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Antonio Denario legionario


tullio

Risposte migliori

ho letto le interessanti discussioni sui legionari di Antonio e vi posto l'immagine di un denario della Legio XX (a proposito qualcuno sa dove era di stanza?) che presenta strane incisioni. Qualcuno sa di cosa si tratta?

tullio

post-3315-1159029628_thumb.jpg

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Supporter

Sono segni fatti dai nummularii (cambiavalute) per saggiare la qualità dell'argento. Per saperne di più ci sono i manuali di La Moneta:

http://manuali.lamoneta.it/MoneteRepubblic...m#contromarcate

Ciao :)

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vi ringrazio della risposta e del link. Devo dire che sospettavo qualcosa del genere ma mi aspettavo un'incisione dritta, come si vede in altre monete, evidentemente più facile da fare che a forma di "s" come quella del denario che vi ho sottoposto. Evidentemente questo saggio non è stato fatto con un semplice colpo mediante un oggetto tagliente o appuntito. E poi perché più segni, non ne basta uno?

tullio

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Supporter
vi ringrazio della risposta e del link. Devo dire che sospettavo qualcosa del genere ma mi aspettavo un'incisione dritta, come si vede in altre monete, evidentemente più facile da fare che a forma di "s" come quella del denario che vi ho sottoposto. Evidentemente questo saggio non è stato fatto con un semplice colpo mediante un oggetto tagliente o appuntito. E poi perché più segni, non ne basta uno?

tullio

155800[/snapback]

Perchè probabilmente ogni cambiavalute apponeva il suo "simbolo", non fidandosi di quello degli altri ;)

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La forma dei simboli è spesso semplice, ad esempio alcuni raffigurano figure geometriche come cerchi, triangoli, pallini o quadrati, e in qualche caso hanno forma simile ad una lettera dell'alfabeto. Nella maggior parte dei casi, invece possiedono forme strane e non facilmente descivibili.

Su una singola moneta si può ritrovare più di un contrassegno; Gnecchi contò anche sei contrassegni differenti su una stessa moneta.

Secondo una delle teorie proposte per spiegare l'applicazione di questi contrassegni si tratterebbe di un vero e proprio marchio di genuinità, apposto per distinguere una moneta caratterizzata da un buon peso, rispetto a quelle calanti. Questo evitava di pesare nuovamente monete sospette.

Più banchieri potevano quindi verificare una moneta, ed è per questo che si ritrovano anche più di un contrassegno su alcuni denari.

Luigi

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La Legio XX era di stanza a Patrae, ammassata insieme a tutte le altre legioni di Antonio in attesa dello scontro finale. Della sua storia precedente non so nulla. So che nei sei mesi prima della grande battalgia le malattie decimarono i legionari di antonio e gli equipaggi delle navi, al punto che interi corpi militari furono fusi e decine di navi date alle fiamme, dato che non avevano più equipaggio.

Dopo Azio Ottaviano si fece carico del destino (soprattutto economico) dei legionari di Antonio.

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Questo è il migliro libro per studiare storia e monetazione delle guerre civili, molto ben fatto:

David Sear The History and Coinage of the Roman Imperators 49 BC –31 bc Spink, London

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tulio, posso integrare la risposta di caiuspliniussecundus perchè tu abbia altri elementi.

Secondo articoli e discussioni presenti in molti siti di antichistica la legione XX, conosciuta come legio XX Valeria Victrix, fu aruolata attorno il 31 a.c. dal princeps Augusto e fu impegnata nell'Illyricum (Istria/Jugoslavia) nell'Iberia (Spagna) dal 25 al 13 a.c., in Germania e per ultimo in Britannia (Inghilterra). Qui partecipò all'invasione dell'isola, per ordine dell'imperatore Claudio, e vi rimase sino ai primi del IV secolo.

Quando fu di stanza nell'Iberia, nel Tarraconensis, fu inquadrata nell'esercito che venne inviato contro i Cantabri; mentre, di stanza nell'Illyricum sotto Tiberio (6 d.c.), fu usata per contrastare i Marcomanni.

Fu poi trasferita di stanza ad Oppidum Ubiorum (Colonia) e ancora a Novaesium (Neuss), sempre sotto il dominio di Tiberio.

Quando nel 43, assieme ad altre tre legioni, invase la Britannia (sotto Claudio), fu posta a presidiare Camulodunum (Colchester) e alcune sue unità furono poste a Kingsholm, Gloucester.

Nel 60 e 61 stroncò la rivolta capeggiata dalla regina Boadicea (Budicca) e si pensa che questa vittoria le abbia permesso di fregiarsi di Valeria Victrix.

Questa legione lavorò moltissimo al Vallo di Adriano e si pensa anche in quelo d'Antonino.

La rappresentava il cinghiale come simbolo legionario. Altri originano il nome Valeria per il fatto d'avere legami con la gens Valeria ed altri ancora lo originano dal valore militare.

la sua storia non finisce qui. :)

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