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IGNORED

Antoniniani imitativi gallici interessanti.


grigioviola

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Con pazienza, cercando e ricercando tra le centinaia di monete in vendita presso le varie piattaforme online, a volte ci si può imbattere in pezzi rari (vedi le mie due recenti discussioni su due presunti inediti ufficiali a nome di Vittorino e Tetrico II) o comunque in pezzi "curiosi" e interessanti senza spendere grosse cifre e acquistando presso venditori professionali (a volte ottenendo anche dei pedigree interessanti circa la provenienza).

Da un po' di giorni sto scandagliando vCoins. E' un'attività che ciclicamente faccio spesso per vedere se tra le nuove inserzioni c'è qualcosa di interessante.

Da tempo non acquistavo "semplici" imitativi per tutta una serie di motivi (vuoi per lo studio arretrato di una serie di tipologie che ho da tempo... non voglio mettere troppa carne al fuoco, vuoi per un allargamento d'interesse verso le hammered inglesi medievali e rinascimentali, vuoi per l'acquisto di antoniniani gallici ufficiali che mancavano in collezione) così mi son tolto lo sfizio e ho fatto un paio di acquisti che ora vado a presentarvi.

 

TETRICO II

Antoniniano imitativo a nome di Tetrico II.

Zecca locale; AE; Peso: --; Diametro 13,5 mm

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D\ Testa radiata di Tetrico II volta a sinistra; legenda degradata, fuori tondello e in gran parte assente "PIV[...]".

R\ Figura femminile alata (la Vittoria?) stante volta a sinistra con in mano ramo di palma; legenda assente.

EX NumisCorner (Comptoir des Monnaie), Epernay, France.

 

La particolarità di questo pezzo sta nell'avere il ritratto dell'imperatore al dritto volto a sinistra. Rarissimo nelle emissioni ufficiali e non comune nelle imitative.

t2ant14.jpg

Elmer 793 - SPES AVGG (ufficiale)

tetrII.jpg

Lot. n. 938 Asta Jaquier n. 42/2016 - Imitativo ibrido Tetrio II / Vittorino INVICTVS 

Nel tipo invece qui analizzato al rovescio sembrerebbe esserci una ripresa del tipo "COMES AVG", RIC V 224:

 tetrIIii.jpg

 

Il secondo pezzo invece è un esemplare per certi versi più curioso del primo.

TETRICO I (?)

Antoniniano imitativo a nome di Tetrico I.

Zecca locale; AE; Peso: --; Diametro 15 mm

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D\ Busto radiato a destra; legenda degenerata e in buona parte non leggibile e fuori tondello "IMP TE[...]".

R\ Figura maschile elmata stante in piedi volta a sinistra con lancia (o scettro) di traverso e nella mano destra corona; legenda in gran parte fuori tondello: "SP[...]", nel campo a sinistra "II" e in esergo "XXX".

EX NumisCorner (Comptoir des Monnaie), Epernay, France.

 

Questo pezzo presenta una serie di particolarità davvero interessanti.

1) Il ritratto che non è esattamente consono all'iconografia di Tetrico I. Pur richiamando certi ritratti imitativi battuti a suo nome, a prima vista ricorda maggiormente Claudio II e Aureliano.

2) Il rovescio la cui legenda sembra richiamare la SPES in palese contrasto con la raffigurazione che appare lontana non solo dalla Spes, ma anche da altre iconografie del periodo. Sembra quasi essere una fusione di più figure: PAX, VIRTVS, ecc.

3) Sempre al rovescio interessante la presenza di una apparentemente imitata mintmark nel campo a sinistra "II" e dell'esergo "XXX" che sembra riprendere l'indicazione di valore che comparve negli antoniniani riformati a partire da Aureliano.

 

Come al solito lascio a voi la parola per le vostre sempre gradite osservazioni ed analisi... sperando di non tediarvi troppo con questi tondelli gallici... so che preferite sesterzi e aurei!!! :D

 

 

Modificato da grigioviola
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DE GREGE EPICURI

Intervengo subito...perchè gli aurei proprio non li amo! Qualcosa a botta calda sulla seconda moneta. Il ritratto è davvero interessante, in realtà a me ricorda addirittura Antonino il Pio; nel 3° secolo, non so a chi possa rassomigliare. Forse avevano in mente prorio un denario degli antonini!

E' interessantissima quella legenda in esergo (XXX), che mi pare un unicum fra le imitative galliche; io per lo meno non ne ho mai viste. Potrebe in effetti derivare da Aureliano, altrimenti non saprei come giustificarla. E il II nel campo?  Segno di zecca  analogo a quelli di Gallieno in certe zone? Mah...

Modificato da gpittini
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Ciao,

e considerare la prima una degradata PRINC IVVENT di Tetrico II con lo stendardo in campo destro reso molto approssimativo?

La seconda è un'enigma ... resto su Tetrico I (VCoins lo dava come Tetrico II ma il ritratto è barbato), iconografia tipo COMES AVG (?) , legenda SP (SPES?), segno di zecca XXX in essergo, lettere (?) in campo sinistro... è un cocktail ... :crazy: . Incisore molto confuso...

Ciao

Illyricum

;)

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@gpittini sì, è davvero una particolarità non comune la presenza dell'esergo nel secondo pezzo. In passato ne avevo già viste altre, ma non moltissime. Capita poi talvolta nelle imitative che la legenda (o pseudo legenda) continui fino ad occupare l'esergo, ma non mi sembra questo il caso. Potrebbe benissimo non essere una ripresa di segni di valore (vedi da Aureliano in poi) ed essere più banalmente una libera interpretazione dell'incisore. Certezze in tal senso non potranno mai essercene, tuttavia rimango della mia idea che sicuramente l'incisore aveva in mente un antoniniano con un esergo, che poi si trattasse di una indicazione di zecca/officina oppure della tariffa questo non credo sia possibile saperlo in senso assoluto. Diciamo che le "X" richiamano direttamente il valore dell'antoniniano ritariffato da Aureliano.

@Illyricum65 il rovescio del primo pezzo potrebbe anche essere un PRINC IVVENT (potrebbe essere qualsiasi cosa in realtà! :)). Di sicuro, avendo ormai fatto un po' l'occhio sui dettagli, la figura rappresentata tiene in mano un elemento vegetale, nello specifico un lungo ramo con foglie stilizzate. Nelle emissioni ufficiali il ramo di palma è reso così:

tm2ant9.jpg

e diventa decisamente più stilizzato nelle imitative:

34_tetricus1_incerto_14_1.5.jpg 0152T_rovescio.jpg 0072T_rovescio.jpg 0127T_rovescio.jpg

Il ramo di palma nelle imitative viene reso generalmente come una lisca di pesce (o un antenna televisiva come la disegnerebbe un bambino, vedi primo esempio) e mi par di vedere che nell'esemplare qui presente sia reso come tale.

Il rovescio potrebbe essere anche una HILARITAS dove la cornucopia si è fusa con uno pseudo mantello o pseudo ala di Vittoria e ne è uscito questo pastiche...

 

Ritornando all'altro esemplare con le lettere all'esergo, la raffigurazione così travisata mi ripone un interrogativo a cui non ho mai saputo dare risposta. Ci sono certe imitative che chiaramente imitano un tipo reale e perfettamente identificabile (e sono le più semplici). Possono avere degli errori di legenda, ma si percepisce qual è il prototipo utilizzato in maniera univoca. Ci sono poi imitative completamente degenerate dove il tutto è quasi un'accozzaglia di segni e figure stilizzate che rivelano una bassa capacità da parte dell'incisore di turno (e anche queste sono piuttosto "semplici" da classificare). Ci sono poi imitative con incoerenze tra legenda (copiata magari correttamente) e soggetto raffigurato. Questo gruppo, con i relativi sottogruppi (figure con attributi di più tipi differenti di rovescio, ecc) mi pone un dilemma: quanto si tratta di lacune dell'incisore (analfabetismo...) e quanto di volontà propria (innovazione del tipo)?

Mi spiego: ci sta che io sia un incisore illetterato, analfabeta. Vedo un antoniniano con scritto SPES PVBLICA e rappresentata la Spes. Non so leggere la legenda perché sono analfabeta, la rendo come mi viene cercando di imitare i segni che vedo e posso scrivere anche una cosa del genere SCCS PIIPLLCA, ma dovrei essere in grado comunque di interpretare la figura rappresentata. Sono un contemporaneo della moneta. Si è sempre detto che le monete sono veicolo di propaganda e che questa si fa con le legende e con le raffigurazioni. Dovrei quindi sapere che quella figura femminile con la veste sollevata e un fiore in mano è la Speranza. Posso renderla più o meno bene, più o meno stilizzata, ma dovrei comunque attenermi al modello ideale. Se invece le metto in mano una cornucopia? oppure uno scettro di traverso? se in testa le metto un elmo? qui andiamo al di là della riproposizione del modello così come mi viene: di fatto creo qualcosa di nuovo. In questo atto creativo, quanto c'è di volontario? Quanto di affidato al caso? E' un aspetto che mi ha sempre intrigato delle imitative (forse la cosa che più mi attrae di questo universo).

 

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  • 2 settimane dopo...

curiosamente, il mio Tetrico ammiccante a sinistra, somiglia per tipologia a questo esemplare (nonostante siano evidenti le differenze di mano dell'incisore):

tetrrrrr.jpg

EX Lanz, asta 132/2006

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  • 7 mesi dopo...

Recupero questa mia vecchia discussione per presentarvi un'altra nuova entrata in collezione: si tratta del secondo pezzo imitativo che ho con busto dell'imperatore a sinistra.

Tetrico03.jpg.f3a0dd3d223a410880e93a619503706d.jpgTetrico02.jpg.a0bd36118eb0874051b855bbd70c48ee.jpg

Le legende sono completamente degenerate e illeggibili, tuttavia il tipo ufficiale è alquanto evidente: si tratta di Tetrico I, SPES PVBLICA.

E bisogna dire che nonostante la Spes sia raffigurata nella schematizzazione tipica delle imitative (sottile gamba filiforme che è un tutt'uno con il collo e taglia il tronco in due parti simmetriche, veste alzata stilizzata e braccia curvilinee), il ritratto al dritto ha una grande forza espressiva e una resa piuttosto accurata se confrontata con la degenerazione del tipo.

La patina marrone scuro piuttosto uniforme purtroppo non valorizza il ritratto come meriterebbe... ma vi assicuro che è un gran bel pezzo!

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Proseguo sulla scia delle imitazioni interessanti acquisite di recente... in un lotto multiplo c'era questa piccola (per me) meraviglia:

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Le foto sono tratte dall'inserzione di vendita per cui son quel che sono... ho ritagliato e ingrandito quindi la qualità lascia a desiderare!

Si tratta di un Tetrico I abbinato a un rovescio del tipo FORTVNA REDVX di Aureliano riprodotto specularmente o, in alternativa, di una imitazione di un tipo ufficiale di Vittorino:

vm2ant7.jpg

esemplare non in ottima conservazione ma perfettamente riconoscibile. Peccato per le legende non apprezzabili. Nel complesso una moneta davvero interessante di provenienza britannica.

 

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Forse è già stato detto in passato, probabilmente la relativamente alta incidenza di busti a sn nelle imitazioni potrebbe semplicemente essere dovuta al fatto che gli incisori copiavano le monete che avevano in mano, riportando un immagine approssimatamente speculare sui conii.

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