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La Grecia esce veramente dall'euro?


Se la Grecia esce dall'area euro le monete coniate fino ad oggi subiranno un incremento?  

83 voti

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E' ovvio che quando tendenzialmente il dollaro scende l'euro tendenzialmente sale e vicecersa, essendo le due valute più "alternative" una all'altra del mondo, ma questo non vuol certo dire che il cambio dell'euro viene deciso negli USA e noi non possiamo fare niente tranne che stare a guardare. Non esiste un valore ideale di riferimento contro dollaro a cui l'euro dev'essere tenuto, intervenendo ogni volta automaticamente a livello BCE per modificarlo.

A questo riguardo volevo citare una curiosità: a casa ho un libriccino preso nel 2001, che serviva come introduzione all'Euro. Su questo libriccino erano citate anche le prospettive sui mercati della nuova moneta unica, ed erano riportate le previsioni di insigni economisti statunitensi, che snobbavano alla grande la nuova moneta europea. Ebbene, secondo questi guru dell'economia, l'Euro non avrebbe mai raggiunto la parità col dollaro, ed anzi prevedevano che il cambio si sarebbe assestato sui 70-80 centesimi di dollaro per 1€.

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Potere d'acquisto?Negli Stati Uniti,con un dollaro,compro un hot dog,una bibita e mi danno pure il resto.Qui con un euro a stento ci prendo un caffè.

E questo cosa centra, di grazia?

Rapportando il potere d'acquisto ai prodotti, a parità di quello che ognuno compra a casa sua con l'euro compri più hot dog in USA, mentre uno statunitense compra meno caffè in Italia.

Mah,sinceramente mi sembra una difesa ad oltranza.Comunque sono spunti interessanti.Però vorrei ricordarti che è più facile che un italiano compri un caffè in Italia e che un americano compri un hot dog e una bibita negli USA specie se si pensa che lo stipendio medio di uno statunitense è superiore (tradotto in euro) al nostro.

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La Grecia non uscirà dall'euro nè la faranno uscire!

Sarebbe il totale fallimento delle politiche dell'Unione Europea!

Quindi, ai fini collezionistici, stiamo tranquilli! Non ci saranno

e non ci potranno essere speculazioni di sorta.

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Però vorrei ricordarti che è più facile che un italiano compri un caffè in Italia e che un americano compri un hot dog e una bibita negli USA specie se si pensa che lo stipendio medio di uno statunitense è superiore (tradotto in euro) al nostro.

Su questo, però, si potrebbe discutere all'infinito. I dati "medi" sono sempre e regolarmente discutibili.... il reddito reale è davvero superiore negli USA? Dedotti anche i costi "sociali"? quanto costa fare studiare i figli? O avere una polizza assicurativa decente (non quelle comprese nel salario base). O una pensione integrativa, visto il livello di quelle statali? Quanti impiegati, qui, si trovano da un giorno all'altro a dormire nei parchi? Quanti "vivono" su un autobus di linea (Silicon Valley). Mi viene in mente la storiella, per cui se io e te abbiamo 1 pollo a testa si tratta di una media di un pollo, mentre se io ne ho 4 e tu 0, abbiamo 2 polli a testa, in media...

Purtroppo, con i numeri ci si può giocare parecchio, in un senso o in un altro, inclusi i ridicoli tassi ufficiali di inflazione in Italia, ovviamente.

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...

Ora io sarò pure euroscettico ma se qualcuno mi illustrasse i reali vantaggi portati dall'euro,sarei ben lieto di cambiare idea.

Io abito in una zona di confine e da sempre si è andati a fare la spesa oltre confine, Austria o Germania per intenderci. Ci si andava, ma con moderazione soprattutto perché le banche locali, nazionali e oltre confine speculavano oltre modo sul cambio, nonostante le norme in tal senso.

Dall'introduzione dell'euro c'è stata una "emorragia" sempre maggiore e sempre costante di acquisti oltre confine, perché caduto "l'obolo" del cambio tutti hanno avuto alla portata un confronto diretto e immediato.

Sarà un vantaggio terra terra, ma alla "gente comune" che abita in zone di confine ha portato un vantaggio non indifferente. A titolo esemplificativo un caso emblematico: il latte in polvere:

http://www.salvelocs.it/lattepolvere.htm

Invito a confrontare la prima tabella dei prezzi, che seppur non aggiornata, rende bene l'idea di cosa si sia "scoperto" con l'avvento della moneta unica.

Modificato da rorone
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Mah,sinceramente mi sembra una difesa ad oltranza.Comunque sono spunti interessanti.Però vorrei ricordarti che è più facile che un italiano compri un caffè in Italia e che un americano compri un hot dog e una bibita negli USA specie se si pensa che lo stipendio medio di uno statunitense è superiore (tradotto in euro) al nostro.

Si, ma il livello dello stipendio o il reddito nazionale non lo fa la valuta.

Questo discorso non centra niente: qualunque sia il potere d'acquisto ce l'hai sempre superiore con una valuta decente come l'euro che non con la lira inflazionata e svalutata in continuazione. Se tiri in ballo il potere d'acquisto vai proprio a prendere il particolare che forse è il maggior vantaggio dell'euro rispetto alla lira.

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A questo riguardo volevo citare una curiosità: a casa ho un libriccino preso nel 2001, che serviva come introduzione all'Euro. Su questo libriccino erano citate anche le prospettive sui mercati della nuova moneta unica, ed erano riportate le previsioni di insigni economisti statunitensi, che snobbavano alla grande la nuova moneta europea. Ebbene, secondo questi guru dell'economia, l'Euro non avrebbe mai raggiunto la parità col dollaro, ed anzi prevedevano che il cambio si sarebbe assestato sui 70-80 centesimi di dollaro per 1€.

Avevano già fuitato da tempo la minaccia che l'euro avrebbe costituito per la supremazia del dollaro, quindi si sono dati da fare per cercare di screditare tutto il progetto.

Non sono neanche gli unici che hanno tentato di sfruttare la balla dell'euro debole: nel 1999 un "professore" (così lo definivano, non ho idea di chi sia di preciso) tedesco dal nome impronunciabile ("Schacchsneider", o qualcosa del genere) aveva cercato di fermare l'avvio dell'unione monetaria facendo un ricorso alla Corte costituzionale con la motivazione che secondo lui era scontato che l'euro sarebbe stato una valuta debole, e quindi la Germania non poteva abbandonare il marco.

E' veramente comico che invece negli ultimi anni l'unica previsione azzeccata in mezzo alle catastrofi e sfracelli vari di sempre, che vedevano l'euro debole e fallito entro pochi anni dall'avvio, era prioprio quella dell'euro forte (1,50 - 1,60 su dollaro, ma qualcuno diceva anche 2) che avrebbe provocato una catastrofe nelle esportazioni... e quando l'euro era ai massimi sul dollaro infatti abbiamo visto che gran catastrofe turning.gif

Dati Confindustria e ISTAT: nel primo semestre 2008 l'Italia ha avuto un aumento medio delle esportazioni del 6%, suddiviso in

+ 4,4% verso gli altri Stati UE

+ 8,3% verso il resto del mondo

A Luglio 2008 l'interscambio complessivo dell'Italia ha registrato un saldo commerciale positivo per 2.070 milioni di euro, in aumento rispetto all'avanzo di 1.805 milioni di euro dello stesso mese del 2007. Le esportazioni sono aumentate del 7,1%, dato migliore dal 1991, e le importazioni del 6,7%. Nell'interscambio con gli Stati UE il saldo è risultato positivo per 3.691 milioni di euro, in aumento rispetto all'attivo di 2.392 milioni di euro di luglio 2007. Su base annua, le esportazioni sono aumentate del 3,4% mentre le importazioni sono diminuite del 3,1%, dato migliore dal '99.

Modificato da ART
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Se devo essere onesto comincio a essere un po' pessimista. L' euro è nato di per se per creare stabilità, ed eliminare scomodi ed inutili squilibri monetari. I paesi del sud Europa avrebbero dovuto sfuttare l' occasione di tassi più bassi per sviluppare i propri settori produttivi, invece hanno scelto la strada più facile e godereccia, quella dell'aumento sconsiderato del credito a settori interni improduttivi come quello immobiliare. Questo ha causato per un decennio uno sqilibrio della bilancia dei pagamenti di proporzioni bibliche, nell'ordine del 10 % annuo. Se avessero avuto una propria moneta questo non sarebbe potuto accadere, perchè la svalutazione della moneta avrebbe riequilibrato il disavanzo, mentre essendo nella area euro hanno potuto banchettare allegramente INDISTURBATI per dieci anni. Ora i tre paesi in questione si ritrovano con un debito estero enorme che sfiora ormai il 100 % del pil e di conseguenza il sistema bancario alla frutta. Queste cose si sapevano benissimo da anni, ma nessuno ha mai detto niente, allora io pensavo " non ti preoccupare, se lo sanno sapranno anche come risolvere il problema", invece le cose continuano a peggiorare e si continua a fare la gara a chi ce l'ha più lungo.

Ho appena letto i dati macroeconomici spagnoli e sono rimasto allibito. Hanno un PIL di 1 milione di euro, un deficit pubblico di 114000 milioni, con un debito che va verso i 600000, un disavanzo delle partite correnti nel 2009 intorno ai 50000 milioni , il che porta il sistema bancario ad avere un debito netto con l' estero intorno ai 900000. Conosco molto bene la politica interna spagnola e noto con tristezza che l'unica cosa che importa sia al governo che all' opposizione è assumere attegiamenti populisti per guadagnare voti e potere. E' appena passata una legge per aumentare l' IVA del 2 %, per sanare la esauste casse statali e la legge è passata solo per una manciata di voti, se non fosse passata l' euro domani mattina ce lo trovavamo alla parità con il dollaro.

L' euro era una grandissima idea, ma in molti ci hanno speculato, adesso c'è bisogno di un forte intervento politico perchè continui ad esserlo. Incrociamo le dita

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Se devo essere onesto comincio a essere un po' pessimista. L' euro è nato di per se per creare stabilità, ed eliminare scomodi ed inutili squilibri monetari. I paesi del sud Europa avrebbero dovuto sfuttare l' occasione di tassi più bassi per sviluppare i propri settori produttivi, invece hanno scelto la strada più facile e godereccia, quella dell'aumento sconsiderato del credito a settori interni improduttivi come quello immobiliare. Questo ha causato per un decennio uno sqilibrio della bilancia dei pagamenti di proporzioni bibliche, nell'ordine del 10 % annuo. Se avessero avuto una propria moneta questo non sarebbe potuto accadere, perchè la svalutazione della moneta avrebbe riequilibrato il disavanzo, mentre essendo nella area euro hanno potuto banchettare allegramente INDISTURBATI per dieci anni. Ora i tre paesi in questione si ritrovano con un debito estero enorme che sfiora ormai il 100 % del pil e di conseguenza il sistema bancario alla frutta. Queste cose si sapevano benissimo da anni, ma nessuno ha mai detto niente, allora io pensavo " non ti preoccupare, se lo sanno sapranno anche come risolvere il problema", invece le cose continuano a peggiorare e si continua a fare la gara a chi ce l'ha più lungo.

Ho appena letto i dati macroeconomici spagnoli e sono rimasto allibito. Hanno un PIL di 1 milione di euro, un deficit pubblico di 114000 milioni, con un debito che va verso i 600000, un disavanzo delle partite correnti nel 2009 intorno ai 50000 milioni , il che porta il sistema bancario ad avere un debito netto con l' estero intorno ai 900000. Conosco molto bene la politica interna spagnola e noto con tristezza che l'unica cosa che importa sia al governo che all' opposizione è assumere attegiamenti populisti per guadagnare voti e potere. E' appena passata una legge per aumentare l' IVA del 2 %, per sanare la esauste casse statali e la legge è passata solo per una manciata di voti, se non fosse passata l' euro domani mattina ce lo trovavamo alla parità con il dollaro.

L' euro era una grandissima idea, ma in molti ci hanno speculato, adesso c'è bisogno di un forte intervento politico perchè continui ad esserlo. Incrociamo le dita

Oltre ad aver bene esposto altre e sostanziose perplessità che però stanno diventando vere e proprie preoccupazioni,condivido totalmente la tua chiosa.In effetti è quello che sto dicendo da due giorni.L'euro è un'ottima idea ma non supportato a livello politico.Cosicchè s'è trasformato da una vera e propria opportunità,per alcuni paesi,in un allegro banchetto e per altri come il nostro,un'occasione mancata per non scontentare lobby legate alla grande distribuzione,le assicurazioni,i trasporti ecc.

Se poi si pensa che si stanno invitando altri paesi con quelle tendenze avventuriere che hai così ben sintetizzato,qualche remora,può essere legittima o no?

Modificato da quasar
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Se devo essere onesto comincio a essere un po' pessimista. L' euro è nato di per se per creare stabilità, ed eliminare scomodi ed inutili squilibri monetari. I paesi del sud Europa avrebbero dovuto sfuttare l' occasione di tassi più bassi per sviluppare i propri settori produttivi, invece hanno scelto la strada più facile e godereccia, quella dell'aumento sconsiderato del credito a settori interni improduttivi come quello immobiliare. Questo ha causato per un decennio uno sqilibrio della bilancia dei pagamenti di proporzioni bibliche, nell'ordine del 10 % annuo. Se avessero avuto una propria moneta questo non sarebbe potuto accadere, perchè la svalutazione della moneta avrebbe riequilibrato il disavanzo, mentre essendo nella area euro hanno potuto banchettare allegramente INDISTURBATI per dieci anni. Ora i tre paesi in questione si ritrovano con un debito estero enorme che sfiora ormai il 100 % del pil e di conseguenza il sistema bancario alla frutta. Queste cose si sapevano benissimo da anni, ma nessuno ha mai detto niente, allora io pensavo " non ti preoccupare, se lo sanno sapranno anche come risolvere il problema", invece le cose continuano a peggiorare e si continua a fare la gara a chi ce l'ha più lungo.

Ho appena letto i dati macroeconomici spagnoli e sono rimasto allibito. Hanno un PIL di 1 milione di euro, un deficit pubblico di 114000 milioni, con un debito che va verso i 600000, un disavanzo delle partite correnti nel 2009 intorno ai 50000 milioni , il che porta il sistema bancario ad avere un debito netto con l' estero intorno ai 900000. Conosco molto bene la politica interna spagnola e noto con tristezza che l'unica cosa che importa sia al governo che all' opposizione è assumere attegiamenti populisti per guadagnare voti e potere. E' appena passata una legge per aumentare l' IVA del 2 %, per sanare la esauste casse statali e la legge è passata solo per una manciata di voti, se non fosse passata l' euro domani mattina ce lo trovavamo alla parità con il dollaro.

L' euro era una grandissima idea, ma in molti ci hanno speculato, adesso c'è bisogno di un forte intervento politico perchè continui ad esserlo. Incrociamo le dita

Se poi si pensa che si stanno invitando altri paesi con quelle tendenze avventuriere che hai così ben sintetizzato,qualche remora,può essere legittima o no?

Assolutamente si. Io non sono di certo un economista, mi diletto solo a leggere qualche artticolo di tanto in tanto, ma qualsiasi persona dotata di buon senso capirebbe subito che ormai la situazione è drammatica, volevo scrivere inreversibile ma ho paura solo a pensarlo. Considera poi che i dati che ho riportato erano quelli della Spagna che ha come valvola di sfogo un debito pubblico ancora basso, mentre Grecia e Portogallo non hanno nemmeno quello.

L' Italia, nonostante gli si voglia sempre dare contro in confronto gode di ottima salute. Abbiamo il sistema bancario più solido del continente e non abbiamo partecipato al banchetto del credito facile nonostante fossimo abituati a tassi alti come i tre stati appena menzionati. Questo per dimostrare che la cuasa non è stato di certo l' euro, ma chi ci ha speculato sopra e di chi non ha fatto niente per farmare gli speculatori. Come ben tu dici il problema e politico, anche se ormai si è trasformato in un problema economico non indifferente. Serve un intervento "a gamba tesa" , senza precedenti per cominciare a risolvere il problema.

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Da un paio di giorni la Merkel litiga con Trichet. La cancelliera tedesca insiste sul fatto che un Paese che violi i parametri debba essere espulso dall'euro mentre il presidente della BCE replica che ciò è assurdo.

A mio parere ha ragione la Merkel. L'esempio della Grecia che ha barato fin dall'inizio potrebbe aprire un pericoloso precedente: che un Paese riesca ad entrare nell'euro truccando le carte e facendo poi ricadere i propri disastri su tutta la zona euro.

La Germania è stufa di ricoprire il ruolo dell'AVIS della UE.

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Io mi auguro che non esca...altrimenti potrebbe crearsi una pericolosa breccia e chissà...in un futuro non troppo lontano i paesi ad uscirne fuori potrebbero esserne di più!!!

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Da un paio di giorni la Merkel litiga con Trichet. La cancelliera tedesca insiste sul fatto che un Paese che violi i parametri debba essere espulso dall'euro mentre il presidente della BCE replica che ciò è assurdo.

A mio parere ha ragione la Merkel. L'esempio della Grecia che ha barato fin dall'inizio potrebbe aprire un pericoloso precedente: che un Paese riesca ad entrare nell'euro truccando le carte e facendo poi ricadere i propri disastri su tutta la zona euro.

La Germania è stufa di ricoprire il ruolo dell'AVIS della UE.

La Sig.ra Merkel ha un altro buon motivo di essere arrabbiata.

Circa il 60% dei titoli del debito pubblico greco sono in mano della Germania e della Francia.

Sicuramente non ha intenzione di accollarsi altri debiti per venire incontro alla Grecia o ad altri Paesi membri.

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Da un paio di giorni la Merkel litiga con Trichet. La cancelliera tedesca insiste sul fatto che un Paese che violi i parametri debba essere espulso dall'euro mentre il presidente della BCE replica che ciò è assurdo.

A mio parere ha ragione la Merkel. L'esempio della Grecia che ha barato fin dall'inizio potrebbe aprire un pericoloso precedente: che un Paese riesca ad entrare nell'euro truccando le carte e facendo poi ricadere i propri disastri su tutta la zona euro.

La Germania è stufa di ricoprire il ruolo dell'AVIS della UE.

Una volta tanto qualcuno concorda con me, tanto più che una crisi è un conto, ma una truffa... ;)

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Da un paio di giorni la Merkel litiga con Trichet. La cancelliera tedesca insiste sul fatto che un Paese che violi i parametri debba essere espulso dall'euro mentre il presidente della BCE replica che ciò è assurdo.

A mio parere ha ragione la Merkel. L'esempio della Grecia che ha barato fin dall'inizio potrebbe aprire un pericoloso precedente: che un Paese riesca ad entrare nell'euro truccando le carte e facendo poi ricadere i propri disastri su tutta la zona euro.

La Germania è stufa di ricoprire il ruolo dell'AVIS della UE.

Si certo, ma quello che non capisco è come la Merkel si sia svegliata solo oggi a puntualizzare. Le cose erano ben note gia da diversi anni, vedi la bilancia dei pagamenti completamente fuori controllo, e questa non era di certo taroccata, ma publicissima su qualsiasi giornale finanziario. Comunque vada la Germania la pillola amara dovrà ingoiarla, perchè se la Grecia rimane nel euro zona , inevitabilmente prima o poi non pagherà il debito, non può farlo , è matematicamente impossibile, se esce il debito espresso in euro si tradurrebbe in dracme e quindi si svaluterebbe del 50 70 % e considerando che la Germania detiene la maggior parte del debito greco ..... ripeto serve qualcosa di forte ed il fondo monetario europeo che ultimamente si continua a sbandierare non sarebbe sufficente, bisogna fare di più, molto di più. Cosa? Fare fondere le banche europee, o rinunciare a buona parte dei crediti verso la Grecia, ma dubito che si possa fare, in molti non sarebbero d' accordo ed io per primo. Povera Europa siamo messi male !!

Modificato da plata69
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Se devo essere onesto comincio a essere un po' pessimista. L' euro è nato di per se per creare stabilità, ed eliminare scomodi ed inutili squilibri monetari. I paesi del sud Europa avrebbero dovuto sfuttare l' occasione di tassi più bassi per sviluppare i propri settori produttivi, invece hanno scelto la strada più facile e godereccia, quella dell'aumento sconsiderato del credito a settori interni improduttivi come quello immobiliare. Questo ha causato per un decennio uno sqilibrio della bilancia dei pagamenti di proporzioni bibliche, nell'ordine del 10 % annuo. Se avessero avuto una propria moneta questo non sarebbe potuto accadere, perchè la svalutazione della moneta avrebbe riequilibrato il disavanzo, mentre essendo nella area euro hanno potuto banchettare allegramente INDISTURBATI per dieci anni.

Plata69... questa balla del disavanzo compensato dalla svalutazione è una vera e propria piaga, talmente salda in buona fede nell'immaginario collettivo che sto quasi cominciando a spaventarmi.

Le esportazioni dipendono dalla domanda, specialmente dei paesi emergenti, e dalla capacità delle aziende di offrire prodotti di qualità, non dalle svalutazioni: tanto per fare un altro esempio, il declino più forte alle esportazioni italiane l'abbiamo avuto fra ottobre 2008 e giugno 2009, periodo in cui l'euro era molto meno forte di oggi.

Mi pare di aver già dimostrato ampiamente, dati alla mano, che questo trucchetto non solo ha effetti limitati ma nel caso dell'Italia è assolutamente inutile, ed è notoriamente dannoso a lungo andare.

Contiamo anche il fatto che se avessero avuto una priopria moneta sarebbero andati avanti con le altre pratiche per cui erano famosi, ad esempio far esplodere il debito pubblico e appunto svalutare in continuazione. Se aggiungiamo a tutto il resto che per la crisi la sterlina ha perso in un botto il 30% e l'Islanda è andata in deafult capirai che sono un tantino scettico sull'idea sottointesa da alcuni che per certi membri sarebbe stato meglio rimanere con le vecchie valute.

Di non poter più usare questi trucchi da politici da due soldi che ti lasciano in eredità un disastro peggiore lo sapevamo già: la situazione difficile in cui ci troviamo la viviamo perchè abbiamo uno stato che nell'unione monetaria non doveva neanche esserci, che è diverso dall'avere semplicemente uno stato talmente messo male da disturbare l'eurozona. Stiamo affrontando la peggiore delle crisi che l'euro poteva trovarsi ad affrontare: crisi economica mondiale contemporanea a speculazione massiccia contro uno stato che non aveva neanche i requisiti potenziali per far parte dell'unione monetaria.

Essere preoccupati è più che normale, ma bisogna tener presenti i veri termini del problema.

Modificato da ART
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Se devo essere onesto comincio a essere un po' pessimista. L' euro è nato di per se per creare stabilità, ed eliminare scomodi ed inutili squilibri monetari. I paesi del sud Europa avrebbero dovuto sfuttare l' occasione di tassi più bassi per sviluppare i propri settori produttivi, invece hanno scelto la strada più facile e godereccia, quella dell'aumento sconsiderato del credito a settori interni improduttivi come quello immobiliare. Questo ha causato per un decennio uno sqilibrio della bilancia dei pagamenti di proporzioni bibliche, nell'ordine del 10 % annuo. Se avessero avuto una propria moneta questo non sarebbe potuto accadere, perchè la svalutazione della moneta avrebbe riequilibrato il disavanzo, mentre essendo nella area euro hanno potuto banchettare allegramente INDISTURBATI per dieci anni.

Plata69... questa balla del disavanzo compensato dalla svalutazione è una vera e propria piaga, talmente salda in buona fede nell'immaginario collettivo che sto quasi cominciando a spaventarmi.

Le esportazioni dipendono dalla domanda, specialmente dei paesi emergenti, e dalla capacità delle aziende di offrire prodotti di qualità, non dalle svalutazioni: tanto per fare un altro esempio, il declino più forte alle esportazioni italiane l'abbiamo avuto fra ottobre 2008 e giugno 2009, periodo in cui l'euro era molto meno forte di oggi.

Mi pare di aver già dimostrato ampiamente, dati alla mano, che questo trucchetto non solo ha effetti limitati ma nel caso dell'Italia è assolutamente inutile, ed è notoriamente dannoso a lungo andare.

Contiamo anche il fatto che se avessero avuto una priopria moneta sarebbero andati avanti con le altre pratiche per cui erano famosi, ad esempio far esplodere il debito pubblico e appunto svalutare in continuazione. Se aggiungiamo a tutto il resto che per la crisi la sterlina ha perso in un botto il 30% e l'Islanda è andata in deafult capirai che sono un tantino scettico sull'idea sottointesa da alcuni che per certi membri sarebbe stato meglio rimanere con le vecchie valute.

Di non poter più usare questi trucchi da politici da due soldi che ti lasciano in eredità un disastro peggiore lo sapevamo già: la situazione difficile in cui ci troviamo la viviamo perchè abbiamo uno stato che nell'unione monetaria non doveva neanche esserci, che è diverso dall'avere semplicemente uno stato talmente messo male da disturbare l'eurozona. Stiamo affrontando la peggiore delle crisi che l'euro poteva trovarsi ad affrontare: crisi economica mondiale contemporanea a speculazione massiccia contro uno stato che non aveva neanche i requisiti potenziali per far parte dell'unione monetaria.

Essere preoccupati è più che normale, ma bisogna tener presenti i veri termini del problema.

Art, io non ho detto che l' euro è la causa, ma ho solo detto che l' euro è stato il mezzo con il quale la classe dirigente greca ha portato all'anientamento economico e finanziario il paese. E' questo in quello che ho scritto è ben chiaro.

Poi che svalutare non aiuti a riequilibrare un deficit commerciale e finanziario e definirlo nella sostanza una leggenda metropolitana del popolino, senza offese, mi lascia perplesso. O svaluti o dimezzi gli stipendi di tutti, nessuno escluso, altre strade non esistono. Poi la mancaza di competitività la contrasti con le politiche economiche, sociali ecc.... ma nel lungo , lunghissimo tempo, non da l' oggi al domani. Ad ogni modo la Grecia non ne può venire fuori nemmeno con una svalutazione, perchè ormai ha un altissimo debito estero espresso in euro. Tecnicamente può convertire in dracme l'altissimo debito interno, ma non quello che il sistema bancario ha contratto con l' estero.

Modificato da plata69
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Io ho votato no.

In tutti i casi quello che ho sempre pensato è che l'adozione dell'Euro fosse una sorta di processo irreversibile almeno per l'immediato futuro e tra l'altro quanto convenga uscire dalla moneta comune alla Grecia è da vedere...

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