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Le unioni monetarie in progetto nel mondo


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Il processo d'integrazione europea e l'unione monetaria hanno ispirato e fatto da modello a simili processi d'integrazione regionale nel mondo intero fra paesi con caratteristiche culturali, politiche ed economiche omogenee: in un mondo dove la vera sovranità nazionale è detenuta dai paesi più grossi, che con le loro dimensioni demografiche, economiche e militari riescono a far girare il mondo come piace a loro, qualcuno si è fatto furbo e tenta di raccogliere le forze per evitare la fine del vaso di coccio in mezzo a quelli di ferro: tanto fieri della propria individualità quanto indipendenti in modo sempre meno reale, trascinati sempre più nella spirale degli affari e dell'influenza dei paesi di dimensioni rilevanti, di cui in molti casi si finsce col diventare dipendenze de facto o "satelliti".

Nel mondo ci sono diverse proposte e alcune hanno avuto degli sviluppi che salvo imprevisti potrebbero portare a breve o medio termine alla nascita di nuove unioni monetarie con valuta comune.

 

Il caso più interessante è sicuramente quello della EAC, ovvero la East African Community.

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Associazione di stati fondata nel 2000 (anche se ha una storia un po' più vecchia, in quanto fu fondata la prima volta nel 1967 ma collassò 10 anni dopo) che ad oggi comprende Kenya, Tanzania, Uganda, Ruanda, Burundi e dal 2016 anche il Sud Sudan. Questi paesi hanno messo in piedi una comunità molto simile all'UE che comprende diverse istituzioni, un'unione doganale, un mercato unico e lo sviluppo in corso di libera circolazione e valuta comune, il tutto secondo tappe istituzionalmente stabilite. Ha anche la sua bandiera e un inno con testo in lingua swahili ( https://www.youtube.com/watch?v=7RUcwvStL7ohttps://www.eac.int/ ), la capitale è Arusha.

La valuta unica dell'EAC sarà lo Scellino Est Africano, attualmente previsto per il 2024, il cui processo d'istituzione sembra procedere senza intoppi. Obiettivo previsto nallo statuto fondatore della comunità è anche la futura trasformazione della stessa in una vera e propria federazione, la East African Federation, progetto apertamente dichiarato e discusso da politici, esperti e comuni cittadini.

https://www.eac.int/

 

Sempre in Africa c'è la ECOWAS, ovvero la Economic Community of West African States.

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Formata nel 1975 con sede ad Abuja, attuale capitale della Nigeria, comprende Benin, Burkina Faso, Capo Verde, Costa d'Avorio, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau, Liberia, Mali, Niger, Nigeria, Senegal, Sierra Leone e Togo. Ha un livello d'integrazione fra i suoi membri più basso di quello dell'EAC e anche obiettivi meno ambiziosi, che almeno per ora non comprendono future unioni politiche. I paesi citati tranne Capo Verde, Gambia, Ghana, Nigeria, Liberia, Sierra Leone e Guinea fanno già parte di un'unione monetaria, quella del franco CFA dell'ovest, che è legato da cambio fisso all'euro.

Il progetto iniziale prevedeva la formazione di un'unione economica con valuta unica per i paesi dell'ECOWAS che non adottano il franco CFA, la WAMZ (West Africa Monetary Zone) con la valuta Eco, per poi procedere in futuro all'unificazione monetaria dell'intero ECOWAS, ma il progetto Eco è stato abbandonato nel 2016 per impossibilità dei membri della WAMZ di soddisfare i criteri economici stabiliti per partire con la valuta unica. Così è stato deciso di procedere direttamente con quella che doveva essere la seconda fase del piano regionale di unificazione monetaria, cioè di avviare direttamente l'unione monetaria di tutti i paesi della ECOWAS. La data prevista per l'istituzione della nuova valuta che soppianta l'Eco, ancora senza nome, è ufficialmente il 2020 con possibilità d'introduzione graduale da parte di un nucleo iniziale di paesi già pronti a cui dopo si aggiungeranno gli altri.

 

Da citare è anche la progettata valuta comune dei paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG).

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Nel 2001 i paesi del CCG (Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Oman, Bahrein e Kuwait), già riuniti da molti anni in una zona di libero scambio, hanno approvato un accordo per la formazione di un mercato comune con unione doganale e una valuta comune, denominata Kaleeji (che significa "del Golfo" in lingua araba). I primi due obiettivi sono stati raggiunti, l'ultimo è attualmente congelato a causa di discordie politiche fra i membri: nel 2009 si è deciso che la sede della banca centrale che gestirà il Kaleeji sarà a Riyad, capitale dell'Arabia Saudita e sede centrale del CCG, ma per protesta contro questa decisione nello stesso anno gli Emirati Arabi Uniti sono usciti dal piano per l'unione monetaria. La situazione è ulteriormente peggiorata nel 2016 a causa della tensione politica fra Arabia Saudita, Emirati Aarabi Uniti e Barhein da una parte e il Qatar dall'altra.

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  • 10 mesi dopo...
Il 30/6/2018 alle 20:54, ART dice:

Il caso più interessante è sicuramente quello della EAC, ovvero la East African Community.

[...]

La valuta unica dell'EAC sarà lo Scellino Est Africano, attualmente previsto per il 2024,

 

In una riunione del mese scorso diversi funzionari dell'EAC e di cinque dei sei membri della Comunità (il Burundi era assente alla conferenza) hanno sollecitato il rispetto del calendario d'integrazione monetaria, stabilito ufficialmente nel 2013.

Secondo i piani della EAMI (Poposta di legge per l'Africa orientale) si dovrebbe procedere al più presto alla fondazione di un'agenzia che faccia da precursore della futura banca centrale dell'EAC e alla fondazione di un'agenzia di statistica simile all'Eurostat con l'incarico di raccogliere i dati necessari per una politica monetaria unificata. Poi ci sarà un periodo di transizione di cinque anni in cui gli stati attueranno il passaggio dalle loro valute a quella unica. Anche qui ci sono dei criteri da rispettare: entro il 2021 i membri dovranno mantenere il loro rapporto debito / PIL a non più del 50%, il deficit a non più del 3% del PIL, l'inflazione complessiva all'8% e riserve in valuta estera per 4,5 mesi di copertura delle importazioni.

Fra l'altro è stata anche approvata la stesura di una Costituzione dell'Africa orientale per stimolare il processo federale, che secondo quanto stabilito passerà attraverso una fase transitoria confederale.

 

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  • 2 settimane dopo...
  • 3 mesi dopo...

Si sono verificati ritardi nell'attuazione delle misure necessarie per l'unione monetaria dell'EAC, quindi il termine del 2024 per l'unificazione viene messo in discussione.

Per chi si diverte con la politica monetaria ecco un interessante rapporto della Commissione economica ONU per l'Africa sulla costituzione dell'unione monetaria.

https://www.uneca.org/sites/default/files/images/eamu_report.pdf

 

Per quanto riguarda l'unione monetaria dell'ECOWAS, è stato confermato per la futura valuta il nome"eco" (preferito ad "afri" e "kola"), ma c'è scetticismo da parte di molti analisti sulla possibilità che il progetto possa essere realizzato a breve, perchè c'è bisogno di molte riforme e più convergenza fra i membri per attuarlo. Ufficialmente la data prevista è ancora il 2020, assai poco realistica, ma il presidente della Costa d'Avorio ha dichiarato che secondo lui i membri già pronti dovrebbero cominciare lo stesso da soli.

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  • 3 mesi dopo...

Pare proprio che l'Eco partirà a luglio dell'anno prossimo, inizialmente solo coi paesi del franco CFA dell'ovest. La nuova valuta sarà gestita del tutto autonomamente ma rimarrà ancorata all'euro da cambio fisso e la sua convertibilità sarà garantita dalla Banca di Francia.

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  • 4 settimane dopo...

Come prevedibile l'ECOWAS ha protestato per l'iniziativa dei paesi francofoni di cambiare il franco CFA dell'ovest con una nuova valuta chiamata proprio Eco, più autonoma dalla Francia ma legata da cambio fisso all'euro, che rimane in programma per luglio di quest'anno.

https://www.theafricareport.com/22312/anglophone-west-africa-kicks-back-at-use-of-eco-to-replace-cfa-franc/

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  • 3 settimane dopo...

A dicembre il Ghana ha detto che potrebbe essere il primo paese al di fuori della zona del franco CFA ad adottare l'Eco, ma a quanto pare condiziona l'ingresso nell'unione monetaria alla soppressione completa degli ostacoli commerciali e alla fine della parità fissa con l'Euro. Anche la Nigeria ha posto delle condizioni: secondo la stampa locale il governo chiederebbe la gestione completa dell'Eco da parte della stessa ECOWAS e la produzione del contante in Africa e non in Francia

Il 14 gennaio le banche centrali dell'ECOWAS hanno avviato un'assemblea generale straordinaria per deliberare su questioni relative all'introduzione della moneta unica. Il comitato dei governatori delle banche centrali discuterà le implicazioni del recente annuncio da parte dei paesi ECOWAS di lingua francese sull'introduzione della nuova moneta in sostituzione del franco CFA. I colloqui determineranno anche la strada da seguire per gli Stati membri della WAMZ in conformità con la tabella di marcia per l'introduzione della moneta unica. Il team tecnico dell'ECOWAS dovrebbe presentare proposte avanzate dall'Istituto Monetario dell'Africa occidentale in merito all'Eco.

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  • 2 mesi dopo...
  • 3 anni dopo...
21 ore fa, ART dice:

Il progetto non è stato abbandonato, ma fra un rinvio e l'altro adesso l'istituzione dell'Eco è prevista per il 2027.

 

Ma il Niger, il Burkina Faso e il Mali sono ancora dentro all'unione ? 

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L'ECOWAS non è stato "esportato", comunque mi sono sbagliato perchè l'unanimità c'è anche da loro. I membri sono stati sospesi in anni diversi, in due casi (Mali e Guinea) lo stesso anno ma in mesi diversi. Scusa la svista, ma non me me intendo così a fondo della loro organizzazione, conosco molto meglio il caso della EAC.

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1 ora fa, ART dice:

L'ECOWAS non è stato "esportato", comunque mi sono sbagliato perchè l'unanimità c'è anche da loro. I membri sono stati sospesi in anni diversi, in due casi (Mali e Guinea) lo stesso anno ma in mesi diversi. Scusa la svista, ma non me me intendo così a fondo della loro organizzazione, conosco molto meglio il caso della EAC.

 

Ci mancherebbe, anzi sei comunque molto competente!

 

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