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inasta


Guest Fid

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Nei mesi passati avevo già fatto questa osservazione. Avevo notato che, ad esempio per monete greche, di fronte ad una desolante serie di monete rimaste invendute, solo quella che avevo puntato io aveva raggiunto il massimo che avevo offerto!! :angry: Possibile che solo per quella moneta ci fossero più di un offerente, mentre tutto intorno il deserto? Il sospetto che le monete vengano appioppate alla cifra massima che uno è disposto a pagare è venuto anche a me (tanto nessuno può controllare!!). Ma non riguarda solo Inata, anche Artenide. ;)

Caius
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Come mi spiego' un commerciante, in alcune aste bisogna offrire a non più di un centesimo dalla base d'asta ( ma solo quando ne vale veramente la pena) altrimenti il rischio è di farsi male.

Stranamente anche a me è capitato di aggiudicarmi libri e/o monete al prezzo totale della mia offerta in queste aste, di regola in altre aste non accade o accade raramente ( nel senso che non si arriva in dieci anni al numero di "stranezze" riscontrato in questa discussione).
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Beh, so l'Inasta si avvale di un modo inconsueto, diciamo 'singolare', di arrivare ai prezzi di aggiudicazione dovrebbero, almeno, indicarlo nelle "Condizioni di Vendita"...
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ho notato che a parte offire una cifra stabilita inasta da' l'opportunità di autorizzare al rilancio di una percentuale da noi scelta

Ogni tanto mi chiedo

meglio indicare:

- la cifra massima che si vuole spendere

oppure

- una più bassa con un rilancio percentuale sino alla somma massima ?

es:

- 200 euro

oppure

-100 con autorizzazione a rilanciare sino a 200 euro

Probabilmente non cambierebbe nulla :unsure: Modificato da Fid
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[quote name='Fid' date='27 dicembre 2005, 15:59']ho notato che a parte offire una cifra stabilita inasta da' l'opportunità di autorizzare al rilancio di una percentuale da noi scelta
[/quote]
Vorrei solo precisare che la possibilità di autorizzare la casa d’asta di rilanciare di una percentuale scelta dal cliente, la danno la maggior parte delle case d’asta non solo InAsta.
Comunque non ho mai capito il senso di questa opzione. Se i rilanci che fa la casa d’asta in relazione alle offerte degli altri clienti sono onesti, cosa cambia se indico direttamente la mia offerta massima? :huh:
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Gentili utenti del Forum, avendo letto le vostre considerazioni riguardanti il sondaggio pubblicato sul nostro sito ed anche su come vengono fatte le aggiudicazioni, riteniamo opportune alcune precisazioni:

1) il sondaggio è stato fatto per fare in modo che, chi lo volesse, potesse essere avvisato di non essere aggiudicatario di alcun lotto SOLO nella ipotesi appunto che tutte le sue offerte fossero perdenti.
In questo modo si darebbe, a chi lo volesse, la possibilità di dirottare i propri interessi su altre monete dell' asta, oppure verso quelle di altri Colleghi. Come è stato fatto presente all'interno del forum da parte di alcuni utenti, soprattutto all'estero è consuetudine comunicare, a chi lo richiede, l'andamento delle proprie offerte sia per tutelare gli interessi del venditore (e nessuno lo nega) sia per dar modo al cliente di valutare se e come indirizzare le proprie offerte.

2) le aggiudicazioni dell'asta per corrispondenza differiscono da quelle per la battuta in quanto non c'è la "sala" dove si possono effettuare i rilanci. Quindi il lotto viene aggiudicato (come viene anche spiegato nelle condizioni del catalogo) all'offerta precedente a quella massima maggiorata di uno scatto che è mediamente del 10%. Può capitare per esempio che un lotto venga aggiudicato a 81 o 101 in quanto l'offerta precedente è 80 o 100 (oppure 77 o 97 e in questo caso non si può rispettare lo scatto del 10%).
Da un utente viene fatto notare che a volte i lotti precedenti o seguenti a quello che si è aggiudicato erano rimasti invenduti, mentre il suo era stato aggiudicato alla sua offerta massima. Possiamo capire che questo possa, in qualcuno, suscitare qualche dubbio ma non è infrequente (e dopo 14 aste possiamo dire che capita abbastanza spesso) che un lotto susciti l'interesse di diversi collezionisti, mentre quelli precedenti o seguenti siano quasi completamente ignorati (l’esempio classico è il lotto che in conservazione FDC realizza cifre molto alte mentre in conservazione qFDC rimane invenduto).
All’ opposto capita di essere contattati dai clienti a cui è stato aggiudicato un lotto ad un prezzo inferiore al loro massimo che ci chiedono chiarimenti e, una volta spiegato il meccanismo delle aggiudicazioni, ci ringraziano della correttezza dimostrata nei loro confronti.

Ci scusiamo se siamo stati un po' lunghi nella spiegazione, ma ci premeva far chiarezza su alcuni aspetti che riteniamo essere fondamentali per la correttezza del comportamento tenuto della nostra società.

Rimaniamo a disposizione di chi avesse ancora eventuali dubbi da chiarire

Cordiali saluti ed i migliori Auguri di Buon Anno

Inasta sa
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Supporter
La possibilità di una autorizzazione al rilancio per un'offerta "nasce" per dare una ulteriore possibilità all'offerente per corrispondenza di ottenere un lotto, in particolare quando in un'asta pubblica dopo la "battaglia" in sala si passa all'apertura delle buste può capitare che ci sia coincidenza tra le due offerte (sala/corrispondenza) a quel punto una autorizzazione ad incrementare l'offerta garantisce ulteriori possibilità sempre che qualcuno in sala non faccia un'ulteriore rilancio

mi spiego, se una moneta in sala raggiunge 1000 euro è la mia offerta via fax è 1200 la moneta sarà mia per 1010, cioè 1000 più un rilancio, se in sala qualcuno vorrà comprare la moneta dovrà effettuare un rilancio sui 1200.

Se alla mia offerta di 1200 avessi dato un'autorizzazione per un + 10%, la moneta che ha raggiunto 1000 euro in mancanza di rilanci in sala sarebbe stata mia sempre per 1000 + rilancio, mentre per le persone in sala il prezzo sarebbe salito a 1200 + 10% + rilancio.

Naturalmente alla base di tutto è la serietà di chi vende
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Per corretezza volevo comunicare che Inasta ha risposto prontamente alle mia domanda di chiarimenti spiegando che essendoci state altre offerte per i lotti da me aggiudicati, e calcolando uno scarto del 10 % dall'offerta più bassa si arrivava alla cifra d'aggiudicazione. In effetti uno dei due lotti è stato aggiudicato ad una cifra inferiore del massimo che avevo offerto.


Lele
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