritoccato, ma nella coniazione delle medaglie in rame non abbia impresso totalmente la sua ampiezza???? Forse più semplice dire che il conio sia stato ritoccato, ma quei segni cerchiati in rosso come si spiegano?

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27 minuti fa, monete75 dice:

Ciao,

ho recuperato delle foto ad alta risoluzione di una medaglia in bronzo con frontone incompleto, ed i conii corrispondono, di seguito il dettaglio dei due frontoni e dei punti che accomunano i due con in precedenza illustrati:

studio-2.jpg

studio1.jpg

Volevo avere un tuo parere anche su un altro dettaglio che ho carpito.

Oltre al frontone, la medaglia in rame, sembra che abbia un "modulo di conio più stretto".

mi spiego meglio:

Non solo il frontone è incompleto ma anche altri dettagli che ho cerchiato nelle foto a seguire non lo sono, lettere che sembrano tagliate ecc.. (cerchi gialli)

in più' il metallo sembra dilatarsi, come se per la coniazione di questi esemplari sia stata utilizzata una tecnica di coniazione che abbia dato la possibilità al metallo di espandersi (dettagli cerchiati in rosso).

Forse starò per dire un'eresia, ma non è possibile che il conio non sia stato ritoccato, ma nella coniazione delle medaglie in rame non abbia impresso totalmente la sua ampiezza???? Forse più semplice dire che il conio sia stato ritoccato, ma quei segni cerchiati in rosso come si spiegano?

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Ciao, scusa il mio commento che esula dal discorso, ma queste foto in HD le hai fatte con una reflex o con un microscopio?

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Non ho conoscenze tecniche adeguate per dare una risposta precisa  alle tue considerazioni e ai tuoi dubbi.

La medaglia è opus Saint Urbain e nasce per commissione privata ( sono committenti i nipoti del pontefice Alessandro VIII, che non ricorrono alla bottega degli Hamerani, incisori ufficiali dello Stato pontificio). Non mi è noto attraverso quali canali di acquisto questo conio (l'ho già scritto) sia pervenuto a Mazio. Ciò sarebbe accertabile, perché esiste un inventario dei coni Mazio con le loro provenienze (Hamerani, famiglia Barberini, eredi Mercandetti e altre acquisizioni private). Il metodo di coniazione ai tempi del Mazio è  variato rispetto a quello in uso nel settecento per qualità e modernità delle macchine usate. Infatti, anche quando il conio acquistato dal Mazio era quello originale integro,  si notano nella medaglia differenze di conformazione, metallo, patina.

Va anche considerato che la medaglia è di diametro eccezionale per le coniazioni dell'epoca (1700). E' una delle prime medaglie coniate con grande diametro nell'ambito delle pontificie. Nel 1600 la medaglia eccedente mm. 60 è di norma fusa.

Spero che queste considerazioni aiutino la tua ricerca per ricostruire le vicende del conio e per  completare uno studio davvero intelligente, interessante ed importante per metodo e attenzione. 

Tuttavia, come collezionista di medaglie papali ad orientamento purista per la preferenza alle emissioni originali/contemporanee,  anche se si dimostra  che si tratta di un conio unico e neanche ritoccato e che la cuspide incompleta ha conseguito la sua pienezza e integrità per le migliori tecniche di coniazione, non avrei dubbi che la medaglia con cuspide integra è successiva ed è  ancor più tarda  (seconda metà dell'ottocento) quando si accompagna ad una escrescenza nel contorno. In una parola non comprerei mai queste medaglie  come originali. 

 

 

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27 minuti fa, Fxx dice:

Ciao, scusa il mio commento che esula dal discorso, ma queste foto in HD le hai fatte con una reflex o con un microscopio?

Fatte con una nikon e stativo professionale ?

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