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IGNORED

Allora c'e' speranza....


adelchi

Risposte migliori

Non so come va da voi.. ma dalle mie parti sta prendendo piede un brutto andazzo , si vedono spesso buste del supermercato usate come sacchetti dell'immondizia e gettate sul ciglio della strada .

Non capisco il senso di tutto cio' ,non e' che manchino cassonetti ,si tratta probabilmente di pigrizia incivile ,piuttosto che perdere due minuti a conferire il tutto nei contenitori deputati non si esita a gettare il tutto dal finestrino dell'auto .

L'esito finale e' quello di una bomba ecologica che perdura nel tempo ,essendo la maggioranza dei rifiuti di plastica ,se poi la borsa finisce in un campo , oltre a inquinare, attira presso le arterie stradali una teoria di animali selvatici che probabilmente ci penserebbero due volte prima di avvicinarsi ma che sedotti dagli olezzi speziati della cucina moderna provocano incidenti anche gravi ( visto accadere personalmente con gli occhi di questa faccia ),si va dalle volpi  ai mustelidi vari fino ai pericolosissimi ,vista la taglia , cinghiali .

Per chiudere il ciclo arriva l'agricoltore di turno che dall'alto del suo trattore da "un milione " di euro ,con aria condizionata,impianto stereo ,satellitare e ogni comfort pensa bene di arare il tutto mescolando terra e plastica in un "brodo futuribile" che ammorba la rete viaria per circa cinque metri dalla carreggiata ,in ambo I lati ,per tutta la sua lunghezza .

Ora: quando posso ,in sicurezza , ho preso l' abitudine di fermarmi e raccogliere I corpi del reato e buttarli nei cassonetti piu' prossimi ,una volta in un solo percorso di cinque chilometri ne ho raccolti quindici (poi il baule era pieno),pensando di essere un illuso  che svuota il mare con un cucchiaio e soprattutto di essere un illuso isolato .

Ed invece questa mattina ,andando per I fatti miei ,nella circonvallazione di Mede lomellina ( uno dei luoghi che piu' sono afflitti dalla nefanda usanza ),ho visto due uomini ,due privati cittadini ,che con un auto "carrellata" raccoglievano minuziosamente plastica,borse ,bottiglie di vetro e non ,mi sono sentito in dovere di fermarmi a complimentarmi e  dare una mano .

Allora c'e' speranza...

 

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Chi di speranza vive .............. , percio' la speranza non basta .

Purtroppo e' vero quanto racconti , almeno per la prima parte e' quanto accade anche in Citta' , l' incivilta' ha raggiunto limiti insopportabili e non solo per questo aspetto ecologico , ormai servirebbe un controllore ogni 2/3 cittadini e un super controllore che controlli chi controlla , e cosi' via .

Ai miei tempi a scuola si insegnava una materia fondamentale per l' educazione personale , si chiamava Educazione Civica , questa unita all' educazione e alla severita' , quando serviva , che si riceveva in famiglia e a scuola , rendeva i cittadini sufficientemente o altamente , secondo le attitudini personali , civili ed educati . Oggi con la scuola come e' ridotta , genitori che menano i maestri o i professori invece che i figli , con le famiglie spesso sfasciate e con lo Stato che invece di punire quando serve , condona , allora tutto va a rotoli , sacchetti della spazzatura compresi .

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Supporter
26 minuti fa, Legio II Italica dice:

Chi di speranza vive .............. , percio' la speranza non basta .

Purtroppo e' vero quanto racconti , almeno per la prima parte e' quanto accade anche in Citta' , l' incivilta' ha raggiunto limiti insopportabili e non solo per questo aspetto ecologico , ormai servirebbe un controllore ogni 2/3 cittadini e un super controllore che controlli chi controlla , e cosi' via .

Ai miei tempi a scuola si insegnava una materia fondamentale per l' educazione personale , si chiamava Educazione Civica , questa unita all' educazione e alla severita' , quando serviva , che si riceveva in famiglia e a scuola , rendeva i cittadini sufficientemente o altamente , secondo le attitudini personali , civili ed educati . Oggi con la scuola come e' ridotta , genitori che menano i maestri o i professori invece che i figli , con le famiglie spesso sfasciate e con lo Stato che invece di punire quando serve , condona , allora tutto va a rotoli , sacchetti della spazzatura compresi .

EDUCAZIONE CIVICA A SCUOLA

di Davide Leccese

Dicono di voler reintrodurre l’insegnamento dell’ Educazione Civica nelle scuole – magari con spiegazione, interrogazione e voti - dopo aver constatato che violenza, bullismo, maleducazione, impertinenza, volgarità, non rispetto della “cosa” pubblica o comune la fanno da padroni non solo tra le mura scolastiche ma negli spazi sociali in genere.

... 

Da http://www.edscuola.it/archivio/esami/educazione_civica_a_scuola.htm

 

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Dubito che l'insegnamento dell'educazione civica possa servire realmente a qualcosa, almeno per come la si faceva nel periodo in cui andavo a scuola io. Era un imparare a memoria una serie di nozioni che se da una parte facevano anche bene alla cultura personale dall'altra poco stimolavano l'eventuale voglia di darsi da fare per la società. Passavamo troppo tempo a studiare la conformazione dello stato italiano e della sua Costituzione nel dettaglio (senza affrontare neanche per sbaglio l'importante argomento UE, col risultato che ancora oggi molti non sanno nemmeno da quanti stati è composta o le basi elementari della sua origine e struttura) e poco a riflettere un po' più concretamente su quali dovrebbero essere i doveri di un cittadino normale.

Il tutto sempre ammesso che alla fine di sbattersi per la società valga davvero la pena, cosa su cui personalmente nutro sempre più dubbi.

Modificato da ART
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Corpo docente non all'altezza, e genitori troppo protettivi, tutto qui...

L'educazione civica parte prima dall'educazione stessa, la scuola oggi non ha più un corpo insegnate adeguato a fronteggiare la crisi educativa delle famiglie, il risultato è quello che stiamo vivendo, con madri super protettive, e padri silenti...

Senza questi presupposti non si va da nessuna parte...

Queste sono le basi di tutto, educazione e formazione all'altezza..

Noi leggevamo un libro al giorno anche se erano gli anni settanta...

 

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Supporter

Dai paragrafi finali del link mi sembra che l'iniziativa abbia obiettivi concreti e mirati sull'attualità.

Pensare positivo: aiuta a scovare, magari taciturna, la gente per bene, aiuta a sventagliare ottimismo che non è un surrogato di illusione ma un incentivo a far bene. Agire secondo i principi dell’Educazione civica a scuola significa non declamare parole di solenne Giustizia, ma azioni di buona e diffusa correttezza, denunciando – senza mezzi termini – i furbi, i violenti, i protetti, i raccomandati, i privilegiati contro gli altri, gli arroganti, dovunque si annidino, tra i giovani e tra gli adulti.

Se poi noi adulti – educatori – ci mettiamo un poco a far da modelli credibili, anche senza proclami di autocelebrazione, sarà più facile, per questi giovani, essere civilmente educati. Con i giovani occorre più capacità di ascolto e meno voglia di farsi ascoltare o di interrogarli.

Meno lezioni e più comportamenti civili.

Riuscire a raggiungerli è un altro discorso.

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10 minuti fa, eracle62 dice:

Noi leggevamo un libro al giorno anche se erano gli anni settanta...

Noi? Quanti?
Ti faccio (mi permetti il tu?) un esempio: nei primi anni dell'80 ero un giovane ricercatore in un laboratorio sito in un paesino piemontese; prima di trovarmi il mio appartementino ho preso alloggio in una pensione, insieme ad un'altra decina di colleghi che venivano da ogni parte d'Italia, tutti giovani neolaureati, come me.
Una mattina la proprietaria della pensione, che provvedeva anche alle pulizie delle camere, mi disse, con un po' di stupore: "lo sai che sei l'unico che ha dei libri sul comodino?"
Non sono i genitori, nè gli educatori che formano l'individuo (ho due figli -stessi genitori- diversissimi uno dall'altro): dipende da come si nasce, e pare che al giorno d'oggi si nasca spesso male.
Non sarei del tutto in disaccordo con ART, quando dice:

31 minuti fa, ART dice:

Il tutto sempre ammesso che alla fine di sbattersi per la società valga davvero la pena, cosa su cui personalmente nutro sempre più dubbi.

 

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2 minuti fa, cabanes dice:

Noi? Quanti?
Ti faccio (mi permetti il tu?) un esempio: nei primi anni dell'80 ero un giovane ricercatore in un laboratorio sito in un paesino piemontese; prima di trovarmi il mio appartementino ho preso alloggio in una pensione, insieme ad un'altra decina di colleghi che venivano da ogni parte d'Italia, tutti giovani neolaureati, come me.
Una mattina la proprietaria della pensione, che provvedeva anche alle pulizie delle camere, mi disse, con un po' di stupore: "lo sai che sei l'unico che ha dei libri sul comodino?"
Non sono i genitori, nè gli educatori che formano l'individuo (ho due figli -stessi genitori- diversissimi uno dall'altro): dipende da come si nasce, e pare che al giorno d'oggi si nasca spesso male.
Non sarei del tutto in disaccordo con ART, quando dice:

 

Senza guida non si va da nessuna parte...

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7 ore fa, eracle62 dice:

Senza guida non si va da nessuna parte...

Non convengo, ma nemmeno discuto, è doveroso che ognuno la pensi come vuole.
Sarà perchè sono un peletto anarchico?

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Beati voi che avete ancora i cassonetti! Dove sto io sono spariti da anni. La discarica ormai e' casa mia. Passano ogni 2 settimane a raccogliere l'indifferenziato (e poi passeranno una volta al mese, poi una all'anno, poi mai e la monnezza te la mangi). Diciamo che mettono moooolto alla prova il senso civico della gente. Quando vedo sacchetti buttati per strada mi rendo conto che e' un equilibrio difficile.

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Awards

Non so cosa dire... Qui da noi la raccolta differenziata è una realtà da anni: abbiamo un riciclo prossimo al 70% in linea con la Danimarca. Abbiamo un centro raccolta rifiuti per quello che non entra nei sacchi che vengono ritirati due volte la settimana. Chi sgarra, ovvero mette cose sbagliate (es. vetro nell'indifferenziato...) viene avvisato tramite etichetta adesiva sul sacco (che non viene ritirato) la prima volta, poi - se insiste - viene sanzionato. Ma già il fatto di avere il sacco contrassegnato lo espone al pubblico rimprovero e non mi è mai capitato di vedere un secondo tentativo. Lo stesso centro raccolta rifiuti è migliorato: qualche anno fa qualcosa strabordava dai container (ognuno col proprio cartello indicante il tipo di rifiuto da conferire). Ci sono stato la settimana scorsa: è tutto in ordine e pulito meglio che le strade. Ognuno ha una tessera che consegna ad uno degli operatori e viene aiutato ad individuare e riempire il contenitore relativo. Del resto paghiamo una tassa per questo servizio divisa al 50% per il numero di persone per nucleo familiare e 50% per mq. d'abitazione.

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38 minuti fa, giulira dice:

Beati voi che avete ancora i cassonetti! Dove sto io sono spariti da anni. La discarica ormai e' casa mia. Passano ogni 2 settimane a raccogliere l'indifferenziato (e poi passeranno una volta al mese, poi una all'anno, poi mai e la monnezza te la mangi). Diciamo che mettono moooolto alla prova il senso civico della gente. Quando vedo sacchetti buttati per strada mi rendo conto che e' un equilibrio difficile.

Ciao!

Concordo, anche nel mio paese, ormai, la discarica è presso ciascuna abitazione.

Fortunatamente casa mia è provvista di un balcone bello grande, dove c'è il bidone per l'umido, il bidone per la plastica, il bidone per il vetro, il bidone per la carta (ovviamente quella di cellulosa, non accoppiata con plastica, alluminio o carta chimica), il bidone per tutto il resto (con tanto di targhetta identificativa) sono esclusi metallo, terriccio, fiori e foglie dei vasi, legno, polistirolo ed altre varie cose che vanno portate in discarica.....

Non voglio pensare a coloro che abitano appartamenti che non hanno balconi!

Tutto molto ecologico, non c'è che dire, ma che stress! Dove va questo? Dove va quello? L'azienda alla quale fa riferimento il mio Comune si è anche attrezzata con una specifica applicazione (poteva mancare?) per venire incontro ai dubbi degli utenti.

Come sempre queste iniziative/incombenze vengono imposte dai Comuni con il miraggio di avere degli sgravi sul costo della gestione dei rifiuti. Avete mai avuto costi ridotti? Io non l'ho mai avuto, anzi, aumentano tutti gli anni, eppure il risparmio dovrebbe esserci, visto che questi lavori "domestici" implicano la riduzione di gente che lavora nelle discariche, nei centri di smaltimento e trattamento dei rifiuti .... una pacchia.

Risibile poi che queste iniziative siano sempre  a macchia di leopardo, come sempre c'è il Comune che le attua e quello vicino no; nell'ambito della medesima Provincia ci sono orientamenti ed obblighi differenti da anni.

Di certo c'è che da quando vige questo sistema, i cestini che si trovano in paese sono sempre riempiti da sacchetti del supermercato pieni di immondizia varia ..... che ci sia lo zampino dei miei compaesani che non hanno la fortuna di avere un balcone? Mah!

saluti

luciano

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35 minuti fa, El Chupacabra dice:

Non so cosa dire... Qui da noi la raccolta differenziata è una realtà da anni: abbiamo un riciclo prossimo al 70% in linea con la Danimarca. Abbiamo un centro raccolta rifiuti per quello che non entra nei sacchi che vengono ritirati due volte la settimana.

Anche a Torino. ( Mi costa 250 all'anno ma funziona) Perché  a Napoli, Palermo e a Roma no ? 

A Palermo ho visto allestire il mercato sui rifiuti dei giorni precedenti. Ho chiesto al tassista perché succedeva. Risposta : Dottò, a quaccuno fa comodo che sia così ............ 

 

Modificato da Ospite
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14 ore fa, eracle62 dice:

Corpo docente non all'altezza, e genitori troppo protettivi, tutto qui...

L'educazione civica parte prima dall'educazione stessa, la scuola oggi non ha più un corpo insegnate adeguato a fronteggiare la crisi educativa delle famiglie, il risultato è quello che stiamo vivendo, con madri super protettive, e padri silenti... 

Toglimi un dubbio: in base a che parametri hai fatto quest'osservazione? Ciò vale anche per mia moglie e per me? E pure per i maestri/e dei miei figli?

 

15 ore fa, eracle62 dice:

Noi leggevamo un libro al giorno anche se erano gli anni settanta...

Voi chi?!? Noi no, eh? Adesso i libri si leggono ancora, ma magari con un Kindle o un Tolino, che è pure ecologico: non si abbattono più gli alberi.

Potrei azzardarmi ad affermare che i giovani di oggi sono più afferrati sull'ambiente che non i genitori o i nonni e che la maggior parte dei disastri sono stati compiuti ben prima degli anni '90, mentre tanti "noi" leggevano un libro.

 

Un altra domanda: ma i "noi" che scrivono qui sono gli eletti e tutti gli altri la plebe? Mi sembra di aver ultimamente letto diversi post sul forum di questo tono, che sinceramente non lo fanno un luogo migliore.

Servus,

Njk

Io sono forse ancora un peluzzo più anarchico di @cabanes: la prossima volta svuoto il posacenere della macchina in strada e penso a voi! (che tanto io non fumo e non sporco nulla...)

PS: se mai qualcuno se lo chiedesse: SI, questo vuol essere un post polemico.

 

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2 minuti fa, littleEvil dice:

Toglimi un dubbio: in base a che parametri hai fatto quest'osservazione? Ciò vale anche per mia moglie e per me? E pure per i maestri/e dei miei figli?

 

Voi chi?!? Noi no, eh? Adesso i libri si leggono ancora, ma magari con un Kindle o un Tolino, che è pure ecologico: non si abbattono più gli alberi.

Potrei azzardarmi ad affermare che i giovani di oggi sono più afferrati sull'ambiente che non i genitori o i nonni e che la maggior parte dei disastri sono stati compiuti ben prima degli anni '90, mentre tanti "noi" leggevano un libro.

 

Un altra domanda: ma i "noi" che scrivono qui sono gli eletti e tutti gli altri la plebe? Mi sembra di aver ultimamente letto diversi post sul forum di questo tono, che sinceramente non lo fanno un luogo migliore.

Servus,

Njk

Io sono forse ancora un peluzzo più anarchico di @cabanes: la prossima volta svuoto il posacenere della macchina in strada e penso a voi! (che tanto io non fumo e non sporco nulla...)

PS: se mai qualcuno se lo chiedesse: SI, questo vuol essere un post polemico.

 

Più che polemico mi sembra represso...:D

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5 minuti fa, eracle62 dice:

Più che polemico mi sembra represso...

 
?
 
represso /re·près·so/
aggettivo e sostantivo maschile
  1. 1.
    aggettivo
    Contenuto a forza, ricacciato indietro, soffocato, frenato.
    "voglia r. di ridere"
  2. 2.
    aggettivo
    In psicoanalisi, che è stato oggetto di un processo di repressione.
    "istinti r."
     
    @eracle62 spiegamelo tu cosa intendi, che io non ci arrivo... magari con più di una riga e senza faccine.
     
    Njk
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@rorey36 paghi di immondizia solo 250 € ? E' veramente poco.

Io vivo in un paesino dell'Italia centrale dove si fa la differenziata (siamo dei campioni nel riciclo) e a casa siamo in 3 e paghiamo poco più di 300 € . Quando non facevamo la differenziata pagavamo 310 €. Ma allora conviene farla ? Anche perché se si fa la differenziata in modo preciso si spendono anche altri denari per le molte buste (rigorosamente biodegradabili) che servono a contenere il frazionato. Economicamente parlando non ci è convenuto.

Tornando al senso della disputa ci sono molte questioni:

1- si devono educare le nuove generazioni e chi deve educarle ?

2- anche se sono state educate queste generazioni, qual è la soglia o la percentuale che avrà assorbito realmente i principi civici ?

3- qual è poi il costo economico per educare  e qual è invece il costo per riparare ai danni di una società priva di principi civici ?

Quindi una società complessa, articolata e consumista come la nostra, può incappare molto facilmente in situazioni di inciviltà che non dipendono solo da una variabile come ad esempio la buona educazione, ma solo il risultato di un mix molto articolato: educazione famigliare, educazione scolastica, ambiente socio-economico, ambiente culturale, influenze amicali, pensieri e comportamenti personali ……..

Quindi il cretino che butta la spazzatura per terra non lo fa solo per una mancanza o per una carenza di educazione famigliare o scolastica, ma può essere il risultato di una forma di strafottenza personale (o una forma di ribellione all'ordinamento, o una bravata per farsi belli con altri soggetti) che prescinde dalla componente educativa. Comunque sia questi episodi dovrebbero essere sanzionati con più energia (multe più salate) perché solo in tal modo si può ottenere una forma di obbedienza.

 

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Io invece credo che l’educazione si insegna in primis in famiglia e poi a scuola.

I genitori devono imparare a fare i genitori e non gli « amici »..., quando serve i figli vanno ripresi anche energicamente, quattro ceffoni non hanno mai fatto male a nessuno, io da mio padre li ho presi e servono a far apprendere l’educazione e il rispetto. 

Poi come detto la scuola è fondamentale e purtroppo devo constatare un generale decadimento dell’istituzione scolastica, con insegnanti generalmente non all’altezza, salvo rare eccezioni.

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