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Museo Correr


Liutprand

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Ringrazio Acraf del pensiero e dell'invito. Di monete, finora, mi sono occupato soltanto una volta, con un ampio pezzo sul medagliere di Roma (Museo nazionale romano) e sulla vergognosa faccenda della collezione di Vittorio Emanuele III; non ho purtroppo un link alla "pagina nera" di Art e Dossier che lo conteneva, ma posso, a richiesta, fornirne il testo.

I problemi sono tanti: una sequenza di monete non invoglia certamente il visitatore medio; quindi, come il Correr, vengono spesso esposte "a campione" (magari da un solo verso -si dice così?- per non approntare vetrine speciali). In più, quella delle monete è un'autentica specializzazione, e nello stesso MIBAC pochi sono quanti l'hanno coltivata; le polemiche, anche all'interno del Ministero, sono tante, e violente. Questo si riflette anche sulle esposiziono dei conii. So che di recente il nuovo direttore generale dell'archeologia, Luigi Malnati, ha formato una commissione ministeriale votata proprio ed esclusivamente al riordino della faccenda monete.

Di certo non ho tuttavia scelto di dedicarmi all'arte esportata perché faccia maggiore "audience" (anzi, mi pare che ne faccia pochissima: dopo tanti interventi di peso quando erano ministri Buttiglione e Rutelli, voglio essere "bipartisan", della cosa i ministri si sono interessati assai poco, e questo si propaga "per li rami"), ma perché la vicenda, ed ero l'unico giornalista di un quotidiano italiano a seguire tutte le udienze del processo Medici-True, mi è parsa degna d'attenzione. Non mancherò di dedicarne anche alle monete (dove, tra l'altro, mi pare che le stesse sottrazioni dai musei non siano irrilevanti), e ogni segnalazione puntuale è più che la gradita.

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Quando si dice che non ci siano appassionati di monete in campo politico, si dicono grandi inesattezze, ci sono e sono ai massimi livelli di oggi e dell'ieri appena passato, al Cordusio girano e vengono tranquillamente, ne siamo contenti, onorati,il Cordusio è un salotto " culturale " e le monete e il collezionismo vivono lì.

Craxi per esempio, per dire un nome del passato, veniva spesso a cercare cimeli garibaldini e oggettini vari.

Se un giorno vorremo parlare seriamente della realtà numismatica milanese, possiamo parlarne, ma certo è un discorso lungo, ma Milano che si appresta ad avere un Expo 2015, low cost,merita ben altro comunque per la sua storia, le sue tradizioni nella numismatica, i nomi importanti di collezionisti, donatori, studiosi, addetti ai lavori, merita di più delle nove , e ripeto nove soltanto monete esposte al Nuovo Museo Archeologico di Corso Magenta e l'obbligo per il milanese, se vuole avere e vedere un polo culturale,numismatico di andare in quel della Brianza a Biassono dove il Prof. Arslan ha realizzato tutto questo con una realtà agile,snella, propositiva, ricca di iniziative,andando là insieme ai volontari del GRAL si respira un'aria nuova, un altro mondo.

E a Milano di certo non mancano le monete,anzi al limite forse ce sono troppe, questo è il problema ,poi ovviamente ce ne sono tanti altri di problemi,alcuni indubbiamente anche di difficile risoluzione, di alcuni ne abbiamo anche parlato spesso.

Il forum Lamoneta è una miniera di informazioni Sign. Isman e basta leggerlo e ne troverà tante per ogni città e ambito, è quasi equiparabile a un giornale on-line,conosco le dinamiche dei siti on-line di economia, cultura, massimi sistemi, gli utenti qui sono preparati e sanno, conoscono....di numismatica, cultura e di altro, tutti volontari e quasi tutti che nella vita fanno ben altro, la passione li ha spinti qui, null'altro.

Modificato da dabbene
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se volete vedere delle oselle d'oro stupende, al di là del fatto che fosso ufficiali o meno sempre dalla zecca di Venezia erano battute ed alcune sono di una bellezza... andate al museo nazionale romano , nella collezione ex-Reale (esposte) ve ne sono una ventina bellissime :)

Eccole qua...

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Awards

Ed ecco la seconda vetrinetta, l'osella con la rosa e la luna la ritagliai per dedicarla a Medusa, che ne è innamorata, la capisco benissimo.

Vidi le oselle per la prima volta durante la visita che organizzai al Museo Nazionale Romano, circa 4 anni fa, mi colpirono per la loro bellezza ed accurata fattura...non le ho più dimenticate.

Giò

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Awards

Grazie Giò .. che meraviglia, c'è da rifarsi gli occhi e sono esposte !

Quella con la rosa e la luna (ce ne sono in effetti diverse) è una delle piu suggestive.

Sai cosa vuole dire la legenda : "MAGIS REDOLET QVAM LUNA SERENA"?

"profumo di piu quando splende la luna"..

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Ringrazio Acraf del pensiero e dell'invito. Di monete, finora, mi sono occupato soltanto una volta, con un ampio pezzo sul medagliere di Roma (Museo nazionale romano) e sulla vergognosa faccenda della collezione di Vittorio Emanuele III; non ho purtroppo un link alla "pagina nera" di Art e Dossier che lo conteneva, ma posso, a richiesta, fornirne il testo.

I problemi sono tanti: una sequenza di monete non invoglia certamente il visitatore medio; quindi, come il Correr, vengono spesso esposte "a campione" (magari da un solo verso -si dice così?- per non approntare vetrine speciali). In più, quella delle monete è un'autentica specializzazione, e nello stesso MIBAC pochi sono quanti l'hanno coltivata; le polemiche, anche all'interno del Ministero, sono tante, e violente. Questo si riflette anche sulle esposiziono dei conii. So che di recente il nuovo direttore generale dell'archeologia, Luigi Malnati, ha formato una commissione ministeriale votata proprio ed esclusivamente al riordino della faccenda monete.

Di certo non ho tuttavia scelto di dedicarmi all'arte esportata perché faccia maggiore "audience" (anzi, mi pare che ne faccia pochissima: dopo tanti interventi di peso quando erano ministri Buttiglione e Rutelli, voglio essere "bipartisan", della cosa i ministri si sono interessati assai poco, e questo si propaga "per li rami"), ma perché la vicenda, ed ero l'unico giornalista di un quotidiano italiano a seguire tutte le udienze del processo Medici-True, mi è parsa degna d'attenzione. Non mancherò di dedicarne anche alle monete (dove, tra l'altro, mi pare che le stesse sottrazioni dai musei non siano irrilevanti), e ogni segnalazione puntuale è più che la gradita.

La ringrazio Dr. Isman (ero io che suggerivo un articolo sulle monete sul Giornale dell'Arte)

Ho seguito con passione tutta la vicenda True-Hecht-Medici.

Magari raccogliendo materiale sulla vicenda Weiss se ne può tirare fuori un articolo .. aspettiamo di vedere quali altri sviluppi ci saranno.

Concordo in pieno che una sensibilizzazione delle strutture del Ministero, pèreposte alla valorizzazione e tutela del settore numismatico sia fondamentale. Con la gestione Malnati (la vedo informatissimo) si colgono già dei segnali positivi e delle aperture. Ma bisognerebbe continuare e fare di più

Lei pone molto giustamente l'accento sulla valorizzazione e custodia del nostro patrmonio. Una sua conoscenza e "conoscibilità" è presupposto fondamentale per la sua salvaguardia. E questa passa attraverso una precisa e fruibile catalogazione dei beni in modo che siano noti a tutti, senza contare l'enorme beneficio che ne avrebbero gli studiosi. E' questo un altro aspetto che si potrebbe trattare in un articolo dedicato sulla stampa di divulgazione.

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Caro Numa Numa,

intanto, per facore, non diamoci del lei su un blog; e in quanto al dottore, come ho detto altrove qui, non lo accetto: non soltanto perché non lo sono mai stato, ma anche perché, vista l'età, dovrei almeno essere primario. Io mi riferivo al post Acraf 7.7 ore 17.48, che ho visto per caso assai dopo; una cosa, sul GDA o sul Messaggero, sulle monete, i rischi, i modi con cui sono collezionate nei musei (o mancano), spesso perfino non catalogate (la Gnecchi, credo), la proporrò certamente. E continuerò le indagini su Weiss, negli Usa ma anche in Italia (pur con gli scarsi mezzi che ho, non ci sono più giornali che paghino le trasferte), di cui sono moooolto assetato.

Credo che Malnati segua la cosa con grande attenzione, e lo ritengo uno capace; quando ci sar anno novità, e le conoscerò, le farò sapere; peraltro, mi pare già qualcosa la circolare (si può trovare sul sito della dir gen del ministero) sull'archeologia preventiva, che finora è sempre stata un bel guazzabuglio. E pensare che sono, in pratica, gli unici scavi che si conducono in Italia, quelli d'urgenza, fa davvero male.

A presto, e ancora grazie

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Volevo ritornare al Correr, per quanto possa essere migliorabile,una esposizione di monete comunque c'è ; tempo fa feci sul forum una specie di sondaggio, la domanda era cosa vorreste di più per la numismatica italiana ? La risposta fu netta, schiacciante, onestamente non me l'aspettavo,fu vogliamo vedere monete dal vivo esposte nei musei delle nostre città.

E il volere del cittadino numismatico conta, è importante valutare questo segnale forte ; lo raccogliemmo noi come SNI e come Lamoneta con la Giornata del Grosso, quel giorno ci pensarono i collezionisti privati a far vedere a tutti le loro monete.

Fu un esempio,una strada da seguire, oggi chi la segue sono le piccole realtà museali italiane , di Biassono appiamo parlato ampiamente, ma in quel di Ozieri in provincia di Sassari avviene lo stesso, tecnologia, due sole persone disponibili ,la direttrice e l'assistente, tante monete della loro identità.

La direttrice mi spiega, noi siamo sardi, abbiamo i nostri ritmi, cataloghiamo una moneta al giorno, a fine anno sono 365, ogni anno le cambiamo così il visitatore vede ogni anno tante monete nuove.

Lungimiranti, appasionati, bravi quelli di Ozieri,avercene,ma potrei citarne altre di piccole realtà ben condotte in Italia.

Le difficolta nascono quando parliamo di grandi città, Milano, Pavia....,le risposte sono sempre mancanza di personale e mezzi e poi ....le monete interessano a pochi.

Sull'interessano a pochi Lamoneta e i recenti eventi a cui abbiamo collaborato con la grande presenza di appassionati e giovani dimostrano l'incontrario e poi mai esponi ,mai avrai quello che si incuriosisce.

Sul personale due signore sarde dimostrano che in due si può allestire belle mostre, Biassono dimostra che se il polo è culturale vengono fuori anche i volontari, le monete e le medaglie ci sono, gli spazi pure ci sono, il Nuovo Museo Archelogico a Milano ha tenuto tutto il piano terra per mostre temporanee, il Palazzo delle Stelline con sale varie della Regione, di Banche disposte a sponsorizzare anche eventi validi ci sono, forse ci vuole la volonta' di alcuni attori ,il saper coagulare queste spinte e istanze, forse Expo 2015,parlo per Milano ,ma il discorso vale per tanti altri grandi centri ,potrebbe essere l'occasione Regina, ma qualunque occasione è buona ,Expo è solo un pretesto ufficiale.

P.S. Sul forum scrivo molto, ma nella vita sono un ingegnere e il mio primo amore, ma anche attuale, sono i numeri e i numeri sono questi :

Museo Ozieri ( Sassari )= 365 monete che ogni anno vengono cambiate con altre 365 diverse

Museo Biassono = 4 collezioni numismatiche attualmente esposte , quella del ripostiglio di Biassono, quella del Ripostiglio di Brescello, quella di monete del territorio per Milano e zecche Lombarde, quella delle monete della Magna Grecia

Milano città = 9 monete classiche esposte al Nuovo Museo Archeologico di Corso Magenta

Pavia citta' = nessuna moneta esposta,

questi sono i numeri crudi, i commenti eventuali li lascio a voi, certo da milanese e anche un pò pavese (avendo fatto con Fusconi un libro su questa monetazione ) rimango triste e avvilito ; un plauso invece agli amici sardi e a quelli di Biassono che grazie al prof. Arslan che conosce bene i problemi che assillano le Pubbliche Amministrazioni come ex Curatore delle Civiche Conservatorie ha creato quello che in suo documento del lontano 1975 ( History of numismatic collections - Il Gabinetto Numismatico dei Civici Musei di Milano ) si augurava nascesse " un polo di attrazione culturale e non un deposito di cose morte, l'ideale sarebbe un vero Museo della Moneta ".

Però questo è nato in Brianza, non a Milano.

Modificato da dabbene
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Caro Mario

concordo che mostre, esposizioni, convegni sono fondamentali per venire incontro alla domanda di cultura numismatica da parte degli appassionati e continueremo, nell'ambito delle nostre possibilità (anzi lo stiamo gia facendo con Messerano :) su questa strada).

Ma è altrettanto importante pensare in modo più a lungo periodo, dotandosi di strutture che permettano lo sviluppo di strumenti fondamentali per la ricerca numismatica. Tra questi strumenti vi sono i cataloghi. Troppe collezioni di primaria importanza giacciono in-conosciute o conosciute solo molto parzialmente nei nostri musei.

Una delle priorità è recuperare questo materiale alla consocenza di tutti per tre semplici motivi:

1. in primis la tutela, solo ciò che si conosce e si fa conscere può essere ben tutelato

2. la conoscenza delle collezioni , redatta in modo scientifico è fondamentale per il progresso degli studi

3. appassionati, amatori, numismatici e collezionisti potranno fruire di tale patrimonio, una volta messo on line o comunque pubblicato con grandissimo beneficio per il loro godimento e la consocenza del patrimonio numismatico che spesso ci è stato lasciato da chi ha dedicato una vita alla sua costituzione

Esempi quali quello del museo civico di Bologna o quello, in fieri, dell'archeologico di Firenze dovrebbero essere seguiti per le altre eccezionali collezioni ospitate presso i nostri musei.

Naturalmente, completate le catalogazioni e rese disponibili, mostre a tema o per periodi di queste collezioni sarebbero anche molto più facili da organizzare e gestire.

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Ciao Numa,

infatti io e Giorgio nel nostro piccolo la gloriosa e storica collezione Brambilla della monetazione pavese l'abbiamo fotografata e pubblicata,ora rivive, un piccolo esempio, un piccolo gesto, tanti gesti uniti insieme posono fare molto per la numismatica e noi , io ,tu e tanti altri come ben dici, da volontari, stiamo lavorando in questa direzione ,queste risorse umane, la passione ,le idee, la comunicazione possono fare molto e sono sicuro che come molti risultati positivi e gratificanti sono arrivati, altri ne arriveranno , a volte tutto sommato bisogna crederci e noi due ripeto e tanti altri ci credono.....,

salutoni,

Mario

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Certo questi sono ottimi esempi di collaborazione ed iniziativa, ed un grazie particolare per questi progetti conclusi con successo con l'obiettivo di rendere maggiormente fruibili le nostre collezioni.

Ma anche il Pubblico deve fare , sopratutto, la propria parte. Sia per una visione necessariamente più ampia sia per le risorse, potenzialmente amplissime, a disposizione del settore pubblico

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Sono ovviamente d'accordo, ma visto che siamo oggi sull'argomento, anche l'antica Messerano, ora Masserano, iniziativa che stiamo divulgando in questi giorni sul forum e che mi permetto di riconsigliare caldamente offre tutto questo ; anche qui una piccola realtà geografica, una nobile e affascinante storia artistica e numismatica, delle Autorità e degli Enti territoriali sensibili e desiderosi di far conoscere la propria identità,dei bravi professionisti e volontari che hanno un lavoro importante e virtuoso da offrire a tutti, delle monete, dei conii, punzoni, documenti storici che potranno essere visti ,toccati, commentati,splendido !

Ma anche qui abbiamo una piccola realtà lungimirante, volontari , appassionati,ottimo, speriamo che però in futuro tocchi alle grandi realtà di muoversi ,gli sponsor ci sono e importanti , si trovano basta avere progetti validi, e poi per esempio a Milano,le iniziative ,se sono studiate bene, riescono,basta farle partire, se riescono a Biassono, Ozieri e riusciranno a Masserano ,non vedo perchè non debbano avere successo in quel di Milano.

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  • 1 anno dopo...

Desidero ridare vita a questa discussione. Ho visitato il prestigioso Museo Correr il 1/11/2013. Sono rimasto estasiato nel vedere una simile collezione comprendente per la maggior parte pezzi FDC, anche per le monete di rame o mistura come certe per l'oltremare la cui presenza sul mercato solitamento non supera il BB. Purtroppo l'esposizione non dona la giusta dignità che queste monete meriterebbero, i tristi neon ci sono ancora e 3 di questi risultano tutt'ora fulminati. Avrei una curiosità da porvi..da dove provengono quelle monete? Collezioni private (forse Papadopoli?), direttamente dalla zecca e mai entrate in circolazione per essere esposte? Ce ne sono altre nei depositi? Presumo di sì..chi sa qualche curiosità in merito a origine, quantità, valore presunto, unicità, formazione della collezione, o altro scriva! :D

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Supporter

Ciao e grazie ;)

Ti allego un link dal quale potrai leggere alcune informazioni che riguardano il Correr e le collezioni numismatiche che conserva.

http://www.academia.edu/528892/Tremissi_longobardi_della_raccolta_del_N.H._Domenico_Pasqualigo_nelle_collezioni_numismatiche_del_Museo_Correr

Saluti

luciano

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