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N.I.A. Elenco Periti Numismatici


bizerba62

Risposte migliori

7 minuti fa, santone dice:

mi sembra di scrivere in Italiano abbastanza comprensibile,

PERCHE' i periti non commercianti non si  possono riunire in un albo ??

Ti rispondo in italiano sicuramente comprensibile.... Non vi è alcun divieto, lo facciano pure.

Michele ha iniziato la discussione chiedendo opinioni, consiglie critiche ed io ho aderito alla sua richiesta.

capisco la mossa "politica" della nia ma.....a me pare 'na strunzata. E scusate il francesismo.

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8 minuti fa, santone dice:

io che non ho partita iva  non sarei professionale ????????????

in base a cosa ???????????????????????????

al fatto che NON sei un professionista non essendo professionalmente impegnato?

 

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12 minuti fa, santone dice:

 la professionalità per voi è data dalla Partita Iva  ???????????????????????????????????????

Professionale = avente carattere di professione.

non lo dico io, ma il dizionario. Quindi se non hai la partita iva o ce l'hai ma per il negozio da panettiere non puoi essere considerato un Perito Professionista.

se per professionalità intendi invece le capacità queste ovviamente non sono legate ad una partita iva.

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6 minuti fa, santone dice:

e perchè ?

o al fatto che, al contrario della NIP, il MISE non ha , per ora riconosciuto altre associazioni professionali numismatiche?

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Oppure perché i vari periti da burletta della CCIA o dei vari tribunali, non essendo né esaminati in sede di iscrizione e riconoscimento  o quasi e non rischiando nulla legalmente e professionalmente possono permettersi di scrivere qualsiasi cazzata gli torni più comodo?....posso continuare se volete...

 

Quanti ne rimarrebbero se esaminati seriamente prima di concedere un titolo vuoto...e , soprattutto, quanti ne rimarrebbero se si dovessero esaminare oggi anche dopo anni di attività?....pochi...molto pochi..

 

 

Modificato da Tinia Numismatica
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Grazie, intanto, per l'utile scambio di opinioni.

Avete ragioni tutti.....e non lo dico per fare il "democristiano" ma perché ciascuno di Voi ha scritto cose sensate.

E' vero, come dicono Alberto e Simone (simonesrt), che non c'è nulla di più formativo dell'esperienza e dunque dell'esercizio reale dell'attività per la quale si ottiene anche il "titolo" di Perito. 

Ma è anche vero, come dice Sirlad, che "la cosa fondamentale di un perito numismatico sia la sua professionalità e questa non dipende dal fatto che lo stesso sia anche un commerciante."

Ma ha ragione anche Simone (uzifox) quando scrive che in Italia il "titolo" di Perito Numismatico rilasciato da molte C.C.I.A.A. è un "pezzo di carta" spesso ottenuto senza dimostrare alcuna capacità professionale ma anche solo "per titoli numismatici".

Però hanno anche ragione quei Periti Numismatici non commercianti e che hanno conseguito meritatamente il titolo di Perito, vuoi perché conoscono teoricamente la materia e vuoi perché la conoscono anche "praticamente", per i molti anni di "militanza", che oggi non hanno visibilità, se non, forse, nella bacheca della C.C.I.A.A. che ha loro rilasciato il titolo di Perito.

Il fatto che l'Associazione possa "sputtanarsi", presentando nell'Elenco soggetti poco preparati è un rischio "calcolato", nel senso che non è che la N.I.A, che è un'Associazione non destinata a soli professionisti ma aperta a tutti, possa garantire alcunché; essa si limiterà a presentare i nominativi di coloro che hanno ottenuto l'iscrizione come Periti Numismatici nelle varie C.C.I.A.A. d'Italia.

Non è che possa anche garantire l'infallibilità di costoro.

D'altronde, l'infallibilità non la può garantire nessuno, neanche la N.I.P.

Sarà poi il singolo collezionista a valutare "l'offerta peritale" che più gli aggrada.

M.

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6 minuti fa, Tinia Numismatica dice:

Oppure perché i vari periti da burletta della CCIA o dei vari tribunali, non essendo né esaminati in sede di iscrizione e riconoscimento  o quasi e non rischiando nulla legalmente e professionalmente possono permettersi di scrivere qualsiasi cazzata gli torni più comodo?....posso continuare se volete...

 

perchè i periti NIP da chi sono esaminati ??????,

 

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9 minuti fa, bizerba62 dice:

Grazie, intanto, per l'utile scambio di opinioni.

Avete ragioni tutti.....e non lo dico per fare il "democristiano" ma perché ciascuno di Voi ha scritto cose sensate.

E' vero, come dicono Alberto e Simone (simonesrt), che non c'è nulla di più formativo dell'esperienza e dunque dell'esercizio reale dell'attività per la quale si ottiene anche il "titolo" di Perito. 

Ma è anche vero, come dice Sirlad, che "la cosa fondamentale di un perito numismatico sia la sua professionalità e questa non dipende dal fatto che lo stesso sia anche un commerciante."

Ma ha ragione anche Simone (uzifox) quando scrive che in Italia il "titolo" di Perito Numismatico rilasciato da molte C.C.I.A.A. è un "pezzo di carta" spesso ottenuto senza dimostrare alcuna capacità professionale ma anche solo "per titoli numismatici".

Però hanno anche ragione quei Periti Numismatici non commercianti e che hanno conseguito meritatamente il titolo di Perito, vuoi perché conoscono teoricamente la materia e vuoi perché la conoscono anche "praticamente", per i molti anni di "militanza", che oggi non hanno visibilità, se non, forse, nella bacheca della C.C.I.A.A. che ha loro rilasciato il titolo di Perito.

Il fatto che l'Associazione possa "sputtanarsi", presentando nell'Elenco soggetti poco preparati è un rischio "calcolato", nel senso che non è che la N.I.A, che è un'Associazione non destinata a soli professionisti ma aperta a tutti, possa garantire alcunché; essa si limiterà a presentare i nominativi di coloro che hanno ottenuto l'iscrizione come Periti Numismatici nelle varie C.C.I.A.A. d'Italia.

Non è che possa anche garantire l'infallibilità di costoro.

D'altronde, l'infallibilità non la può garantire nessuno, neanche la N.I.P.

Sarà poi il singolo collezionista a valutare "l'offerta peritale" che più gli aggrada.

M.

Di fatto ne diventerà uno " sponsor" checché se ne dica...è successo , in certi casi,anche con l'iscrizione alla NIP che ha dato una nuova aura di prestigio a chi non lo merita( e mi riferisco a quei membri che non periziano monete non loro)...

 

Modificato da Tinia Numismatica
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12 minuti fa, santone dice:

mi sembra di scrivere in Italiano abbastanza comprensibile,

PERCHE' i periti non commercianti non si  possono riunire in un albo ??

Ho cominciato da poco a collezionare ' veramente '  monete quindi parlo da ignorante

Io (generico,ma non troppo) appena entrato nel mondo numismatico non ho la più pallida idea di che differenza di conoscenza ci sia fra un perito commerciante e non, quindi tenderei a considerarli uguali con la differenza dell'attività lavorativa che svolgono.

Se non leggo da qualche parte (esempio all'inizio dell'elenco dell'albo dei perito non commercianti in modo che sia visibile) che i NON commercianti hanno carenze di qualsiasi genere,io nuovo nel settore,non faccio differenze e per me è scontato che se mostro una foto o chiedo informazioni,loro mi illuminino, in automatico mi fido.

Vuol dire dirmi se una moneta è vera o no, darmi suggerimenti su acquisti in aste in base alla rarità,alla conservazione ecc.....

 

Ora chiedo ,non sapendo le differenze, quali lacune può avere un NON commerciante, quali sono i suoi limiti ??

Se gli faccio vedere una moneta la sua risposta sarà .....'per me è vera'.... oppure ....'dovrebbe essere vera,ma ne ho viste giusto poche altre in foto e nessuna dal vivo'.... ??

 

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2 minuti fa, santone dice:

perchè i periti NIP da chi sono esaminati ??????,

 

dagli altri professionisti NIP....

e ti posso assicurare che le maglie sono più strette.

 

1 minuto fa, santone dice:

non capisco l'offesa verso i periti  CCIAA

e quelli del tribunale......lo sono anche io...

 

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3 minuti fa, rubber dice:

Ho cominciato da poco a collezionare ' veramente '  monete quindi parlo da ignorante

Io (generico,ma non troppo) appena entrato nel mondo numismatico non ho la più pallida idea di che differenza di conoscenza ci sia fra un perito commerciante e non, quindi tenderei a considerarli uguali con la differenza dell'attività lavorativa che svolgono.

Se non leggo da qualche parte (esempio all'inizio dell'elenco dell'albo dei perito non commercianti in modo che sia visibile) che i NON commercianti hanno carenze di qualsiasi genere,io nuovo nel settore,non faccio differenze e per me è scontato che se mostro una foto o chiedo informazioni,loro mi illuminino, in automatico mi fido.

Vuol dire dirmi se una moneta è vera o no, darmi suggerimenti su acquisti in aste in base alla rarità,alla conservazione ecc.....

 

Ora chiedo ,non sapendo le differenze, quali lacune può avere un NON commerciante, quali sono i suoi limiti ??

Se gli faccio vedere una moneta la sua risposta sarà .....'per me è vera'.... oppure ....'dovrebbe essere vera,ma ne ho viste giusto poche altre in foto e nessuna dal vivo'.... ??

 

La differenza sta nel NON uso della formula " a mio parere" , diffusa tra CCIA e tribunalizi,che esclude qualsiasi responsabilità legale...nelle perizie NIP c'è scritto si o no...non "forse" o " secondo me"...e non è una differenza da poco..

1 minuto fa, santone dice:

appunto ????,

non riesce a scrivere educatamente ???? 

 

lo sto facendo...magari fosse vis ingiuriosa

 

Modificato da Tinia Numismatica
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31 minuti fa, santone dice:

mi sembra di scrivere in Italiano abbastanza comprensibile,

PERCHE' i periti non commercianti non si  possono riunire in un albo ??

Perché gli albi professionali non te li fai da solo, ma li deve istituire l'autorità preposta.....intanto...magari si possono riunire in un circolo, ma un albo professionale no...se non quello a loro assegnato per legge.

 

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1 ora fa, Alberto Varesi dice:

Ma la professionalità da cosa scaturisce se non dall'esperienza ?

L'esperienza è un conto,la professionalità un altro:ci può essere un Perito Numismatico che ha esperienza ma si comporta male ed anche ineducatamente con l'eventuale cliente (non ci vedo nulla di professionale in questo comportamento),ci può essere un Perito Numismatico che ha meno esperienza ma professionalità che,fra le tante cose,implica umiltà e obiettività,e quindi sa riconoscere quando una moneta non può valutarla,perchè non la conosce,e non la perizia.

Ci può essere anche il Perito Numismatico non esperto ma neanche professionale e qui ve ne sono a iosa

odjob    

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Adesso, santone dice:

NON MI SEMBRA , ha offeso  TUTTI  i periti   " da burletta ", questo è irrispettoso, 

RISPETTO prima di tutto,

poi parliamo, scambiamo le nostre opinioni,

 

Ho offeso tutti i periti da burletta, appunto...

 

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Ciao Michele,

che gli iscritti alle camere di commercio abbiano la necessaria esperienza è tutto da dimostrare.

Non si devono sostenere esami, nè scritti nè verbali....nulla. 

Vorrei poi capire quando e come queste persone avrebbero acquisito una sufficiente preparazione per mettere nero su bianco il loro pensiero.

l'esperienza viene solo toccando con mano centinaia, migliaia di esemplari. Dubito che dopo le 8 ore di lavoro dedicate alla propria attività si abbia la possibilità di acquisire esperienza diretta.

ne ho viste tante di perizie amatoriali e non ne ho salvata nemmeno una.

Ma se tra questi periti vi sono, come dici tu,persone valide in quanto conoscitori della materia o militanti da anni nell'ambiente ben venga, si facciano la loro partita iva e sfruttino tali capacità in ambito professionale (come ha fatto claudio47), sono certo che il mercato le premierà.

Mettere il loro nome insieme ad altre decine di incapaci non vedo come possa dare loro l'opportunità di emergere.

magari sbaglio.

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1 minuto fa, odjob dice:

L'esperienza è un conto,la professionalità un altro:ci può essere un Perito Numismatico che ha esperienza ma si comporta male ed anche ineducatamente con l'eventuale cliente (non ci vedo nulla di professionale in questo comportamento),ci può essere un Perito Numismatico che ha meno esperienza ma professionalità che,fra le tante cose,implica umiltà e obiettività,e quindi sa riconoscere quando una moneta non può valutarla,perchè non la conosce,e non la perizia.

Ci può essere anche il Perito Numismatico non esperto ma neanche professionale e qui ve ne sono a iosa

odjob    

Il perito ( ma anche il semplice numismatico) che riconosce di non saperne abbastanza su una moneta per poter dare un giudizio affidabile o periziarla, mi pare che sia il soggetto migliore....il problema è quando un soggetto impreparato, si trincera dietro la famigerata formuletta del " a mio parere" che è poco etico...più giusto dire " non lo so, non me ne intendo a sufficienza, chiedi a qualcuno più bravo..."...qui si che ci vuole carattere e onestà....troppo comodo dire " a mio parere" oppure "se non è mia non la perizio"...il lavoro del perito( lo dice la parola stessa) è proprio periziare...se ci si rifiuta si viene meno al ruolo, e allora che razza di periti si è?...

 

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1 minuto fa, santone dice:

questo sarebbe un esempio di professionalità ???????

OFFENDERE ???? senza conoscere realmente le capacità altrui ???????

 sarebbe capace di farlo avendo delle persone davanti ????

si, ci può contare, evidentemente non mi conosce...venga al tavolo a Verona e , lavoro permettendo, le rispiego di persona cosa intendo dire...

 

 

Modificato da Tinia Numismatica
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Sarà una impressione ma ultimamente sono sempre più le discussioni che finiscono in vacca (scusate il francesismo). E' stato chiesto un parere? Diamo pareri senza entrare in polemica o offendere nessuno. Io faccio parte della categoria dei periti che quando mi propongono una moneta da periziare che non conosco dico semplicemente "non sono in grado di darle un giudizio certo" indicando nel contempo il collega che ritengo più affidabile in materia. Quanto poi ad un elenco (non albo) dei periti non commercianti non trovo nulla di male, ma se fatto dalla NIA inevitabilmente gli si da una sorta di autorevolezza e questo per me è sbagliato. Che poi ci siano semplici collezionisti più preparati di certi periti è vero, ma non c'entra nulla con la discussione.

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